Storia della Chiesa
Sidney Rigdon


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“Sidney Rigdon”

Sidney Rigdon

Il 29 ottobre 1830 due visitatori giunsero a casa di Sidney e Phebe Rigdon. Sidney Rigdon era un ministro di culto cristiano, e uno dei visitatori, Parley P. Pratt, era stato membro della sua congregazione ed era tornato per condividere con il suo mentore il Libro di Mormon e la notizia della Restaurazione. L’altro visitatore era Oliver Cowdery, che aveva servito come scrivano per la maggior parte della traduzione del libro. Sebbene vivessero in una casa offerta loro dalla congregazione, che avrebbero perso se si fossero convertiti a una nuova fede, i Rigdon pregarono in merito al messaggio dei missionari e furono battezzati l’8 novembre. Per i successivi quattordici anni, Sidney Rigdon ebbe un’influenza significativa nella Chiesa.

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Ritratto di Sidney Rigdon

Ritratto di Sidney Rigdon.

L’inizio del ministero

Già prima che Pratt e Cowdery giungessero alla sua porta come missionari, Sidney Rigdon aveva desiderato che avvenisse una restaurazione della cristianità del Nuovo Testamento. Era nato nel 1793 proprio fuori Pittsburgh, in Pennsylvania, ed era stato formato come conciatore, ma la sua passione per l’apprendimento e per la predicazione della parola di Dio lo portarono a diventare un ministro di culto cristiano. Quando nel 1820 sposò Phebe Brooks, aveva già cominciato la sua carriera come predicatore tra gli United Baptists [battisti uniti]. Presto si ritrovò sotto la crescente influenza del movimento di riforma battista di Alexander Campbell, che ambiva a un ritorno alle forme di cristianità del Nuovo Testamento.

Sidney Rigdon perfezionò le sue qualità di oratore in pubblico come ministro presso la First Baptist Church of Pittsburgh [prima chiesa battista di Pittsburgh]. L’interesse di Rigdon nella riforma alla fine lo portò a una rottura con la dirigenza più conservatrice dei battisti di Pittsburgh, ed egli trasferì la sua giovane famiglia nel nordest dell’Ohio, dove divenne un predicatore influente in diverse contee.1 Presto fu chiamato a guidare una congregazione in una città chiamata Mentor. Rigdon enfatizzava le antiche pratiche cristiane, e alcuni membri della sua congregazione si lanciarono persino nel tentativo di vivere avendo “ogni cosa in comune”, come descritto nel libro degli Atti.2

Servizio nella Chiesa

Quando Pratt, Cowdery e altri missionari fecero sosta nell’Ohio durante il loro viaggio per andare a predicare agli indiani americani che vivevano a ovest del Missouri, molti membri della congregazione di Sidney Rigdon accettarono il loro messaggio.3 Dopo la sua conversione, Rigdon si recò nello stato di New York con il suo ex parrocchiano Edward Partridge per incontrare Joseph Smith.4

La vasta conoscenza biblica di Rigdon e la sua possente oratoria contribuirono alla crescita della giovane Chiesa. Rigdon servì anche come scrivano per la revisione ispirata della Bibbia a cura di Joseph Smith e fu il destinatario di diverse delle prime rivelazioni. Quando fu organizzata la Prima Presidenza della Chiesa, Rigdon fu chiamato come consigliere di Joseph. Nel febbraio del 1832, Sidney e Joseph ebbero insieme una visione di grande rilevo riguardante i tre gradi di gloria, e il loro resoconto contiene una possente testimonianza congiunta di Gesù Cristo.5 Il mese successivo, la plebaglia trascinò Sidney e Joseph fuori dalle loro abitazioni e li assalì brutalmente, coprendoli di pece e piume.

Sidney Rigdon presiedette ai santi di Kirtland mentre molti dirigenti della Chiesa erano assenti per partecipare alla spedizione del Campo di Sion, aiutò a scrivere le lezioni di teologia [Lectures on Faith] tenute presso la Scuola dei Profeti, parlò alla dedicazione del Tempio di Kirtland e fu una figura principale nell’organizzazione della Kirtland Safety Society.6 Nel 1838 si trasferì nel Missouri con Joseph Smith. In un discorso tenuto in occasione della festa del 4 luglio, annunciò che i santi avrebbero lottato contro qualsiasi plebaglia che fosse andata ad opprimerli, accrescendo le tensioni tra i membri della Chiesa e i loro vicini. In seguito fu incarcerato con Joseph a Liberty, nel Missouri.

Conflitto e cambiamento

Dopo che i santi si furono stabiliti a Nauvoo, i rapporti tra Sidney Rigdon e Joseph Smith diventarono talvolta tesi. Joseph accusò Rigdon di aver trascurato i suoi doveri come suo consigliere, di aver aiutato i nemici della Chiesa e di aver “defraudato gli innocenti”. Nell’agosto del 1843 Joseph denunciò pubblicamente Rigdon e chiese alla congregazione di sostenerlo nel togliergli l’incarico di suo consigliere. Alla successiva conferenza della Chiesa, in ottobre, Joseph accettò con riluttanza di mantenere Rigdon come suo consigliere se avesse “magnificato il suo ufficio, e avesse camminato e si fosse comportato in tutta onestà, rettitudine e integrità”7.

Malgrado questi conflitti, Rigdon fu scelto come vice-presidente di Joseph Smith nella candidatura alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti del 1844. La campagna fu tuttavia stroncata nel giugno del 1844 quando la plebaglia assassinò Joseph. Rigdon tornò urgentemente a Nauvoo da Pittsburgh, dove viveva, e reclamò il diritto di agire come “tutore” per la Chiesa in assenza di Joseph.8 In risposta, Brigham Young dichiarò che Joseph aveva conferito al Quorum dei Dodici Apostoli tutte le chiavi e le ordinanze necessarie per dirigere la Chiesa da quel momento in poi. La stragrande maggioranza dei santi a Nauvoo votò per sostenere la guida dei Dodici.

Sebbene i membri dei Dodici abbiano teso la mano a Rigdon, egli rifiutò di accettare la loro dirigenza e nel settembre del 1844 fu scomunicato dalla Chiesa e tornò a Pittsburg. Là egli fondò un’organizzazione ecclesiastica indipendente. La sua Chiesa di Cristo durò solo fino al 1847, quando un conflitto interno e una profezia infondata sulla seconda venuta di Cristo fecero sgretolare l’organizzazione. In seguito, insieme a Stephen Post, Rigdon organizzò un altro movimento chiamato Church of Jesus Christ of the Children of Zion [chiesa di Gesù Cristo dei figli di Sion], che guidò fino alla sua morte nel 1876.9