Storia della Chiesa
Joseph Fielding Smith


Joseph Fielding Smith

Joseph Fielding Smith servì come decimo presidente della Chiesa dal 1970 fino alla sua morte, sopraggiunta nel 1972. Nacque nel 1876 da Julina Lambson Smith e Joseph F. Smith, un membro del Quorum dei Dodici Apostoli che in seguito divenne il sesto presidente della Chiesa. Joseph Fielding Smith trascorse l’infanzia aiutando sua madre, che era una levatrice di professione, e lavorando nella fattoria di famiglia con suo padre e i suoi fratelli.1 Il padre e i parenti di Joseph praticavano il matrimonio plurimo e dopo il 1880 molti dovettero nascondersi quando una campagna aggressiva contro la poligamia da parte del governo degli Stati Uniti interruppe la vita familiare di molti santi. Joseph raccontò che gli agenti del governo che davano la caccia a suo padre e ad altri dirigenti della Chiesa interrogarono spesso lui, la sua famiglia e i suoi vicini. Ricordò di essere “intimorito dai vice sceriffo” mentre osservava le famiglie che venivano “disperse ai quattro venti”, specialmente mentre suo padre era via.2

Joseph Fielding Smith si sposò tre volte. Conobbe Louie Shurtliff mentre studiava al Latter-day Saints’ College, e i due si sposarono nel 1898. Louie diede alla luce due figlie, ma nel 1908 a causa delle complicazioni durante la gravidanza di un terzo figlio morì senza partorire il bambino.3 Otto mesi dopo, Joseph sposò Ethel Reynolds e insieme ebbero nove figli. Nel 1937 Ethel morì per un’emorragia cerebrale, lasciando Joseph vedovo per la seconda volta.4 L’anno seguente, Joseph sposò Jessie Evans, una solista di successo del Coro del Tabernacolo. Nei trent’anni successivi, ella si esibì spesso (a volte in duetti con Joseph) durante i loro numerosi viaggi di servizio per la Chiesa.5

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Il presidente Joseph Fielding Smith e Jessie Evans Smith

Il presidente Joseph Fielding Smith prepara uno spartito musicale con Jessie Evans Smith, sua moglie e cantante di successo.

Praticamente, tutta la vita adulta di Joseph fu dedicata al servizio nella Chiesa. Poco dopo il suo primo matrimonio, egli partì per una missione in Inghilterra. Mentre si trovava nella terra natia dei suoi antenati, adempì la richiesta di suo padre di tracciare il loro albero familiare e raccolse informazioni genealogiche da vecchi registri parrocchiali, suscitando un entusiasmo per la storia familiare che lo accompagnò per tutta la vita.6 Al suo ritorno, Joseph ricevette l’offerta di lavorare nell’Ufficio dello storico della Chiesa, dove collaborò alla compilazione di notizie attuali sulla Chiesa e di altri rapporti. Spesso si imbatteva in materiale che era scritto per diffamare o screditare la Chiesa e i suoi membri, e si abituò a controbattere alle false dichiarazioni fornendo informazioni scritturali e storiche. Dopo cinque anni di carriera professionale, Joseph fu nominato assistente dello storico della Chiesa e continuò la sua ricerca storica e la scrittura di articoli per altri settant’anni.7

All’età di trentatré anni fu chiamato come membro del Quorum dei Dodici Apostoli. Il suo ministero apostolico coprì sei decenni e incluse altri incarichi come bibliotecario e in seguito presidente della Genealogical Society of Utah (dal 1910 al 1961) e come storico e archivista della Chiesa (dal 1921 al 1970).8 Fu uno scrittore prolifico. Compose numerosi sermoni; centinaia di articoli su argomenti genealogici, dottrinali e storici; e scrisse diciotto libri. La sua raccolta intitolata Insegnamenti del profeta Joseph Smith suscitò una certa familiarità con i pensieri e gli insegnamenti di Joseph Smith. Un anno dopo essere diventato storico e archivista della Chiesa, l’anziano Smith pubblicò Essentials in Church History, [nozioni essenziali di storia della Chiesa] che fu ristampato venti volte e rimase un bestseller fino agli anni ’70. Gli autori di saggistica storica di quel tempo spesso scrivevano storie lunghe e fitte; Essentials in Church History si allontanava bruscamente da questo stile, condensando i racconti più lunghi e presentando asserzioni dirette e chiare su eventi passati, il che influenzò grandemente il modo di scrivere i manuali e altro materiale rivolti ai membri della Chiesa. L’impegno inflessibile dell’anziano Smith verso la verità del Vangelo, proclamata sia dal pulpito che su carta, gli valse la reputazione di principale difensore della fede della sua generazione.9

Poco dopo la morte del presidente David O. McKay avvenuta nel 1970, Joseph Fielding Smith fu sostenuto presidente della Chiesa. Il presidente Smith diresse una revisione delle operazioni della Chiesa che migliorò la correlazione delle pubblicazioni e delle comunicazioni, riorganizzò i dipartimenti della sede centrale della Chiesa e coinvolse maggiormente il Quorum dei Dodici Apostoli nel processo decisionale amministrativo, che in precedenza era stato riservato alla Prima Presidenza. Egli, inoltre, diede il via alle conferenze di area per creare un maggior legame tra le Autorità generali e le congregazioni internazionali.10 Avendo goduto di buona salute per tutta la vita, il presidente Smith fu ricoverato in ospedale per la prima volta all’età di novantaquattro anni. Continuò a frequentare le riunioni e a fare visita ai santi fino a poco prima del suo novantaseiesimo compleanno, quando morì silenziosamente una domenica sera di luglio del 1972.11

Per avere ulteriori informazioni sulla vita di Joseph Fielding Smith, vedere i video I profeti della Restaurazione su history.ChurchofJesusChrist.org o nell’applicazione Biblioteca evangelica.

Argomenti correlati: Joseph F. Smith, George Albert Smith, Storia familiare e genealogia, Evoluzione eterna, Correlazione

  1. Joseph Fielding Smith Jr. and John J Stewart, The Life of Joseph Fielding Smith: Tenth President of The Church of Jesus Christ of Latter-day Saints (Salt Lake City: Deseret Book, 1972), 52.

  2. Smith and Stewart, Life of Joseph Fielding Smith, 39–42. Vedere l’Argomento: Leggi contro la poligamia.

  3. Smith and Stewart, Life of Joseph Fielding Smith, 72, 75, 161–162.

  4. Francis M. Gibbons, Joseph Fielding Smith: Gospel Scholar, Prophet of God (Salt Lake City: Deseret Book, 1992), 140, 271; death certificate for Ethel Smith, Provo, Utah Co., UT, Aug. 26, 1937, no. 398, Utah State Archives, Salt Lake City.

  5. Gibbons, Joseph Fielding Smith, 276–278.

  6. Smith and Stewart, Life of Joseph Fielding Smith, 79, 120–121.

  7. Smith and Stewart, Life of Joseph Fielding Smith, 126–127; Reid L. Neilson and Scott D. Marianno, “True and Faithful: Joseph Fielding Smith as Mormon Historian and Theologian”, BYU Studies Quarterly, vol. 57, no. 1 (2018), 14, 63–64. Tra il 1953 e il 1967, Joseph Fielding Smith tenne una rubrica mensile della rivista della Chiesa The Improvement Era intitolata “Your Question” [la tua domanda] che divenne una delle più lette nella Chiesa totalizzando decine di articoli scritti in risposta alle domande dei lettori; vedere Smith and Stewart, Life of Joseph Fielding Smith, 320.

  8. Smith and Stewart, Life of Joseph Fielding Smith, 150; Gibbons, Joseph Fielding Smith, 368; Leonard J. Arrington, “The Founding of the LDS Church Historical Department, 1972”, Journal of Mormon History, vol. 18, no. 2 (Fall 1992), 42, 45. La Chiesa incorporò la Genealogical Society of Utah nel 1895 e nel 1987 trasformò quest’istituzione nel Dipartimento di storia familiare; vedere l’argomento: Storia familiare e genealogia.

  9. Neilson and Marianno, “True and Faithful”, 27–30.

  10. Gibbons, Joseph Fielding Smith, 464–465, 477, 479. Vedere anche l’Argomento: Correlazione.

  11. Gibbons, Joseph Fielding Smith, 476, 480, 486, 488, 493–494.