Apocalisse 5–7
Un libro con sette suggelli
Nella sua visione Giovanni vide il trono di Dio. Vide anche che Dio teneva in mano un libro sigillato con sette suggelli (vedere Apocalisse 5:1). Gesù Cristo era l’unica persona degna di aprire questo libro, cosa che Egli fece, un suggello alla volta. Mano a mano che Egli ne apriva uno, Giovanni aveva una visione di quello che era contenuto in quella parte del libro. Apocalisse 6:1–11 descrive l’apertura dei primi cinque suggelli. L’apertura del sesto suggello inizia in Apocalisse 6:1–11 e continua nel capitolo 7. Dottrina e Alleanze 77:6–7 ci insegna che ognuno dei sette suggelli simbolizza mille anni di storia. Perciò quello che Giovanni vide man mano che veniva aperto ogni suggello simbolizzava gli avvenimenti che erano accaduti durante quei mille anni di storia, con il primo suggello che rappresentava i primi mille anni dopo la caduta, il secondo suggello che rappresentava i secondi mille anni e così via.
Capire le Scritture
Apocalisse 5
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Il leone che è della tribù di Giuda (v. 5) -Gesù Cristo (vedere Genesi 49:9; Isaia 11:10)
Apocalisse 5:1, 5 (vedere anche Apocalisse 1:4; 2:1; 8:2) – Qual è il significato del numero sette?
Il numero sette viene menzionato in tutto il libro dell’Apocalisse. Per esempio Giovanni scrisse a sette rami della Chiesa (vedere Apocalisse 2–3), vide un libro con sette suggelli (vedere Apocalisse 5), sette trombe annunciarono i giudizi sulla terra (vedere Apocalisse 8–9; 11) e sette coppe ricolme d’ira furono riversate sulla terra (vedere Apocalisse 16). La parola ebraica che indica il numero sette è sheva, che esprime l’idea della pienezza o perfezione e può essere un elemento del simbolismo presente nella descrizione fatta da Giovanni della sua visione. I suoi messaggi a sette chiese possono essere un modo simbolico di parlare a tutta la Chiesa.
Apocalisse 5:12, 5 (vedere anche Apocalisse 6:1, 3, 5, 7, 9, 12) – I suggelli
Nei tempi antichi i documenti ufficiali venivano suggellati con la ceralacca sulla quale era impresso il sigillo del mittente. I documenti così sigillati venivano aperti soltanto da colui che aveva l’autorità per farlo e in presenza di testimoni. In questo caso la «volontà rivelata di Dio, i suoi misteri e le sue opere» (DeA 77:6) erano scritti nel libro visto da Giovanni. Soltanto Cristo aveva l’autorità ed era degno di aprirlo. Lo stesso principio è valido per la vita eterna. «Ei solo aprì la porta che conduce al ciel lassù» («Un verde colle v’è lontano», Inni, No. 115; corsivo dell’autore).
Apocalisse 6
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Vendicare il nostro sangue (v. 10) –La giustizia per i martiri
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Cilicio di crine (v. 12) –Nell’antica Israele quando le persone si pentivano o volevano dimostrare di pentirsi si mettevano attorno ai fianchi sotto i vestiti una cintura di crine che causava loro sofferenze
Apocalisse 6:1, 3, 5, 7 (vedere anche Apocalisse 4:6–9) – Le quattro creature viventi (bestie)
Le quattro bestie sono identificate come le più grandi o le più potenti del loro genere: il leone tra gli animali selvatici; il toro (vitello) tra gli animali domestici (quelli utilizzati dagli uomini); l’aquila tra gli uccelli e l’uomo tra tutti gli esseri viventi. Dottrina e Alleanze 77:2–4 propone un commentario ispirato su queste quattro bestie.
Apocalisse 6–7 – Il simbolismo dei sette suggelli
Le rivelazioni moderne spiegano che ognuno dei suggelli rappresenta un periodo di mille anni (vedere l’introduzione a Apocalisse 5–7, sopra).
Quando fu aperto il primo suggello Giovanni vide un uomo con una corona che cavalcava un cavallo bianco come conquistatore. L’anziano Bruce R. McConkie disse che quest’uomo rappresenta Enoc il quale aiutò il suo popolo a vincere i loro nemici – compreso Satana – e fondò una città di purezza e rettitudine simbolizzata dal cavallo bianco (vedere Doctrinal New Testament Commentary, 3:476–478). L’apertura del secondo suggello rivela la violenza, la morte e la distruzione che ebbe luogo al tempo di Noè e del Diluvio.
L’apertura del terzo suggello rappresenta un periodo in cui il popolo di Dio fu afflitto dalle carestie. Abrahamo si trasferì a causa di una carestia e la carestia è ricorrente nella storia della famiglia di Giacobbe (Israele). L’apertura del quarto suggello ci ricorda che il 1000 a. C. e la nascita di Cristo fu un periodo di guerra tra il popolo dell’alleanza, durante il quale furono conquistati, presi prigionieri e dispersi in tutto il mondo da popoli stranieri. Il quinto suggello rivela le difficoltà che i santi del tempo di Giovanni dovevano affrontare, dando anche la vita per la loro testimonianza.
Gli avvenimenti connessi all’apertura del sesto suggello sono descritti più dettagliatamente. Riguardano la dispensazione di preparazione per la seconda venuta del Salvatore.
Apocalisse 6:6 – Qual è il significato del prezzo del frumento e dell’orzo?
Una misura di frumento era sufficiente a nutrire un uomo per un giorno. A quel tempo un denaro era il salario giornaliero di un lavoratore. Questo indica che il cibo era caro a causa della carestia. L’orzo era meno caro, ma era un cereale di qualità inferiore e veniva usato dall’uomo soltanto in tempi di necessità. L’immagine dell’uomo che tiene in mano la bilancia in Apocalisse 6:5 indica che il cibo veniva pesato in quantità precise, un’altra indicazione di un tempo di carestia.
Apocalisse 7
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Tribolazione (v. 14) –Prove e persecuzioni
Apocalisse 7:3–8 – «Segnato in fronte col suggello di servitori dell’Iddio nostro»
Ai tempi di Giovanni era pratica comune che le persone che adoravano i falsi dei si imprimessero sulla fronte (e qualche volta sulle mani) il nome o simbolo del loro dio. Coloro che credevano negli insegnamenti del Salvatore non si marchiavano. Da Apocalisse 3:12 e 22:1–5 impariamo che ai giusti viene dato il nome di Dio. Questo indica che essi stessi sono come dei e ricevono «la sua immagine sul [loro] volto» (Alma 5:14). Questo simbolo può indicare che i loro pensieri sono sempre rivolti al loro dio, che essi si ricordano sempre di lui (vedere DeA 20:77, 79).
Una spiegazione profetica del suggellamento dei 144.000 si trova in Dottrina e Alleanze 77:9– 11.
Studiare le Scritture
Studia Apocalisse 5–7 e svolgi almeno tre delle cinque attività (A–E) proposte.
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Spiega una dottrina importante
Qual è la risposta alla domanda posta dall’angelo in Apocalisse 5:2?
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Come può Egli essere entrambi?
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Quali sono i nomi con i quali viene chiamato Gesù in Apocalisse 5:5–6 che sono simbolicamente opposti l’uno all’altro?
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Spiega come ognuno di questi nomi rappresenti Gesù e come Egli può essere entrambe queste cose.
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Onoriamo il Salvatore
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Descrivi che cosa Apocalisse 5 dice riguardo alle persone che in cielo lodano e onorano Gesù. Perché secondo te essi continuano ad onorarLo in cielo?
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Indica almeno due modi in cui puoi onorare Gesù qui sulla terra. Includi un modo che non è descritto in Apocalisse 5 e spiega perché, secondo te, tale azione Lo onorerebbe.
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Prescrivi un rimedio
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Qual è il nome del cavaliere nella visione di Giovanni del quarto suggello? Chi lo seguiva immediatamente?
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Con l’aiuto di 2 Nefi 9:6–14, descrivi come si possono vincere questi due mali.
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Protezione spirituale negli ultimi giorni
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Gli avvenimenti visti da Giovanni all’apertura del sesto suggello prima della seconda venuta di Cristo sono particolarmente importanti per i santi di oggi. Egli descrive questo periodo come un tempo di ira e si chiede chi avrebbe potuto superarlo (vedere Apocalisse 6:17). In Apocalisse 7 che cosa vide Giovanni che spiega come i giusti sarebbero stati preservati il giorno del giudizio?
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Oltre ai 144.000 che ricevettero questo dono, quanti altri erano inclusi? (Vedere Apocalisse 7:9).
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Sulla base delle descrizioni contenute in Apocalisse 7:13–17, perché quelle persone furono preservate? Perché vorresti fare parte di loro? (Considera anche la spiegazione di «sigillare» nella sezione «Capire le Scritture» per apocalisse 7:3–8).
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Quali sono, secondo te, due dei simboli o immagini più significative in Apocalisse 7 che potresti citare in un discorso sulla protezione spirituale negli ultimi giorni? Spiega come li utilizzeresti.
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