Seminario
Lezione 91: Dottrina e Alleanze 88:1–40


Lezione 91

Dottrina e Alleanze 88:1–40

Introduzione

Il presidente Joseph Fielding Smith dichiarò che Dottrina e Alleanze 88 era “una delle più grandi rivelazioni fatte all’uomo” (Dottrine di Salvezza, a cura di Bruce R. McConkie, 3 voll. [1977–1980], 3:152). Il profeta Joseph Smith ricevette questa rivelazione in un periodo di tre giorni — il 27 e 28 dicembre 1832, e il 3 gennaio 1833 — dopo che i sommi sacerdoti avevano pregato a una conferenza per conoscere la volontà del Signore riguardo all’edificazione di Sion. Questa è la prima di quattro lezioni su Dottrina e Alleanze 88. La parte della rivelazione trattata in questa lezione comprende (1) la dichiarazione del Signore che Egli è la luce che governa e che è in tutte le cose e (2) la Sua spiegazione delle leggi che governano i Suoi regni e i loro abitanti.

Suggerimenti per insegnare

Dottrina e Alleanze 88:1–13

Il Signore dichiara di essere la luce che è in tutte le cose

Chiedi agli studenti se si sono mai trovati nell’oscurità più totale e invita alcuni di loro a raccontare le loro esperienze. Mostra una torcia o una candela, oppure disegnane una alla lavagna.

  • In che modo essere nell’oscurità più totale può aiutarvi ad apprezzare la benedizione della luce?

  • Che cosa rappresenta la luce nel vangelo di Gesù Cristo?

Spiega che Dottrina e Alleanze 88 comprende gli insegnamenti del Signore sul significato della luce. Il profeta Joseph Smith ricevette questa rivelazione in un periodo di tre giorni, dopo che i sommi sacerdoti avevano pregato a una conferenza per conoscere la volontà del Signore riguardo all’edificazione di Sion.

Chiedi agli studenti di leggere in silenzio Dottrina e Alleanze 88:1–2, prestando attenzione a cosa disse il Signore riguardo a ciò che provano Lui e i Suoi angeli quando i Suoi servitori pregano per conoscere la Sua volontà.

  • Perché, secondo voi, per il Signore è gradevole e gli angeli gioiscono quando preghiamo per conoscere la Sua volontà?

  • In che modo conoscere la volontà di Dio è come una luce per coloro che la cercano?

Riassumi Dottrina e Alleanze 88:3–5, spiegando che il Signore insegnò a questi fratelli che potevano ricevere una certezza della vita eterna grazie allo Spirito Santo, che è anche chiamato Consolatore e Santo Spirito di Promessa.

Invita uno studente a leggere ad alta voce Dottrina e Alleanze 88:6–13. Chiedi alla classe di seguire, prestando attenzione a ciò che il Signore insegnò sulla fonte di tutta la luce. Invita gli studenti a riferire ciò che trovano.

  • Nel versetto 7, quale espressione viene usata per descrivere la luce della verità?

  • Secondo i versetti 12 e 13, da dove viene tutta la luce?

  • In che modo Dio influenza le Sue creazioni tramite la Luce di Cristo? (Aiuta gli studenti a individuare la seguente dottrina: Tramite la Luce di Cristo, Dio dà luce e vita a tutte le Sue creazioni. Puoi scrivere questa dottrina alla lavagna). Gli studenti possono anche menzionare che la Luce di Cristo è la legge che governa l’universo e i suoi abitanti e che “vivifica” il nostro intelletto.Vivifica significa che ravviva. Poiché questa parola viene usata anche in seguito nella rivelazione, potresti suggerire agli studenti di scrivere questa definizione nelle loro Scritture accanto al versetto 11).

Se necessario, alla spiegazione data dagli studenti sulla Luce di Cristo, aggiungi che essa è “divina energia, potere o influenza che emana da Dio per mezzo di Cristo e dà vita e luce a tutte le cose” (Guida alle Scritture, “Luce di Cristo”, scriptures.lds.org).

Per aiutare gli studenti a pensare a come sono benedetti grazie alla Luce di Cristo, scrivi alla lavagna le seguenti categorie:

Luce fisica  Comprensione  Vita  Leggi

Chiedi agli studenti di fare un elenco di esempi, alla lavagna, di come queste manifestazioni della Luce di Cristo li influenzino quotidianamente (alcuni esempi potrebbero essere: la possibilità di vedere, la capacità di imparare e riconoscere la verità, la crescita delle piante e degli animali che ci offrono cibo e vestiti, e la capacità di conoscere la differenza tra il bene e il male).

  • In che modo le verità sulla Luce di Cristo di cui abbiamo parlato vi possono aiutare ad apprezzare l’influenza del Signore nella vostra vita?

Dottrina e Alleanze 88:14–40

Il Signore spiega che ci sono leggi associate ai regni di gloria

Mostra un guanto e spiega che rappresenta un corpo fisico. Chiedi a uno studente di indossare il guanto e muovere le dita. Fai notare che la mano anima, o dà vita, al guanto.

  • Se il guanto rappresenta un corpo fisico, che cosa rappresenta la mano? (Un corpo di spirito).

Invita uno studente a leggere a voce alta Dottrina e Alleanze 88:15. Chiedi alla classe di seguire, prestando attenzione a come il Signore chiamò l’unione dello spirito e del corpo.

  • Come chiamò il Signore l’unione dello spirito e del corpo? (Lo spirito e il corpo sono l’anima dell’uomo. Puoi suggerire agli studenti di evidenziare questa dottrina).

  • In che modo ciò che ha effetto sul nostro corpo fisico può anche avere affetto sul nostro spirito? (Mentre gli studenti rispondono, incoraggiali a fare degli esempi).

Per aiutare gli studenti a comprendere più a fondo il collegamento tra il nostro corpo e il nostro spirito, chiedi a uno studente di leggere a voce alta la seguente dichiarazione del presidente Ezra Taft Benson. Chiedi alla classe di prestare attenzione ai modi in cui lo spirito e il corpo si influenzano a vicenda.

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Presidente Ezra Taft Benson

“Non c’è alcun dubbio che la salute del corpo influisca sullo spirito, altrimenti il Signore non avrebbe mai rivelato la Parola di Saggezza. Dio non ha mai emanato alcun comandamento materiale: ciò che ha influenza sul corpo ha influenza anche sullo spirito. […]

Il peccato indebolisce; fa sentire i suoi effetti deleteri non soltanto sullo spirito, ma anche sul corpo. Le Scritture sono piene di esempi della forza fisica che il giusto può possedere. Al contrario, il peccato di cui non ci si è pentiti può condurre all’infermità mentale e fisica” (“Sulle Sue orme”, La Stella, febbraio 1989, 6).

  • In che modo la comprensione del collegamento tra il corpo e lo spirito vi aiuta a prendere le giuste decisioni?

Per preparare gli studenti a parlare delle verità che riguardano la risurrezione, invita lo studente che è davanti alla classe a togliersi il guanto e a metterlo su un tavolo o su una sedia.

  • Che cosa rappresenta questa azione? (La morte fisica).

  • Che cosa succede all’anima alla morte? (Lo spirito e il corpo vengono separati).

Chiedi allo studente di riprendere il guanto e indossarlo.

  • Che cosa rappresenta questa azione? (La risurrezione)

  • Che cosa succede all’anima alla risurrezione? (Lo spirito e il corpo vengono di nuovo uniti).

Invita uno studente a leggere ad alta voce Dottrina e Alleanze 88:14, 16–17. Chiedi alla classe di seguire, prestando attenzione a come il Signore descrive la risurrezione. Invita gli studenti a riferire ciò che trovano.

  • Chi ha reso possibile alla nostra anima di essere redenta? (Mentre gli studenti rispondono, scrivi alla lavagna la seguente dottrina: Gesù Cristo ha reso possibile alla nostra anima di essere redenta).

  • Dopo che la nostra anima è stata redenta, che cosa erediteranno “i poveri e i mansueti”? (La terra).

Invita uno studente a leggere ad alta voce Dottrina e Alleanze 88:18–20. Chiedi alla classe di seguire, prestando attenzione a ciò che accadrà alla terra prima che le anime redente possano ereditarla.

  • Che cosa accadrà alla terra prima che le anime redente possano ereditarla?

  • Secondo il versetto 19, di quale presenza potrà godere la terra santificata?

Scrivi alla lavagna la seguente domanda: Chi si qualificherà per vivere nel regno celeste e godere della presenza del Padre Celeste? Chiedi agli studenti di riflettere su come risponderebbero a questa domanda.

Spiega che, proprio come la terra riceverà la gloria dopo essere stata santificata, così anche il nostro corpo sarà cambiato e riceverà gloria nella risurrezione. Non tutti, però, riceveranno lo stesso grado di gloria.

Chiedi agli studenti di leggere in silenzio Dottrina e Alleanze 88:21–24, cercandovi che cosa determinerà il grado di gloria che si riceverà alla risurrezione.

  • Che cosa determina il grado di gloria che si riceve nella risurrezione? (Scrivi alla lavagna la seguente dottrina, che puoi suggerire agli studenti di scrivere a margine delle loro Scritture. Alla risurrezione riceveremo la gloria che corrisponde alla legge a cui obbediamo).

Per aiutare gli studenti a comprendere meglio questa verità, chiedi loro di leggere in coppia Dottrina e Alleanze 88:25–33. Chiedi loro di cercare in che modo l’obbedienza alla legge di Cristo ha effetto sulla terra e su ognuno di noi. Puoi suggerire che evidenzino ciò che trovano.

  • Che cosa avete trovato che conferma il principio che alla risurrezione riceveremo la gloria che corrisponde alla legge a cui obbediamo?

  • Fai notare che nel versetto 28 il Signore si riferisce a “coloro che sono di uno spirito celeste”. Che cosa vuol dire, secondo voi, essere “di uno spirito celeste”?

Aiuta gli studenti a capire che coloro che sono di uno spirito celeste sono le persone che vivono obbedendo alla legge del regno celeste. Ricorda loro che da Dottrina e Alleanze 76 sappiamo che la legge del regno celeste comprende: avere una testimonianza di Gesù Cristo, obbedire ai comandamenti, fare delle alleanze e tenervi fede, vincere mediante la fede e ricevere il Santo Spirito di Promessa (vedi DeA 76:50–53, 69–70).

  • In Dottrina e Alleanze 88:28–29, come descrive il Signore i corpi risorti di coloro che ricevono la gloria celeste?

  • Secondo Dottrina e Alleanze 88:30–31, se sulla terra si obbedisce soltanto alla legge terrestre o teleste, quale tipo di corpo si riceverà alla risurrezione? (Aiuta gli studenti a capire che il tipo di gloria che riceverà il nostro corpo risorto sarà uguale al tipo di spirito che saremo diventati).

Aiuta gli studenti ad approfondire la dottrina secondo cui riceviamo la gloria che corrisponde alla legge alla quale obbediamo, chiedendo loro di lavorare in gruppi di tre o quattro al seguente compito. Puoi distribuire delle copie di queste istruzioni oppure puoi scriverle alla lavagna.

  1. Cercate insieme le risposte alle seguenti domande: “Quali sono alcuni dei benefici dell’osservanza delle regole del traffico?” “Quali sono alcune conseguenze della disobbedienza alle regole del traffico?”

  2. Leggete Dottrina e Alleanze 88:34–35 scoprendo le conseguenze dell’obbedienza e del rifiuto di obbedire alle leggi di Dio. Parlate di ciò che trovate.

  3. Dottrina e Alleanze 88:40 descrive le caratteristiche di coloro che saranno elevati al regno celeste. Studiate insieme questo versetto e trovate le caratteristiche, poi parlate di cosa possiamo fare per sviluppare o rafforzare queste caratteristiche in noi.

Dopo che gli studenti ne hanno discusso nel loro gruppo, rendi testimonianza della luce che riempie la nostra vita quando ci impegniamo a vivere secondo le leggi del Signore. Invita gli studenti a dire in che modo hanno visto questa verità manifestarsi nella propria vita. Aiutali a mettere in pratica ciò che hanno imparato chiedendo loro di scrivere una meta che li aiuterà a vivere secondo la legge del regno celeste e a essere benedetti con queste caratteristiche. Invita alcuni di loro, se se la sentono, a presentare alla classe le loro mete.

Commenti e informazioni generali

Dottrina e Alleanze 88:3–4. “Un altro Consolatore”

“Alcuni hanno pensato che l’espressione ‘un altro Consolatore’ in Dottrina e Alleanze 88:3 si riferisca al Secondo Consolatore, o alla visita personale del Salvatore. Ma il Signore, in questo versetto, esprime la promessa che questo Consolatore ‘dimori nel vostro cuore’. […] Il Consolatore promesso in Dottrina e Alleanze 88 è ‘il Santo Spirito di Promessa’ (versetto 3), ‘la promessa che io vi faccio della vita eterna’ (versetto 4)” (vedi Dottrina e Alleanze – Manuale dello studente, [manuale del Sistema Educativo della Chiesa] 1986, 194).

Il presidente Joseph Fielding Smith spiegò:

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Il presidente Joseph Fielding Smith

“Il Santo Spirito di Promessa non è il Secondo Consolatore. Il Santo Spirito di Promessa è lo Spirito Santo che appone il suggello di approvazione su ogni ordinanza compiuta giustamente [DeA 132:7]; e quando le alleanze sono infrante, Egli vi toglie il suggello” (Dottrine di Salvezza, a cura di Bruce R. McConkie, 3 voll. [1977–1980], 1:57).

Dottrina e Alleanze 88:6–13. La Luce di Cristo

“La Luce di Cristo ‘emana dalla presenza di Dio per riempire l’immensità dello spazio’. È ‘la luce che è in tutte le cose, che dà vita a tutte le cose, che è la legge mediante la quale tutte le cose sono governate’ (DeA 88:12–13; vedi anche i versetti 6–11). Questo potere influenza in bene la vita di tutte le persone (vedi Giovanni 1:9; DeA 93:2). Nelle Scritture, la Luce di Cristo è talvolta chiamata Spirito del Signore, Spirito di Dio, Spirito di Cristo o Luce della Vita.

La Luce di Cristo non deve essere confusa con lo Spirito Santo. Non è un personaggio, come lo Spirito Santo. La sua influenza induce le persone a trovare il vero vangelo, a essere battezzate e a ricevere il dono dello Spirito Santo (vedi Giovanni 12:46; Alma 26:14–15).

La coscienza è una manifestazione della Luce di Cristo che ci consente di giudicare il bene dal male. Il profeta Mormon insegnò: ‘Lo Spirito di Cristo è dato a ogni uomo, affinché possa distinguere il bene dal male; vi mostro pertanto la maniera per giudicare; poiché ogni cosa che invita a fare il bene, e a persuadere a credere in Cristo, è mandata mediante il potere e il dono di Cristo; pertanto potete sapere, con conoscenza perfetta, che è da Dio.[…] Ed ora, fratelli miei, visto che conoscete la luce mediante la quale potete giudicare, luce che è la luce di Cristo, vedete di non giudicare in modo sbagliato; poiché con lo stesso giudizio con cui giudicate sarete anche voi giudicati’ (Moroni 7:16, 18)” (Siate fedeli – Riferimenti per lo studio del Vangelo [2005], 95–96).

Il presidente Boyd K. Packer del Quorum dei Dodici Apostoli ha dichiarato:

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President Boyd K. Packer

“Per descrivere la Luce di Cristo, la paragonerò alla luce del sole. La luce del sole è nota a tutti; è presente ovunque e può essere sia vista che sentita. La vita stessa dipende dal sole.

La Luce di Cristo è come il sole. Anch’essa è presente ovunque e viene data a tutti equamente.

Proprio come le tenebre devono dissolversi quando appare la luce del sole, allo stesso modo il male scompare alla Luce di Cristo.

Nell’oscurità non c’è la luce del sole. L’oscurità dipende da questo. Il sole può essere nascosto dalle nuvole o dalla rotazione della terra, ma le nuvole spariranno e la terra completerà il suo giro. […]

La Luce di Cristo è universale come la luce del sole. Laddove c’è vita umana, c’è lo Spirito di Cristo. Ogni anima vivente ne è in possesso. Promuove tutto ciò che è buono. Ispira tutto ciò che è di beneficio e benedizione per l’umanità. Nutre la bontà stessa” (“La Luce di Cristo”, Liahona, aprile 2005, 13).

Dottrina e Alleanze 88:21–24, 34–35. Possiamo scegliere di obbedire alla legge del regno celeste

L’anziano Delbert L. Stapley del Quorum dei Dodici Apostoli ci suggerisce di fare un’autovalutazione della nostra obbedienza alla legge celeste:

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Anziano Delbert L. Stapley

“Forse sarà bene che ognuno di noi valuti la propria prestazione per determinare la sua attuale posizione per quanto concerne la legge fondamentale del regno celeste: la legge dell’obbedienza. I risultati dovranno rivelarci quale regno abbiamo scelto quale nostro obiettivo. Per esempio, ognuno di noi potrà chiedersi:

  1. Studio e medito sulle Scritture per conoscere la volontà di Dio e comprendere i Suoi comandamenti in merito ai Suoi figli?

  2. Seguo i consigli del profeta vivente di Dio, o mi limito a scegliere di obbedire a quelle cose con le quali sono d’accordo ignorando le altre?

  3. Cerco i consigli del vescovo o del presidente del palo per quanto concerne la mia vita e quella della mia famiglia?

  4. Mi sforzo sinceramente di disciplinarmi, di sottoporre i miei appetiti fisici alla mia volontà?

  5. Faccio ogni sforzo per pentirmi delle cattive azioni del passato o del presente e vi pongo rimedio facendo il bene?

  6. Tengo un atteggiamento di fede in Dio sebbene possa trovare difficoltà, avversità ed afflizioni? Sopporto il mio fardello senza lamentarmi?

L’osservanza dei comandamenti di Dio non ci impone un fardello pesante, quando lo facciamo per amore di Colui che ci ha dato tante benedizioni. Il Salvatore ci ha implorato di sottometterci a Lui: ‘Prendete su voi il mio giogo ed imparate da me, perch’io son mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre;

poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero’ (Matteo 11:29–30).

La nostra disponibilità all’osservanza dei comandamenti di Dio è una testimonianza della nostra fede e del nostro amore per Lui. Una disposizione ribelle non può farci ereditare il regno celeste” (“Le benedizioni della giusta obbedienza”, Liahona, aprile 1978, 28).