Storia della Chiesa
‘Una casa per il nostro Dio’


“Una casa per il nostro Dio”

DeA 88, 94, 95, 96, 97, 109, 110, 137

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Tempio di Kirtland

Il 1° giugno 1833, Joseph Smith ricevette una rivelazione che conteneva un rimprovero severo. “Avete commesso contro di me un gravissimo peccato, poiché non avete considerato in ogni cosa il grande comandamento che vi ho dato riguardo alla costruzione della mia casa”1. Quel “grande comandamento” era stato dato cinque mesi prima in una lunga rivelazione che Joseph chiamò “la foglia d’olivo” (ora Dottrina e Alleanze 88). Richiedeva ai santi di “organizzarsi” e di istituire “una casa di preghiera, una casa di digiuno, una casa di fede, una casa d’istruzione, una casa di gloria, una casa d’ordine, una casa di Dio”2.

Insieme alle istruzioni “insegnatevi l’un l’altro” e “cercate l’istruzione, sì, mediante lo studio ed anche mediante la fede”, Joseph Smith e gli anziani di Kirtland compresero che questa rivelazione contenesse due comandamenti.3 Essi dovevano “costruire una casa di Dio e stabilire una scuola per i profeti”4. Joseph Smith e i santi di Kirtland cominciarono quasi immediatamente a mettersi all’opera riguardo a queste istruzioni ma, come indicava la rivelazione del 1° giugno, essi per il momento avevano solo una minima comprensione di quello che significasse veramente o degli enormi sacrifici che avrebbe richiesto.

“Non avete considerato”

Poche settimane dopo la rivelazione della foglia d’olivo, la Scuola dei profeti era già ben avviata, con venticinque uomini che si riunivano nella piccola sala sopra l’emporio di Newel K. Whitney (vedere Nathan Waite, “Una scuola e una ordinanza di investitura”). La scuola chiuse per la stagione nell’aprile del 1833, e Joseph e i Fratelli volsero le loro attenzioni agli aspetti pratici per adempiere la rivelazione. L’acquisto dei terreni fu presto concluso e furono nominati gli uomini che dovevano supervisionare i diversi lavori su quelle proprietà.5 Il 4 maggio, i sommi sacerdoti si riunirono in una conferenza per discutere della “necessità di costruire una scuola per ospitare gli anziani che sarebbero giunti per ricevere istruzione per il ministero”. Hyrum Smith, Jared Carter e Reynolds Cahoon furono nominati a istituire “un comitato per ottenere sottoscrizioni [donazioni], per poter erigere tale edificio”6.

Benché l’edificio sarebbe stato conosciuto come il Tempio di Kirtland, nel 1833 i santi non sapevano ancora che stavano costruendo un tempio. Avevano letto riguardo ai templi nella Bibbia e nel Libro di Mormon, ma ne sapevano ancora ben poco. Due anni prima, una rivelazione aveva annunciato che un tempio sarebbe stato costruito nella contea di Jackson, nel Missouri.7 Lo stesso Joseph Smith aveva aiutato a porre una pietra angolare nel 1831, ma non era stato fatto quasi alcun progresso e le ulteriori rivelazioni avevano dato solo una debole visione di quale sarebbe stato lo scopo dei templi.

I registri della primavera del 1833 mostrano che i santi pensavano che la “casa” di Kirtland fosse una “scuola”, non necessariamente collegata al comandamento che avevano ricevuto riguardo ai templi in Sion. La rivelazione del 1° giugno dichiarava che Joseph Smith e i santi non avevano sufficientemente “considerato” l’urgenza o l’importanza del comandamento.

Quella rivelazione (ora Dottrina e Alleanze 95) dava alcune indicazioni di una visione più ampia. Rivelava che nella “casa” il Signore intendeva “investire di potere dall’alto coloro che ho scelto”8 — collegando la costruzione della casa alla promessa di un’investitura di potere.9 Specificava le misure interne dell’edificio — diciassette metri di larghezza per 20 metri di lunghezza — e descriveva le funzioni del piano superiore e di quello inferiore della “sala interna”, espressione che evocava le immagini del tempio di Gerusalemme, ai tempi della Bibbia. La rivelazione prometteva anche ulteriori istruzioni. La casa doveva essere costruita “non alla maniera del mondo”, ma “nel modo che io mostrerò a tre di voi, che nominerete e ordinerete a questo potere”10.

Joseph Smith e i suoi consiglieri, Sidney Rigdon e Frederick G. Williams, furono quindi nominati per “ottenere un progetto della sala interna”11. Williams descrisse più tardi la visione che ne seguì: “Ci inginocchiammo, invocammo il Signore e l’edificio apparve a una certa distanza. Io fui il primo a scorgerlo. Poi tutti noi lo abbiamo visto insieme. Dopo che abbiamo avuto una buona visione degli esterni, l’edificio sembrava venire proprio sopra noi”. Dell’edificio completato disse: “sembrava identico a quello che avevo visto allora in dettaglio”12.

Questa visione rispose a una fondamentale domanda riguardo al materiale da utilizzare nella costruzione della casa. Lucy Mack Smith descrisse una riunione di consiglio nella quale venne deciso che un edificio in legno sarebbe stato troppo costoso; quindi fu proposta una casa di tronchi. Joseph Smith rammentò loro “che non stavano costruendo una casa per loro stessi o qualche altro uomo, ma per Dio”. Egli disse: “Fratelli, costruiremo una casa di tronchi per il nostro Dio? No, fratelli, ho un progetto migliore di questo. Ho il progetto della casa del Signore fornito da Lui stesso”. Lucy ricorda che Joseph disse che questo progetto avrebbe mostrato loro “la differenza tra i nostri calcoli e la Sua idea”. I fratelli furono “felici” quando Joseph descrisse l’intero progetto, che comprendeva una struttura in pietra.13

Il progetto della “città del palo di Sion”

Questi eventi allargarono la visione di Joseph Smith e dei santi riguardo all’aspetto che doveva avere fisicamente la casa del Signore che doveva essere costruita a Kirtland; altre rivelazioni contribuirono alla comprensione di Sion e della sua topografia. A giugno, tre settimane dopo la nomina della presidenza a ricevere la volontà del Signore riguardo al progetto della casa del Signore a Kirtland, essi disegnarono una piantina per la proposta della città di Sion, nel Missouri, in cui il tempio era posto al centro, includendo uno schizzo delle sue dimensioni e della sua forma.14 La presidenza chiese ai dirigenti nel Missouri di costruire “immediatamente in Sion” secondo questi modelli.15

Nel frattempo, una rivelazione del 4 giugno 1833 (ora Dottrina e Alleanze 96), richiedeva che il vescovo Newel K. Whitney si prendesse carico della proprietà sulla quale doveva essere costruita la casa del Signore a Kirtland. Kirtland sarebbe stata la “città del palo di Sion” — un luogo di raduno secondario costruito secondo il modello del luogo centrale nel Missouri. Come comandato in una rivelazione datata 2 agosto 1833 (ora Dottrina e Alleanze 94), sarebbe stata disposta in modo simile al progetto per il Missouri, con la casa del Signore al centro, proprio come il tempio era il centro della città di Sion vista in visione.16 La rivelazione richiedeva anche la costruzione di altri due edifici — una “casa” per la presidenza e un’altra per il lavoro di stampa — che dovevano essere di fianco al tempio nel centro della città.17 Inoltre, il 2 agosto, una rivelazione (Dottrina e Alleanze 97) ripeteva l’ordine di costruire una “casa” a Sion (nel Missouri), “secondo il modello che vi ho dato”. Doveva essere “costruita rapidamente” come luogo di rendimento di grazie e di istruzione.18

Guidata dalle rivelazioni, la presidenza disegnò una piantina di Kirtland e corresse quella della città di Sion nel Missouri.19 I piani corretti furono inviati ai dirigenti nel Missouri, insieme alle copie delle rivelazioni, ma prima che vi giunsero, era scoppiata la violenza dei facinorosi. In pochi mesi, i membri della Chiesa furono costretti a lasciare la Contea di Jackson e a rimandare tutti i progetti di costruirvi un tempio.

I progetti di Joseph Smith per la costruzione di una città non erano unici, nell’America del XIX secolo. Essi furono chiamati “un fiocco di neve nella tormenta di piani per le città” in un’era di rapida espansione a ovest e di sviluppo urbano.20 Inoltre, i piani per la città di Sion sembravano simili a quelli di molte altre città — su un modello a scacchiera seguendo i punti cardinali, con strade larghe e lotti molto ampi. Ma c’era una differenza cruciale: il centro di Sion era il tempio, non il mercato. Era un luogo di raduno, dove i convertiti venivano per stare in luoghi sacri e da cui partivano i missionari per andare a predicare il Vangelo — che avrebbe permesso a più persone di riunirsi. Questo modello spirituale e topografico stabilito nell’estate del 1833 sarebbe stato seguito per le comunità dei Santi degli Ultimi Giorni per il resto del secolo e anche dopo.21

“Un’unica fonte per tutti i nostri pensieri”

Dopo le violenze in Missouri, l’impegno per la costruzione della casa del Signore a Kirtland crebbe. Come risposta alle succitate rivelazioni, il comitato nominato precedentemente composto da Hyrum Smith, Reynolds Cahoon e Jared Carter a partire da questo momento fu chiamato il “comitato per la costruzione” e si sarebbe occupato, oltre che di trovare i fondi, anche della costruzione. Doveva “procedere immediatamente con la costruzione della Casa procurando il materiale, le pietre, i mattoni, il legno e tutto il resto”22. Il 7 giugno, Hyrum Smith scrisse nel suo diario: “Oggi abbiamo cominciato i preparativi per la costruzione della casa del Signore”23.

La costruzione del tempio sarebbe stata un’impresa colossale per i santi. Nell’estate del 1833, nella zona vivevano soltanto centocinquanta membri della Chiesa.24 Nessuno di loro aveva le qualifiche tradizionali per supervisionare un tale ambizioso progetto di costruzione — non c’era alcun architetto o ingegnere tra di loro, e nemmeno un artigiano con sufficiente esperienza per disegnare i piani.25 I soldi erano già pochi e la costruzione di un tale grande edificio di stile, che era previsto costasse circa 40.000 dollari, pesò sulle esigue risorse della Chiesa per i successivi tre anni.26

Sebbene le dimensioni, le funzioni e alcuni aspetti esteriori dell’edificio erano stati specificati dalla rivelazione, altri elementi erano lasciati ai dirigenti e agli operai del sito. Il progetto dell’edificio mostra che essi trassero dalla propria esperienza e dalle proprie idee di come doveva essere un edificio religioso. La sua forma riflette il popolare stile architettonico greco. Come molti costruttori del tempo, prendevano in prestito eclettici abbinamenti tratti dai normali manuali di edilizia.27 Le finestre gotiche erano in gran parte associate agli edifici religiosi e le torri e le guglie erano diventate l’icona delle chiese del New England.

Entro l’autunno, i muri di pietra delle fondamenta erano stati eretti, ma la costruzione ben presto fu interrotta.28 Gli operai del mattonificio di proprietà della Chiesa non erano stati in grado di produrre abbastanza mattoni di una qualità sufficiente da poterli usare nella costruzione.29 Fu presa la decisione di “interrompere la costruzione del tempio durante l’inverno per mancanza di materiale e per preparare tutto il necessario per ricominciare all’inizio della primavera”30.

La successiva fase importante dei lavori iniziò nell’aprile del 1834, con l’arrivo di Artemus Millet, un convertito canadese che era un muratore esperto. Il contributo essenziale di Millet fu il suggerimento di usare una tecnica di costruzione con pietre e stucco invece che i mattoni, più costosi.31 Seguendo il suo consiglio, i santi costruirono i muri con pietra grezza tratta dalla vicina cava, ricoperti poi con stucco per la rifinitura.

La primavera e l’estate del 1834 furono stagioni difficili per la costruzione del tempio, in quanto la maggior parte degli uomini erano partiti con Joseph Smith alla volta del Missouri, come Campo d’Israele, con la speranza di aiutare i santi che erano stati cacciati dalle loro case dai facinorosi. Essendo partiti gli uomini, le donne portarono avanti il lavoro. Alcune facevano il lavoro dei muratori, altre conducevano i buoi per il trasporto delle pietre ed altre ancora cucivano, filavano e tessevano per fare gli abiti per i lavoratori.32

Il ritorno di Joseph Smith e della maggior parte degli uomini dal Campo d’Israele fece diventare ancora una volta la costruzione del tempio l’occupazione principale a Kirtland. Joseph stesso “dirigeva i lavori nella cava per il tempio” e lavorava nella costruzione dell’edificio “quando gli altri doveri lo permettevano”33. Nel febbraio del 1835, i muri erano completati e si iniziò a lavorare sul tetto. Il 7 marzo 1835, fu tenuta una riunione in cui Joseph Smith espresse apprezzamento a coloro “che si sono distinti fino a questo momento consacrandosi e lavorando alla costruzione di questa casa”. Sidney Rigdon poi diede una benedizione a centoventi persone che avevano aiutato nella costruzione della casa del Signore grazie al loro lavoro e alla loro consacrazione.34

Nell’autunno di quell’anno, divenne ancora più urgente ultimare il tempio. Lucy Mack Smith espresse la devozione dei membri della Chiesa a quest’opera: “C’era un’unica fonte per tutti i nostri pensieri: quella di costruire la casa del Signore”35. Truman Angell, un apprendista falegname giunto da Providence, nel Rhode Island, iniziò a dirigere i lavori di falegnameria al piano superiore.36 Brigham Young e suo fratello Joseph usarono il loro talento di artigiani per costruire e installare le finestre.37 Un altro dei fratelli Young, Lorenzo, lavorava con Artemus Millet allo stucco della facciata, un lavoro difficile con il freddo dell’inverno. L’intonacatura interna era supervisionata da Jacob Bump, un eccellente falegname che aveva anche costruito i pulpiti e svolto il bel lavoro di intarsio al piano terra. Le stufe erano state installate in posizioni strategiche per riscaldare gli interni e far asciugare l’intonaco.38

Le donne lavoravano ai veli, che sarebbero stati appesi ai soffitti per dividere la sala al piano inferiore, e alle altre forniture del tempio. In seguito, Joseph Smith “benedisse le sorelle per aver dato tanto liberalmente e allegramente il loro servizio per fare i veli della casa del Signore”39. Anche i bambini aiutavano, raccogliendo i piatti e gli oggetti di vetro rotti, che venivano aggiunti allo stucco per farlo brillare alla luce del sole.40

“Un luogo per manifestarsi”

L’interno del tempio venne completato in più fasi e quando le sale erano terminate, i dirigenti e i membri della Chiesa iniziavano ad usarle per vari scopi. Nel frattempo, Joseph Smith lavorava incessantemente per preparare spiritualmente i santi alle manifestazioni promesse nelle rivelazioni. Il 30 gennaio 1836 scrisse nel suo diario: “Sono tornato a casa stanco per la continua preoccupazione e il continuo lavoro nel preparare tutti coloro che hanno l’Autorità e nel cercare di purificarli per la solenne assemblea secondo i comandamenti del Signore”41. Solo pochi giorni prima, nel mezzo di questi preparativi, Joseph aveva ricevuto una visione del regno celeste (Dottrina e Alleanze 137); altre manifestazioni spirituali durante questo periodo offrirono uno scorcio delle esperienze ancora più meravigliose che li attendavano.

La dedicazione della casa del Signore fu un momento di festa e di soddisfazione per i primi santi. Le rivelazioni di tre anni prima avevano preso forma grazie a incommensurabili sacrifici di lavoro e di risorse. Nella preghiera dedicatoria, che ora troviamo in Dottrina e Alleanze 109, Joseph Smith implorò: “Ti chiediamo, o Signore, di accettare questa casa, l’opera delle nostre mani, di noi tuoi servitori, che ci comandasti di costruire. Poiché sai che noi abbiamo compiuto quest’opera in mezzo a grandi tribolazioni; e nella nostra povertà abbiamo dato delle nostre sostanze per costruire una casa al tuo nome, affinché il Figlio dell’Uomo possa avere un luogo per manifestarsi al suo popolo”42.

E le manifestazioni promesse giunsero. Il Salvatore apparve e dichiarò di aver accettato il tempio; e altri esseri celesti consegnarono le chiavi del sacerdozio a Joseph Smith e a Oliver Cowdery.43 Quelle manifestazioni aprirono la via a future rivelazioni e ordinanze del tempio. Avendo dimostrato la loro disponibilità a costruire al Signore una casa, i Santi degli Ultimi Giorni avevano solo iniziato a conoscere lo scopo dei templi.

  1. “Revelation, 1 June 1833 [D&C 95]”, 59, josephsmithpapers.org; vedere anche Dottrina e Alleanze 95:3.

  2. “Revelation, 27–28 December 1832 [D&C 88:1–126]”, 45–46, josephsmithpapers.org; vedere anche Dottrina e Alleanze 88:119.

  3. “Revelation, 27–28 December 1832 [D&C 88:1–126]”, 45, josephsmithpapers.org; vedere anche Dottrina e Alleanze 88:118.

  4. Joseph Smith letter to William W. Phelps, 11 gennaio 1833, in Letterbook 1, pag. 19, josephsmithpapers.org.

  5. Il 2 aprile, per esempio, Frederick G. Williams fu nominato a supervisionare la costruzione di mattoni su una proprietà appena acquistata e di fungere da agente nell’affitto di terre da coltivare. Vedere Joseph Smith, “History, 1838–1856, volume A-1 [23 December 1805–30 August 1834]”, josephsmithpapers.org. Vedere anche “Minutes, 23 March 1833-A”, josephsmithpapers.org.

  6. Minute Book 1, 4 maggio 1833, pag. 20, josephsmithpapers.org.

  7. Vedere “Revelation, 20 July 1831 [D&C 57]”, 93, josephsmithpapers.org; Dottrina e Alleanze 57:2–3; vedere anche “Revelation, 2 August 1833-A [D&C 97]”, 1–2; Dottrina e Alleanze 97:10–17.

  8. “Revelation, 1 June 1833 [D&C 95]”, 59–60, josephsmithpapers.org; vedere anche Dottrina e Alleanze 95:8.

  9. Vedere “Revelation, 2 January 1831 [D&C 38]”, 52, josephsmithpapers.org; “Revelation, February 1831-A [D&C 43]”, 68, josephsmithpapers.org; vedere anche Dottrina e Alleanze 38:32, 38; 43:16.

  10. “Revelation, 1 June 1833 [D&C 95]”, 60, josephsmithpapers.org; vedere anche Dottrina e Alleanze 95:13–17.

  11. “Minutes, circa 1 June 1833”, in Minute Book 1, pag. 12, josephsmithpapers.org; Dottrina e Alleanze 95:14.

  12. Autobiografia di Truman O. Angell, fotocopia del dattiloscritto, 4, Biblioteca di storia della Chiesa, Salt Lake City, Utah.

  13. Lucy Mack Smith, “Lucy Mack Smith, History, 1844–1845”, libro 14, pag. 1, josephsmithpapers.org.

  14. “Plan of the House of the Lord, between 1 and 25 June 1833”, josephsmithpapers.org. Su questo disegno, Williams scrisse che “le dimensione e la forma ci sono state date dal Signore”.

  15. “ ‘Explanation of the Plat of the City of Zion,’ circa 25 June 1833”, 38–41, josephsmithpapers.org.

  16. Vedere “Revelation, 2 August 1833-B [D&C 94]”, 1, josephsmithpapers.org; vedere anche Dottrina e Alleanze 94:1. Nelle prime edizioni di Dottrina e Alleanze, questa rivelazione è stata erroneamente datata al 6 maggio 1833. La data è stata corretta nell’edizione del 2013. Vedere nell’intestazione della sezione la spiegazione per la correzione, basata sulle fonti storiche del manoscritto.

  17. “Revelation, 2 August 1833–B [D&C 94]”, 2–3, josephsmithpapers.org; vedere anche Dottrina e Alleanze 94:3–12. I due edifici non furono mai costruiti, poiché tutte le risorse furono necessarie alla costruzione del tempio.

  18. Vedere “Revelation, 2 August 1833-A [D&C 97]”, 1, josephsmithpapers.org; vedere anche Dottrina e Alleanze 97:10–13.

  19. Gerrit J. Dirkmaat, Brent M. Rogers, Grant Underwood, Robert J. Woodford e William G. Hartley, Documents, Volume 3, February 1833–March 1834, vol. 3 della serie Documents di The Joseph Smith Papers, a cura di Ronald K. Esplin e Matthew J. Grow (Salt Lake City: Church Historian’s Press, 2014), 208–221; vedere anche “Revised Plat of the City of Zion, circa Early August 1833”, josephsmithpapers.org.

  20. Richard Lyman Bushman, “Making Space for the Mormons”, in Richard Lyman Bushman, Believing History: Latter-day Saint Essays, a cura di Reid L. Neilson e Jed Woodworth (New York: Columbia University Press, 2004), 179.

  21. Bushman, “Making Space for the Mormons”, 181–184.

  22. “Minutes, 6 June 1833”, in Minute Book 1, pag. 21, josephsmithpapers.org.

  23. Diario e libro contabile di Hyrum Smith, novembre 1831–febbraio 1835, Hyrum Smith Papers, 1832–1844 circa, L. Tom Perry Special Collections, Harold B. Lee Library, Brigham Young University, Provo, Utah. I registri storici contengono informazioni contrastanti sull’inizio della costruzione. Vedere anche “Notes for JS History, circa 1843”, in Revelation Book 2, pag. 1, josephsmithpapers.org; Lucy Mack Smith, “Lucy Mack Smith, History, 1844–1845”, libro 14, pagg. 1–2, josephsmithpapers.org.

  24. Joseph Smith e altri autori, “Letter to Church Leaders in Jackson County, Missouri, 25 June 1833”, josephsmithpapers.org.

  25. Elwin C. Robison, The First Mormon Temple: Design, Construction, and Historic Context of the Kirtland Temple (Provo, Utah: Brigham Young University Press, 1997), 4, 9–16.

  26. John Corrill, ex dirigente e storico della Chiesa, stimò il costo a “circa quaranta mila dollari” e dichiarò che la Chiesa “aveva tredici o quattordici mila dollari di debito” dopo la costruzione del tempio. “John Corrill, ‘Brief History,’ Manuscript, circa 1838–1839”, 33–34, josephsmithpapers.org. Nel 1837 Sidney Rigdon disse che rimanevano insoluti quasi tredici mila dollari di debito. Vedere “Anniversary of the Church of Latter-day Saints”, Latter Day Saints’ Messenger and Advocate, vol. 3, n. 7 (aprile 1837), 488.

  27. Robison, The First Mormon Temple, 16; vedere anche C. Mark Hamilton, Nineteenth-Century Mormon Architecture and City Planning (New York: Oxford University Press, 1995), 37–38.

  28. Ira Ames, che era arrivata a Kirtland agli inizi di ottobre del 1833, trovò il tempio “costruito fino al primo piano”. Autobiografia e diario di Ira Ames, immagine 20, Biblioteca di storia della Chiesa, Salt Lake City, Utah.

  29. Robison, The First Mormon Temple, 33.

  30. Frederick G. Williams, “Frederick G. Williams to ‘Brethren,’ 10 October 1833”, in Letterbook 1, pagg. 57–58, josephsmithpapers.org.

  31. Robison, The First Mormon Temple, 33.

  32. Ricordi di Aroet L. Hale, Biblioteca di storia della Chiesa, Salt Lake City, Utah; vedere anche “Extracts from H. C. Kimball’s Journal”, Times and Seasons, vol. 6 (15 aprile 1845), 867.

  33. Joseph Smith, “History, 1838–1856, volume B-1 [1 September 1834–2 November 1838]”, 553, josephsmithpapers.org.

  34. “Minutes and Discourses, 7–8 March 1835”, in Minute Book 1, pagg. 192–195, josephsmithpapers.org. Altre quindici persone furono benedette il giorno dopo, dopo le riunioni di culto.

  35. Lucy Mack Smith, “Lucy Mack Smith, History, 1844–1845”, libro 14, pag. 3, josephsmithpapers.org.

  36. Autografia di Truman O. Angell, 4; vedere anche Robison, The First Mormon Temple, 66–68.

  37. Robison, The First Mormon Temple, 78.

  38. Joseph Smith, “History, 1838–1856, volume B-1 [1 September 1834–2 November 1838]”, 684, josephsmithpapers.org. Per ulteriori informazioni sull’utilizzo delle stufe, vedere la lettera di William W. Phelps a Sally Phelps, 18 dicembre 1835, nell’opera a cura di Bruce A. Van Orden, “Writing to Zion: The William W. Phelps Kirtland Letters (1835–1836)”, BYU Studies, vol. 33, n. 3 (1993), 571.

  39. Joseph Smith, “Journal, 1835–1836”, 23 febbraio 1836, josephsmithpapers.org.

  40. La storia che i santi rompessero di proposito i piatti per aggiungerli allo stucco non è sostenuta dai documenti storici ma potrebbe essere ispirata dal riutilizzo dei frammenti di quelli rotti. Vedere la discussione riportata nell’opera di Robison, First Mormon Temple, 79.

  41. Joseph Smith, “Journal, 1835–1836”, 30 gennaio 1836, josephsmithpapers.org.

  42. “Prayer of Dedication, 27 March 1836 [D&C 109]”, 1, josephsmithpapers.org; vedere anche Dottrina e Alleanze 109:4–5.

  43. “Revelation, 3 April 1836 [D&C 110]”, 192–193, josephsmithpapers.org; vedere anche Dottrina e Alleanze 110:7, 11–16.