Storia della Chiesa
Capitolo 17: Risparmiati l’uno per l’altra


“Risparmiati l’uno per l’altra”, capitolo 17 di Santi – La storia della Chiesa di Gesù Cristo negli ultimi giorni, volume 3, Risolutezza, nobiltà e indipendenza, 1893–1955 (2021)

Capitolo 17: “Risparmiati l’uno per l’altra”

Capitolo 17

Risparmiati l’uno per l’altra

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Salt Lake City centro e automobili degli anni 20 del 1900 sulla neve

Mentre la Chiesa continuava a espandersi in tutto il mondo, il presidente Heber J. Grant era alle prese con il futuro dell’istruzione nella Chiesa. Negli ultimi venticinque anni il costo della gestione delle scuole della Chiesa era decuplicato. Alcune iniziative, come la sostituzione del costoso sistema delle accademie di palo con il programma del Seminario, avevano fatto risparmiare denaro. Tuttavia la Brigham Young University, la Latter-day Saints’ University e altri college della Chiesa erano in crescita. Se queste istituzioni volevano offrire la stessa qualità di istruzione offerta dalla University of Utah e da altre scuole finanziate dallo Stato, avrebbero avuto bisogno di più denaro di quanto ne potessero fornire i fondi della decima.1

Le spese preoccupavano costantemente il profeta. “Nulla mi ha preoccupato di più da quando sono diventato presidente”, disse al Consiglio generale della Chiesa per l’Educazione nel febbraio 1926. Solo la Brigham Young University voleva spendere più di un milione di dollari per ingrandire il campus. “Non possiamo farlo”, sostenne il presidente Grant. “Questo è tutto”2.

Alcuni membri del consiglio, condividendo la preoccupazione del profeta, volevano che la Chiesa chiudesse tutti i suoi college e le sue università, inclusa la BYU. Tuttavia, gli apostoli David O. McKay e John Widtsoe, che avevano entrambi frequentato scuole della Chiesa e servito in veste di commissari della Chiesa per l’Educazione, replicarono che i giovani adulti avevano bisogno delle scuole della Chiesa per l’importante istruzione religiosa che garantivano.

“Le scuole sono state fondate pensando all’influenza che avrebbero avuto sui nostri ragazzi”, disse in marzo l’anziano McKay durante una riunione del consiglio. Egli riteneva che i college e le università della Chiesa fossero fondamentali per plasmare i giovani in santi degli ultimi giorni fedeli.

L’anziano Widtsoe era d’accordo. “Conosco l’importanza che hanno le scuole della Chiesa nel formare un uomo”, disse. “Credo che la Chiesa commetterebbe un grosso errore se non conservasse un’istituzione di istruzione superiore”3.

In quello stesso periodo, un consigliere del presidente Grant, Charles W. Nibley, si incontrò con William Geddes, un membro della Chiesa dell’Idaho, subito a nord dello Utah. Le figlie di William, Norma e Zola, erano tra i pochi santi degli ultimi giorni che frequentavano la University of Idaho. Il loro piccolo ramo si riuniva in una sala in affitto malmessa, dove i residenti locali a volte il sabato sera tenevano delle feste da ballo. Quando Norma e Zola si presentavano per le riunioni della Chiesa il mattino seguente, il posto puzzava di fumo di sigaretta e il pavimento era disseminato di rifiuti e bottiglie di liquore vuote.4

William desiderava che per le sue figlie ci fosse una casa di riunione migliore vicino alla scuola. “L’università non attirerà mai gli studenti santi degli ultimi giorni”, disse al presidente Nibley, “a meno che non ci siano strutture migliori”5.

Il presidente Grant e il Consiglio per l’educazione considerarono la situazione in Idaho quando parlarono del futuro dell’istruzione nella Chiesa. Decisero di continuare a finanziare la Brigham Young University e nel frattempo tagliare gradualmente i fondi alla maggior parte degli altri college della Chiesa. Inoltre, la Chiesa avrebbe iniziato a garantire l’istruzione religiosa agli studenti estendendo il Seminario a livello universitario. Il consiglio riconobbe nella University of Idaho un terreno di prova per il nuovo programma. Tutto ciò di cui avevano bisogno era una persona che potesse trasferirsi a Moscow, la cittadina in cui si trovava l’università.6

A ottobre la Prima Presidenza ebbe un incontro con Wyley Sessions, un ex consulente agricolo per la University of Idaho che era appena ritornato dopo aver servito come presidente della Missione sudafricana. Lo avevano raccomandato per una posizione presso una ditta locale di zucchero, ma mentre parlavano con lui del lavoro, il presidente Nibley si fermò a metà della frase e si rivolse al profeta.

“Stiamo commettendo un errore”, disse.

“Temo sia così”, concordò il presidente Grant. “Non ho avuto una sensazione positiva in merito all’assegnare il fratello Sessions alla ditta di zucchero”.

La stanza piombò nel silenzio per un minuto. Poi il presidente Nibley disse: “Fratello Sessions, tu sei l’uomo che fa al caso nostro, l’uomo da mandare alla University of Idaho per occuparsi dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze che frequentano l’università là e per studiare la situazione e dirci ciò che la Chiesa dovrebbe fare per i nostri studenti che frequentano le università statali”.

“O no, fratelli”, disse Wyley. “Mi state chiamando a svolgere un’altra missione?”. Il suo incarico in Sudafrica era durato sette anni e aveva lasciato lui e sua moglie, Magdalen, quasi sul lastrico.

“No, fratello Sessions, non ti stiamo chiamando a svolgere un’altra missione”, disse il profeta ridacchiando. “Ti stiamo dando una bella opportunità di rendere un servizio meraviglioso alla Chiesa”. Aggiunse che sarebbe stata un’opportunità professionale, una posizione pagata.

Wyley si alzò mestamente. Il presidente Nibley gli si avvicinò e gli prese il braccio.

“Non essere deluso”, disse. “Questo è ciò che il Signore vuole che tu faccia”7.


A capodanno del 1927 un manto di neve ricopriva Salt Lake City, ma un sole brillante inondava la casa della famiglia Widtsoe, tenendo lontano il freddo.8 Di solito la quattordicenne Eudora era l’unica dei figli a vivere a casa, ma tutta la famiglia si era riunita per le festività e Leah era felice di avere vicini i suoi figli.

Marsel, ormai ventiquattrenne, era fidanzato ufficialmente e in procinto di laurearsi alla University of Utah entro pochi mesi. Sperava di poter presto frequentare la Harvard University, come suo padre, e probabilmente studiare gestione aziendale.9 La sua sorella maggiore, Ann, nel frattempo, aveva da poco sposato Lewis Wallace, un giovane avvocato membro della Chiesa, e si era trasferita con lui a Washington, DC. Tuttavia, un attacco di nostalgia l’aveva riportata nello Utah e Leah era preoccupata per lei. Comunque, sia Leah che John erano grati per la bontà e la misericordia del Signore nei confronti della loro famiglia.10

Con l’inizio del nuovo anno, John tornò ai suoi doveri nel Quorum dei Dodici e Leah trascorreva il suo tempo libero aiutando sua madre in un nuovo progetto di scrittura.11 Per anni Leah aveva osservato Susa raccogliere informazioni e appuntarsi le storie su suo padre, Brigham Young, allo scopo di pubblicarne un giorno la biografia. Tempo prima però Leah aveva notato che sua madre, sebbene continuasse a fare progressi con altri progetti di scrittura, come la sua storia delle donne della Chiesa, aveva smesso di lavorare alla biografia.

“Mamma, che ne è del libro su tuo padre?”, le chiese Leah un giorno. “Non lo stai più scrivendo?”.

“No, è troppo per me”, aveva risposto Susa. “Se ti trovi accanto a una montagna, non puoi veramente descriverla perché sei troppo vicino per vederla”.

“Nonostante ciò, devi farlo”, aveva insistito Leah. “Un giorno dovrai scrivere quel libro su tuo padre e io sarò lieta di aiutarti a farlo”12.

Da allora Susa aveva scritto due manoscritti lunghissimi su Brigham Young e aveva reclutato Leah perché la aiutasse a trasformarli in un’unica biografia coerente. Leah trovava il lavoro difficile e a volte noiosamente lento, ma sapeva che sua madre aveva bisogno di aiuto. Susa aveva un talento naturale per la scrittura, una mente agile e un modo di esprimersi deciso. Tuttavia, Leah perfezionò e strutturò la sua prosa. Lavorando insieme a casa di Susa, le due formavano una bella squadra.13

Il mattino del 23 maggio 1927, la routine di Leah si interruppe improvvisamente per l’arrivo di una lettera da Preston, nell’Idaho, dove Marsel insegnava il Seminario. Di recente, dopo aver aiutato un automobilista bloccato a lato della strada, Marsel aveva preso un forte raffreddore. Sebbene i suoi amici ritenessero che stesse migliorando, la sua temperatura corporea era alta. La polmonite avrebbe potuto stabilirsi nei polmoni e mettere a rischio la sua vita.14

Nel giro di un’ora Leah prese un treno per Preston e presto fu al fianco di Marsel. Il giorno seguente, la temperatura scese un po’ alimentando le speranze di Leah che sarebbe guarito. Tuttavia, le sue paure riaffiorarono quando lui non ebbe altri miglioramenti. John la raggiunse a Preston, implorando il Signore di risparmiare la vita a Marsel. Chiamò uno dei suoi amici, un dottore, perché si occupasse del giovane. Altri amici impartirono a Marsel benedizioni del sacerdozio e sedevano accanto a lui di notte.

Il 27 maggio, esausta, Leah ebbe un collasso. Quella sera però Marsel mostrò segni di miglioramento. La sua fidanzata, Marion Hill, arrivò il giorno dopo. Sembrava che i polmoni di Marsel si stessero liberando e la sua temperatura scese ancora. Più tardi quel giorno, però, il respiro gli si fece pesante e il corpo si gonfiò. Leah rimase al suo fianco con John e Marion per tutto il pomeriggio. Passarono le ore, ma lui non migliorò. Morì più tardi quella sera.15

Leah era inconsolabile. La morte le aveva già strappato quattro figli. Ora, l’unico figlio maschio che le era restato, il cui futuro all’inizio del nuovo anno era parso brillante e sicuro, se ne era andato.16


Quella primavera, a circa duemilaseicento chilometri a est di Salt Lake City, Paul Bang, di otto anni, si preparava per il battesimo. Era il sesto di dieci figli, quattro femmine e sei maschi. Vivevano in una stanza a forma di elle sul retro del negozio di alimentari posseduto e gestito dai loro genitori a Cincinnati, nell’Ohio, una città frenetica con più di quattrocentomila abitanti situata nel Midwest degli Stati Uniti. Per avere un po’ di riservatezza, la famiglia aveva diviso la stanza in alloggi con l’aiuto di tende. In realtà, però, nessuno aveva la propria privacy. La sera dormivano in letti apribili che occupavano talmente tanto spazio che una persona riusciva a malapena a muoversi per la stanza.17

Il padre di Paul, Christian Bang sr, veniva dalla Germania. Quando era piccolo, la sua famiglia si era trasferita a Cincinnati, dove molti immigrati tedeschi si erano stabiliti nel corso del diciannovesimo secolo. Nel 1908 Christian aveva sposato Rosa Kiefer, anch’essa figlia di immigrati tedeschi. Tre anni dopo, Elise Harbrecht, un’amica di Rosa, aveva dato a quest’ultima un Libro di Mormon, che lei e Christian avevano letto con interesse. Dopo un anno di incontri con i missionari, erano stati battezzati in un bagno pubblico ebraico poiché il vicino fiume Ohio era ghiacciato.18

Il ramo di Cincinnati era simile a molti rami della Chiesa negli Stati Uniti orientali. Un tempo la città aveva ospitato una congregazione florida di santi, che si era però ridotta nel corso degli anni quando sempre più santi si erano radunati nello Utah. Quando i genitori di Paul si unirono alla Chiesa, ormai i santi erano una rarità nella zona. Nel 1912, quando i missionari battezzarono un ragazzo, centinaia di persone scesero al fiume per dargli un’occhiata. Il giorno dopo il giornale stampò un articolo sul battesimo, avvisando i lettori che i missionari erano in zona.

“Verrà fatto di tutto per accaparrarsi molti convertiti pubblicamente”, riportava l’articolo.19

Dopo essersi uniti alla Chiesa, i genitori di Paul frequentavano le funzioni con i missionari e con alcuni altri santi in una piccola sala in affitto. Un membro della Chiesa presto si trasferì nello Utah, un altro morì e due smisero di andare alle riunioni. Anche Christian e Rosa pensarono di radunarsi nello Utah, ma decisero di restare nell’Ohio dato che le loro famiglie e i loro affari erano lì.20

Come altri rami lontani da Salt Lake City, il Ramo di Cincinnati traeva beneficio quando membri della Chiesa di lunga data si trasferivano entro i suoi confini. Poco dopo che i Bang si erano uniti alla Chiesa, una coppia di santi dello Utah, Charles e Christine Anderson, si trasferì a Cincinnati e iniziò ad andare in chiesa con loro.

Gli Anderson avevano ricevuto l’investitura ed erano stati suggellati nel tempio e avevano trascorso molti anni servendo in rioni e pali dell’Ovest americano. Erano due dei molti santi che avevano lasciato lo Utah alla ricerca di opportunità in altri luoghi. Nato in Svezia, Charles aveva inventato un nuovo tipo di scopettone ed era venuto a est per produrlo. Non sapeva niente di Cincinnati eccetto che era una grande città e un ricco centro di affari. Nonostante ciò, il presidente della Missione degli Stati meridionali lo chiamò subito a riorganizzare e guidare il ramo. Il padre di Paul divenne il suo primo consigliere.21

Non era un periodo facile per essere un santo a Cincinnati. Nella zona, gli articoli dei giornali e i manifestanti si erano scagliati per anni contro la Chiesa. Una volta, quando Frank Cannon, il figlio apostata di George Q. Cannon, aveva tenuto un raduno in città, il giornale locale aveva persino definito Cincinnati un “terreno di battaglia nella guerra contro la diffusione del mormonismo in America”22.

Eppure, nonostante l’opposizione, i genitori di Paul lavoravano sodo per crescere i propri figli nel Vangelo. Partecipavano alle riunioni settimanali in chiesa e servivano fedelmente nel loro piccolo ramo. Ogni mattina suo padre chiamava tutti per la preghiera familiare e per recitare il Padre Nostro, una pratica comune tra i cristiani tedeschi. Di lunedì sua madre spesso invitava i missionari a cena. La famiglia e i missionari sedevano a un grande tavolo in una cucina collegata al retro del negozio. Dato che la madre di Paul non gettava mai nulla di utilizzabile, cucinava il cibo vecchio del negozio facendo attenzione, prima di servirlo, a eliminare le parti deteriorate di frutta, verdura o carne. Suo padre poi insisteva che i missionari mangiassero fino a scoppiare.23

Inoltre, i Bang si assicurarono che tutti i loro figli venissero battezzati a otto anni.24 Il 5 giugno 1927, Paul e altre quattro persone furono battezzati in un luogo chiamato Anderson’s Ferry, lungo il fiume Ohio. Erano presenti per celebrare l’occasione i suoi genitori, il presidente Anderson e alcuni dei suoi amici.

Non c’erano folle di persone curiose ad assistere all’evento né apparvero articoli sui giornali. Tuttavia, un resoconto del battesimo fu pubblicato sulla Liahona, the Elders’ Journal, la rivista ufficiale delle missioni nord americane della Chiesa. Fu persino pubblicato il nome di Paul.25


Quando arrivarono alla University of Idaho, Wyley e Magdalen Sessions non ricevettero un benvenuto caloroso. Moscow si trovava nella zona settentrionale dello Stato, dove vivevano pochi membri della Chiesa. Molte persone erano arrivate in quella regione per coltivarne il suolo ricco o per cercare fortuna nelle miniere o nell’industria del legname. Questi residenti guardavano la Chiesa con sospetto e la presenza di Wyley li metteva a disagio.

“Chi è questo individuo, questo tal Sessions?”, chiedevano alcune persone. “Qual è il suo compito qui? Che cosa vuole fare?”26.

Se queste due ultime domande gli fossero state poste direttamente, Wyley non avrebbe saputo come rispondere. La Prima Presidenza lo aveva istruito di aiutare gli studenti santi degli ultimi giorni della scuola, ma come lo avrebbe fatto dipendeva interamente da lui. Sapeva che gli studenti avevano bisogno di un’istruzione religiosa regolare e di un nuovo posto dove riunirsi. Tuttavia, a parte il suo lavoro come presidente di missione, Wyley non aveva nessuna esperienza di istruzione religiosa. Al college aveva studiato agricoltura. Se gli studenti avessero voluto sapere dei fertilizzanti, lui avrebbe potuto istruirli; ma non era uno studioso della Bibbia.27

Poco dopo essere arrivati a Moscow, Wyley e Magdalen si iscrissero alla scuola di specializzazione dell’università per perfezionare la propria istruzione e conoscere meglio la scuola e il suo corpo docenti. Wyley studiava filosofia e pedagogia, si iscrisse ad alcuni corsi sulla religione e sulla Bibbia e iniziò a scrivere una tesi sulla religione nelle università statali degli Stati Uniti. Nel frattempo, Magdalen frequentava corsi di servizi sociali e inglese.

Wyley e Magdalen trovarono un alleato in C. W. Chenoweth, il direttore del dipartimento di filosofia, che era preoccupato per l’assenza di istruzione religiosa nelle università statali. Era stato un cappellano nella guerra mondiale e ora era pastore in una chiesa vicino a Moscow. “Se venite in questo campus con un programma di religione”, disse a Wyley e a Magdalen, “dovete essere preparati ad affrontare l’antagonismo dell’università”.

Con l’incoraggiamento del dottor Chenoweth, i Sessions misero a punto, per gli studenti della Chiesa che frequentavano le università pubbliche, un programma sulla falsariga del Seminario. Lo basarono sui programmi di istruzione religiosa di altre università e furono attenti a rispettare la separazione tra chiesa e stato. Le loro classi di religione dovevano soddisfare i requisiti statali per i corsi di livello universitario, ma il programma doveva anche essere completamente indipendente dalla scuola stessa. Quando costruì un edificio per le classi, la Chiesa dovette farlo fuori dal campus.28

Sapendo che l’università non avrebbe sostenuto il nuovo programma se i dirigenti locali fossero stati diffidenti nei suoi confronti e di quelli della Chiesa, Wyley si iscrisse alla camera di commercio e a un gruppo civico in modo da poter conoscere membri importanti della comunità. Scoprì che i dirigenti delle aziende locali, i ministri e il corpo docenti avevano formato un comitato per tenerlo d’occhio e assicurarsi che non stesse cercando di imporre l’influenza della Chiesa sull’università. Fred Fulton, un agente assicurativo, era a capo del comitato. Ogniqualvolta partecipava agli eventi della camera di commercio, Wyley sedeva accanto a Fred e cercava di farselo amico.

Durante una riunione, Fred disse a Wyley: “Pensa te, sei davvero un soggetto interessante”. Poi ammise il suo ruolo nel comitato. “Ogni volta che ti vedo”, disse, “sei così maledettamente amichevole che mi piaci sempre di più”29.

Presto la città si affezionò alla famiglia Sessions. Con l’aiuto di Wyley, la Chiesa trovò una proprietà vicino al campus e la acquistò per destinarla a centro per gli studenti santi degli ultimi giorni. Poi Wyley e un architetto della Chiesa collaborarono con l’università e con la camera di commercio per progettare l’edificio, approvarlo e supervisionarne la costruzione. Nell’autunno del 1927 Wyley iniziò a insegnare corsi di religione e l’università accettò di riconoscere crediti universitari agli studenti che li frequentavano. Nel frattempo, Magdalen organizzò una serie di attività sociali per gli studenti della Chiesa come Norma e Zola Geddes.30

Un giorno, mentre Wyley passeggiava con Jay Eldridge, il preside della facoltà, fiancheggiarono la proprietà destinata al nuovo centro della Chiesa dedicato agli studenti. “Sei stato bravo a ottenere quel terreno”, disse il dottor Eldridge a Wyley. Gli chiese in che modo la Chiesa intendeva chiamare il nuovo programma. “Non potete chiamarlo Seminario”, disse. “Vi siete giocati quel nome, comunque, con i vostri Seminari per le scuole superiori”.

“Non lo so”, disse Wyley. “Non ci avevo pensato in realtà”.

Il dottor Eldridge si fermò. “Ti dico io come si chiamerà”, disse. “Quello che vedi qui è l’Istituto di religione dei Santi degli Ultimi Giorni”.

A Wyley piacque il suggerimento, e piacque anche al Consiglio generale della Chiesa per l’Educazione.31


Nel settembre del 1927 Leah Widtsoe si sentiva spiritualmente, mentalmente e fisicamente esausta. La morte improvvisa di suo figlio Marsel l’aveva fatta cadere in una depressione profonda. “Mi chiedo davvero se valga la pena vivere”, disse un giorno a John. “Se non fosse per il tuo amore, so che non ne varrebbe la pena”32.

Marsel era stato sepolto il 31 maggio nel cimitero di Salt Lake. Il giorno dopo era il ventinovesimo anniversario di matrimonio di Leah e John e l’avevano trascorso cercando di riordinare dopo il funerale. Amici e familiari fecero loro visita spesso nelle settimane e nei mesi che seguirono, ma anche con il loro sostegno e il loro amore la guarigione era lenta.33 Avrebbero potuto rallegrarsi nel fatto che la loro figlia Ann aspettava un bambino. Tuttavia, anche Ann era infelice per via del suo matrimonio e aveva deciso di rimanere nello Utah con i suoi genitori piuttosto che fare ritorno a Washington, DC, con suo marito.

La depressione di Leah rendeva difficili quasi tutte le giornate. Gli incarichi ecclesiastici di John gli richiedevano di viaggiare più che mai, ma quando era a casa rimaneva spesso al suo fianco rendendole la vita sopportabile. “Prego che possiamo essere risparmiati l’uno per l’altra”, gli disse lei quell’estate. “Con te posso combattere qualsiasi battaglia!”34.

Il neonato di Ann, John Widtsoe Wallace, nacque l’8 agosto 1927, e Leah e John diventarono così nonni.35 Un mese dopo, Harold Shepstone, un giornalista inglese in visita a Salt Lake City, si incontrò con la madre di Leah. Susa gli raccontò tutto della biografia che lei e Leah stavano scrivendo su Brigham Young e lui le chiese di poterla vedere. Susa gli diede una copia del manoscritto e lui accettò di aiutarla a trovare un editore.

“Sarà una lettura molto interessante”, disse, “ma ovviamente dovrà essere ampiamente tagliato”36.

Tutte queste belle notizie non furono sufficienti per risollevare lo spirito di Leah. Susa invitò Leah ad accompagnarla in un viaggio in California, sperando forse che un giro sulla costa le avrebbe risollevato il morale.37 Tuttavia, avevano appena acquistato i biglietti quando il presidente Grant chiamò John come nuovo presidente della Missione europea. John fu stordito per il resto della giornata e quella notte dormì a malapena. La Missione europea era una delle missioni della Chiesa più vecchie e più estese, e il suo presidente aveva la responsabilità di gestire altri nove presidenti di missione stabiliti in nazioni a migliaia di chilometri di distanza, dalla Norvegia al Sudafrica. Di solito, veniva chiamato a guidare quella missione un apostolo con più esperienza.38

Leah fu grata della nuova chiamata, anche se l’avrebbe allontanata dalla sua casa e dai suoi cari nello Utah. L’ultimo anno era stato un incubo e aveva bisogno di un cambiamento nella sua vita. Ovunque c’erano ricordi di Marsel e trasferirsi in Europa le avrebbe dato spazio per elaborare il lutto. In effetti, John credeva che il presidente Grant fosse stato ispirato nel chiamarli in missione per aiutarli ad affrontare la perdita del loro figlio.39

I preparativi occuparono i due mesi successivi.40 Mentre Leah faceva i bagagli, pensò a Harold Shepstone e alla biografia di Brigham Young. Determinata ad assicurarsi che Harold mantenesse la parola di aiutarla a trovare un editore, Leah impacchettò il manoscritto.41

Il 21 novembre Leah e John furono messi a parte per la missione. Tornarono a casa per salutare la zia di John, Petroline, che aveva settantaquattro anni. Leah e John si erano offerti di portarla con sé in Europa, ma lei non riteneva di essere abbastanza forte per andarci. Tuttavia, era felice che John avesse l’opportunità di ritornare in Europa e di insegnare il Vangelo, come lei e la madre di lui avevano fatto vent’anni prima.

Più tardi quel giorno una folla salutò Leah, John e la loro figlia Eudora in partenza alla stazione dei treni. Susa diede loro una lettera da aprire in treno. “Vi seguirò nel vostro viaggio e nella grande opera che entrambi compirete”, scriveva. “Io e la zia saremo al binario della stazione quando ritornerete a casa, serene e sorridenti e gioiremo del ritorno a casa dei nostri figli tanto amati”.

Inoltre, incoraggiò Leah a prepararsi per le numerose difficoltà che sicuramente avrebbe incontrato in missione. “A volte, il nostro Padre Stesso deve essere spietato”, scriveva, “quando i Suoi figli devono acquisire esperienza tramite il dolore, la povertà e le difficoltà”42.

  1. Segretario del Consiglio generale della Chiesa per l’Educazione a Joseph F. Smith, 30 novembre 1901, Centennial History Project Records, BYU; Church Board of Education, Minutes, 3 febbraio 1926; 3 e 10 marzo 1926.

  2. Church Board of Education, Minutes, 3 febbraio 1926.

  3. Church Board of Education, Minutes, 3 marzo 1926. Argomento: Accademie della Chiesa

  4. Greene, intervista; Greene, A Life Remembered, 33; Wright, “Beginnings of the First LDS Institute of Religion at Moscow, Idaho”, 68–70.

  5. Greene, A Life Remembered, 33; By Study and Also by Faith, 64; Wright, “Beginnings of the First LDS Institute of Religion at Moscow, Idaho”, 70–72. Citazione inglese modificata per facilitarne la lettura.(“The university could never attract L.D.S. students unless there were better facilities.”)

  6. Church Board of Education, Minutes, 23 marzo 1926; 25 giugno 1926; 1 settembre 1926; 12 ottobre 1926; Grant, Journal, 24 marzo 1926; By Study and Also by Faith, 64–65. Argomento: Seminari e Istituti

  7. Grant, Journal, 13 settembre 1926; Heber J. Grant a Marriner W. Eccles e Henry H. Rolapp, 13 settembre 1926, First Presidency Miscellaneous Correspondence, CHL; Sessions, Oral History Interview [1972], 4; Griffiths, “First Institute Teacher”, 175–182; Tomlinson, “History of the Founding of the Institutes of Religion”, 151–159.

  8. Widtsoe, Diary, 1 gennaio 1927.

  9. Widtsoe, Diary, 21 novembre e 14 dicembre 1926; Widtsoe, In a Sunlit Land, 236; Thomas Hull a John A. Widtsoe e Leah D. Widtsoe, 15 giugno 1927, Widtsoe Family Papers, CHL.

  10. Widtsoe, Diary, 7 e 9 ottobre 1926; 8 e 14 dicembre 1926; 1 gennaio 1927; “Anne Widtsoe and Lewis Wallace Married”, Ogden (UT) Standard-Examiner, 10 ottobre 1926, sezione 2, [1]; Leah D. Widtsoe a John A. Widtsoe, 20 febbraio 1927, Widtsoe Family Papers, CHL.

  11. Vedere Widtsoe, Diary, gennaio e febbraio 1927; Leah D. Widtsoe a John A. Widtsoe, 20 febbraio 1927, Widtsoe Family Papers, CHL.

  12. Leah D. Widtsoe, “I Remember Brigham Young”, Improvement Era, giugno 1961, 64:385; Widtsoe, Oral History Interview, 11–12; Susa Young Gates to Heber J. Grant and Counselors, Dec. 5, 1922; Susa Young Gates to James Kirkham and Albert Hooper, Nov. 12, 1929, Susa Young Gates Papers, CHL. Citazione inglese modificata per facilitarne la lettura.

  13. Widtsoe, Oral History Interview, 11–12; Leah D. Widtsoe a John A. Widtsoe, 20 febbraio 1927; Susa Young Gates a Leah D. Widtsoe, 28 luglio 1928; Lucy G. Bowen a Leah D. Widtsoe e John A. Widtsoe, 25 novembre 1930, Widtsoe Family Papers, CHL; “Mrs. Susa Young Gates”, Deseret News, 27 maggio 1933, 4. Argomento: Brigham Young

  14. J. E. Fisher a John A. Widtsoe e Leah D. Widtsoe, 22 maggio 1927, Widtsoe Family Papers, CHL; Widtsoe, Diary, 23 maggio 1927; Susa Young Gates, bozza del necrologio per Marsel Widtsoe, Widtsoe Family Papers, CHL; “Karl M. Widtsoe Dies of Pneumonia”, Deseret News, 30 maggio 1927, sezione 2, [1].

  15. Widtsoe, Diary, 23–28 maggio 1927; Widtsoe, In a Sunlit Land, 29, 236.

  16. Leah D. Widtsoe alla Prima Presidenza, 16 settembre 1933, First Presidency Mission Files, CHL; Widtsoe, Oral History Interview, 33; Widtsoe, In a Sunlit Land, 235–237.

  17. Fish, “My Life Story”, [1]–[2]; Paul Bang, “My Life Story”, 1, 7–8; U.S. Department of Commerce, Bureau of the Census, Fifteenth Census of the United States: 1930, volume 1, 836.

  18. Christian Bang sr, “My Story”, [1]–[3]; Fish, “My Life Story”, [1]; Fish, Kramer e Wallis, History of the Mormon Church in Cincinnati, 52–54.

  19. Fish, Kramer e Wallis, History of the Mormon Church in Cincinnati, 21–42, 45–50; “Mormons Baptize Child in the Ohio”, Commercial Tribune (Cincinnati), 16 settembre 1912, 12.

  20. Christian Bang sr, “My Story”, [3]; Alexander, Mormonism in Transition, 105–106.

  21. Anderson, “My Journey through Life”, volume 4, 117–118; Christian Bang sr, “My Story”, [5]; Anderson, Twenty-Three Years in Cincinnati, 2–3, 13, 45; Johnson e Johnson, “Twentieth-Century Mormon Outmigration”, 43–47; Plewe, Mapping Mormonism, 144–147. Argomento: Emigrazione dallo Utah

  22. “World-Wide Attack on Mormonism Now Planned”, Commercial Tribune (Cincinnati), 30 giugno 1912, [16]; “Fight on Mormonism to Start in Cincinnati”, Commercial Tribune, 26 gennaio 1915, 3; “Cannon Makes Severe Attack on Mormonism”, Commercial Tribune, 3 febbraio 1915, 10.

  23. Fish, “My Life Story”, [3], [6]; Christian Bang sr, “My Story”, [5]; Paul Bang, “My Life Story”, 6, 8.

  24. Annotazioni della famiglia Bang, South Ohio District, Northern States Mission, nn. 27–33, 324, 334, in Ohio (Stato), parte 2, Record of Members Collection, CHL.

  25. “News from the Missions”, Liahona, the Elders’ Journal, 12 luglio 1927, 25:42; annotazione di Paul Bang, South Ohio District, Northern States Mission, n. 334, in Ohio (Stato), parte 2, Record of Members Collection, CHL; Paul Bang, “My Life Story”, 7; Picturesque Cincinnati, 77. La Liahona scrisse il suo nome errato, “Paul Bancy”.

  26. Sessions, Oral History Interview [1972], 4–5; Sessions e Sessions, Oral History Interview [1965], 12; Wright, “Beginnings of the First LDS Institute of Religion at Moscow, Idaho”, 66–68; Tomlinson, “History of the Founding of the Institutes of Religion”, 159–161.

  27. J. Wyley Sessions a Heber J. Grant, 13 novembre 1926, First Presidency Miscellaneous Correspondence, CHL; Sessions e Sessions, Oral History Interview [1965], 10; Tomlinson, “History of the Founding of the Institutes of Religion”, 154–155.

  28. Sessions e Sessions, Oral History Interview [1965], 10–11; Tomlinson, “History of the Founding of Institutes of Religion”, 161, 183–186.

  29. Sessions, Oral History Interview [1972], 5; Tomlinson, “History of the Founding of Institutes of Religion”, 161–162; Griffiths, “First Institute Teacher”, 182.

  30. Sessions e Sessions, Oral History Interview [1965], 11–13; Sessions, Oral History Interview [1972], 8–9; Tomlinson, “History of the Founding of Institutes of Religion”, 159–168; Griffiths, “First Institute Teacher”, 182–185.

  31. Sessions e Sessions, Oral History Interview [1965], 11–12; Tomlinson, “History of the Founding of Institutes of Religion”, 168–173. Citazione inglese di Wyley Sessions modificata per facilitarne la lettura; Argomento: Seminari e Istituti

  32. Leah D. Widtsoe a John A. Widtsoe, 20 settembre 1927, Widtsoe Family Papers, CHL; John A. Widtsoe a Heber J. Grant, 17 ottobre 1927, First Presidency General Administration Files, CHL; Leah D. Widtsoe alla Prima Presidenza, 16 settembre 1933, First Presidency Mission Files, CHL.

  33. Widtsoe, Diary, 31 maggio–7 giugno 1927; Widtsoe, In a Sunlit Land, 236–237.

  34. Leah D. Widtsoe a John A. Widtsoe, Telegram, 31 agosto 1927; Leah D. Widtsoe a John A. Widtsoe, 20 settembre 1927, Widtsoe Family Papers, CHL; Widtsoe, Diary, 21 giugno–21 settembre 1927.

  35. Widtsoe, Diary, 8 agosto 1927.

  36. Widtsoe, Oral History Interview, 12–13; Widtsoe, Diary, 16 24 settembre 1927; Harold Shepstone to Susa Young Gates, Oct. 25, 1927; Dec. 2, 1927, Susa Young Gates Papers, CHL. Citazione inglese modificata per facilitarne la lettura.

  37. Hal and Bichette Gates to Susa Young Gates, Telegram, Sept. 24, 1927, Family Correspondence, Susa Young Gates Papers, CHL; Leah D. Widtsoe a John A. Widtsoe, 20 settembre 1927, Widtsoe Family Papers, CHL.

  38. Widtsoe, Diary, 29–30 settembre 1927; Widtsoe, In a Sunlit Land, 189; John A. Widtsoe a James E. Talmage e Merry B. Talmage, 1 novembre 1927, John A. Widtsoe Papers, CHL; Van Orden, Building Zion, 93–94; “Mission Presidents in Convention”, Latter-day Saints’ Millennial Star, 20 settembre 1928, 38:600–602.

  39. Leah D. Widtsoe alla Prima Presidenza, 16 settembre 1933, First Presidency Mission Files, CHL; Leah D. Widtsoe a John A. Widtsoe, 12 luglio 1927; Leah D. Widtsoe a Louisa Hill, 11 maggio 1928, Widtsoe Family Papers, CHL; Widtsoe, In a Sunlit Land, 189; John A. Widtsoe a James E. Talmage e Merry B. Talmage, 1 novembre 1927, John A. Widtsoe Papers, CHL.

  40. Vedere Widtsoe, Diary, ottobre–novembre 1927.

  41. Widtsoe, Oral History Interview, 13; Susa Young Gates to Harold J. Shepstone, Oct. 5, 1927, Susa Young Gates Papers, CHL.

  42. Widtsoe, Diary, 21 novembre 1927; Widtsoe, In the Gospel Net, 102–105, 133, 135; Susa Young Gates a Leah D. Widtsoe e John A. Widtsoe, 21 novembre 1927, Widtsoe Family Papers, CHL.