Conferenza generale
Venite e fatene parte
Conferenza generale di aprile 2020


Venite e fatene parte

Invitiamo tutti i figli di Dio sparsi per il mondo a unirsi a noi in questa grande opera.

Miei cari fratelli e mie care sorelle, miei cari amici, ogni settimana i membri de La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni di tutto il mondo rendono il culto al nostro amato Padre Celeste, Dio e Re dell’universo, e al Suo Figlio diletto, Gesù Cristo. Riflettiamo sulla vita e sugli insegnamenti di Gesù Cristo, la sola anima senza peccati che abbia mai vissuto, l’immacolato Agnello di Dio. Il più spesso possibile, prendiamo il sacramento in memoria del Suo sacrificio e riconosciamo che Egli è il fulcro della nostra vita.

Lo amiamo e Lo onoriamo. A motivo del Suo profondo amore eterno, Gesù Cristo ha sofferto ed è morto per voi e per me. Ha scardinato le porte della morte, frantumato le barriere che separano gli amici e le persone care,1 e portato speranza ai disperati, guarigione agli ammalati e libertà ai prigionieri2.

A Lui dedichiamo il nostro cuore, la nostra vita e la nostra devozione quotidiana. Per questo motivo “noi parliamo di Cristo, gioiamo in Cristo [e] predichiamo il Cristo […] affinché i nostri figlioli possano sapere a quale fonte possono rivolgersi per la remissione dei loro peccati”3.

Praticare il discepolato

Tuttavia, essere discepoli di Gesù Cristo vuol dire molto più che parlare e predicare di Cristo. Il Salvatore stesso ha restaurato la Sua Chiesa per assisterci nel cammino per diventare più simili a Lui. La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni è organizzata in modo da offrire delle opportunità per mettere in pratica i principi fondamentali del discepolato. Partecipando attivamente nella Chiesa, impariamo a riconoscere i suggerimenti dello Spirito Santo e ad agire di conseguenza. Sviluppiamo l’abitudine di agire con compassione e gentilezza verso gli altri.

Questo è l’impegno di tutta una vita e richiede pratica.

Gli atleti di successo dedicano molte ore ad allenare i fondamentali del loro sport. Infermieri, informatici, ingegneri nucleari e perfino io, come cuoco dilettante e competitivo nella cucina di Harriet, diventiamo esperti solo se pratichiamo diligentemente il nostro mestiere.

Quale capitano di aerei di linea, spesso addestravo i piloti utilizzando un simulatore di volo — un meccanismo sofisticato che replica le esperienze di volo. Il simulatore non solo aiuta i piloti ad apprendere i fondamentali del volo, ma permette loro di fare esperienza nel reagire a situazioni impreviste che potrebbero affrontare al comando di un vero aereo.

Gli stessi principi si applicano ai discepoli di Gesù Cristo.

Partecipare attivamente nella Chiesa di Gesù Cristo e alla sua grande varietà di opportunità ci aiuterà a prepararci meglio ai cambiamenti della vita, quali che siano e a prescindere da quanto impegnativi possano essere. In quanto membri della Chiesa, veniamo esortati ad immergerci nelle parole di Dio attraverso i Suoi profeti, antichi e moderni. Tramite le preghiere umili e sincere rivolte al nostro Padre Celeste, impariamo a riconoscere la voce dello Spirito Santo. Accettiamo le chiamate a servire, insegnare, organizzare, ministrare e amministrare. Queste opportunità ci permettono di crescere nello spirito, nella mente e nel carattere.

Ci aiutano a prepararci a stringere e a osservare le sacre alleanze che ci benediranno in questa vita e in quella a venire.

Venite, unitevi a noi!

Invitiamo tutti i figli di Dio sparsi per il mondo a unirsi a noi in questa grande opera. Venite e vedete! Anche durante questi tempi difficili a causa del COVID-19, incontrateci online. Incontrate online i nostri missionari. Scoprite in prima persona com’è questa Chiesa! Quando questo periodo difficile sarà finito, venite a incontrarci nelle nostre case e nei nostri luoghi di culto!

Vi invitiamo a venire e aiutare! Venite e servite con noi, ministrando ai figli di Dio, seguendo le orme del Salvatore e rendendo questo mondo un posto migliore.

Venite e fatene parte! Ci renderete più forti. E anche voi diventerete migliori, più gentili e più felici. La vostra fede diventerà più profonda e più forte, maggiormente in grado di resistere alle turbolenze e alle difficoltà impreviste della vita.

Da dove possiamo cominciare? Ci sono molti modi possibili.

Vi invitiamo a leggere il Libro di Mormon. Se non ne avete una copia, potete leggerlo sul sito ChiesadiGesuCristo.org4 oppure scaricare l’applicazione Libro di Mormon. Il Libro di Mormon è un altro testamento di Gesù Cristo e un compagno dell’Antico e del Nuovo Testamento. Amiamo tutte queste Sacre Scritture e impariamo da esse.

Vi invitiamo a passare del tempo su VenireaCristo.org per scoprire ciò che i membri della Chiesa insegnano e ciò in cui credono.

Invitate i missionari a scambiare due chiacchiere con voi online o, dove è possibile, nell’intimità della vostra casa: essi portano un messaggio di speranza e di guarigione. Questi missionari sono i nostri amati figli e le nostre amate figlie che servono in molti luoghi del mondo a proprie spese e donando il loro tempo.

Nella Chiesa di Gesù Cristo troverete una famiglia composta da persone non molto diverse da voi. Troverete persone che hanno bisogno del vostro aiuto e che vogliono aiutarvi mentre vi adoperate a diventare la migliore versione di voi stessi, il tipo di persona che Dio desiderava che diventaste quando vi ha creato.

L’abbraccio del Salvatore è esteso a tutti

Potreste pensare: “Ho commesso molti errori nella mia vita. Non sono certo che potrei mai sentirmi a mio agio nella Chiesa di Gesù Cristo. Dio non può essere interessato a un tipo come me”.

Gesù Cristo, benché sia “il Re dei re”5, il Messia, “il Figliuol dell’Iddio vivente”6, si preoccupa profondamente di ognuno dei figli di Dio. Si preoccupa a prescindere dalla condizione di ogni persona, da quanto sia povera o ricca, imperfetta o provata. Durante la Sua vita terrena, il Salvatore ha ministrato a tutti: a chi era felice e realizzato, a chi era distrutto e perso, e a chi era senza speranza. Spesso le persone a cui rendeva servizio e a cui ministrava non erano persone di particolare rilievo, bellezza o ricchezza. Spesso le persone che Egli risollevava avevano ben poco da offrire in cambio, se non la gratitudine, un cuore umile e il desiderio di avere fede.

Se Gesù ha passato la Sua vita terrena a ministrare a “questi […] minimi”7, non li amerebbe forse oggi? Non c’è forse posto, nella Sua Chiesa, per tutti i figli di Dio? Anche per coloro che si sentono indegni, dimenticati o soli?

Non esiste un livello di perfezione che bisogna raggiungere per qualificarsi a ricevere la grazia di Dio. Le vostre preghiere non devono essere fatte ad alta voce, o essere eloquenti o grammaticalmente corrette per raggiungere il cielo.

In verità, Dio non fa favoritismi8 — ciò che ha valore per il mondo non conta nulla per Lui. Egli conosce il vostro cuore e vi ama a prescindere dal vostro titolo, dal vostro patrimonio economico o dal numero di follower che avete su Instagram.

Se volgeremo il nostro cuore al nostro Padre Celeste e ci avvicineremo a Lui, sentiremo che Egli si avvicina a noi.9

Siamo Suoi figli benamati.

Anche coloro che Lo rifiutano.

Anche coloro che, come figli testardi e ribelli, si arrabbiano contro Dio e la Sua Chiesa, preparano metaforicamente i propri bagagli e se ne vanno sbattendo la porta, dichiarando che stanno scappando per non tornare mai più.

Quando scappa di casa, un figlio potrebbe non notare i genitori preoccupati che guardano dalla finestra. Con tenerezza, essi lo guardano andar via, sperando che impari qualcosa da questa dolorosa esperienza, che magari veda la vita con occhi diversi e che, alla fine, torni a casa.

La stessa cosa vale per il nostro affettuoso Padre Celeste. Egli attende il nostro ritorno.

Il vostro Salvatore vi attende, con gli occhi colmi di lacrime di affetto e di compassione. Anche quando vi sentirete molto lontani da Dio, Egli vi osserverà; proverà compassione per voi e correrà ad abbracciarvi.10

Venite e fatene parte.

Dio lascia che impariamo dai nostri errori

Siamo pellegrini che percorrono il sentiero della mortalità alla disperata ricerca di un significato e della verità suprema. Spesso riusciamo a vedere soltanto il sentiero diritto davanti a noi, e non siamo in grado di vedere dove conducono le curve della strada che stiamo percorrendo. Il nostro affettuoso Padre Celeste non ci ha dato tutte le risposte. Si aspetta che noi scopriamo molte cose per conto nostro. Si aspetta che noi crediamo, anche quando è difficile farlo.

Si aspetta che raddrizziamo le spalle e sviluppiamo quella determinazione, quella spina dorsale, che ci spinge a fare un altro passo in avanti.

Questo è il modo in cui impariamo e cresciamo.

Vorreste veramente che vi venisse spiegato tutto in ogni dettaglio? Vorreste davvero la risposta a ogni domanda? La destinazione di ogni viaggio?

Credo che la maggior parte di noi si stancherebbe molto velocemente di questo tipo pedante di gestione celeste. Impariamo le lezioni più importanti della vita per esperienza. Impariamo dai nostri errori. Impariamo pentendoci e rendendoci personalmente conto che “la malvagità non fu mai felicità”11.

Gesù Cristo, il Figlio di Dio, è morto affinché i nostri errori non possano condannarci e bloccare per sempre il nostro progresso. Grazie a Lui, possiamo pentirci e i nostri peccati possono diventare un trampolino di lancio per raggiungere una gloria maggiore.

Non dovete percorrere da soli questo sentiero. Il nostro Padre Celeste non ci ha lasciati a vagare nel buio.

Questo è il motivo per cui, nella primavera del 1820, Egli è apparso, insieme a Suo Figlio, Gesù Cristo, al giovane Joseph Smith.

Pensateci un attimo! Il Dio dell’universo è apparso all’uomo!

Questo è stato il primo di molti incontri che Joseph ha avuto con Dio e con altri esseri celesti. Molte delle parole che questi esseri divini gli hanno detto sono state registrate nelle Scritture de La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. Sono facilmente accessibili. Tutti possono leggerle e conoscere personalmente il messaggio che Dio ha per noi oggi.

Vi invitiamo a studiarle da voi stessi.

Joseph Smith era piuttosto giovane quando ha ricevuto queste rivelazioni. La maggior parte l’ha ricevuta prima ancora di compiere trent’anni.12 Non aveva esperienza e ad alcuni sembrava probabilmente non qualificato per essere il profeta del Signore.

Eppure il Signore lo ha chiamato lo stesso, seguendo un modello che troviamo in tutte le sacre Scritture.

Dio non ha atteso una persona perfetta per restaurare il Suo vangelo.

Se lo avesse fatto, starebbe ancora aspettando.

Joseph era molto simile a voi e a me. Benché Joseph commettesse degli errori, Dio lo ha impiegato per compiere i Suoi grandi propositi.

Il presidente Thomas S. Monson ripeteva spesso questo consiglio: “Il Signore prepara coloro che chiama”13.

L’apostolo Paolo disse ai santi di Corinto: “Guardate la vostra vocazione: non ci son tra voi molti savi secondo la carne, non molti potenti, non molti nobili”14.

Dio utilizza coloro che sono deboli e semplici per realizzare i Suoi propositi. Questa verità è una testimonianza che è il potere di Dio, non dell’uomo, a compiere la Sua opera sulla terra.15

AscoltateLo, seguiteLo

Quando apparve a Joseph Smith, Dio presentò Suo Figlio, Gesù Cristo, e disse: “Ascoltalo”16.

Joseph passò il resto della sua vita ad ascoltarLo e a seguirLo.

Come per Joseph, anche il nostro discepolato inizia con la decisione di ascoltare e di seguire il Salvatore Gesù Cristo.

Se avete il desiderio di seguirLo, raccogliete la vostra fede e prendete su di voi la Sua croce.

Scoprirete di far parte della Sua Chiesa — un ambiente caloroso e accogliente dove potete unirvi agli altri nella ricerca del discepolato e della felicità.

Spero che in questo bicentenario della Prima Visione, riflettendo sulla Restaurazione della Chiesa di Gesù Cristo e studiandola, ci renderemo conto che non è soltanto un evento storico. Voi e io abbiamo un ruolo importante in questa grande storia che continua.

Qual è dunque il nostro ruolo?

È imparare a conoscere Gesù Cristo; studiare le Sue parole; ascoltarLo e seguirLo partecipando attivamente a questa grande opera. Vi invito a venire e farne parte!

Non dovete essere perfetti. Dovete soltanto avere il desiderio di accrescere la vostra fede e di avvicinarvi a Lui ogni giorno di più.

Il nostro ruolo è quello di amare e servire Dio e amare e servire i figli di Dio.

Se lo farete, Dio vi circonderà con il Suo amore, con la Sua gioia e con una guida sicura per tutta questa vita, anche nelle situazioni più difficili, e persino oltre.

Di questo rendo testimonianza, lasciandovi la mia benedizione, con profonda gratitudine e grande amore per ognuno di voi. Nel sacro nome del nostro Salvatore e Maestro, nel nome di Gesù Cristo. Amen.