Termini importanti dell’Antico Testamento
Nota: la citazione nelle note di una fonte non pubblicata da La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni non implica che essa o il suo autore siano approvati dalla Chiesa o rappresentino la posizione ufficiale della Chiesa.
Una comprensione di base dei seguenti termini può essere utile per il tuo studio dell’Antico Testamento.
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Unzione.L’unzione è un’applicazione di olio su una persona o un oggetto. Ai tempi dell’Antico Testamento le unzioni venivano fatte per scopi sacri e curativi, ma anche per usi quotidiani. Le unzioni venivano celebrate per dedicare una persona o un oggetto a Dio. Per esempio, i re, i sacerdoti e i profeti venivano unti con olio per essere messi a parte allo scopo di servire Dio.
The Prophet Samuel Anoints David to Be King of Israel in Bethlehem [il profeta Samuele unge Davide come re d’Israele a Betlemme], di Balage Balogh
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Circoncisione.Il taglio e la rimozione del prepuzio dell’organo riproduttivo maschile. Questa antica usanza è stata praticata in diverse parti del mondo da molte persone. Gli Israeliti praticavano la circoncisione considerandola un rito introdotto originariamente da Dio tramite Abrahamo. Era un segno dell’alleanza tra Dio e il Suo popolo. I maschi dovevano essere circoncisi all’età di otto giorni.
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Alleanza.“Un accordo sacro tra Dio e una persona o un gruppo di persone. Dio stabilisce delle condizioni specifiche e promette di benedirci quando le rispettiamo. Quando scegliamo di non osservare le alleanze, non possiamo ricevere le benedizioni”. Tramite le alleanze formiamo un rapporto speciale ed eterno con Dio nel quale Egli ci benedice e ci cambia. Le alleanze tra Dio e il Suo popolo hanno un ruolo fondamentale nell’Antico Testamento. L’alleanza di Abrahamo è particolarmente importante perché le benedizioni promesse ad Abrahamo sono a disposizione di tutti i figli di Dio che stipulano e osservano le alleanze con Lui.
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Idolatria.Adorare idoli o avere eccessivo attaccamento o devozione verso qualcosa di diverso da Dio. Gli antichi Israeliti spesso non osservavano il comandamento di Dio di non adorare gli idoli. La loro idolatria di solito consisteva nell’adorare uno degli dèi delle nazioni circostanti o nel creare immagini che rappresentassero Geova.
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Israele.Il nome che Dio diede a Giacobbe, nipote di Abrahamo, che può significare “far prevalere Dio” o “colui che prevale con Dio”. Il nome Israele può anche riferirsi ai discendenti di Giacobbe o a chiunque creda veramente in Gesù Cristo. Anticamente, Dio disperse i figli d’Israele a causa della loro malvagità e ribellione. Promise che negli ultimi giorni avrebbe radunato Israele. Il popolo di Dio si raduna quando accetta il vangelo di Gesù Cristo.
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Geova.Il nome ebraico del Dio di Israele è YHWH, una parola che viene tradizionalmente traslitterata in italiano come Geova.. Questo è il nome preterreno di Gesù Cristo, il Dio dell’Antico Testamento. Geova può significare “Egli è” o, in prima persona, “Io sono”. Questo nome riflette così la natura eterna di Gesù Cristo. Intorno al 500 a.C., gli Israeliti cominciarono ad astenersi dal pronunciare il nome divino ad alta voce per riverenza. Questa pratica ha portato alla perdita della pronuncia originale del nome. In seguito vennero usati dei titoli sostitutivi, come ad esempio “Adonai” (“il mio Signore”), ogni volta che il nome YHWH appariva nell’Antico Testamento.
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Messia.“Forma di una parola aramaica ed ebraica che significa ‘unto’”. Questa parola ebraica compare più di trenta volte nell’Antico Testamento, anche se raramente viene tradotta con “Messia”. Viene usata per riferirsi ai re, ai sacerdoti e ai profeti che sono stati unti. Nel tempo, le figure messianiche assunsero diversi significati. Il termine Messia giunse a significare il Profeta, Sacerdote e Re unto che sarebbe stato parte del lignaggio di Davide e che sarebbe venuto per salvare il Suo popolo. A Davide fu promesso che, tramite la sua posterità, Dio avrebbe suscitato questo Re, o Messia, che avrebbe vinto tutti i poteri del mondo. L’equivalente greco del termine Messia è Christos, da cui deriva il titolo Cristo.
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Redenzione, Redentore.L’atto della redenzione era una funzione comune nella vita antica. Redimere significava pagare un debito altrui, riscattare qualcosa o acquistare la libertà di qualcuno. Questi redentori spesso avevano un legame familiare con la persona che redimevano. Da una prospettiva più ampia, la liberazione degli Israeliti dalla schiavitù in Egitto rese più profondo il significato religioso della redenzione per il popolo di Dio. Il Signore stesso aveva promesso di redimere il Suo popolo dalla schiavitù egiziana. Gesù Cristo è il Redentore perché il Suo sacrificio ci libera dal peccato e dalla morte.
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Salvezza, Salvatore.La parola ebraica yāšaʿ nell’Antico Testamento può essere tradotta con “salvare”, “salvezza”, “soccorso”, “liberare”, o “aiuto”. Di solito si riferisce a Dio o a qualcuno che Egli manda per portare una liberazione fisica. L’importanza di questo termine si può osservare nei nomi di personaggi preminenti come Eliseo (“Dio è salvezza”), Osea (“salvezza”), Giosuè (“Geova è salvezza”) e Isaia (“Geova è salvezza”).
Sacrifice of a Lamb [il sacrificio di un agnello], di Robert T. Barrett
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Sacrificio.Dopo che Adamo ed Eva furono scacciati dal Giardino di Eden, il Signore comandò loro di offrire dei sacrifici. Questa legge comportava che venisse offerto in sacrificio il primogenito delle loro greggi come simbolo del sacrificio di Gesù Cristo. Per tutto l’arco dell’Antico Testamento il Signore comandò al Suo popolo di osservare la legge del sacrificio. Questa pratica proseguì fino alla morte di Gesù Cristo, che fu il grande e ultimo sacrificio.