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Come vivere rettamente in un mondo malvagio
Genesi 13–14; 18–19
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Genesi 13. Dopo essere vissuti in Egitto per un certo periodo di tempo a causa di una carestia che aveva colpito il paese di Canaan, Abrahamo e i suoi familiari tornarono a Canaan. Abrahamo si stabilì a Hebron, suo nipote Lot nelle vicinanze di Sodoma.
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Genesi 14:1–2, 8–24. Lot viene preso prigioniero nelle battaglie dei re ed è liberato da Abrahamo (14:1–2, 8–16). Abrahamo paga la decima a Melchisedec e rifiuta il bottino di guerra dal re di Sodoma (14:17–24).
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Genesi 18:16–33; 19:1–29. Il Signore annuncia che Egli distruggerà Sodoma e Gomorra per la malvagità dei loro abitanti (18:16–22). Abrahamo implora il Signore di risparmiare queste città se potrà trovare delle persone rette che vivono in esse (18:23–33). A Lot e alla sua famiglia è comandato di lasciare Sodoma (19:1–23; nota che Genesi 19:11–13 nella Traduzione di Joseph Smith dichiara che Lot non offrì le sue figlie agli uomini di Sodoma; invece egli cercò di proteggere le sue figlie da quegli uomini). Il Signore distrugge Sodoma e Gomorra (19:24–29).
• All’inizio Lot «abitò nelle città della pianura», poi piantò «le sue tende fino a Sodoma» (Genesi 13:12). In seguito egli visse nella città di Sodoma vera e propria (Genesi 14:12). Quali sono alcune cose che potremmo fare, che sono l’equivalente in senso spirituale del piantare le tende «fino a Sodoma»?
• Cosa chiese Abrahamo al Signore quando venne a conoscenza di questo piano? (Vedi Genesi 18:23–32). Cosa possiamo imparare dal fatto che il Signore era disposto a risparmiare quelle città se in esse si potevano trovare delle persone giuste?
Letture addizionali: Genesi 12.