2018
Lucas e il bullo
Gennaio 2018


Lucas e il bullo

Lucas si sentiva alla grande per quello che aveva detto… fino a quando non vide l’espressione sulla faccia di Pedro.

“Con accenti gentili parliamo a casa e ovunque siam” (Inni, 144).

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Lucas and the Bully

“Oh, no! Sta arrivando Pedro!”.

Tutti a scuola sapevano che Pedro era un bullo. Era grosso, ed era cattivo! Prendeva in giro gli altri bambini, rubava loro il pranzo e li inseguiva per il giardino della scuola. Nessuno voleva stargli intorno.

Pedro era passato accanto a Lucas e al suo amico, Arthur. Li aveva chiamati “perdenti” e aveva spinto Arthur.

Lucas era stanco delle cattiverie di Pedro. Senza neanche pensarci, gli urlò: “Smettila, Pedro!”.

Lucas non riusciva a crederci. Aveva appena affrontato il bullo più grosso della scuola!

Pedro si lanciò addosso a Lucas e lo afferrò per la maglietta. “Che cosa hai detto?”. Il cuore di Lucas batteva così forte che sembrava volesse saltargli fuori dal petto! “Questo è un avvertimento”, gli disse Pedro, “ma ti conviene stare attento!”. Spinse Lucas e se ne andò.

Dopo l’accaduto, Lucas faceva di tutto per evitare Pedro, ma Pedro lo trovava sempre. Gli impediva di avvicinarsi all’altalena, lo spingeva quando giocavano a palla, gli faceva lo sgambetto alla mensa e gli diceva sempre cose cattive.

Un giorno Lucas e Arthur stavano giocando con il pallore di Arthur. Pedro saltò fuori da dietro un albero e l’afferrò.

“Per favore, ridammelo”, disse Arthur.

“E chi mi costringerà a farlo?”. Pedro spinse Lucas contro un albero e rise.

Lucas sentiva lo stomaco contorcersi. Era così arrabbiato! “Sai una cosa, Pedro?”, disse Lucas, “sei il bambino più cattivo che io conosca! Non piaci a nessuno. Sperano tutti che te ne vada per sempre!”.

Pedro smise di ridere. Lucas si sentiva alla grande per quello che aveva detto… fino a quando non vide l’espressione sulla faccia di Pedro. Stava per piangere? Pedro abbassò subito lo sguardo e se ne andò.

All’improvviso, Lucas si sentì malissimo. Per il resto della giornata, anche se ci provava con tutto se stesso, Lucas non riuscì a liberarsi della brutta sensazione che provava. Si rigirò nel letto per tutta la notte. Continuava a pensare a quanto Pedro gli era sembrato triste.

“Come poteva Pedro sentirsi male?”, pensava, “a lui non importa se è cattivo con gli altri bambini. Dovevo dire qualcosa, giusto?”. Più ci pensava, più Lucas si rendeva conto che era stato giusto difendere se stesso e il suo amico, ma che aveva sbagliato a dire quelle cattiverie.

Lucas si inginocchiò accanto al letto e chiese al Padre Celeste di perdonarlo. Disse al Padre Celeste che non voleva mai più ferire i sentimenti di nessuno. Voleva essere gentile. Quando disse “Amen”, Lucas sapeva cosa doveva fare.

Il giorno dopo, finita la ricreazione, Lucas trovò Pedro tutto solo appoggiato a un muro. Lucas era nervoso. Che cosa avrebbe fatto Pedro? Lucas fece un bel respiro e si avvicinò a Pedro.

“Ehm, mi dispiace per ieri”.

Pedro sembrava sorpreso. “Ti dispiace?”.

“Sì. Ti ho detto delle cose veramente cattive e non avrei dovuto farlo. Mi dispiace”.

Pedro si fissava le scarpe. “Va bene”.

La campanella suonò. Lucas si avviò verso la classe. Si sentiva molto meglio. C’era, però, un’altra cosa che voleva dire. Si voltò e disse: “Domani potremmo giocare a calcio durante la ricreazione, se vuoi”.

Un breve sorriso illuminò il volto di Pedro. “Mi sembra una buona idea”, disse.

Da allora in poi, le cose migliorarono con Pedro. A volte faceva ancora il bullo, ma non era più tanto cattivo. Qualche volta giocava anche con Lucas durante la ricreazione. Ed era davvero divertente! Alla fine dell’anno scolastico, Pedro disse a Lucas che si stava trasferendo. Poi disse qualcosa di cui Lucas fu molto sorpreso.

“Grazie di essermi amico”, disse Pedro, “anche quando non sono stato gentile”.

La sensazione di calore nel cuore di Lucas gli fece sapere che quella di essere gentile è sempre la scelta giusta.