While on a ship, Jesus teaches parables to listeners on shore.
Seminatori e mietitori, semi di senape e lievito, tesori e perle: questi sono alcuni dei simboli che Gesù Cristo usava quando insegnava usando parabole. L’invito del Salvatore era: “Chi ha orecchi da udire oda” (Matteo 13:9, 43). Questa lezione ti darà l’opportunità di studiare alcune parabole, di scoprire il loro significato spirituale e di trovare dei modi per agire in base a ciò che impari.
Interpretare e applicare a noi stessi le parabole. Mentre gli studenti studiano le parabole di Gesù, ricorda che, oltre a comprendere il loro significato nel contesto originale, è essenziale cercare la rivelazione dello Spirito Santo perché ci aiuti a interpretare le parabole a ad applicarle alla nostra vita.
Preparazione degli studenti: invita gli studenti a valutare la loro capacità di comprendere le parabole del Signore. Gli studenti potrebbero leggere Matteo 13:44–48 e valutare quanto si sentono capaci di trarre lezioni spirituali da queste brevi parabole.
Possibili attività di apprendimento
Cercare il significato
Potresti mostrare agli studenti un’immagine che contiene elementi nascosti. Invita gli studenti a trovare gli oggetti e a discutere del tipo di sforzo che hanno dovuto fare per trovarli.
Prenditi un momento per cercare gli oggetti nascosti nella seguente immagine.
Immagine
A picture with hidden objects in it.
Quali oggetti hai trovato facilmente? Quali hanno richiesto maggiore impegno?
Come per trovare gli oggetti nell’immagine, per trovare il significato delle Scritture spesso è necessario imparare a esaminarle con attenzione e studiarle. Quando invitiamo lo Spirito Santo ad aiutarci a studiare ciò che leggiamo, possiamo individuare ulteriori significati che all’inizio possono esserci celati, ossia nascosti.
In quali occasioni hai trovato nelle Scritture un significato che all’inizio poteva esserti celato?
Che cosa ti ha aiutato a trovare dei significati o delle lezioni spirituali nelle Scritture?
Questo potrebbe essere un buon momento della lezione per invitare gli studenti a parlare della loro preparazione alla lezione.
In questa lezione, avrai l’opportunità di esercitarti a cercare un significato più profondo nelle Scritture, in particolare nelle parabole del Signore. Cerca di scoprire e di mettere in pratica nuove modalità utili per studiare le Scritture.
Gesù Cristo insegnava usando parabole
Gesù Cristo insegnava spesso usando semplici storie note come parabole. In queste parabole, Gesù paragonava oggetti o situazioni familiari a verità spirituali (vedere Guida alle Scritture, “ Parabola ”, scriptures.ChurchofJesusChrist.org). I discepoli di Gesù una volta Gli chiesero perché insegnasse in parabole (vedere Matteo 13:10).
Leggi Matteo 13:11–13, 16 e cerca che cosa disse il Salvatore sul motivo per cui insegnava in parabole.
Che cosa ti hanno aiutato a capire questi versetti sul motivo per cui il Salvatore insegnava in parabole?
Perché, secondo te, alcune persone vedono, ascoltano e comprendono i messaggi del Signore e altre no?
Le lezioni successive tratteranno alcune parabole più lunghe, come la parabola del seminatore e la parabola del grano e delle zizzanie.
Il seguente processo può aiutarti a comprendere meglio le parabole del Salvatore e ad apprendere importanti lezioni spirituali da esse. Scrivi questi passaggi nel diario di studio.
Trova dettagli importanti.
Fai dei paragoni spirituali.
Scopri lezioni preziose.
Stabilisci come si applica a te.
Metti in pratica ognuno di questi passi mentre prendi in considerazione una breve parabola.
Quello che segue è un esempio dell’uso di questi quattro passi durante lo studio di Matteo 13:44 . Sentiti libero di usare questo o altri esempi per aiutare gli studenti a imparare come trovare lezioni e applicazioni pratiche nelle parabole nei modi più utili per loro.
Trova dettagli importantiMetti in pratica il primo passo di questo processo leggendo Matteo 13:44 e cercando dettagli importanti. Questi dettagli potrebbero includere persone, luoghi, oggetti, azioni o eventi. Potresti evidenziare nella tua copia delle Scritture quello che trovi.
Quali dettagli importanti hai trovato?
Alcuni dettagli che potresti aver notato sono il tesoro, l’uomo che l’ha trovato e il fatto che egli ha venduto tutto ciò che aveva per farlo proprio.Fai dei paragoni spiritualiQuando si scoprono dettagli importanti, fare dei paragoni spirituali a volte può venire naturale, ma a volte può richiedere un certo sforzo. Non aver paura di meditare sui dettagli e di cercare indizi usando i sussidi delle Scritture a tua disposizione.
Potresti mostrare alcuni oggetti comuni che gli studenti potrebbero usare per esercitarsi a fare paragoni spirituali, come descritto nel paragrafo seguente.
Per esercitarti con questa pratica, prenditi un momento per confrontare alcuni oggetti fisici con elementi spirituali. Per esempio, potresti paragonare una gomma per cancellare alla dottrina del pentimento.
Quali paragoni ti sono venuti in mente?
Nella parabola riportata in Matteo 13:44 , il Salvatore ci ha aiutato a fare almeno un paragone quando ha detto: “Il regno de’ cieli è simile ad un tesoro” ( Matteo 13:44).
Quali paragoni spirituali potresti fare usando gli altri dettagli di questa parabola?
Scopri lezioni preziosePer scoprire lezioni preziose, può essere utile fare domande sui dettagli che hai notato e sui paragoni spirituali che hai fatto.
Se sappiamo che “il regno di Dio sulla terra è La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni” (Guida alle Scritture, “ Regno di Dio o regno dei cieli ”, scriptures.ChurchofJesusChrist.org), allora quali lezioni potrebbe volere il Salvatore che comprendessimo dalla Sua parabola?
Una lezione che potremmo imparare da questa parabola è che, quando troviamo la Chiesa del Salvatore e ne riconosciamo il valore, dovremmo rinunciare con gioia a tutto il resto per ricevere le benedizioni di far parte del regno di Dio. Nelle tue Note su ChurchofJesusChrist.org o nella tua copia delle Scritture potresti registrare le lezioni preziose che hai scoperto.Stabilisci come si applica a teStabilisci come la parabola si applica a te chiedendoti che cosa devi fare nella tua vita per mettere in pratica le lezioni che hai scoperto.
Tra i molti modi per applicare questa verità, potremmo valutare di impegnarci a servire più fedelmente in una chiamata nella Chiesa o a rinunciare a cose nella nostra vita che ci impediscono di godere pienamente delle benedizioni del vangelo di Gesù Cristo.
In che modo seguire questo schema di studio ti ha aiutato a trovare un significato in questa breve parabola?
Incoraggia gli studenti a impegnarsi e a non scoraggiarsi se al principio non riescono a comprendere le parabole.
Scegli uno dei seguenti riferimenti scritturali e segui ciascuno dei quattro passi descritti sopra (quando termini, puoi provare a leggere uno o più degli altri riferimenti).
Che cosa hai scoperto mentre studiavi la parabola usando i quattro passi?
Che cosa pensi che possiamo imparare sul Salvatore dalla Sua scelta di usare le parabole per insegnare lezioni preziose?
Commenti e informazioni generali
Perché Gesù Cristo insegnava usando parabole?
“La parabola comunica la verità religiosa esattamente in proporzione alla fede e all’intelligenza dell’ascoltatore; per la persona apatica e non ispirata essa è una semplice storia — ‘vedendo, non vedono’ — mentre per la persona preparata e spirituale essa rivela i misteri o i segreti del regno dei cieli. Pertanto, la parabola rende manifesta la condizione che sta alla base di tutta la vera conoscenza: soltanto colui che cerca trova” (Bible Dictionary, “ Parables ”).
Perché è importante cercare un significato nelle parabole e nelle nostre esperienze?
L’anziano David A. Bednar del Quorum dei Dodici Apostoli ha insegnato:
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Elder David A. Bednar, Quorum of the Twelve Apostles official portrait. 2020.
Ciascuno di noi dovrebbe cercare le lezioni e gli ammonimenti che si trovano nei semplici eventi della vita di tutti i giorni. Se cercheremo di avere una mente e un cuore aperti a ricevere la guida divina tramite il potere dello Spirito Santo, alcune delle istruzioni più importanti che possiamo ricevere e molti dei potenti ammonimenti che possono tutelarci nasceranno dalle nostre esperienze ordinarie. Sia le Scritture che la nostra vita quotidiana contengono parabole importanti.
(David A. Bednar, “Vegliare costantemente nella preghiera,” Liahona, novembre 2019, 34)
Che cosa ci insegnano le parabole di Matteo 13 sugli ultimi giorni?
Il profeta Joseph Smith (1805–1844) ha insegnato che le parabole del Salvatore riportate in Matteo 13 ci aiutano a comprendere il raduno delle persone nella Chiesa sia all’epoca del Nuovo Testamento sia negli ultimi giorni: “Le parole del Salvatore, riportate nel capitolo 13 del Suo Vangelo secondo Matteo, […] a mio parere ci offrono una comprensione relativa all’importante argomento del raduno più chiara di qualsiasi altro passo della Bibbia” (“To the Elders of the Church of the Latter Day Saints”,Latter Day Saints’ Messenger and Advocate, dicembre 1835, 2:225; ortografia, uso delle maiuscole e punteggiatura aggiornati nel testo inglese).
Per ulteriori insegnamenti di Joseph Smith su come le parabole in Matteo 13 si riferiscono al raduno degli ultimi giorni, vedere la tabella che si trova nel capitolo 5 (Matteo 13–15)” in New Testament Student Manual (2018).
Attività di apprendimento supplementare
Usare storie o parabole moderne
Per aiutare gli studenti a vedere il valore che ha esaminare con attenzione le Scritture e le parabole per cercare lezioni importanti, potresti presentare degli esempi contemporanei come i seguenti:
Nel suo messaggio “Vegliare costantemente nella preghiera” (Liahona, novembre 2019, 31–35), l’anziano David A. Bednar del Quorum dei Dodici Apostoli ha raccontato un’esperienza che lui e la sorella Bednar hanno vissuto in Africa mentre osservavano la fauna. Potresti mostrare il video “Vegliare costantemente nella preghiera” (15:59), disponibile su ChurchofJesusChrist.org, dal minuto 2:13 al minuto 5:14.
Tre parabole insegnate dall’anziano James E. Talmage (1862–1933) del Quorum dei Dodici Apostoli si trovano in “Tre parabole : L’ape stolta, Il Gufo espresso e Le due lampade” (Liahona, febbraio 2003, 36–41).