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L’istruzione per l’autosufficienza

Scegliete quale ruolo volete ricoprire e rappresentate lo scenario seguente.

FACILITATORE: Un benvenuto a tutti! Diteci come vi chiamate e parlateci un po’ di voi.

KWAME: Dunque, io sono Kwame. Sono appena ritornato dalla missione, sto cercando moglie e sto facendo dei lavoretti saltuari.

CONSUELO: Io mi chiamo Consuelo; sono sposata e ho due figli piccoli; aiuto mio marito a gestire la sua bancarella della frutta.

MEKALA: E io sono Mekala. Sono una madre single e ho una figlia di sei anni. Lavoro a tempo pieno facendo le pulizie negli alberghi.

ROBERT: Io sono Robert, sono sposato e ho cinque figli; in questo momento sto servendo come vescovo, ma faccio fatica a trovare un buon lavoro.

FACILITATORE: D’accordo, bene. Quindi, per quale motivo siete qui?

KWAME: Io vorrei semplicemente iscrivermi a un corso di formazione. Tutti i miei colleghi di missione tornavano a casa per poi iscriversi all’università, e io voglio fare lo stesso.

ROBERT: In realtà, io speravo di ottenere un prestito del Fondo perpetuo per l’istruzione. Non è questo lo scopo del gruppo?

CONSUELO: Il profeta ha detto di acquisire quanta più istruzione possibile, così ho detto a mio marito che dovevo partecipare a questo gruppo.

MEKALA: Ecco, io ho soltanto bisogno di un lavoro migliore in modo da poter essere più autosufficiente, e non ho molte competenze.

FACILITATORE: D’accordo, sembra che vi siano molti motivi per essere qui. Insieme raggiungeremo degli ottimi risultati. Mekala, quello che hai detto è molto importante. Vai avanti.

MEKALA: Dunque, faccio molte ore di straordinario e non posso passare molto tempo con mia figlia, e mi sono resa conto che non posso trovare un lavoro migliore senza un po’ di formazione. Così, ho bisogno di istruirmi per acquisire delle competenze. Il mio vescovo ha detto che questo è il posto giusto.

FACILITATORE: Hai ragione, Mekala! Infatti, è proprio questo il motivo per cui siamo qui tutti. Non si tratta solo di istruzione. Forse questo vi sorprende? Questo gruppo ci aiuterà a fare dei piani finalizzati ad acquisire una formazione o un’istruzione, ma lo scopo è quello di acquisire delle competenze, di trovare un lavoro migliore e di aumentare il nostro reddito. Forse, l’aspetto più importante è che in queste dodici settimane apprenderemo dei principi, delle competenze e delle abitudini che ci aiuteranno a essere davvero autosufficienti. Quindi, questo gruppo ha a che fare con molto più del semplice andare a scuola.

ROBERT: E per quanto riguarda i prestiti del PEF?

FACILITATORE: Se scopri di aver davvero bisogno di un prestito, è certamente possibile ottenerlo e impareremo tutti come riuscirci. Ma se poteste acquisire tutta la formazione di cui avete bisogno senza un prestito? A quel punto non avreste nessun debito.

CONSUELO: Ci aiuterà a entrare all’università?

FACILITATORE: Se è quello il posto giusto per acquisire le competenze di cui avete bisogno per trovare un ottimo lavoro, allora sì. Tuttavia, a volte una laurea non porta a trovare lavoro, nella nostra economia.

ROBERT: È vero. Conosco dei medici che fanno i tassisti.

KWAME: Io vorrei solo iniziare a fare qualcosa. Ho fatto solo il venditore ambulante, prima della mia missione. Non ho alcuna competenza professionale.

CONSUELO: Quindi siamo qui per imparare riguardo al lavoro o all’istruzione?

FACILITATORE: Entrambe le cose! Vogliamo essere autosufficienti, giusto? Pertanto, impareremo i principi fondamentali dell’autosufficienza. Inizieremo decidendo quale tipo di lavoro ci garantirà il reddito necessario per essere autosufficienti,

poi decideremo quale tipo di formazione o di istruzione ci aiuterà a qualificarci per questo lavoro. In seguito, scopriremo come finanziare questa istruzione e come conseguire dei buoni risultati nello studio. Ci aiuteremo a vicenda a raggiungere i nostri obiettivi.

ROBERT: Ha senso. Fino ad ora avevo pensato soltanto al fatto di iscrivermi a una scuola, ma non avevo riflettuto davvero sul perché dovrei farlo.

KWAME: Credo che questo possa fornirmi una guida. Non c’è da stupirsi che il mio presidente di quorum mi abbia mandato qui!

MEKALA: Ma funziona davvero? Sono alquanto disperata e ho già provato altri modi per acquisire un’istruzione, in passato.

FACILITATORE: Dovremo impegnarci molto insieme e aiutarci l’un l’altro, ma io credo che funzionerà. Credo con tutto il cuore che il Signore desideri la nostra autosufficienza e il nostro successo. Egli vuole che impariamo e che cresciamo, ed Egli ha il potere di aiutarci. L’Espiazione è reale, tanto nelle cose materiali quanto in quelle spirituali, e i gruppi dell’autosufficienza hanno aiutato molte persone come noi. Che cosa ne pensate? Possiamo farcela? Dovremmo provarci? Questa è la storia di una persona:

EMELDA: Essere una studentessa modello non è una cosa che devo a me stessa; è una cosa che devo alla Chiesa! Sapevo che unirmi alla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni mi avrebbe guidata verso realtà spirituali più grandi, ma non mi sarei mai aspettata che mi avrebbe aperto le porte dal punto di vista accademico.

Conoscere il Vangelo mi ha davvero risvegliata. Mi ha reso consapevole del fatto che sono io la responsabile del mio destino. A prescindere dalle nostre attuali circostanze e da ciò che potremmo pensare, non ho dubbi sul fatto che il mio Padre Celeste ha dei buoni piani per noi.

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L’apprendimento “andare e fare”

Leggete a turno i seguenti paragrafi.

In una classe tradizionale, spesso seguiamo questo modello: (1) entriamo e ci sediamo, di norma senza una grande preparazione da parte nostra. (2) L’insegnante parla. (3) Noi cerchiamo di ascoltare e di imparare. (4) A volte rispondiamo a una domanda e poi (5) andiamo a casa.

Nel nostro gruppo dell’autosufficienza, seguiremo un modello diverso.

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Fondamenti

Fai rapporto

Impara

Rifletti

Impegnati

AGIRE ogni giorno in modo responsabile

Nel corso della settimana, noi agiremo; faremo ciò che ci siamo impegnati a fare nel corso dell’incontro di gruppo precedente. Porremo delle domande, metteremo alla prova delle idee e impareremo sul serio.

Quindi, prima dell’incontro di gruppo, ciascuno di noi ripasserà il libro di esercizi e gli impegni assunti e arriverà in classe preparato e puntuale.

Durante la prima parte di ogni incontro di gruppo, dedicheremo del tempo a concentrarci su un principio o su un’abitudine del libretto I miei fondamenti. Ci assumeremo inoltre l’impegno di insegnare questo principio o questa abitudine alla nostra famiglia e ad altri.

Come passo successivo, faremo rapporto sugli impegni che ci siamo assunti, impareremo l’uno dall’altro e troveremo dei modi per migliorare.

Quindi ci dedicheremo a imparare. In questo passo esploreremo le idee e gli strumenti di cui avremo bisogno per “andare e fare” nel corso della settimana. Parleremo insieme, guarderemo dei video, impareremo e faremo pratica.

Dopo la parte dedicata a imparare, faremo un pausa per meditare. Questo può essere un momento per ricevere ispirazione e risposte.

Infine, ci assumeremo un impegno reciproco. Ripasseremo dove andremo e ciò che faremo durante la settimana per migliorare la nostra vita.

Questo ci riporta all’agire. La parte più importante di questo modello di apprendimento è quella tra un incontro e l’altro! Per aiutarci, sceglieremo un “compagno d’azione” per la settimana, e ogni giorno dovremmo metterci in contatto con questa persona per fare brevemente rapporto su ciò che abbiamo fatto e imparato. Possiamo usare gli SMS o altri strumenti di comunicazione. Inoltre, la nostra famiglia sarà la nostra fonte di aiuto maggiore!

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Gli elenchi dei preferiti del PEF

Scegliete quale ruolo volete ricoprire e rappresentate lo scenario seguente.

FACILITATORE: Dunque, questo Elenco dei preferiti del PEF mostra alcuni dei lavori, dei programmi educativi e delle scuole locali migliori nella nostra area. Se volete un prestito del PEF, dovrete scegliere da questo elenco.

CONSUELO: Perché?

FACILITATORE: Ottima domanda. Questo elenco mostra i lavori migliori disponibili nella nostra area. Si tratta dei “lavori preferiti”, per i quali c’è grande richiesta. Ci sono più posizioni lavorative disponibili di questo tipo e un numero maggiore di assunzioni.

ROBERT: Sembra molto utile. Chi ha preparato questo elenco?

FACILITATORE: Il nostro direttore locale dei Servizi per l’autosufficienza e alcuni volontari hanno analizzato il nostro mercato del lavoro, ne hanno osservato le tendenze e hanno parlato in prima persona con molti datori di lavoro locali. Hanno anche individuato le scuole e i corsi di formazione locali che aiutano le persone ad acquisire le competenze necessarie per svolgere i lavori preferiti.

MEKALA: Sembra che abbiano anche elencato la durata e il costo dei vari programmi.

KWAME: Fantastico. È interessante notare come alcune scuole richiedano più di due anni di studio, mentre altre richiedono solo 10 mesi per gli stessi programmi.

CONSUELO: E i costi sono molto diversi; mi chiedo perché.

FACILITATORE: Impareremo di più in merito ai costi e alla qualità nelle settimane a venire, ma quello che state notando è importante. Non tutte le scuole offrono la stessa qualità!

MEKALA: Questo dettaglio è importante. Io voglio frequentare una scuola che mi aiuti a trovare un buon lavoro, ma anche un corso più breve e meno costoso è un aspetto importante.

FACILITATORE: Esattamente. Le scuole e i corsi di formazione preferiti offrono delle competenze per i lavori preferiti a partire da una durata e da costi ragionevoli. Una volta completati, questi corsi di studio dovrebbero anche avere un alto tasso di assunzioni. Questo è uno strumento molto prezioso per noi.

ROBERT: Potrebbe essermi di aiuto anche se non ho bisogno di un prestito del PEF?

KWAME: Certamente. Io comincerò comunque da questo elenco.

FACILITATORE: Buona idea. Inoltre, se non scegliete un lavoro, un corso di formazione o una scuola da questo elenco, potete comunque trovare le vostre risposte a queste domande: quali sono i lavori più richiesti e quali sono i corsi di formazione e le scuole migliori per questi lavori? Che cosa ne pensate?

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Il mio piano lavorativo in tre minuti

Scegliete quale ruolo volete ricoprire e rappresentate lo scenario seguente.

MEKALA: D’accordo, ecco il mio piano lavorativo in tre minuti. La prima parte consiste nell’elencare le mie opzioni lavorative. Non sono ancora del tutto sicura di queste opzioni, ma sto imparando molto e la mia speranza sta crescendo. Questi lavori sono: assistente esecutiva, insegnante e gestione alberghiera. La parte successiva…

ROBERT: La parte successiva del piano lavorativo sono le persone con cui ho parlato. Per quanto riguarda la posizione di interprete, ho parlato con delle persone di un’agenzia di traduzioni e con il mio presidente di palo, che lavora molto in ambito internazionale. Per la posizione di amministratore scolastico, sono riuscito a trovare solo due persone, presso delle scuole private, che fossero disposte a dedicarmi del tempo. E per l’opzione relativa all’apertura di una panetteria, ho parlato con quattro diversi proprietari di panifici, inclusa mia zia Ellen. Con la mia esperienza nel campo degli affari, questa è una possibilità molto concreta.

Dunque, avete delle domande o volete darmi un feedback?

MEKALA: Quale di queste opzioni potrebbe consentirti di servire meglio nel tuo incarico ecclesiastico? So che questo aspetto è importante per te.

CONSUELO: E di quante attrezzature avresti bisogno per aprire una panetteria?

ROBERT: Buone domande. Dunque, penso che avrei più tempo, ma il costo…

KWAME: È stata un’attività fantastica, non è vero? Come essere di nuovo in missione. Un responsabile di un’officina di saldatura mi ha raccontato il suo percorso di formazione, dove e quanto costa, poi ha detto che un apprendistato è ciò che farebbe al caso mio. L’altra officina mi ha persino offerto di fare un apprendistato iniziando da subito, ma a titolo gratuito, quindi ho dei dubbi al riguardo. L’accademia di polizia è stata fantastica. Dovrei frequentare il corso per un anno, poi dovrei fare affiancamento lavorando accanto a degli agenti per un altro anno. Quindi costerebbe di più, ma lo stipendio sarebbe più del quadruplo del salario massimo che io abbia mai guadagnato. Devo fare una scelta…

CONSUELO: E così, alla fine dovevo fare una scelta. Ho ridotto la scelta a due opzioni, per ora, ma ci stiamo lavorando come famiglia ed è stata una bellissima esperienza. Mi concentrerò sull’opzione di specialista informatica oppure su quella di tecnico medico. Entrambi i lavori offrono pressoché lo stesso stipendio, ma il lavoro di specialista informatica sarebbe probabilmente la scelta migliore per la mia famiglia. Potrei continuare ad aiutare mio marito e il corso dura tre mesi in meno…

KWAME: D’accordo, il tempo a disposizione è terminato. Stiamo facendo progressi!

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Azione e impegno

Scegliete quale ruolo volete ricoprire e rappresentate lo scenario seguente.

PARTECIPANTE 1: Crediamo nell’assumerci degli impegni e nel mantenerli. Nei nostri gruppi dell’autosufficienza, ogni cosa che facciamo ruota intorno all’assumerci degli impegni e al fare rapporto.

PARTECIPANTE 2: Al termine di un incontro di gruppo, ripassiamo le nostre azioni per la settimana e firmiamo per dimostrare il nostro impegno. Inoltre, scegliamo un “compagno d’azione”. Lui o lei firma il nostro libro di esercizi per promettere che ci sosterrà e ogni giorno, tra un incontro e un altro, ci mettiamo in contatto con il nostro compagno d’azione per fare rapporto sulle nostre azioni e per ottenere aiuto, quando necessario.

PARTECIPANTE 3: Tra un incontro e un altro, segniamo i nostri progressi nel libro di esercizi e utilizziamo gli strumenti messi a disposizione, come le schede o altri moduli. Se poi abbiamo bisogno di un ulteriore aiuto, possiamo rivolgerci alla nostra famiglia, ai nostri amici o al facilitatore.

PARTECIPANTE 4: All’inizio del nostro incontro successivo facciamo un rapporto sugli impegni che ci siamo assunti. Questa dovrebbe essere un’esperienza piacevole ed emozionante per tutti. Quando ogni componente del gruppo fa rapporto, pensate a come è stato aiutato dal fatto di essersi assunto degli impegni e di aver fatto rapporto sui suoi progressi.

PARTECIPANTE 1: La prima volta che ho fatto rapporto sui miei impegni ho pensato: “Che strano. Perché i componenti del mio gruppo dovrebbero interessarsi a ciò che ho fatto?”. Poi, invece, ho scoperto che erano davvero interessati, e questo mi ha aiutato.

PARTECIPANTE 2: Mi sono reso conto di non voler deludere il mio gruppo, quindi mi sono dato molto da fare per rispettare gli impegni presi. Non sono sicuro che sarei riuscito a compiere progressi costanti in qualche altro modo. Fare rapporto in occasione di ogni incontro mi ha davvero aiutato rispetto alle mie priorità.

PARTECIPANTE 3: Quando pensavo al mio percorso verso l’autosufficienza ero spaventato, perché è un argomento davvero molto vasto, ma gli incontri di gruppo mi hanno aiutato a suddividerlo in piccoli passi, e ho fatto rapporto al mio gruppo su ogni singolo passo. A quel punto ho fatto dei veri progressi. Credo che questo successo sia dovuto all’aver creato delle nuove abitudini.

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IL MIO PIANO LAVORATIVO – QUALE TIPO DI LAVORO POTREBBE AIUTARMI A DIVENTARE AUTOSUFFICIENTE?

Elenca tre tipi di lavoro che prenderai in considerazione.

CHI SA QUALCOSA SU QUESTO TIPO DI LAVORO?

Elenca 3–5 persone con le quali parlare riguardo a ciascun lavoro.

QUALI DOMANDE FARÒ A QUESTE PERSONE?

Quale stipendio mensile posso aspettarmi di guadagnare, all’inizio? Quale stipendio mensile posso aspettarmi di guadagnare, dopo un anno di lavoro?

Come posso rendermi qualificato per ciascun tipo di lavoro?

Ci sono delle scuole locali?

C’è una crescente domanda di questo tipo di lavoro?

Quanto costa iniziare?

Altre domande?

QUALE LAVORO SEMBRA ESSERE IL MIGLIORE PER GARANTIRMI UN REDDITO E CHE CORRISPONDA AI MIEI PUNTI DI FORZA E ALLE MIE COMPETENZE?

Che cosa ho imparato in merito a queste opzioni? Quale sembra essere quella migliore per me?