2010–2019
Trovato mediante il potere del Libro di Mormon
Conferenza generale di ottobre 2019


Trovato mediante il potere del Libro di Mormon

Tutti devono sperimentare il potere delle verità contenute nel Libro di Mormon ed essere da esso trovati.

Quando faccio visita ai convertiti nelle loro case, una delle cose che mi piace spesso chiedere è come la loro famiglia ha conosciuto la Chiesa e come sono giunti al battesimo. Non ha importanza se in quel momento le persone sono membri attivi o non frequentano la Chiesa da anni. La risposta è sempre la stessa: con il volto sorridente e illuminato, iniziano a raccontare la storia di come sono stati trovati. Infatti, sembra che la storia della conversione sia sempre la storia di come siamo stati trovati.

Gesù Cristo stesso è il Signore delle cose smarrite. Egli si preoccupa di ciò che è andato perduto. Questo è certamente il motivo per cui ha insegnato le tre parabole che troviamo nel capitolo 15 di Luca: la pecora smarrita, la dramma perduta e, infine, il figliuol prodigo. Tutte queste storie hanno un denominatore comune: non importa perché si fossero persi; non importa nemmeno se fossero coscienti di essere persi; vi regna un sentimento preponderante di gioia che fa esclamare: “Rallegratevi meco, perché ho ritrovato [ciò] ch’era [perduto]”1. Alla fine, per Lui, nulla è davvero perduto.2

Questo pomeriggio, lasciate che vi racconti una delle cose più preziose per me: la storia di come io sono stato trovato.

Poco prima di compiere quindici anni, mio zio Manuel Bustos mi invitò a trascorrere del tempo con lui e con la sua famiglia negli Stati Uniti. Per me sarebbe stata una grande opportunità per imparare un po’ di inglese. Mio zio si era convertito alla Chiesa molti anni prima e aveva un grande spirito missionario. Questo è probabilmente il motivo per cui, a mia insaputa, mia madre parlò con lui dicendogli che avrebbe accettato l’invito a una condizione: che egli non provasse a convincermi a diventare membro della sua Chiesa. Eravamo cattolici, lo eravamo da generazioni e non c’era motivo di cambiare. Mio zio si dichiarò completamente d’accordo e mantenne la parola al punto che non voleva rispondere neanche alle domande più semplici sulla Chiesa.

Ovviamente, ciò che mio zio e la sua dolce moglie, Marjorie, non potevano evitare era di essere chi erano.3

Mi assegnarono una camera in cui vi era una grossa libreria. In quella libreria c’erano circa duecento copie del Libro di Mormon in lingue diverse, di cui una ventina in spagnolo.

Un giorno, spinto dalla curiosità, presi un Libro di Mormon in spagnolo.

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Libro di Mormon in spagnolo

Era uno di quei volumi con la copertina azzurra, con l’immagine dell’angelo Moroni sul davanti. Quando lo aprii, notai questa promessa scritta sulla prima pagina: “E quando riceverete queste cose, vorrei esortarvi a domandare a Dio, Padre Eterno, nel nome di Cristo, se queste cose non sono vere; e se lo chiederete con cuore sincero, con intento reale, avendo fede in Cristo, egli ve ne manifesterà la verità mediante il potere dello Spirito Santo”.

E poi aggiungeva: “E mediante il potere dello Spirito Santo voi potrete conoscere la verità di ogni cosa”.4

È difficile spiegare l’effetto che questi versetti ebbero sulla mia mente e sul mio cuore. A essere sinceri, non ero in cerca della “verità”. Ero solo un adolescente felice della sua vita che apprezzava una nuova cultura.

Ciononostante, tenendo a mente quella promessa, cominciai a leggere il libro in segreto. Continuando a leggere, compresi che se volevo trarne qualcosa, avrei fatto meglio a cominciare a pregare. Tutti sappiamo che cosa accade quando si decide non solo di leggere ma anche di pregare in merito al Libro di Mormon. Ebbene, è proprio quello che è successo a me. È stato qualcosa di davvero speciale e unico — sì, proprio come accade a milioni di altre persone in tutto il mondo. Mediante il potere dello Spirito Santo giunsi a sapere che il Libro di Mormon è veritiero.

Poi andai da mio zio a spiegargli ciò che era accaduto e a dirgli che ero pronto per il battesimo. Mio zio non riuscì a contenere il suo stupore. Salì in macchina, andò all’aeroporto e tornò con il biglietto aereo che mi avrebbe riportato a casa, insieme a due righe per mia madre che dicevano semplicemente: “Io non c’entro niente!”.

In un certo senso aveva ragione. Io ero stato trovato direttamente dal potere del Libro di Mormon.

Tante persone sono state trovate grazie ai nostri magnifici missionari sparsi in tutto il mondo, in ogni caso in modi miracolosi; o magari sono state trovate grazie a degli amici che Dio ha deliberatamente messo sul loro cammino. Potrebbe anche essere che siano state trovate da qualcuno di questa generazione o da uno dei loro antenati.5 Ad ogni modo, per poter progredire verso un’autentica conversione personale, presto o tardi tutti devono sperimentare il potere delle verità contenute nel Libro di Mormon ed essere da esso trovati. Allo stesso tempo, devono decidere personalmente di assumersi seriamente l’impegno davanti a Dio di sforzarsi di obbedire ai Suoi comandamenti.

Quanto tornai a Buenos Aires, mia madre si rese conto che volevo davvero essere battezzato. Poiché ero uno spirito un po’ ribelle, invece di ostacolarmi, decise molto saggiamente di spalleggiarmi e, senza neanche rendersene conto, fu lei a tenere la mia intervista battesimale. In realtà, credo che la sua intervista sia stata ancora più approfondita di quelle che tengono i nostri missionari. Mi disse: “Se vuoi essere battezzato, ti sosterrò. Ma prima ti farò qualche domanda e voglio che ci pensi molto attentamente e che mi rispondi onestamente. Ti impegni a frequentare la chiesa proprio tutte le domeniche?”.

Le dissi: “Sì, certamente, lo farò”.

“Hai idea di quanto durino le funzioni in chiesa?”.

“Si, lo so”, risposi.

Lei replicò: “Ebbene, se sarai battezzato, mi assicurerò che frequenti”. Poi mi chiese se ero davvero intenzionato a non bere mai alcol o a fumare.

Risposi: “Sì, certamente, rispetterò anche questo”.

Al che lei aggiunse: “Se sarai battezzato, mi assicurerò che sia così”. E poi proseguì in questo modo citando quasi ogni comandamento.

Mio zio telefonò a mia madre per dirle di non preoccuparsi, che avrei presto perso interesse nella Chiesa. Quattro anni dopo, quando ricevetti la chiamata a servire nella Missione di Montevideo, in Uruguay, mia madre chiamò mio zio per chiedergli quando esattamente avrei perso interesse. La verità è che, dal momento del mio battesimo, lei è stata una mamma più felice.

Sono giunto alla consapevolezza che il Libro di Mormon è stato decisivo nel processo di conversione poiché ho sperimentato in prima persona la promessa che “un uomo si avvicina di più a Dio obbedendo ai suoi precetti che a quelli di qualsiasi altro libro”6.

Nefi spiegò lo scopo principale del Libro di Mormon in questo modo:

“Poiché noi lavoriamo con diligenza a scrivere per persuadere i nostri figlioli, e anche i nostri fratelli, a credere in Cristo e a riconciliarsi con Dio […].

E [quindi] noi parliamo di Cristo, gioiamo in Cristo, predichiamo il Cristo [e] profetizziamo di Cristo […] affinché i nostri figlioli possano sapere a quale fonte possono rivolgersi per la remissione dei loro peccati”7.

Tutto il Libro di Mormon è permeato di questo stesso scopo sacro.

Per questa ragione, qualsiasi lettore che si impegni a studiarlo sinceramente, in spirito di preghiera, non solo imparerà qualcosa di Cristo, ma imparerà da Cristo, soprattutto se prende la decisione di mettere “alla prova la virtù della parola”8 e di non rifiutarla a priori a motivo dell’incredulità dettata dal pregiudizio9 di coloro che parlano di cose che non hanno mai letto.

Il presidente Russell M. Nelson ha detto: “Quando penso al Libro di Mormon, penso alla parola potere. Le verità del Libro di Mormon hanno il potere di guarire, di confortare, di ristabilire, di soccorrere, di rafforzare, di consolare e di incoraggiare la nostra anima”10.

Questo pomeriggio, il mio invito per ciascuno di noi, a prescindere da quanto tempo siamo membri della Chiesa, è quello di permettere al potere delle verità del Libro di Mormon di trovarci e di circondarci un’altra volta e giorno dopo giorno, mentre cerchiamo diligentemente la rivelazione personale. Accadrà, se noi lo permettiamo.

Attesto solennemente che il Libro di Mormon contiene la pienezza del vangelo di Gesù Cristo e che lo Spirito Santo ne confermerà ogni volta la verità a chiunque abbia un cuore sincero e cerchi la conoscenza fino a salvare la sua anima.11 Nel nome di Gesù Cristo. Amen.

Note

  1. Luca 15:6; vedere anche Luca 15:9, 32.

  2. In senso più lato, le Scritture riportano le profezie che parlano del raduno delle tribù disperse di Israele (vedere Russell M. Nelson, “Il raduno della dispersa Israele”, Liahona, novembre 2006, 79–82). Benché siano disperse, non lo sono per Lui (vedere 3 Nefi 17:4). Inoltre, è interessante notare che non sono consapevoli di essere disperse, fino al momento in cui non vengono trovate, soprattutto quando le persone che ne fanno parte ricevono la loro benedizione patriarcale.

  3. L’anziano Dieter F. Uchtdorf ha citato San Francesco d’Assisi quando ha detto: “Predica il Vangelo in ogni momento e, se necessario, usa le parole” (“Aspettando sulla via di Damasco”, Liahona, maggio 2011, 77; vedere anche William Fay and Linda Evans Shepherd, Share Jesus without Fear [1999], 22).

  4. Moroni 10:4–5.

  5. La storia della conversione dei nostri antenati è anche la nostra storia. L’anziano William R. Walker ha insegnato: “Sarebbe magnifico se ogni Santo degli Ultimi Giorni conoscesse la storia della conversione dei propri antenati” (“Vivete rimanendo fedeli”, Liahona, maggio 2017, 97). Di conseguenza, ognuno di noi è stato in qualche modo trovato direttamente o tramite i nostri antenati, grazie al nostro Padre Celeste, che conosce la fine fin dal principio (vedere Abrahamo 2:8).

  6. Introduzione del Libro di Mormon; vedere anche Alma 31:5.

  7. 2 Nefi 25:23, 26.

  8. Alma 31:5.

  9. Vedere Alma 32:28.

  10. Russell M. Nelson, “Il Libro di Mormon: come sarebbe la vostra vita senza?”, Liahona, novembre 2017, 62.

  11. Vedere 3 Nefi 5:20.