2010–2019
Nella maniera del Signore
Aprile 2013


Nella maniera del Signore

La maniera del Signore è che noi prestiamo ascolto ai nostri dirigenti, comprendiamo i principi giusti e ci governiamo da soli.

Settanta

Sono un Settanta. I Settanta sono chiamati a essere dei messaggeri, a diffondere la parola del Signore come la ricevono dagli apostoli, dai profeti e dallo Spirito, e a essere dei testimoni speciali del nome di Cristo, predicando il Vangelo in tutto il mondo, edificando la Chiesa e regolandone gli affari (vedere DeA 107:25, 34)

Un ragazzo di campagna

Sono cresciuto in una fattoria vicino a Burley, nell’Idaho, e sono un vero ragazzo di campagna! In quanto tale ho imparato:

  1. A lavorare — se non si semina, non si raccoglie.

  2. A lavorare con giudizio — se si irriga e si concima, si raccoglie di più.

  3. L’importanza del tempismo — se non semini al momento giusto, una gelata precoce può distruggere il raccolto.

  4. A fare ciò che è necessario o ciò che deve essere fatto a prescindere da quanto sia piacevole, preferibile o conveniente — la mucca si munge quando ha bisogno di essere munta, non quando vogliamo noi.

  5. A essere diretto — con il bestiame e i macchinari, non si ha il tempo di “menare il can per l’aia” o di preoccuparsi di non urtare le persone troppo suscettibili (a questo proposito, servendo un po’ ovunque nella Chiesa ho chiesto spesso: “Preferite che sia diretto o che vi indori la pillola?” Di norma, i Santi hanno preferito che fossi diretto, perciò lo sarò anche oggi).

  6. Infine, come ragazzo di campagna dell’Idaho, ho imparato ad attenermi a ciò che è essenziale.

Niente è più essenziale, per tutti noi e per la nostra dottrina, dei principi contenuti nel primo Articolo di Fede: “Noi crediamo in Dio, il Padre Eterno, e in Suo Figlio Gesù Cristo e nello Spirito Santo” (Articoli di Fede 1:1).

Per di più, Egli è il nostro Padre Celeste, che ci conosce, ci ama e vuole che torniamo a Lui. Gesù è il nostro Salvatore e Redentore, che mediante l’Espiazione ha reso certa la nostra vittoria sulla morte e ha reso possibile che noi ricevessimo l’Esaltazione e la vita eterna; lo Spirito Santo è il nostro consolatore, rivelatore, insegnante, testimone e la nostra guida.

Pensateci, fratelli e sorelle: non siamo orfani spirituali! Non siamo soli.

Quali sono i vantaggi dell’avere i genitori e del non essere orfani? Sono che possiamo imparare da loro, giovarci della loro esperienza, evitare pericoli nascosti grazie ai loro avvertimenti e comprendere meglio le cose grazie alla loro maggiore conoscenza; possiamo non sentirci persi, confusi, ingannati o inadeguati. Questo è specialmente vero con il nostro Padre Celeste, che ci ha insegnato e mostrato non semplicemente un modo, ma il modo.

Dio conosce il modo

Infatti Dio ha un modo per vivere,1 per amare,2 per aiutare,3 per pregare,4 per parlare,5 per interagire gli uni con gli altri,6 per dirigere,7 per sposare,8 per crescere i figli,9 per imparare,10 per conoscere la verità,11 per condividere il Vangelo,12 per scegliere saggiamente cosa mangiare,13 eccetera.

Oltre alle Scritture, vi sono altre fonti importanti in cui scoprire la maniera del Signore, come Siate fedeli, Per la forza della gioventù, nonché gli insegnamenti degli apostoli e dei profeti viventi.

  1. Ad esempio, il Signore ci ha insegnato nelle Scritture:

    “Poiché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie sono le mie vie, dice l’Eterno.

    Come i cieli sono alti al di sopra della terra, così son le mie vie più alte delle vostre vie, e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri” (Isaia 55:8–9).

  2. Uno dei mali di questi ultimi giorni è che “ognuno cammina per la sua via” (DeA 1:16). In Proverbi veniamo ammoniti di non stimarci savi da noi stessi e di non appoggiarci al nostro discernimento (vedere Proverbi 3:5–7).

  3. Ci è stato insegnato che se facciamo le cose nella maniera del Signore, Egli è impegnato a benedirci e noi abbiamo diritto a ciò che ha promesso, ma se non le facciamo alla Sua maniera, non abbiamo alcuna promessa (vedere DeA 82:10).

  4. Il Signore mise a confronto la Sua maniera con la nostra mentre istruiva il profeta Samuele, dopo averlo mandato a cercare un nuovo re: “Ma l’Eterno disse a Samuele: ‘Non badare al suo aspetto né all’altezza della sua statura, perché io l’ho scartato; giacché l’Eterno non guarda a quello a cui guarda l’uomo: l’uomo riguarda all’apparenza, ma l’Eterno riguarda al cuore” (1 Samuele 16:7).

  5. Perfino quando si tratta del desiderio universalmente condiviso di aiutare i poveri e i bisognosi, il Signore ci sostiene, ma ci avverte: “Deve necessariamente farsi nella mia maniera” (DeA 104:16), altrimenti, pur cercando di aiutarli potremmo in realtà far loro del male. Il Signore ci ha insegnato che dobbiamo sviluppare l’autosufficienza; anche quando possiamo aiutare le persone, non dobbiamo dare o fare per loro ciò che esse possono e devono fare da sole, perché ovunque si sia fatto così, il mondo ha conosciuto i mali dell’assistenzialismo. Dio sa veramente che cosa è meglio per noi.

Consideriamo altri esempi. Il Signore ha un modo per fare il lavoro missionario, codificato nelle Scritture e in Predicare il mio Vangelo e messo in opera in base alla guida dello Spirito.

Il Signore ha il Suo modo, o il modo, per amare. Il mondo dice che quello che conta è che due persone si amino. Il nostro Padre Celeste ci insegna che questo è importante, ma aggiunge che vi sono un modo e un tempo consentiti per esprimere questo amore.

Governarsi da soli

A Joseph Smith furono insegnate fin da giovane le vie del Signore. Quando gli fu chiesto come riuscisse a guidare la Chiesa, spiegò che lui insegnava i principi giusti e lasciava che i membri si governassero da soli.14 Fratelli e sorelle, i nostri apostoli e profeti viventi insegnano ancora i principi giusti. La domanda è: “Stiamo usando questi principi per governarci?”

Ci è stato insegnato spesso che dobbiamo fiorire dove siamo stati piantati. Eppure, a volte siamo tentati di trasferirci in qualche altro posto, pensando che i nostri figli avranno più amici e quindi migliori programmi per i giovani.

Fratelli e sorelle, crediamo davvero che per la salvezza dei nostri figli la zona in cui viviamo sia un fattore cruciale? Gli apostoli e i profeti ci hanno insegnato più volte che ciò che accade all’interno della famiglia è molto più importante di ciò che i nostri figli trovano all’esterno. Come alleviamo i nostri figli è più importante di dove li alleviamo.

Indubbiamente vi sono altri fattori da considerare quando decidiamo dove abitare e, fortunatamente, il Signore ci guiderà se cerchiamo la Sua conferma.

Un’altra domanda è: “Dove c’è bisogno di noi?” Ho servito per sedici anni nella presidenza del Palo di Houston Texas North. Durante quegli anni molte persone si trasferirono nella nostra zona. Spesso ricevevamo la telefonata di qualcuno in procinto di trasferirsi che chiedeva quale fosse il rione migliore. Solo una volta, in sedici anni, qualcuno chiamò per chiedere: “Quale rione ha bisogno di una brava famiglia? Dove potremmo essere utili?”

Nei primi anni della Chiesa, il presidente Brigham Young e altri dirigenti chiamavano i fedeli a recarsi in una certa località per stabilirvi la Chiesa. È incredibile, ma anche adesso abbiamo ovunque molti membri devoti che andrebbero in qualunque posto il profeta chiedesse loro di andare. Ci aspettiamo veramente che il presidente Monson dica personalmente a più di 14 milioni di noi dove c’è bisogno della nostra famiglia? La maniera del Signore è che noi prestiamo ascolto ai nostri dirigenti, comprendiamo i principi giusti e ci governiamo da soli.

Di particolare importanza

Con tutto ciò che sta accadendo oggi nella Chiesa e poiché il Signore sta accelerando la Sua opera sotto ogni aspetto, è di importanza ancor più vitale che tutto venga fatto nella maniera del Signore.

Per quanto riguarda in modo particolare l’opera di salvezza, sappiamo che “col dono di suo figlio Dio ha preparato una via più eccellente” (Ether 12:11). La dottrina di Cristo “è la via; e non c’è nessun’altra via e nessun altro nome dato sotto i cieli, per il quale l’uomo possa essere salvato nel regno di Dio” (2 Nefi 31:21).

Conclusione

Vedere tante persone nel mondo di oggi vivere nella confusione o, peggio, vagare lungo sentieri pericolosi e soffrire per le conseguenze di scelte sbagliate che si sarebbero potute evitare, mi fa desiderare di esclamare come Alma:

“Oh, fossi io un angelo, e potessi veder esaudito il desiderio del mio cuore; e poter andare a parlare con la tromba di Dio, con una voce da scuotere la terra, e gridare il pentimento a ogni popolo!

Sì, proclamerei ad ogni anima… il piano di redenzione, affinché si pentano e vengano al nostro Dio [e ai Suoi metodi], affinché non vi sia più dolore su tutta la faccia della terra” (Alma 29:1–2).

Attesto, ancora una volta, che il Signore conosce la maniera! Il nostro Padre Celeste ci conosce, ci ama e vuole aiutarci. Egli sa come aiutarci nel modo migliore! Non siamo orfani spirituali!

Il nostro Salvatore, Gesù Cristo, è “la via, la verità e la vita” (Giovanni 14:6; vedere anche Alma 38:9). La Sua maniera è basata sulla verità eterna e ci conduce alla “pace in questo mondo e [alla] vita eterna nel mondo a venire” (DeA 59:23). Di questo rendo testimonianza, nel nome di Gesù Cristo. Amen.