How I #HearHim:N David A. Bednar
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“AscoltaLo” nel tuo cuore e nella tua mente

Quando desidero ardentemente la compagnia dello Spirito Santo, eliminando le distrazioni e trovando il tempo per i preziosi momenti di quieta spiritualità, vedo con occhi nuovi e sento con orecchie nuove.

Trovo affascinante la parola “ascoltare”.

Questa parola viene usata molte volte nelle Scritture e non credo che si riferisca all’udire fisiologicamente con le orecchie naturali. Significa, piuttosto, ascoltare con la mente e ascoltare con il cuore. In che modo io ascolto la voce di Gesù Cristo, non necessariamente solo attraverso parole o suoni, e Lo ascolto invece nella mia mente e nel mio cuore? (Vedi Dottrina e Alleanze 8:1–4).

Vorrei illustrare alcune lezioni importanti che ho imparato su come impegnarmi debitamente ad ascoltarLo.

Mi parla in molti modi diversi

Se rifletto sulle modalità che mi aiutano ad “ascoltarLo”, mi sovviene che le rivelazioni sono trasmesse tramite lo Spirito Santo in svariati modi, tra cui sogni, visioni, ispirazione e conversazioni con messaggeri celesti (ad esempio, la Prima Visione di Joseph Smith). Alcune rivelazioni vengono ricevute in modo immediato e intenso; altre vengono riconosciute in modo graduale e delicato.

Mi parla quando mi spingo innanzi nel servizio

Di solito, mi succede di sentirLo e di ricevere ispirazione quando Lo seguo e agisco in accordo con ciò che Egli mi ha comandato di fare. Per esempio, mi accorgo che quando sto ministrando a qualcuno, riconosco più prontamente i pensieri e i sentimenti ispirati riguardanti le necessità di quella particolare persona. Agire secondo gli insegnamenti del Signore Gesù Cristo è un’espressione della nostra fede in Lui e spingerci innanzi nel servizio è un invito a ricevere ispirazione.

Mi parla attraverso la musica edificante

Mi piace cantare l’inno “Un fermo sostegno”. Nessuno al mondo canta peggio di me. Tuttavia, la musica energica e le parole di questo inno combinate assieme mi aiutano a capire in modo possente la grazia e il potere capacitante e fortificante dell’Espiazione del Salvatore. Gli inni che amo di più si concentrano sulla Restaurazione e insegnano lezioni dottrinali intense. E tramite quei messaggi, sia nella musica che nelle parole, è possibile ascoltarLo. Per me la musica è spesso un canale per la voce del Signore.

Mi parla attraverso le Scritture e la preghiera sincera

Non riesco a pensare a niente di più importante, in questi tempi, dell’avere la promessa di poterLo ascoltare, di poter ricevere la Sua guida, la Sua rassicurazione e la Sua protezione nella mia vita. Ascoltarlo non è complicato, ma è spiritualmente impegnativo e richiede tempo. Uno dei modi in cui mi parla è tramite le Scritture. Le Scritture riportano ciò che la voce del Signore ha già pronunciato. Non si tratta propriamente di udire una voce, benché ciò possa accadere, ma di percepire le Scritture tramite un sentimento, una sensazione nella mente, una sensazione nel cuore. Per me, le Scritture sono la chiave per ricevere e riconoscere pensieri e sentimenti di questo tipo.

Anche in un mondo frenetico e pieno di impegni, in cui molte voci richiamano la nostra attenzione, io posso “stare tranquillo” e ascoltarLo. Quando cerco di ascoltare la Sua voce nelle Scritture, quando prego sinceramente — non dicendo semplicemente una preghiera, ma pregando con sincerità e intento reale — allora posso essere benedetto in modi meravigliosi, secondo la volontà e i tempi del Signore.

Mi parla mediante lo Spirito Santo

Nel tempo, ho imparato che una delle grandi benedizioni che derivano dal cercare di avere la compagnia dello Spirito Santo è che posso vedermi come sono realmente. È un tipo di esperienza sia dolorosa che gioiosa. Mediante il potere dello Spirito Santo, mi vengono in mente pensieri e sentimenti che mi possono aiutare a vedere ciò che sta andando bene e ciò che devo correggere e fare meglio. Lo Spirito Santo mi permette di vedere il lato positivo, il lato negativo e le opportunità per migliorare che altrimenti non riuscirei mai a vedere.

Mi parla quando annoto le impressioni spirituali

L’anziano Richard G. Scott una volta mi ha insegnato che la conoscenza spirituale, adeguatamente annotata, diventa disponibile nei momenti di necessità. Quando scrivo ciò che sento nel mio cuore e i pensieri che mi vengono alla mente tramite il potere dello Spirito Santo, è come se incidessi sulle “piccole tavole” i miei personali scritti sacri. È un sistema per ascoltare e annotare cose che mi aiuteranno a ricordare sempre ciò che Egli ha detto.

Non parla solo a chi è perfetto

Credo che a volte ci facciamo ostacolare dalle aspettative. Spingersi innanzi e fare del proprio meglio non richiedono una perfezione immediata. A volte potrei aspettarmi un’impressione spirituale molto eclatante, mentre il più delle volte i Suoi messaggi per me sono quieti, discreti e piccoli. Se mi aspetto una grande risposta e, invece, ricevo tante piccole risposte, potrei perdermele. Se mi aspetto una risposta roboante e ricevo tante risposte sommesse, potrei non riconoscerle.

Inoltre, a volte potremmo sentirci indegni o domandarci: “Ero io o era lo Spirito del Signore?”; “Era un’impressione che proveniva proprio dallo Spirito Santo?”. Lo spirito del Signore invita e induce sempre i figli di Dio a fare il bene, a essere buoni e a diventare migliori. Quando facciamo costantemente del nostro meglio per ricordare e onorare le nostre alleanze e osservare i comandamenti, le cose si sistemano. Non devo essere perfetto; devo, invece, fare semplicemente del mio meglio e spingermi innanzi sul sentiero dell’alleanza.

Man mano che il mio desiderio di “ascoltarLo” aumenta, mentre cerco di vivere il vangelo restaurato e di adoperarmi per superare le distrazioni del mondo, e quando riservo del tempo a semplici momenti di meditazione e di preghiera, sono benedetto dal potere dello Spirito Santo che mi permette di vedere con occhi nuovi e di “ascoltarLo” con orecchie nuove.

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