Scritture
Isaia 29


Capitolo 29

Un popolo (i Nefiti) parlerà come una voce dalla polvere — Vengono predette l’Apostasia, la restaurazione del Vangelo e la venuta alla luce di un libro sigillato (il Libro di Mormon) — Confrontare con 2 Nefi 27.

1 Guai ad Ariel, ad Ariel, città dove accampò Davide! Aggiungete anno ad anno, compiano le feste il loro ciclo!

2 Poi ridurrò Ariel alle strette; vi saranno lamenti e gemiti, ed ella mi sarà come un Ariel.

3 Io porrò il mio campo attorno a te come un cerchio, io ti cingerò di fortilizi, eleverò contro di te opere d’assedio.

4 Sarai abbassata, parlerai da terra, e la tua parola uscirà sommessamente dalla polvere; la tua voce salirà dal suolo come quella di uno spettro, e la tua parola sorgerà dalla polvere come un bisbiglio.

5 Ma la moltitudine dei tuoi nemici diventerà come polvere minuta, e la folla di quelli terribili come pula che vola; e ciò avverrà ad un tratto, in un attimo.

6 Sarà una visitazione dell’Eterno degli eserciti con tuoni, terremoti e grandi rumori, con turbine, tempesta, con fiamma di fuoco divorante.

7 E la folla di tutte le nazioni che marciano contro Ariel, di tutti quelli che attaccano lei e la sua cittadella, e la riducono alle strette, sarà come un sogno, come una visione notturna.

8 E come un affamato sogna ed ecco che mangia, poi si sveglia e ha lo stomaco vuoto, e come uno che ha sete sogna che beve, poi si sveglia ed eccolo stanco e assetato, così avverrà della folla di tutte le nazioni che marciano contro il monte Sion.

9 Stupitevi pure, sarete stupiti. Chiudete pure gli occhi, diventerete ciechi. Costoro sono ubriachi, ma non di vino; barcollano, ma non per bevande forti.

10 È l’Eterno che ha riversato su di voi uno spirito di torpore; ha chiuso i vostri occhi (i profeti), ha velato i vostri capi (i veggenti).

11 Tutte le visioni profetiche sono divenute per voi come le parole di uno scritto sigillato che si desse a uno che sa leggere, dicendogli: “Ti prego, leggi questo”, il quale risponderebbe: “Non posso perché è sigillato”.

12 Ovvero come uno scritto che si desse a uno che non sa leggere, dicendogli: “Ti prego, leggi questo”, il quale risponderebbe: “Non so leggere”.

13 Il Signore ha detto: “Poiché questo popolo si avvicina a me con la bocca e mi onora con le labbra, mentre il suo cuore è lontano da me e il timore che ha di me non è altro che un comandamento imparato dagli uomini,

14 ecco che io continuerò a fare tra questo popolo delle meraviglie, meraviglie su meraviglie; e la saggezza dei suoi saggi perirà, e l’intelligenza dei suoi intelligenti sparirà.

15 Guai a quelli che scavano in profondità per nascondere i loro propositi all’Eterno, che compiono le loro opere nelle tenebre, e dicono: “Chi ci vede? Chi ci conosce?”.

16 Che perversità è la vostra! Il vasaio sarà forse reputato al pari dell’argilla tanto che l’opera dica dell’operaio: “Egli non mi ha fatto”, tanto che il vaso dica del vasaio: “Non ci capisce nulla”?

17 Ancora un brevissimo tempo, e il Libano sarà mutato in un frutteto, e il frutteto sarà considerato come una foresta.

18 In quel giorno, i sordi udranno le parole del libro, e, liberati dall’oscurità e dalle tenebre, gli occhi dei ciechi vedranno;

19 gli umili avranno abbondanza di gioia nell’Eterno, e i più poveri tra gli uomini esulteranno nel Santo d’Israele.

20 Poiché il violento non sarà più, il beffardo sarà distrutto, e saranno recisi tutti quelli che vegliano per commettere iniquità,

21 che condannano un uomo per una parola, che tendono tranelli a chi difende le cause alla porta, e violano il diritto del giusto per un nulla.

22 Perciò così dice l’Eterno alla casa di Giacobbe, l’Eterno che riscattò Abrahamo: “Giacobbe non avrà più da vergognarsi, e la sua faccia non impallidirà più.

23 Poiché quando i suoi figli vedranno in mezzo a loro l’opera delle mie mani, santificheranno il mio nome, santificheranno il Santo di Giacobbe, e temeranno grandemente il Dio d’Israele;

24 i traviati di spirito giungeranno alla comprensione, e i mormoratori accetteranno l’istruzione”.