Insegnamenti dei presidenti
La rivelazione e il profeta vivente


Capitolo 16

La rivelazione e il profeta vivente

«La grande legge del cielo era che niente dovesse mai essere fatto sulla terra senza rivelare il segreto ai Suoi servi, i profeti».

Dalla vita di Joseph Smith

A Kirtland, Ohio, il profeta Joseph Smith ricevette una marea di rivelazioni, che resero questo periodo importantissimo per stabilire le dottrine e il governo della Chiesa. Quando il Profeta le riceveva, era spesso con altri dirigenti della Chiesa, con qualcuno che scriveva le parole come egli le riceveva dal Signore. Spesso le rivelazioni giungevano in risposta alle sue preghiere. Parley P. Pratt, che in seguito divenne un membro dei Dodici, era presente quando il Profeta ricevette la rivelazione che ora è Dottrina e Alleanze 50. L’anziano Pratt raccontò:

«Dopo che ci eravamo uniti in preghiera nella sua stanza delle traduzioni, egli dettò alla nostra presenza la rivelazione seguente. Ogni frase veniva pronunciata lentamente e in maniera molto distinta, con una pausa tra l’una e l’altra abbastanza lunga da consentire che fosse scritta per esteso da un normale scrivano… Non c’era mai nessuna esitazione, revisione, rilettura che interrompesse lo scorrere delle parole».1

Benché alcune rivelazioni fossero state copiate a mano ad uso personale, i santi, in genere, non le avevano. Joseph Smith sapeva che le rivelazioni di Dio erano di tale importanza da dover essere preservate con cura e rese disponibili al mondo. Nel novembre del 1831, in occasione di una conferenza speciale tenuta a Hiram, Ohio, il Profeta e altri dirigenti della Chiesa decisero di pubblicare una selezione delle rivelazioni ricevute sino allora. Dopo che fu presa la decisione, il Profeta ricevette una comunicazione divina che il Signore chiamò «la mia prefazione al libro dei miei comandamenti» (DeA 1:6). Questa rivelazione, che ora è Dottrina e Alleanze 1, sanciva l’approvazione del Signore alla pubblicazione delle rivelazioni e spiegava i Suoi scopi nel darle. «Scrutate questi comandamenti», dichiarò il Signore, «poiché sono veri e fedeli, e le profezie e le promesse in essi contenute saranno tutte adempiute» (DeA 1:37). Il secondo giorno della conferenza, dopo aver ascoltato la rivelazione che gli era stata letta, il Profeta «si alzò ed espresse i propri sentimenti di gratitudine» per l’approvazione del Signore.2

Dopo questa conferenza, il Profeta raccontò: «Per quasi due settimane dedicai il mio tempo per lo più alla revisione dei comandamenti e a presenziare a riunioni, poiché dall’1 al 12 novembre tenemmo quattro conferenze speciali. All’ultima conferenza… l’assemblea deliberò di stimare le rivelazioni preziose quanto… le ricchezze della terra intera». L’assemblea, inoltre, dichiarò che le rivelazioni sono «il fondamento della Chiesa in questi ultimi giorni e a beneficio del mondo, mostrando che le chiavi dei misteri del regno del nostro Salvatore sono state di nuovo affidate all’uomo e che le ricchezze dell’eternità sono disponibili a coloro che sono disposti a vivere secondo ogni parola che procede dalla bocca di Dio».3

Copie manoscritte delle rivelazioni furono portate nel Missouri a William W. Phelps, affinché fossero pubblicate come Libro dei Comandamenti. Il fratello Phelps, cui era stato comandato dal Signore di andare nel Missouri e diventare tipografo per la Chiesa (vedere DeA 57:11), iniziò subito a comporre i caratteri per il libro. Il 20 luglio 1833, tuttavia, dei facinorosi distrussero la pressa e molte pagine stampate. Alcuni fogli sfusi e non tagliati furono recuperati dai santi e rilegati dai singoli, ma il libro non fu mai pubblicato ufficialmente. Nel 1835 le rivelazioni contenute nel Libro dei Comandamenti, insieme a molte altre, furono pubblicate a Kirtland in Dottrina e Alleanze. Insieme con le rivelazioni aggiunte dal 1835, il libro si erge come testimone che oggi Dio parla attraverso il Suo profeta vivente, il Presidente della Chiesa, a beneficio e guida della Chiesa.

Insegnamenti di Joseph Smith

Dio ha sempre guidato il Suo popolo e la Sua chiesa mediante la rivelazione.

Articoli di Fede 1:9: «Noi crediamo in tutto ciò che Dio ha rivelato, in tutto ciò che rivela ora, e noi crediamo che Egli rivelerà ancora molte cose grandi e importanti relative al Regno di Dio».4

«Non possiamo mai comprendere le cose del Dio del cielo senza le rivelazioni. Possiamo dare una parvenza di spiritualità ed esprimere opinioni sull’eternità, ma senza autorità».5

«La dottrina della rivelazione trascende di molto la dottrina della non rivelazione, poiché un principio rivelato dal cielo vale più di tutte le nozioni settarie».6

«Senza rivelazione non esiste salvezza; è vano per chiunque officiare senza di essa… Nessuno può essere un ministro di Gesù Cristo se non ha una testimonianza di Gesù, e questo è lo spirito di profezia [vedere Apocalisse 19:10]. Ogni volta che è stata predicata la salvezza è stato mediante la testimonianza. Gli uomini d’oggi testimoniano del cielo e dell’inferno senza averli mai visti e io affermo che nessuno conosce queste cose senza rivelazione».7

«Gesù insegnò: ‹Su questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte dell’Ades non la potranno vincere› [Matteo 16:18]. Su quale pietra? La rivelazione».8

«La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni fu fondata sulla rivelazione diretta, come è sempre accaduto per la vera chiesa di Dio, secondo le Scritture (Amos 3:7, Atti 1:2). Grazie alla volontà e alle benedizioni di Dio sono stato uno strumento nelle Sue mani, sino ad ora, per fare avanzare la causa di Sion».9

Nell’aprile 1834 il Profeta parlò ad una conferenza della Chiesa: «Il presidente Joseph Smith junior lesse il secondo capitolo della profezia di Gioele, pregò e, rivolgendosi all’assemblea, disse:… ‹Siamo in una posizione diversa da tutti gli altri popoli che abbiano mai vissuto sulla terra, pertanto le rivelazioni precedenti non sono adeguate alle nostre condizioni; esse furono date ad altra gente, che ci precedette. Negli ultimi giorni, però, Dio doveva radunare un rimanente del popolo d’Israele, tra cui ci sarebbe stata salvezza, come pure a Gerusalemme e a Sion [vedere Gioele 2:32]. Ora, se Iddio non desse più rivelazioni, dove troveremmo Sion e il rimanente del casato d’Israele?…›

Il Presidente raccontò come era stato ottenuto e tradotto il Libro di Mormon, della rivelazione del Sacerdozio di Aaronne, dell’organizzazione della Chiesa nel 1830, della rivelazione del Sommo Sacerdozio e del dono dello Spirito Santo riversato sulla Chiesa, quindi dichiarò: ‹Togliete il Libro di Mormon e le rivelazioni, e dov’è la nostra religione? Non esiste più›».10

Il presidente della Chiesa è stabilito per ricevere rivelazioni da Dio per la Chiesa; le persone possono ricevere rivelazioni per le loro responsabilità.

«Gesù… aveva costituito nella Chiesa primieramente gli Apostoli, in secondo luogo dei profeti, per l’opera del ministerio, per il perfezionamento dei santi, eccetera… La grande legge del cielo [è] che niente d[eve] mai essere fatto sulla terra senza rivelare il segreto ai Suoi servi, i profeti, conformemente ad Amos 3:7».11

Nell’agosto 1830 Joseph ed Emma Smith si trasferirono da Harmony, Pennsylvania, a Fayette, Stato di New York. Quando arrivarono scoprirono che alcuni santi erano stati ingannati dalla rivendicazione di false rivelazioni: «Con nostro sommo dolore… ci accorgemmo ben presto che Satana stava ingannando e cercando coloro che avrebbe potuto distruggere. Il fratello Hiram Page possedeva una certa pietra, attraverso la quale aveva ricevuto alcune ‹rivelazioni› sull’edificazione di Sion, sull’ordine della Chiesa, eccetera, il che era contrario all’ordine della casa di Dio, come specificato nel Nuovo Testamento, e nelle nostre più recenti rivelazioni. Poiché una conferenza era in programma per il 26 settembre, ritenni saggio limitarmi a parlare con i fratelli riguardo alla faccenda sino alla convocazione della conferenza. Scoprendo, tuttavia, che molte persone, in particolare la famiglia Whitmer e Oliver Cowdery, credevano nelle cose portate alla luce mediante questa pietra, pensammo bene di rivolgerci al Signore su questa faccenda importantissima. Prima che la conferenza si riunisse, ricevemmo quanto segue:

«Rivelazione per Oliver Cowdery, data a Fayette, Stato di New York, settembre 1830.

‹Ecco, in verità, in verità ti dico: Nessuno sarà nominato per ricevere comandamenti e rivelazioni in questa chiesa eccetto il mio servitore Joseph Smith jun., poiché egli li riceve proprio come Mosè. E tu sarai obbediente alle cose che gli darò…

E non comandare colui che è alla tua testa, e alla testa della chiesa; Poiché ho dato a lui le chiavi dei misteri e delle rivelazioni che sono suggellate, fino a che ne nominerò un altro al suo posto…

E ancora, prendi tuo fratello Hiram Page fra te e lui soli, e digli che le cose che egli ha scritto da quella pietra non sono da me e che Satana lo inganna; Poiché ecco, queste cose non sono state affidate a lui, e nulla sarà affidato ad alcuno in questa chiesa in contrasto con le alleanze della chiesa.

Poiché ogni cosa nella chiesa deve essere fatta in ordine e per consenso comune, mediante la preghiera della fede› [DeA 28:2–3, 6–7, 11–13]…

Alla fine l’assemblea si radunò. Fu affrontato l’argomento della pietra precedentemente menzionata e, dopo un’indagine considerevole, il fratello Page, come pure tutta la Chiesa presente, ripudiarono la pietra e tutto quanto le era connesso, con nostra mutua soddisfazione e felicità».12

«La Chiesa è guidata dai Presidenti o dalla [Prima] Presidenza di cui il Signore si serve per rivelare i Suoi disegni e la Sua volontà. Questo è l’ordine del cielo, nonché il potere e il privilegio d[el Sacerdozio di Melchisedec]. Inoltre qualsiasi dirigente di questa Chiesa ha il privilegio di avere delle rivelazioni attinenti alla sua particolare chiamata e al suo specifico dovere nella Chiesa».13

«Non ci sentiamo vincolati a ricevere rivelazioni da una persona, se questa non è legittimamente costituita e ordinata a questa autorità e senza che ne fornisca prova sufficiente…

È contrario all’ordine di Dio che un qualsiasi membro della Chiesa, o chiunque altro, possa ricevere istruzioni per coloro che sono investiti di un’autorità superiore alla sua; perciò capirai quanto sia sbagliato prestare loro attenzione. Se però una qualche persona riceve una visione o una visita da parte di un messaggero celeste, ciò può avvenire soltanto per il suo personale bene e ammaestramento, perché i principi fondamentali, il governo e la dottrina della Chiesa sono detenuti dalle chiavi del regno».14

Il presidente della Chiesa porta la parola di Dio per il nostro tempo e generazione.

Heber C. Kimball, quando era un consigliere del presidente Brigham Young, raccontò: «Il fratello Joseph Smith disse molte volte al fratello Brigham, a me stesso, e a altri, che ci rappresentava dinanzi a Dio, per istruirci, per guidarci e per riprendere coloro che sbagliano».15

Wilford Woodruff, quarto presidente della Chiesa, raccontò: «Ricordo una certa riunione alla quale partecipai a Kirtland quando ero da poco nella Chiesa. Alla riunione furono tenuti alcuni discorsi… sugli oracoli viventi e sulla parola scritta di Dio… Un dirigente della Chiesa si alzò e parlò in merito all’argomento: ‹Avete la parola di Dio davanti a voi nella Bibbia, nel Libro di Mormon e in Dottrina e Alleanze; avete la parola scritta di Dio e voi che date rivelazioni dovreste farlo in sintonia con questi libri, poiché ciò che vi è scritto è la parola di Dio. Dovremmo limitarci ad essi›.

Quando egli concluse, fratello Joseph si rivolse al fratello Brigham Young: ‹Fratello Brigham, voglio che tu salga sul podio e ci esponga il tuo punto di vista riguardo agli oracoli viventi e alla parola scritta di Dio›. Fratello Brigham si recò al podio, prese la Bibbia e l’aprì; prese il Libro di Mormon e lo aprì; prese Dottrina e Alleanze e l’aprì, poi dichiarò: ‹Questa è la parola di Dio scritta per noi, relativa all’opera di Dio dall’inizio del mondo fin quasi ai nostri giorni. Quando li paragono alle parole dei profeti [viventi], questi libri non sono niente per me; questi libri non trasmettono la parola di Dio direttamente come fanno le parole di un profeta o di un detentore del santo sacerdozio dei nostri giorni e della nostra generazione. Preferisco le parole dei profeti viventi a tutti gli scritti dei libri›. Questo fu il corso che seguì. Quando ebbe finito, il fratello Joseph disse alla congregazione: ‹Il fratello Brigham vi ha rivelato la parola del Signore e vi ha detto la verità›».16

Brigham Young, secondo presidente della Chiesa, narrò: «Molti anni fa il profeta Joseph osservò che se le persone avessero ricevuto le rivelazioni di cui era in possesso e avessero saggiamente agito di conseguenza, come stabilito dal Signore, per quanto concerneva il potere di fare e comprendere si sarebbero ritrovate molti anni più avanti rispetto alla loro condizione del tempo».17

Sosteniamo il presidente e gli altri dirigenti della Chiesa pregando per loro e seguendo il loro consiglio.

Joseph Smith riportò che il 27 marzo 1836 accadde quanto segue alla dedicazione del Tempio di Kirtland: «Quindi tenni un breve discorso e invitai i diversi quorum e tutta la congregazione dei santi a riconoscere i componenti della [Prima] Presidenza come profeti e veggenti, e a sostenerli con le preghiere. Tutti acconsentirono a farlo alzandosi.

Quindi invitai i quorum e la congregazione dei santi a riconoscere i Dodici Apostoli presenti come profeti, veggenti, rivelatori e come testimoni speciali per tutte le nazioni della terra, detentori delle chiavi del Regno, per schiuderlo, o far sì che ciò avvenga, e li invitai a sostenerli mediante le loro preghiere. La congregazione acconsentì alzandosi.

Invitai poi i quorum e la congregazione dei santi a riconoscere le presidenze dei Settanta… e a sostenerle con le preghiere, cosa che essi fecero alzandosi…

Il voto in ogni caso fu unanime e profetizzai a tutti che se avessero sostenuto questi uomini nelle diverse posizioni… il Signore li avrebbe benedetti, sì, nel nome di Cristo, e le delizie del cielo sarebbero state loro».18

«Come coloro che sostennero le mani di Mosè [vedere Esodo 17:8–13], così sosteniamo le mani di coloro che sono nominati a dirigere gli affari del Regno, in modo che possano essere rafforzati, siano in grado di compiere i loro propositi ed essere uno strumento nell’adempimento della grande opera degli ultimi giorni».19

«Se le persone dovessero fare le cose solo perché è stato loro consigliato di farle, senza tuttavia smettere mai di lamentarsi, non servirebbe a nulla; tanto varrebbe che non le facessero. Vi sono coloro che si professano santi eppure sono troppo inclini a mormorare, a criticare, quando vengono impartiti dei consigli che ritengono contrari ai loro sentimenti, anche quando essi stessi chiedono consiglio; ancor più quando tali consigli vengono dati senza che siano richiesti, e non concordano con la loro nozione delle cose. Ma, fratelli, noi ci aspettiamo cose migliori dalla maggior parte di voi; confidiamo che desideriate essere consigliati di volta in volta, e che vi adeguerete di buon animo a tali consigli ogniqualvolta li riceverete dalla giusta fonte».20

Eliza R. Snow narrò: «[Joseph Smith] disse che se Dio lo ha chiamato e lo ha scelto come strumento per dirigere la Chiesa, perché non lasciarglielo fare? Perché intralciarlo quando egli è preposto a fare una certa cosa? Chi conosce la mente di Dio? Non rivela Egli le cose in maniera diversa da come ce le aspettiamo? [Il Profeta] fece presente che egli continuava a testa alta, benché tutto lo opprimesse, lo ostacolasse e lo contrastasse; malgrado tutta quest’opposizione, alla fine ne usciva sempre bene…

Egli rimproverava coloro che erano disposti a trovare difetti nella gestione degli affari della Chiesa, affermando che Dio lo aveva chiamato a guidarla e che egli l’avrebbe fatto bene; coloro che interferiscono saranno svergognati quando la loro follia sarà resa manifesta».21

Coloro che rigettano il profeta vivente non progrediranno e porteranno su se stessi i giudizi di Dio.

«Nonostante tutta la conoscenza provenga letteralmente da Dio, quando è stata rivelata, non tutti gli uomini l’hanno accettata come rivelazione…

Noè era un uomo perfetto e la conoscenza o rivelazione di ciò che sarebbe accaduto sulla terra gli diede la forza di prepararsi, salvare se stesso e la famiglia dalla distruzione causata dal diluvio. Questa conoscenza, o rivelazione… non fu creduta dagli abitanti della terra. Essi sapevano che Adamo fu il primo uomo, fatto a immagine di Dio; che era una persona buona; che Enoc aveva camminato con Dio trecentosessantacinque anni e che fu traslato in cielo senza gustare la morte. Essi, tuttavia, non poterono accettare una rivelazione nuova: crediamo in quelle antiche perché ci credevano i nostri padri, ma non nelle nuove; e il diluvio li spazzò via…

Lo stesso principio… fu evidente quando il Salvatore venne nella carne tra i Giudei. [Questi] si vantavano delle rivelazioni antiche, ornavano i sepolcri dei morti, pagavano le decime della menta e dell’aneto, facevano preghiere lunghe per mettersi in mostra, attraversavano il mare e la terra per fare un proselito, tuttavia quando le rivelazioni nuove furono date proprio dalla bocca del grande Io Sono, non le accettarono: era troppo. Ciò dimostrò la corruzione di quella generazione e di altre precedenti. Essi gridarono: toglilo di mezzo; crocifiggilo!…

Ancora una volta, accadde la stessa cosa e fu usato il medesimo linguaggio quando il Libro di Mormon giunse a questa generazione. Le rivelazioni antiche, i patriarchi, i pellegrini e gli apostoli del passato furono benedetti. Noi crediamo in loro, ma non possiamo accettare quelle nuove».22

«Il mondo si è sempre ingannato prendendo i falsi profeti per veri e considerando coloro che erano mandati da Dio dei falsi profeti, quindi uccidendoli, lapidandoli, punendoli e imprigionandoli. I profeti hanno dovuto nascondersi ‹in deserti e spelonche e per grotte della terra› [vedere Ebrei 11:38], e, benché fossero gli uomini più onorabili della terra, li bandirono dalla società come vagabondi, mentre hanno tenuto cari, onorato e sostenuto le canaglie, i vagabondi, gli ipocriti, gli impostori e gli uomini più vili».23

«Non ho la più pallida idea, se Cristo dovesse venire sulla terra e predicare cose tanto severe come quelle che insegnò ai Giudei, se questa generazione Lo rigetterebbe per la Sua rigorosità… Molti diranno: ‹Io non ti abbandonerò mai; rimarrò sempre al tuo fianco›. Ma nel momento in cui insegnate loro alcuni dei misteri del regno di Dio, che sono conservati nei cieli per essere rivelati ai figliuoli degli uomini quando sono pronti a riceverli, essi saranno i primi a lapidarvi e a mandarvi a morte. Fu per questo stesso principio che crocifissero il Signore Gesù Cristo, principio che indurrà il popolo a uccidere i profeti di questa generazione.

Molte cose sono [inspiegabili] per i figli degli uomini negli ultimi giorni: per esempio, che Dio risuscita i morti; [essi dimenticano] che certe cose sono tenute nascoste fin da prima della fondazione del mondo, cose che saranno rivelate ai fanciulli negli ultimi giorni.

Anche in mezzo a noi ci sono molti uomini e donne che sono troppo saggi per essere ammaestrati, perciò essi devono morire nella loro ignoranza, e scoprire l’errore solo nella risurrezione. Molti chiudono la porta del cielo dicendo: ‹Quello che Dio rivelerà io lo crederò›…

È sempre accaduto che un uomo mandato da Dio con il sacerdozio, che predica la pienezza del Vangelo, è scacciato dagli amici, che sono pronti a massacrarlo se insegna cose che essi immaginano sbagliate: Gesù fu crocifisso in base a questo principio».24

«Guai, guai a quell’uomo o gruppo di uomini che alzano le mani contro Dio e il Suo testimone in questi ultimi giorni: essi quasi inganneranno gli eletti!…

Quando un uomo va in giro profetizzando e comandando al prossimo di osservare i suoi insegnamenti, deve essere un vero profeta o uno falso. I falsi profeti si fanno sempre avanti per osteggiare i veri profeti e predicano in maniera così vicina alla verità da ingannare quasi anche gli eletti».25

«In conseguenza del rifiutare il vangelo di Gesù Cristo e i profeti che Dio ha mandato, in varie epoche del mondo, i giudizi divini sono caduti su persone, città e nazioni, come avvenne alle città di Sodoma e Gomorra, che furono distrutte per aver rigettato i profeti».26

William P. McIntire riferì: «[Joseph Smith] profetizzò che tutti coloro che prendevano alla leggera le rivelazioni date, lui e le sue parole, ben presto avrebbero pianto e si sarebbero lamentati… dicendo: ‹Oh! Se avessimo prestato ascolto alle parole di Dio e alle rivelazioni date».27

Suggerimenti per lo studio e l’insegnamento

Quando studiate il capitolo o vi preparate a insegnare, riflettete sulle idee seguenti. Per ulteriori suggerimenti, consultate le pagine vii–xii.

  • Esaminate il racconto alle pagine 199–200, prestando attenzione a come i primi santi considerarono le rivelazioni ricevute da Joseph Smith. Che sentimenti provate per Dottrina e Alleanze?

  • Leggete il quarto paragrafo a pagina 201. Perché ritenete che «senza rivelazione non esist[a] salvezza»?

  • Esaminate le pagine 202–203. Perché pensate che talvolta le persone si lascino ingannare, come nella storia di Hiram Page? Che cosa possiamo fare per evitare di essere ingannati da falsi profeti o da falsi insegnamenti?

  • Leggete gli ultimi due paragrafi a pagina 203 e il paragrafo che continua a pagina 204. Qual è il vantaggio di avere solo un uomo che può ricevere rivelazioni per tutta la Chiesa? Che esperienze potete raccontare nelle quali il Signore vi ha guidato nei vostri compiti specifici?

  • Leggete alle pagine 204–205 come Joseph Smith e Brigham Young risposero quando un uomo affermò che dovremmo limitarci alle rivelazioni riportate nelle Scritture. Che cosa mancherebbe nella vostra vita se vi limitaste alle opere canoniche, senza ascoltare le parole dei profeti viventi? Che cosa possiamo fare per seguire lo spirito del consiglio di Brigham Young?

  • Che cosa possiamo fare per sostenere il presidente e gli altri dirigenti della Chiesa? (Per alcuni esempi vedere le pagine 205–206). Che consiglio ha fornito il presidente della Chiesa all’ultima conferenza generale? In che modo avete tratto beneficio dal seguire il profeta e gli altri dirigenti della Chiesa?

  • Quali sono alcuni modi in cui le persone respingono i profeti di Dio? (Per alcuni esempi vedere le pagine 206–209). Quali sono alcune conseguenze possibili dallo scegliere di non seguire il consiglio di coloro che il Signore ha scelto per guidare la Sua chiesa?

Ulteriori versetti di riferimento: Proverbi 29:18; Giacobbe 4:8; 3 Nefi 28:34; Mormon 9:7–9; DeA 21:1–6

Note

  1. Parley P. Pratt, Autobiography of Parley P. Pratt, edita da Parley P. Pratt junior (1938), pagina 62; punteggiatura modernizzata; divisione dei paragrafi modificata.

  2. «The Conference Minutes and Record Book of Christ’s Church of Latter Day Saints 1838–39; 1844», 2 novembre 1831, pagina 16, riportata da John Whitmer, Archivio della Chiesa, Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, Salt Lake City, Utah. Questo libro contiene registrazioni dal 1830 al 1844.

  3. History of the Church, 1:235; «History of the Church» (manoscritto), libro A-1, pagine 172–173, Archivio della Chiesa.

  4. Articoli di Fede 1:9.

  5. History of the Church, 5:344; discorso tenuto da Joseph Smith l’8 aprile 1843 a Nauvoo, Illinois; riportato da Willard Richards e William Clayton.

  6. History of the Church, 6:252; discorso tenuto da Joseph Smith il 10 marzo 1844 a Nauvoo, Illinois; riportato da Wilford Woodruff.

  7. History of the Church, 3:389–390; discorso tenuto da Joseph Smith nel luglio 1839 circa a Commerce, Illinois; riportato da Willard Richards.

  8. History of the Church, 5:258; discorso tenuto da Joseph Smith il 22 gennaio 1843 a Nauvoo, Illinois; riportato da Wilford Woodruff.

  9. History of the Church, 6:9; Joseph Smith, «Latter Day Saints», I. Daniel Rupp, He Pasa Ekklesia [The Whole Church]: An Original History of the Religious Denominations at Present Existing in the United States (1844), pagina 404.

  10. History of the Church, 2:52; punteggiatura modernizzata; divisione dei paragrafi modificata; verbale della conferenza della Chiesa tenuta il 21 aprile 1834 a Norton, Ohio; riportato da Oliver Cowdery.

  11. «Baptism», articolo di fondo pubblicato su Times and Seasons, 1 settembre 1842, pagina 905; grammatica modernizzata; Joseph Smith era l’editore della pubblicazione.

  12. History of the Church, 1:109–111, 115; divisione dei paragrafi modificata; «History of the Church» (manoscritto), libro A-1, pagine 53–55, 58, Archivio della Chiesa. In History of the Church la data dell’arrivo di Joseph e Emma a Fayette è scorrettamente riportata come agosto 1830.

  13. History of the Church, 2:477; discorso tenuto da Joseph Smith il 6 aprile 1837 a Kirtland, Ohio; riportato da Messenger and Advocate, aprile 1837, pagina 487.

  14. History of the Church, 1:338; lettera scritta da Joseph Smith e Frederick G. Williams a John S. Carter, 13 aprile 1833, Kirtland, Ohio.

  15. Heber C. Kimball, Deseret News, 5 novembre 1856, pagina 274.

  16. Wilford Woodruff, Conference Report, ottobre 1897, pagine 22–23; punteggiatura modernizzata; divisione dei paragrafi modificata.

  17. Brigham Young, Deseret News, 9 dicembre 1857, pagina 316.

  18. History of the Church, 2:417–418; diario di Joseph Smith, 27 marzo 1836, Kirtland, Ohio; vedere anche Messenger and Advocate, marzo 1836, pagina 277.

  19. History of the Church, 4:186; lettera scritta ai santi da Joseph Smith e dai suoi consiglieri della Prima Presidenza, settembre 1840, Nauvoo, Illinois, pubblicata su Times and Seasons, ottobre 1840, pagina 178.

  20. History of the Church, 4:45, nota a piè di pagina; lettera scritta dalla Prima Presidenza e dal sommo consiglio ai santi che vivevano a ovest di Kirtland, Ohio, 8 dicembre 1839, Commerce, Illinois, pubblicata su Times and Seasons, dicembre 1839, pagina 29.

  21. History of the Church, 4:603–604; discorso tenuto da Joseph Smith il 28 aprile 1842 a Nauvoo, Illinois; riportato da Eliza R. Snow; vedere anche appendice, pagina 572, punto 3.

  22. «Knowledge Is Power», articolo di fondo pubblicato su Times and Seasons, 15 agosto 1842, pagine 889–890; scrittura delle parole, punteggiatura e grammatica modernizzate; corsivo eliminato; Joseph Smith era l’editore della pubblicazione.

  23. History of the Church, 4:574; punteggiatura modernizzata; «Try the Spirits», articolo di fondo pubblicato su Times and Seasons, 1 aprile 1842, pagina 744; Joseph Smith era l’editore della pubblicazione.

  24. History of the Church, 5:423–425; punteggiatura modernizzata; divisione dei paragrafi modificata; discorso tenuto da Joseph Smith l’11 luglio 1843 a Nauvoo, Illinois; riportato da Wilford Woodruff e Willard Richards; vedere anche appendice, pagina 572, punto 3.

  25. History of the Church, 6:364; discorso tenuto da Joseph Smith il 12 maggio 1844 a Nauvoo, Illinois; riportato da Thomas Bullock.

  26. History of the Church, 5:256–257; discorso tenuto da Joseph Smith il 22 gennaio 1843 a Nauvoo, Illinois; riportato da Wilford Woodruff.

  27. William P. McIntire, che riportava un discorso tenuto da Joseph Smith all’inizio del 1841 a Nauvoo, Illinois; William Patterson McIntire, Notebook 1840–1845, Archivio della Chiesa.