Manuali e chiamate
31. Interviste e altri incontri con i membri


“31. Interviste e altri incontri con i membri”, Manuale generale – Servire ne La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (2020).

“31. Interviste e altri incontri con i membri”, Manuale generale.

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uomini che si stringono la mano

31.

31. Interviste e altri incontri con i membri

31.0

Introduzione

Spesso Gesù Cristo ministrava alle persone una ad una (vedere, per esempio, Giovanni 4:5–26; 3 Nefi 17:21). Egli ama ciascun figlio di Dio e lo aiuta individualmente.

Come dirigente della Chiesa e servitore di Gesù Cristo, anche tu hai opportunità di aiutare i figli di Dio, individualmente, nel loro progresso spirituale. Un modo importante per farlo è attraverso le interviste e altri incontri a tu per tu. Parte del servizio più significativo che renderai avverrà a livello individuale. In questi contesti, potrai dimostrare amore cristiano, alzare “le mani cadenti” e rafforzare “le ginocchia fiacche” (Dottrina e Alleanze 81:5).

In questo capitolo, il termine intervista si riferisce a un incontro tra un dirigente e un individuo per stabilire se questi può prendere parte a un’ordinanza o ricevere una chiamata (vedere 31.2). In generale, queste interviste sono tenute da un membro del vescovato o della presidenza di palo. Il termine intervista si riferisce anche alle interviste di ministero tenute da un membro della presidenza della Società di Soccorso o del quorum degli anziani (vedere 21.3).

Oltre a queste interviste, ci sono molti altri motivi per cui un dirigente della Chiesa può incontrarsi con i singoli membri (vedere 31.3). Per esempio, il vescovato ha regolarmente in programma degli incontri con ogni giovane del rione (vedere 31.3.1). Anche se non servi in un vescovato, il vescovo può chiederti di incontrare un membro che è nel bisogno per fornirgli un sostegno e un ministero continuativi. Un membro potrebbe anche rivolgersi a te quando affronta una difficoltà personale o familiare.

Questo capitolo può aiutare tutti i dirigenti che hanno opportunità di incontrarsi con i singoli membri. Tra questi vi possono essere le dirigenti della Società di Soccorso e delle Giovani Donne, i dirigenti del quorum degli anziani, i fratelli e le sorelle ministranti o altre persone incaricate dal vescovo.

31.1

Principi guida

31.1.1

Prepararsi spiritualmente

Se hai la responsabilità di incontrarti con un membro della Chiesa, il Signore ti benedirà con l’ispirazione di cui avrai bisogno, se la cerchi. Preparati spiritualmente tramite la preghiera, lo studio delle Scritture e il retto vivere. Ascolta i suggerimenti dello Spirito Santo. Egli ti guiderà con impressioni, pensieri e sentimenti. Può aiutarti a ricordare gli insegnamenti che hai studiato nelle Scritture e le parole dei profeti degli ultimi giorni che possono aiutare la persona con cui ti stai incontrando (vedere Dottrina e Alleanze 84:85; 100:5–8).

Il sito della Chiesa contiene una raccolta di Risorse per offrire supporto. Mentre ti prepari a incontrare un membro, potresti ripassare le informazioni disponibili su argomenti che si applicano a lui.

Lo Spirito Santo può anche guidare il membro con cui ti stai incontrando. Potresti invitarlo a prepararsi anch’egli spiritualmente per il vostro incontro.

Potresti pregare con il membro all’inizio dell’incontro. Questo può invitare uno spirito di umiltà e fede nel chiedere aiuto a Dio insieme (vedere Dottrina e Alleanze 6:32; 29:6).

Durante l’intervista o l’incontro, potrebbe sorgere una questione o una domanda che non ti senti pronto a trattare. Puoi suggerire che tu e il membro cerchiate la guida del Signore, ad esempio tramite lo studio, la preghiera e il digiuno. Puoi anche fare riferimento alle informazioni pertinenti contenute in Risorse per offrire supporto sul sito della Chiesa o in Aiuto nelle difficoltà sul sito della Chiesa e nella Biblioteca evangelica. Poi potete incontrarvi nuovamente per approfondire la questione.

Se il membro ha commesso un peccato grave, rimandalo al vescovo.

31.1.2

Aiutare il membro a sentire l’amore di Dio

Come dirigente della Chiesa, tu rappresenti il Salvatore. Una parte importante della Sua missione è quella di comunicare l’amore di Dio ai Suoi figli (vedere Giovanni 3:16–17). Quando vengono da te per un’intervista o per ricevere aiuto durante una difficoltà personale, spesso ciò di cui i membri hanno più bisogno è sapere che il Padre Celeste li ama. Questo amore può rafforzarli e ispirarli a venire a Cristo, pentirsi del peccato e fare buone scelte.

Le Scritture e le parole dei profeti degli ultimi giorni invitano lo Spirito e insegnano la dottrina pura. Quando incontri i membri usale spesso, con sensibilità e amore. Usale per ispirare e incoraggiare, non per condannare, forzare o incutere paura.

Programma abbondante tempo per l’incontro. Il membro non deve percepire che tu sei troppo occupato. Offrigli tutta la tua attenzione.

31.1.3

Aiutare il membro ad attingere al potere del Salvatore

Gesù Cristo prese su di sé i nostri peccati “per poter cancellare [le nostre] trasgressioni, secondo il potere della sua liberazione” (Alma 7:13). Egli prese anche su di sé le nostre afflizioni, le nostre pene e le nostre infermità per poter “conoscere […] come soccorrere il suo popolo” (vedere Alma 7:11–12).

Incoraggia i membri a volgersi a Lui. Aiutali ad attingere al Suo potere di rafforzare, confortare e redimere. Questo potere giunge esercitando la fede in Gesù Cristo, seguendo il Suo esempio, ricevendo le ordinanze del sacerdozio, osservando le alleanze e agendo in base ai suggerimenti dello Spirito Santo.

31.1.4

Aiutare il membro a sentirsi a proprio agio e al sicuro

Alcuni membri hanno vissuto esperienze che li fanno sentire ansiosi o sopraffatti quando si incontrano con un dirigente della Chiesa. Cerca dei modi per aiutarli a sentirsi calmi, al sicuro e a loro agio. Scopri dal membro che cosa puoi fare per essere d’aiuto.

Dai sempre al membro la possibilità di avere qualcun altro presente durante un’intervista o un incontro. Quando incontri un membro del sesso opposto, un bambino o un giovane, assicurati che sia presente un genitore o un altro adulto. Questa persona può essere presente all’incontro o attendere fuori dalla stanza, a seconda delle preferenze del membro con cui ti stai incontrando.

Se un incontro nella casa di riunione mette a disagio il membro, decidi insieme a lui un luogo diverso in cui incontrarvi. Trova un luogo in cui lo Spirito Santo possa essere presente e in cui si possa mantenere la riservatezza. Tieni anche in considerazione la tua sicurezza e quella del membro. Per informazioni su come incontrarsi in modo virtuale con i membri, vedere 31.4.

Un altro aspetto importante dell’aiutare i membri a sentirsi al sicuro è mantenere la riservatezza. Rassicura il membro che la vostra conversazione sarà riservata.

Non condividere informazioni riservate con nessuno — compreso il tuo coniuge o altri dirigenti della Chiesa — a meno che il membro non dia il permesso. Continua a mantenere tali questioni riservate anche dopo che sei stato rilasciato. Infrangere la riservatezza può danneggiare la fede, la fiducia e la testimonianza di un membro. È più probabile che i membri cerchino aiuto dai dirigenti della Chiesa se sanno che ciò che condividono sarà mantenuto riservato.

Per ulteriori informazioni sulla riservatezza, comprese le informazioni legali, vedere 32.4.4.

31.1.5

Porre domande ispirate e ascoltare con attenzione

Quando ti incontri con un membro, poni domande che ti aiutino a capire la sua situazione. Dai al membro la possibilità di esprimere liberamente i suoi pensieri e sentimenti.

Mentre il membro parla, ascolta con cura e attenzione. Cerca di comprendere pienamente prima di rispondere. Se necessario, poni domande di approfondimento per assicurarti di aver capito. Tuttavia, non indagare inutilmente.

L’ascolto aiuta a porre le basi della fiducia. Aiuta gli altri a sentirsi compresi, apprezzati e amati. Le persone spesso hanno bisogno che qualcuno di cui si fidano le ascolti mentre si adoperano per superare le loro difficoltà. L’ascolto può anche aiutarti ad aprire il cuore ai suggerimenti dello Spirito Santo.

31.1.6

Incoraggiare l’autosufficienza

A motivo del tuo amore per i membri, potresti voler offrire immediatamente delle soluzioni ai loro problemi. Tuttavia, li benedirai maggiormente aiutandoli a trovare soluzioni e a prendere decisioni da sé (vedere Dottrina e Alleanze 9:8).

Aiutali ad analizzare i loro problemi o le loro domande nel contesto del vangelo di Gesù Cristo e del piano di salvezza. Insegna loro come cercare la guida del Signore tramite le Scritture, le parole dei profeti viventi e la rivelazione personale. In questo modo, aiuti i membri a prepararsi ad affrontare altre difficoltà in futuro. Saranno anche maggiormente in grado di aiutare gli altri, compresa la propria famiglia.

31.1.7

Sostenere gli sforzi per pentirsi

A volte un membro può cercare aiuto per pentirsi di un peccato. C’è molto che puoi fare per ispirare la fede in Gesù Cristo e incoraggiare il membro a cercare il perdono.

Solo il vescovo o il presidente di palo possono aiutare una persona a risolvere peccati gravi. Alcuni di questi sono elencati in 32.6. Se il membro ha commesso uno di questi peccati, dovrebbe incontrarsi subito con il vescovo o il presidente di palo.

Ogni vescovo e ogni presidente di palo è “un giudice in Israele” (Dottrina e Alleanze 107:72). Mediante questa autorità essi aiutano i membri a pentirsi dei peccati e a venire a Cristo, Colui che perdona i peccati (vedere 32.1 e 32.3).

In tali responsabilità, questi dirigenti rappresentano il Signore. Si sforzano di usare il giudizio che Egli darà loro (vedere 3 Nefi 27:27). Insegnano che il pentimento comprende esercitare la fede in Gesù Cristo, avere uno spirito contrito, abbandonare il peccato, ricercare il perdono, rimediare a quanto fatto e osservare i comandamenti con rinnovato impegno.

Come aiuto nell’adempimento del loro ruolo, i vescovi e i presidenti di palo sono benedetti con il dono spirituale del discernimento. Questo dono li aiuta a discernere la verità, a comprendere ciò che ha nel cuore il membro e a individuare le sue necessità (vedere 1 Re 3:6–12; Dottrina e Alleanze 46:27–28).

Sebbene la confessione avvenga con un “giudice in Israele”, con il permesso del membro, altri dirigenti possono dare sostegno nei suoi sforzi per pentirsi. Ciò è particolarmente utile quando il pentimento richiederà molto tempo. Vedere l’ultima parte di 32.8.1 per le linee guida.

31.1.8

Reagire in modo appropriato ai maltrattamenti

Non si possono tollerare maltrattamenti di alcun tipo. Prendi sul serio le segnalazioni di maltrattamenti. Se vieni a conoscenza che qualcuno è stato maltrattato, riferisci i maltrattamenti alle autorità civili e consultati con il vescovo. Le linee guida su come segnalare maltrattamenti e agire in tali casi si trovano in 38.6.2.

Per informazioni su che cosa devono fare i vescovi e i presidenti di palo quando vengono a conoscenza di maltrattamenti, vedere 38.6.2.1.

Per informazioni su come aiutare le vittime di maltrattamenti, vedere “Maltrattamenti (aiuto alla vittima)” in Risorse per offrire supporto. Puoi anche indirizzare i membri alle utili risorse sui maltrattamenti in Aiuto nelle difficoltà.

Per informazioni su come aiutare le vittime di stupro o altra violenza sessuale, vedere 38.6.18.2.

31.2

Interviste

31.2.1

Scopi delle interviste

In generale, i dirigenti della Chiesa intervistano i membri per stabilire se:

  • Sono preparati a ricevere un’ordinanza o a prendervi parte.

  • Possono essere chiamati a un incarico nella Chiesa.

La maggior parte delle interviste di questo tipo sono tenute da un membro del vescovato o della presidenza di palo. Non possono essere delegate ad altri dirigenti di rione. Tuttavia, un presidente di palo può delegare alcune interviste ai sommi consiglieri come indicato nell’Elenco delle chiamate (vedere 30.8).

31.2.2

Tipi di interviste

Il vescovo è chiamato come “giudice comune” nel suo rione (Dottrina e Alleanze 107:74; vedere anche 7.1.3). Anche il presidente di palo serve come giudice comune (vedere 6.2.3). Questi dirigenti detengono le chiavi del sacerdozio necessarie per autorizzare le ordinanze. Per questi motivi, ci sono alcune interviste che solo loro possono tenere. Possono delegare altre interviste ai consiglieri. La seguente tabella elenca chi può tenere ogni intervista.

Chi può tenere l’intervista

Scopo dell’intervista

Chi può tenere l’intervista

Solo il vescovo

Scopo dell’intervista

  • Rilasciare una raccomandazione per il tempio a un membro che sta per ricevere la propria investitura o che sta per essere suggellato al coniuge (vedere 26.3.1).

  • Rilasciare una raccomandazione per il tempio a un nuovo convertito (vedere 26.4.2).

  • Ordinare un nuovo convertito maschio a un ufficio nel Sacerdozio di Aaronne (vedere 38.2.9.1).

  • Ordinare un giovane o un uomo all’ufficio di sacerdote (vedere 18.10.2).

  • Raccomandare un uomo perché sia ordinato anziano o sommo sacerdote (vedere 31.2.6). Per tenere questa intervista è necessaria l’approvazione della presidenza di palo.

  • Raccomandare un membro affinché serva come missionario a tempo pieno (vedere 24.4.2).

  • Chiamare un membro a servire come presidente o presidentessa di un’organizzazione di rione.

  • Chiamare un sacerdote a servire come assistente nel quorum dei sacerdoti.

  • Aiutare un membro a pentirsi di un peccato grave (vedere il capitolo 32).

  • Approvare che un membro si iscriva a un’università o un college della Chiesa o continui a frequentarli.

  • Approvare che un membro riceva un prestito del Fondo perpetuo per l’istruzione, ove disponibile.

  • Consentire a un membro di dichiarare la propria posizione di pagatore di decima (vedere 34.3.1.2).

  • Autorizzare l’uso dei fondi delle offerte di digiuno (vedere 31.3.4 e 22.6.1).

Chi può tenere l’intervista

Vescovo o consigliere da lui incaricato

Scopo dell’intervista

  • Rinnovare una raccomandazione per il tempio (vedere 26.3.1).

  • Rilasciare una raccomandazione per il tempio per partecipare ai battesimi e alle confermazioni per procura (vedere 26.4.3).

  • Rilasciare una raccomandazione per il tempio per essere suggellati ai genitori o per assistere al suggellamento dei fratelli ai genitori (vedere 26.4.4).

  • Chiamare un membro a servire in una chiamata di rione come indicato in 30.8.

  • Autorizzare il battesimo e la confermazione di un bambino di 8 anni che è un membro registrato o che ha un genitore o un tutore che è membro della Chiesa (vedere 31.2.3.1).

  • Autorizzare l’ordinazione di un giovane all’ufficio di diacono o insegnante (vedere 18.10.2).

  • Rilasciare una raccomandazione per la benedizione patriarcale (vedere 18.17).

  • Autorizzare un detentore del sacerdozio a celebrare un’ordinanza del sacerdozio in un altro rione, se non ha una raccomandazione per il tempio (vedere il modulo Raccomandazione per celebrare un’ordinanza).

Chi può tenere l’intervista

Solo il presidente di palo

Scopo dell’intervista

  • Rilasciare una raccomandazione per il tempio a un membro che sta per ricevere la propria investitura o che sta per essere suggellato al coniuge (vedere 26.3.1).

  • Raccomandare un membro affinché serva come missionario a tempo pieno (vedere 24.4.2).

  • Rilasciare un missionario a tempo pieno che è tornato a casa (vedere 24.8.2).

  • Quando autorizzato, chiamare un membro a servire come consigliere nella presidenza di palo, patriarca o vescovo (vedere 30.8.1 e 30.8.3).

  • Chiamare un membro a servire come presidente del quorum degli anziani o presidentessa della Società di Soccorso di palo.

  • Aiutare un membro a pentirsi di un peccato grave (vedere il capitolo 32).

Chi può tenere l’intervista

Presidente di palo o consigliere da lui incaricato

Scopo dell’intervista

  • Rinnovare una raccomandazione per il tempio (vedere 26.3.1).

  • Autorizzare l’ordinazione di un uomo all’ufficio di anziano o sommo sacerdote (vedere 18.10.1).

  • Chiamare i membri a servire nelle chiamate come indicato in 30.8.1 e 30.8.3.

  • Verificare la salute e la dignità di un missionario in partenza poco prima che sia messo a parte (vedere 24.5.3).

  • Approvare l’iscrizione di un membro a un’università o a un college della Chiesa.

I missionari a tempo pieno intervistano i convertiti per il battesimo e la confermazione (vedere 31.2.3.2).

I membri delle presidenze del quorum degli anziani e della Società di Soccorso tengono le interviste di ministero (vedere 21.3).

31.2.3

Interviste per il battesimo e la confermazione

31.2.3.1

Bambini che sono membri registrati

Il vescovo detiene le chiavi del sacerdozio per il battesimo dei bambini di 8 anni che sono membri registrati nel suo rione. Per questo motivo, lui o un consigliere incaricato intervistano le seguenti persone per il battesimo:

  • Bambini di 8 anni che sono membri registrati.

  • Bambini di otto anni che non sono membri registrati ma che hanno un genitore o tutore membro della Chiesa.

  • Membri registrati dai 9 anni in su il cui battesimo è stato rimandato a causa di disabilità intellettive.

Nell’intervista, il membro del vescovato si assicura che il bambino comprenda gli scopi del battesimo (vedere 2 Nefi 31:5–20). Si assicura anche che il bambino capisca l’alleanza battesimale e sia determinato a rispettarla (vedere Mosia 18:8–10). Non ha bisogno di usare un elenco specifico di domande. Questa non è un’intervista per stabilire la dignità, poiché i “bambini non hanno bisogno del pentimento” (Moroni 8:11).

È obbligatorio il permesso dei genitori o tutori prima che un minore possa essere battezzato (vedere 38.2.8.2).

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uomo e donna che parlano

31.2.3.2

Convertiti

Il presidente di missione detiene le chiavi del sacerdozio per il battesimo dei convertiti. Per questo motivo, un missionario a tempo pieno intervista:

  • Le persone dai 9 anni in su che non sono mai state battezzate e confermate. Vedere in 31.2.3.1 l’eccezione riguardante coloro che hanno disabilità intellettive.

  • I bambini dagli 8 anni in su i cui genitori non sono membri della Chiesa.

  • I bambini dagli 8 anni in su che hanno un genitore che viene anch’egli battezzato e confermato.

Il capodistretto o il capozona missionario tengono l’intervista. Per informazioni sulle situazioni che richiedono un’autorizzazione speciale, vedere 38.2.8.6.

Ogni convertito potenziale deve incontrarsi anche con il vescovo prima del battesimo. Il vescovo tuttavia non lo intervista per il battesimo, né stabilisce la sua dignità. Lo scopo di questo incontro è quello di stabilire un rapporto con la persona.

Nell’intervista, il missionario segue la guida dello Spirito per stabilire se la persona soddisfa i requisiti descritti in Dottrina e Alleanze 20:37 (vedere anche Mosia 18:8–10; Moroni 6:1–4). Il missionario utilizza le seguenti domande adattandole all’età, alla maturità e alle circostanze della persona.

  1. Credi che Dio è il nostro Padre Eterno? Credi che Gesù Cristo è il Figlio di Dio, il Salvatore e il Redentore del mondo?

  2. Credi che la Chiesa e il vangelo di Gesù Cristo sono stati restaurati tramite il profeta Joseph Smith? Credi che [nome dell’attuale presidente della Chiesa] è un profeta di Dio? Che cosa significa questo per te?

  3. Che cosa significa per te pentirsi? Senti di esserti pentito/a dei peccati commessi in passato?

  4. Ti è stato insegnato che essere membri de La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni comporta vivere secondo le norme del Vangelo. Che cosa comprendi delle seguenti norme? Sei disposto/a a osservarle?

    • La legge della castità, che vieta qualunque rapporto sessuale al di fuori dei vincoli legali del matrimonio tra un uomo e una donna

    • La legge della decima

    • La Parola di Saggezza

    • La santità della domenica, che comprende il prendere il sacramento ogni settimana e il servire il prossimo.

  5. Hai mai commesso un crimine grave? Se sì, in questo momento sei sottoposto/a a libertà controllata o libertà condizionale?

  6. Sei mai stato/a coinvolto/a in un’interruzione volontaria della gravidanza? (Vedere 38.6.1).

  7. Quando ti battezzi, fai alleanza con Dio che sei disposto/a a prendere su di te il nome di Cristo, a servire gli altri, a stare come testimone di Dio in ogni momento e a obbedire ai Suoi comandamenti per tutta la vita. Sei pronto/a a fare questa alleanza e a sforzarti di tenervi fede?

Per istruzioni se la persona risponde affermativamente alla domanda 5 o 6, vedere 38.2.8.6. Vedere anche 38.2.8.7.

Se la persona è preparata per il battesimo, l’intervistatore compila la Scheda di battesimo e confermazione (vedere 18.8.3).

31.2.4

Interviste per l’ordinazione a un ufficio nel Sacerdozio di Aaronne

Il vescovo detiene le chiavi del sacerdozio per il conferimento del Sacerdozio di Aaronne. Egli detiene anche le chiavi per l’ordinazione agli uffici di diacono, insegnante e sacerdote. Il vescovo o un consigliere incaricato intervistano i fratelli da ordinare diaconi o insegnanti per determinare se sono spiritualmente preparati. Il vescovo intervista coloro che devono essere ordinati sacerdoti.

Per ulteriori informazioni, vedere 18.10.2.

31.2.5

Interviste per le raccomandazioni per il tempio

Il tempio è la casa del Signore. Entrare nel tempio e in esso partecipare alle ordinanze è un sacro privilegio. Questo privilegio è riservato a coloro che sono spiritualmente preparati e che si sforzano di osservare le norme del Signore, come stabilito dai dirigenti del sacerdozio autorizzati.

Per prendere questa decisione, i dirigenti del sacerdozio intervistano il membro usando le domande contenute in Risorse per i dirigenti e per l’archivista (LCR) (vedere anche le linee guida contenute in 26.3). I dirigenti non devono aggiungere o rimuovere alcun requisito. Possono tuttavia adattare le domande all’età e alle circostanze del membro.

31.2.6

Interviste per l’ordinazione a un ufficio nel Sacerdozio di Melchisedec

Il presidente di palo detiene le chiavi del sacerdozio per il conferimento del Sacerdozio di Melchisedec. Egli detiene anche le chiavi per l’ordinazione agli uffici di anziano e di sommo sacerdote.

Con l’approvazione della presidenza di palo, il vescovo intervista il membro usando le domande che seguono. Prima di farlo, verifica che il certificato di appartenenza della persona non riporti un’annotazione, una limitazione relativa alle ordinanze o all’appartenenza alla Chiesa.

Se, dopo l’intervista, il vescovo ritiene che il membro sia pronto per essere ordinato, compila e invia la Scheda di ordinazione al Sacerdozio di Melchisedec. Poi un membro della presidenza di palo intervista il membro, usando anch’egli le domande sotto riportate.

Un uomo che riceve il Sacerdozio di Melchisedec entra nel giuramento e alleanza del sacerdozio. Ciò è descritto in Dottrina e Alleanze 84:33–44. Durante le interviste, il vescovo e il componente della presidenza di palo si assicurano che il membro comprenda questo giuramento e alleanza e accetti di osservarlo. Poi il dirigente pone le seguenti domande:

  1. Hai fede in Dio, il Padre Eterno, in Suo Figlio Gesù Cristo e nello Spirito Santo, e ne hai una testimonianza?

  2. Hai una testimonianza dell’Espiazione di Gesù Cristo e del Suo ruolo come tuo Salvatore e Redentore?

  3. Hai una testimonianza della restaurazione del vangelo di Gesù Cristo?

  4. Sostieni il presidente de La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni come profeta, veggente e rivelatore, e come l’unica persona sulla terra autorizzata a esercitare tutte le chiavi del sacerdozio?

    Sostieni i componenti della Prima Presidenza e del Quorum dei Dodici Apostoli come profeti, veggenti e rivelatori?

    Sostieni le altre Autorità generali e i dirigenti locali della Chiesa?

  5. Il Signore ha detto che ogni cosa deve essere “compiuta in purezza” dinanzi a Lui (Dottrina e Alleanze 42:41).

    Ti sforzi di essere moralmente puro nei tuoi pensieri e nel tuo comportamento?

    Osservi la legge della castità?

  6. Segui gli insegnamenti della Chiesa di Gesù Cristo nel modo in cui ti comporti con i membri della tua famiglia e con gli altri, in privato e in pubblico?

  7. Sostieni o promuovi degli insegnamenti, delle pratiche o una dottrina contrari a quelli de La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni?

  8. Ti sforzi di osservare la santità del giorno del Signore, sia in casa che in chiesa, di partecipare alle tue riunioni, di prepararti per il sacramento e di prenderlo degnamente, e di condurre la tua vita in armonia con le leggi e i comandamenti del Vangelo?

  9. Ti sforzi di essere onesto in tutto ciò che fai?

  10. Paghi la decima per intero?

  11. Comprendi e osservi la Parola di Saggezza?

  12. Hai degli obblighi finanziari o di altra natura verso un ex coniuge o dei figli?

    Se sì, li assolvi puntualmente?

  13. Vi sono nella tua vita peccati gravi che devono essere risolti con le autorità del sacerdozio come parte del tuo pentimento?

  14. Ti consideri degno di essere ordinato a un ufficio nel Sacerdozio di Melchisedec?

31.3

Altre opportunità per i dirigenti di incontrarsi con i membri

I dirigenti hanno molte opportunità di incontrare i membri individualmente. Per esempio:

  • I membri possono chiedere di incontrare un dirigente della Chiesa quando hanno bisogno di guida spirituale o hanno gravi problemi personali. In alcuni casi, il dirigente può sentirsi spinto a organizzare un incontro con un membro. Si sconsiglia ai membri di contattare le Autorità generali per questioni personali (vedere 38.8.25).

    Per poter trascorrere più tempo con i giovani, il vescovo può delegare alcuni di questi incontri ad altri dirigenti del rione. I componenti delle presidenze di Società di Soccorso, quorum degli anziani e Giovani Donne possono essere particolarmente utili. Tuttavia, il vescovo non può delegare questioni che richiedono il suo ruolo di giudice comune, come il pentimento per peccati gravi.

  • Il vescovo o qualcuno da lui incaricato si incontra con i membri che hanno necessità materiali (vedere 31.3.4 e 22.6).

  • Il presidente del quorum degli anziani si incontra con ogni membro del quorum individualmente una volta all’anno. Discutono del benessere del membro e della sua famiglia. Parlano anche dei suoi doveri nel sacerdozio (vedere 8.3.3.2).

  • La presidentessa della Società di Soccorso si incontra con ogni membro della Società di Soccorso una volta all’anno. Discutono del benessere della sorella e della sua famiglia (vedere 9.3.2.2).

  • Un membro del vescovato si incontra con ogni undicenne che passa dalla Primaria al quorum dei diaconi o a una classe delle Giovani Donne. Durante questo incontro, il membro del vescovato intervista anche i giovani uomini per il ricevimento del Sacerdozio di Aaronne (vedere 18.10.2).

  • Un membro del vescovato si incontra con i membri che stanno entrando nelle Forze Armate (vedere 38.9.2).

  • Un membro del vescovato si incontra con ogni giovane due volte all’anno (vedere 31.3.1).

  • Un membro del vescovato si incontra con ogni giovane adulto non sposato almeno una volta all’anno (vedere 31.3.2).

  • I componenti della presidenza di palo, del vescovato e gli altri dirigenti si incontrano regolarmente con i dirigenti che servono sotto la loro direzione (vedere 31.3.3).

Quando si incontrano con i membri, i dirigenti seguono i principi contenuti in 31.1.

Per informazioni utili su argomenti specifici che possono sorgere quando ci si incontra con i membri, vedere Risorse per offrire supporto su ChurchofJesusChrist.org. I dirigenti possono anche indirizzare i membri alle informazioni contenute in Aiuto nelle difficoltà.

31.3.1

Incontri con i giovani

La responsabilità principale del vescovo è quella di aiutare la generazione emergente del suo rione a progredire spiritualmente. Un modo importante per farlo è incontrare i giovani individualmente (o con un altro adulto presente; vedere 31.1.4). Il vescovo o uno dei suoi consiglieri si incontrano con ogni giovane due volte all’anno. Almeno uno di questi incontri annuali deve essere con il vescovo. A partire dall’anno in cui i giovani compiono 16 anni, se possibile entrambi gli incontri annuali devono essere tenuti con il vescovo.

Oltre a questi incontri, i giovani devono sentirsi liberi di chiedere consiglio al vescovo ogni volta che hanno bisogno di guida o sostegno. Il vescovo cerca di stabilire dei rapporti forti e basati sulla fiducia, in modo che i giovani si sentano a proprio agio nel parlare con lui.

La presidentessa delle Giovani Donne ha anche la responsabilità di ministrare individualmente a ogni giovane donna. Può farlo incontrando le giovani donne individualmente (o con un altro adulto presente; vedere 31.1.4).

Quando si incontrano con i giovani, i dirigenti seguono i principi contenuti in 31.1. Molti di questi principi sono particolarmente importanti quando ci si incontra con i giovani.

31.3.1.1

Comunicare con i genitori

Nel loro impegno di rafforzare i giovani, i dirigenti operano a stretto contatto con i genitori. Cercano di sostenere i genitori nella loro responsabilità di insegnare ai propri figli il vangelo di Gesù Cristo.

I dirigenti condividono le seguenti informazioni con i giovani e i loro genitori prima del loro primo incontro:

  • I genitori hanno la responsabilità principale di istruire e allevare i propri figli.

  • Il vescovo o uno dei suoi consiglieri si incontrano con ogni giovane almeno due volte all’anno. Anche la presidentessa delle Giovani Donne può incontrarsi periodicamente con ogni giovane donna. In questi incontri, i dirigenti possono rispondere alle domande, dare sostegno, estendere incarichi e discutere gli argomenti elencati in 31.3.1.2.

  • Per aiutare i giovani a prepararsi spiritualmente, le interviste sono obbligatorie per questioni sacre come la raccomandazione per il tempio, l’ordinazione al sacerdozio e la chiamata in missione. I dirigenti lavorano con i genitori per aiutare i giovani a prepararsi per queste interviste.

  • I genitori incoraggiano i propri figli a consultarsi con il vescovo o con un altro dirigente della Chiesa quando hanno bisogno di aiuto per ricevere guida spirituale o per pentirsi.

  • Quando un giovane incontra un dirigente della Chiesa, deve essere presente un genitore o un altro adulto. I giovani possono invitare l’adulto a essere presente all’incontro o ad aspettare fuori dalla stanza.

31.3.1.2

Argomenti di cui discutere

Lo scopo principale degli incontri con i giovani è quello di rafforzare la fede nel Padre Celeste e in Gesù Cristo e di aiutare i giovani a seguirLi. Questi incontri dovrebbero essere esperienze spirituali edificanti. I dirigenti si impegnano ad aiutare ogni giovane a sentirsi amato, incoraggiato e ispirato a diventare più simile al Salvatore.

I giovani e il dirigente potrebbero parlare di:

  • Esperienze spirituali che stanno rafforzando la testimonianza dei giovani del Padre Celeste, di Gesù Cristo e del vangelo restaurato.

  • In che modo i giovani stanno osservando le proprie alleanze battesimali.

  • La preparazione dei giovani a stringere e osservare le alleanze del tempio.

  • Gli obiettivi personali dei giovani di diventare più simili al Salvatore in tutti gli aspetti della vita (vedere “Bambini e giovani”).

  • L’importanza di pregare e studiare le Scritture individualmente e con la famiglia.

  • Come rafforzare il rapporto con i genitori e con gli altri familiari.

  • I principi e le norme contenuti nell’opuscolo Per la forza della gioventù.

  • I modi in cui i giovani possono prendere parte all’opera di Dio di salvezza e di Esaltazione (vedere 1.2).

  • Con un giovane uomo, le sue esperienze nell’adempiere i suoi doveri del sacerdozio e la sua preparazione a essere ordinato al prossimo ufficio del sacerdozio.

  • Le benedizioni derivanti dalla partecipazione al Seminario.

  • La preparazione a svolgere una missione a tempo pieno (vedere 24.0 e 24.3). Il Signore chiede a ogni giovane uomo degno e capace di prepararsi e svolgere una missione. Per i giovani uomini santi degli ultimi giorni, il servizio missionario è una responsabilità del sacerdozio (vedere Dottrina e Alleanze 36:1, 4–7). Il Signore, inoltre, accoglie con favore il servizio missionario delle giovani donne degne e capaci, se lo desiderano. Per le giovani donne, la missione è una grande opportunità, ma facoltativa. Prepararsi per la missione benedirà una giovane donna sia che decida di servire come missionaria sia che non lo faccia.

    I dirigenti devono essere sensibili verso coloro che non sono in grado di servire come missionari a tempo pieno (vedere 24.4.4).

    Per informazioni sulle missioni di servizio, vedere 24.2.2.

Quando parlano dell’obbedienza ai comandamenti, i dirigenti possono fare riferimento alle domande dell’intervista per la raccomandazione per il tempio e all’opuscolo Per la forza della gioventù. Si assicurano che le discussioni riguardanti la purezza morale non alimentino la curiosità o incoraggino la sperimentazione.

31.3.2

Incontri con i giovani adulti non sposati

Il vescovo dà grande priorità al progresso spirituale dei giovani adulti non sposati del suo rione. Egli o un consigliere incaricato si incontra con ogni giovane adulto non sposato almeno una volta all’anno.

Il membro del vescovato e il giovane adulto non sposato possono discutere degli argomenti pertinenti riportati in 31.3.1.2. Possono anche trattare questioni di particolare importanza per i giovani adulti, come lo sviluppo dell’autosufficienza.

31.3.3

Incontri con i membri per parlare delle loro chiamate e delle loro responsabilità

Le presidenze di palo, i vescovati e altri dirigenti si incontrano individualmente con i membri che fanno rapporto sulle loro chiamate. Per esempio:

  • Il presidente di palo si incontra regolarmente con ogni vescovo del palo (vedere 6.2.1.2).

  • Un membro della presidenza di palo si incontra regolarmente con ogni presidente dei quorum degli anziani del palo (vedere 8.3.1).

  • Il vescovo si incontra mensilmente con la presidentessa della Società di Soccorso (vedere 9.3.1). Si incontra anche regolarmente con il presidente del quorum degli anziani e con la presidentessa delle Giovani Donne (vedere 8.3.1 e 11.3.1).

  • Un membro del vescovato si incontra regolarmente con la presidentessa della Primaria e con il presidente della Scuola Domenicale (vedere 12.3.1 e 13.2.1).

  • I membri della presidenza del quorum degli anziani e della presidenza della Società di Soccorso si incontrano con i fratelli e le sorelle ministranti (vedere 21.3).

A questi incontri, il dirigente ispira e istruisce il membro in merito alle sue responsabilità. Il dirigente esprime gratitudine per il servizio reso dal membro e offre incoraggiamento. Il membro fa rapporto sul progresso e sul benessere delle persone che serve. Insieme discutono degli obiettivi, delle difficoltà e delle opportunità. Se applicabile, esaminano anche i bilanci e le spese.

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donne che parlano

31.3.4

Incontri con i membri per parlare delle necessità materiali e dell’autosufficienza

Occuparsi dei bisognosi fa parte dell’opera di Dio di salvezza e di Esaltazione (vedere 1.2). Quando si incontrano con i membri che hanno delle necessità materiali, i dirigenti li aiutano ad affrontare le necessità a breve termine e a sviluppare l’autosufficienza a lungo termine (vedere 22.3).

Il vescovo può incaricare altri membri del rione, come le presidenze della Società di Soccorso e del quorum degli anziani, di incontrare i membri che hanno delle necessità materiali. Tuttavia, solo il vescovo può approvare l’uso dei fondi delle offerte di digiuno (vedere 22.6.1).

Ulteriori principi e direttive per aiutare coloro che hanno delle necessità materiali sono descritti nel capitolo 22.

31.3.5

Incontri con i membri riguardanti matrimonio e divorzio

I dirigenti della Chiesa non devono consigliare a una persona chi sposare. Non devono nemmeno consigliare a una persona se divorziare dal coniuge. Anche se il divorzio è un’opzione appropriata in alcune situazioni, tali decisioni devono rimanere responsabilità della persona.

Seguendo la guida dello Spirito, i dirigenti della Chiesa spesso si incontrano con coppie e individui che si stanno separando o che stanno divorziando. I dirigenti possono anche cercare di aiutare una coppia a rafforzare il proprio matrimonio. Insegnano la forza e la guarigione che derivano dall’osservanza delle alleanze che hanno stipulato con il Signore e dal mettere in pratica i Suoi insegnamenti. Questi insegnamenti comprendono la fede, il pentimento, il perdono, l’amore e la preghiera.

Un membro separato dal coniuge o in attesa di divorzio non dovrebbe frequentare altre persone prima che il divorzio sia definitivo.

31.3.6

Counseling professionale e terapia

I dirigenti della Chiesa non sono chiamati a essere counselor professionisti o a fornire una terapia. L’aiuto che danno è spirituale, incentrato sul potere fortificante, consolatore e redentore di Gesù Cristo. Oltre a questo aiuto importante e ispirato, alcuni membri possono trarre beneficio da un counseling professionale, laddove è disponibile. Tale counseling o terapia può aiutare i membri a comprendere le sfide della vita e a reagire in modo sano.

Incontrare un counselor professionista per acquisire consapevolezza e capacità emotive non è segno di debolezza, anzi può essere sinonimo di umiltà e forza.

I membri dovrebbero cercare attentamente consulenti professionisti rispettabili, autorizzati all’esercizio della loro professione. I consulenti devono rispettare l’arbitrio, i valori e le credenze di coloro che chiedono aiuto. Includere questi valori è eticamente appropriato nel counseling professionale.

Quando i membri cercano consiglio sull’intimità fisica, i vescovi possono indirizzarli a professionisti specializzati in tali consulenze e le cui credenze e pratiche sono in armonia con la dottrina della Chiesa.

La Chiesa si oppone a qualsiasi terapia, compresa la terapia di conversione o riparativa dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere, che sottopone la persona a pratiche abusanti (vedere “Attrazione verso lo stesso sesso” e “Transgender” in Aiuto nelle difficoltà).

Negli Stati Uniti e in Canada, i vescovi e i presidenti di palo possono contattare i Servizi di consulenza per la famiglia per individuare le risorse che offrono una consulenza professionale in armonia con i principi del Vangelo. Sotto sono riportate le informazioni per contattarli:

001-801-240-1711

001-800-453-3860, interno 2-1711

FamilyServices.ChurchofJesusChrist.org

Nelle altre aree, i dirigenti possono contattare il personale dei Servizi di consulenza per la famiglia o il manager per il programma di benessere e l’autosufficienza presso l’ufficio di area.

Se i membri non possono permettersi di pagare un counseling professionale personalmente o tramite assicurazione, i vescovi possono usare le offerte di digiuno per aiutarli (vedere 22.4).

31.4

Incontri virtuali con i membri

Di solito, i dirigenti si incontrano di persona con i membri per le interviste e per fornire aiuto spirituale e ministrare. Tuttavia, come eccezione, possono incontrarsi in modo virtuale quando incontrarsi di persona non è pratico. Per esempio, un membro potrebbe incontrarsi virtualmente con un dirigente quando:

  • Vive in località remote e ha capacità limitate di viaggiare.

  • Ha difficoltà di natura fisica, mentale o emotiva.

  • Si prende cura di qualcuno che è costretto a casa e non può essere lasciato solo.

Le interviste tra i presidenti di missione e i missionari a tempo pieno possono anche essere tenute virtualmente, ove approvato.

Le interviste e gli altri incontri tra dirigenti e membri non devono essere registrati.

Come per le interviste e gli incontri di persona, il membro può invitare qualcun altro a essere presente durante un’intervista o un incontro virtuali.

Quando si tiene virtualmente un’intervista per una raccomandazione per il tempio, la nuova raccomandazione per il tempio può essere inviata al membro dopo che è stata firmata dai dirigenti del sacerdozio. Tuttavia, l’archivista di palo non deve attivarla fino a quando non ha verificato che il membro l’ha ricevuta.