2019
I simboli nel Nuovo Testamento
Gennaio 2019


I simboli nel Nuovo Testamento

Tratto da “In questa Terra Santa”, di Russell M. Nelson, La Stella, febbraio 1991, 13–18.

In aggiunta agli insegnamenti, possiamo trovare un significato negli oggetti, nella cultura, nella storia e nei luoghi del Nuovo Testamento.

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the River Jordan

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L’acqua: “Il Giordano fu il fiume che Gesù scelse per il Suo battesimo avvenuto per mano di Giovanni affinché si adempiesse ogni giustizia [vedere Matteo 3:15]. È significativo che questa sacra ordinanza sia stata celebrata in quello che è praticamente lo specchio d’acqua dolce più basso del mondo rispetto al livello del mare? Avrebbe Egli potuto scegliere un posto migliore per simboleggiare le profondità umili in cui si immerse e dalle quali si levò?”.

Le montagne: “Le montagne non sono facili da scalare. In passato, come oggi, il Signore chiamò i Suoi discepoli a scalare delle montagne per sottolineare l’efficacia dello sforzo e dell’obbedienza. Egli chiederà lo stesso a voi, figurativamente e forse anche letteralmente”.

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hand squeezing olives

Le olive: “Gesù venne ai piedi del Monte degli Ulivi per compiere la prima parte dell’Espiazione. Lo fece nel Giardino di Getsemani. La parola Getsemani proviene da due radici ebraiche: gath, che indica ‘pressa’, e shemen, che indica ‘olio’, in particolare d’oliva.

Là le olive venivano schiacciate sotto il peso di grandi ruote di pietra per estrarne il il prezioso liquido. Così Cristo nel Giardino di Getsemani fu letteralmente schiacciato sotto il peso dei peccati del mondo. Egli sudò grandi gocce di sangue — l’‘olio’ della Sua vita — che emanò da ogni poro (vedere Luca 22:44; DeA 19:18)”.

Il teschio: “La crocifissione ebbe luogo su una collina chiamata Golgotha (dall’ebraico) o Calvario (dal latino) che significa ‘teschio’. Il teschio simboleggia la morte. In questo luogo fu portato a termine il sacrificio espiatorio. Sulla croce, il Salvatore del mondo fu innalzato al di sopra della morte nel più grande di tutti i possibili significati: la realizzazione e la realtà del potere del Signore sulla morte”.