2018
Dopo l’Uragano Maria
Settembre 2018


Dopo l’Uragano Maria

Brianne Anderson

Virginia, USA

Immagine
hurricane

Illustrazione di Janice Kun

Io e la mia famiglia ci siamo trasferiti nell’isola di Dominica, nei Caraibi, nell’agosto 2016. Ci siamo immediatamente innamorati della bellezza, della cultura e della gente dell’isola. Abbiamo frequentato il ramo locale e imparato molto dai membri.

Lunedì 18 settembre 2017 Maria, un uragano di categoria 5, ha colpito la nostra piccola isola. Io e mio marito siamo rimasti a guardare mentre case e veicoli venivano spazzati per le strade dal violento uragano. La furia dell’uragano Maria è passata direttamente sull’isola e la distruzione è stata devastante. Il giorno dopo la tempesta, abbiamo camminato per le strade scoprendo che la lussureggiante e vibrante foresta pluviale di Dominica era diventata una terra desolata.

Quella stessa mattina ci siamo recati a casa dei membri del nostro ramo. Solo due case erano indenni e abitabili. Sei delle otto famiglie che vivevano nella parte settentrionale dell’isola avevano perso tutto. L’ottanta per cento delle case e degli edifici di Dominica sono stati dichiarati inagibili. Nonostante questa tragedia, molte famiglie hanno continuato a sorridere. Quando abbiamo chiesto come potessero farlo, ci hanno risposto: ”Abbiamo la benedizione di essere vivi”.

Poiché la nostra famiglia segue il consiglio del profeta di essere autosufficienti, avevamo una scorta di cibo. Abbiamo potuto sfamare molti vicini, molti missionari e molti membri del nostro ramo. A ogni pasto, davamo da mangiare in media a 20 persone. Mentre usavamo la nostra scorta di cibo per servire e prenderci cura di chi ci circondava, i nostri fardelli sono sembrati più leggeri.

Questa esperienza mi ha ricordato Alma e il suo popolo, i cui “fardelli […] furono resi leggeri; sì, il Signore li fortificò cosicché potessero portare agevolmente i loro fardelli” (Mosia 24:15).

Anche se vivevamo ancora senza acqua corrente, elettricità e comfort quotidiani, siamo stati rafforzati in modo da potercela fare e da risollevare gli altri. Nei mesi successivi all’uragano Maria, mi sono resa conto che, sebbene sia importante essere preparati materialmente, dobbiamo esserlo anche spiritualmente. Se obbediamo ed edifichiamo la nostra testimonianza sulla fede in Gesù Cristo, avremo una solida base che non cadrà quando i venti e le tempeste della vita soffieranno intorno a noi.