2009
Impariamo dal profeta Joseph Smith
Aprile 2009


Impariamo dal profeta Joseph Smith

Sue Barrett, Riviste della Chiesa

Una delle nostre serate familiari preferite consisteva nel recitare la storia di Joseph Smith e della Prima visione. Io raccontavo la storia, poi i miei nipoti la mettevano in scena, facendo la parte dei predicatori e di Joseph Smith. Avevo disegnato degli alberi per rappresentare il bosco e li avevo attaccati alla parete nell’angolo della stanza, avevo anche fatto delle targhette con su scritto «predicatore» per ogni predicatore, e disponevo di una sedia e di una Bibbia su cui «Joseph» poteva studiare.

Ciascun predicatore diceva a Joseph: «La mia chiesa è quella giusta. Unisciti alla mia chiesa, Joseph». E Joseph rispondeva: «Non so» oppure «Ho bisogno di pensarci». Dopo che tutti i predicatori gli avevano parlato, Joseph sedeva sulla sedia e leggeva Giacomo 1:5 ad alta voce. Poi andava nel «bosco» e si inginocchiava in preghiera. Nessuno impersonava le parti del Padre celeste o di Gesù Cristo, e tutti eravamo riverenti quando il «Joseph» di turno andava nel bosco a pregare. Ogni bambino a turno faceva il predicatore o Joseph.

Poi parlavamo di ciò che Joseph Smith apprese dalla Prima Visione, di come otteniamo risposta alle nostre preghiere anche se non abbiamo delle visioni, e di come le Scritture possono guidarci.