Vieni e seguitami
Principi di insegnamento ai giovani


Principi di insegnamento ai giovani

Come si mettono in pratica i principi del modo di insegnare del Salvatore? Ecco alcuni semplici suggerimenti: Per ulteriori informazioni, vedere Manuale 2 — L’amministrazione della Chiesa (2010), 1.4, 3.2.

Rafforzare la famiglia

Il luogo ideale per i giovani in cui imparare e mettere in pratica il Vangelo è la propria casa, sotto la guida amorevole di genitori retti. Una casa incentrata su Cristo dà ai giovani la miglior preparazione a ricevere le sacre ordinanze del Vangelo (vedere Insegnare: non c’è chiamata più grande, 127–143).

Per questo motivo esistono le organizzazioni ausiliarie, le attività e i programmi della Chiesa (tra cui Dovere verso Dio, Progresso personale, Per la forza della gioventù e il materiale per i corsi di studio per i giovani), che sostengono i genitori nell’aiutare i loro figli a convertirsi al vangelo di Gesù Cristo.

Prepararsi spiritualmente

Il Signore comandò: “Cerca prima di ottener[e] [la mia parola]” (DeA 11:21). Parte della preparazione spirituale consiste nello studiare personalmente la dottrina che insegni. Lo Spirito ti guiderà a ciò che per i giovani è più importante e utile. Poi, se ti sforzerai di mettere in pratica ciò che insegni, sarai in grado di rendere testimonianza della veridicità del Vangelo grazie alla tua esperienza personale (vedere Insegnare: non c’è chiamata più grande, 12–20).

Consigliarsi

Aiutare i giovani a convertirsi richiede uno sforzo congiunto da parte dei genitori, dei dirigenti, dei consulenti e degli insegnanti, inclusi gli insegnanti del Seminario. Consigliatevi assieme riguardo alle necessità dei giovani. Scopri ciò che imparano a casa, in chiesa e al Seminario in modo da poter trarne spunto quando insegni loro. Insieme sarete in grado di creare per i giovani un’esperienza di apprendimento molto più ricca di quanto potreste fare separatamente.

Esistono molte occasioni in cui i genitori, gli insegnanti, i consulenti e i dirigenti possono consultarsi. Ecco alcuni esempi:

  • le riunioni dei dirigenti, come il consiglio di rione o le riunioni del comitato dei giovani del vescovato.

  • Incontri brevi e informali prima o dopo le regolari riunioni della Chiesa.

  • Comunicazioni via telefono o e-mail.

Aiutare i giovani

Insegnare ai giovani significa molto più che trasmettere delle informazioni. L’insegnamento cristiano comporta consigliare e incoraggiare i giovani nei loro sforzi personali di vivere il Vangelo nella vita quotidiana. Potrebbe implicare occuparsi di loro oltre le regolari riunioni, lezioni e attività.

Prova ad amare i giovani, come li ama il Padre Celeste. Egli vede il meglio in loro; ha pazienza durante la loro crescita. Li incoraggia anche quando hanno difficoltà a fare ciò che è giusto, e non si arrende mai (vedere Insegnare: non c’è chiamata più grande, 31– 39).

Insegnare il Vangelo

Quando si insegna Vangelo, lo Spirito è il vero insegnante. Se cercherai la Sua guida, Egli toccherà il tuo cuore e ispirerà coloro a cui insegni.

Uno dei modi migliori per invitare lo spirito è di coinvolgere i giovani a discutere le Scritture e i più recenti insegnamenti dei profeti viventi. Gli schemi di apprendimento on-line possono aiutarti a trovare le risorse di maggior rilevanza.

Spesso i giovani hanno esperienze spirituali e pensieri da condividere. Essi possono farlo durante la serata familiare, in classe o alle riunioni del quorum, alle attività dell’AMM, come ospiti in Primaria, o in molte altre situazioni sia formali sia informali. Quando i giovani condividono la propria testimonianza con gli altri, lo Spirito rende testimonianza, e tutti ne sono edificati (vedere Insegnare: non c’è chiamata più grande, 50–59).