Dipendenza
Introduzione


“Introduzione”, Guida di sostegno – Assistenza ai coniugi e ai familiari dei soggetti in riabilitazione (2014).

“Introduzione”, Guida di sostegno – Assistenza ai coniugi e ai familiari dei soggetti in riabilitazione.

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sentiero tra gli alberi

Introduzione

La presente guida fornisce risorse e sostegno ai coniugi e ai familiari delle persone che dimostrano comportamenti compulsivi. Lo scopo di questa guida è mettere in luce i principi e le dottrine del Vangelo che possono aiutare un coniuge o un familiare a trovare pace e guarigione attraverso il potere di Gesù Cristo e della Sua Espiazione. La guida non include un elenco prescrittivo dei passi da compiere per arrivare alla guarigione di tutti; essa ti aiuterà, piuttosto, ad apprendere e a mettere in pratica i principi del Vangelo. Non devi studiare i principi in ordine sequenziale, ma studia tutti quelli riportati nella guida, concentrandoti su quelli che ti sembrano più importanti. Mentre studi, lo Spirito può indicarti applicazioni specifiche di tali principi nei modi che saranno più utili e pertinenti alla tua situazione. Durante questo processo, otterrai una migliore comprensione dei principi del Vangelo, ti verranno presentate idee specifiche che aiuteranno te e i tuoi cari, e raggiungerai un livello maggiore di pace e guarigione.

Trovare speranza

Se uno dei tuoi cari è intrappolato in un comportamento compulsivo, potresti sentirti scoraggiato, ferito o senza speranza. Forse ti preoccupano le conseguenze significative che sembrano incombere su di te e sulla persona a te cara. Forse ti senti solo preoccupato e vuoi essere d’aiuto. A prescindere dalle circostanze, “a Dio ogni cosa è possibile” (Matteo 19:26). Il presidente Dieter F. Uchtdorf ha detto: “Forse ci sono tra voi persone che sentono l’oscurità addensarsi su di loro. Probabilmente vi sentite oppressi dalla preoccupazione, dalla paura o dal dubbio. A voi e a tutti noi ripeto una meravigliosa e sicura verità: la luce di Dio è reale. È disponibile a tutti! Dà vita a ogni cosa [vedere DeA 88:11–13]. Ha il potere di lenire il bruciore della ferita più profonda. Può essere un balsamo guaritore per la solitudine e l’infermità della nostra anima. Nei solchi della disperazione, può piantare i semi di una speranza più luminosa. Può rischiarare le valli più oscure del dolore. Può irradiare di luce il nostro cammino e guidarci nella notte più buia verso la promessa di una nuova aurora” (“La speranza della luce di Dio”, Liahona, maggio 2013, 75).

Trovare pace avvicinandosi al Salvatore

Spesso concentriamo i nostri sforzi più disperati sul tentativo di aiutare chi amiamo. Tuttavia, ci serve anche l’aiuto del Signore ed Egli ci invita a venire a Lui e a essere guariti (vedere 3 Nefi 9:13). La nostra priorità dev’essere quella di avvicinarci personalmente al Signore. Dobbiamo deporre i nostri fardelli ai Suoi piedi, fare affidamento sul Suo potere capacitante e attendere con pazienza il Suo aiuto. Nella misura in cui faremo questo, Egli ci soccorrerà e noi sperimenteremo la Sua luce e la Sua speranza nella nostra vita. Questo ci porrà in una posizione migliore per sostenere le persone che amiamo. A prescindere da ciò che essi potrebbero scegliere di fare, la pace e la speranza del Salvatore possono accompagnarci. Il presidente Howard W. Hunter ha detto: “La pace può giungere a una persona solo attraverso una resa incondizionata — resa a Colui che è il Principe della pace, che ha il potere di conferire pace. Una persona può vivere in un ambiente bello e sereno, ma se prova dissensi e discordie interiori, può essere in uno stato di costante agitazione. D’altra parte, una persona può vivere nel mezzo della distruzione e dei massacri della guerra e tuttavia avere la serenità di una pace inspiegabile. Se guardiamo all’uomo e alle vie del mondo, troveremo agitazione e confusione. Ma se solo ci rivolgiamo a Dio, troveremo pace per l’anima inquieta” (Insegnamenti dei presidenti della Chiesa – Howard W. Hunter [2015], 56, 58). Il nostro viaggio verso la guarigione e la pace comincia con il volgere il nostro cuore e la nostra volontà al Salvatore.

Confidare nel Salvatore

Il Vangelo ci insegna che siamo tutti responsabili e imputabili delle nostre azioni, non di quelle degli altri. Per poter guarire completamente, dobbiamo liberarci di qualsiasi colpa non necessaria e ritenere i nostri cari responsabili delle loro scelte. Credere che le scelte sbagliate dei nostri cari siano in qualche modo colpa nostra ci viene naturale, ma tali sentimenti sono sbagliati. Magari ci preoccupiamo per le cose che avremmo potuto fare meglio o in modo diverso. Potremmo supporre che avremmo potuto evitare che essi compissero scelte sbagliate, ma la verità è che noi non siamo responsabili delle cattive scelte dei nostri cari. Siamo responsabili solo del modo in cui reagiamo alle loro scelte.

Una parte fondamentale della nostra guarigione è arrivare ad accettare e a comprendere il fatto che i nostri cari sono personalmente responsabili del proprio recupero e della propria guarigione. Supponiamo troppo spesso, erroneamente, di dover risolvere i loro problemi al posto loro. Forse temiamo che, se non ne assumiamo il controllo, la situazione continuerà a peggiorare. Anche se i nostri sforzi possono essere utili — e, a volte, salvano addirittura la vita — sono le persone che amiamo a doversi rivolgere al Salvatore, a doversi pentire, diventare pure e ricevere la guarigione per Suo tramite. Noi, semplicemente, non possiamo farlo per loro e i nostri tentativi di forzare o di controllare le loro scelte possono addirittura impedire o ritardare il loro recupero. Avendo compreso di non essere responsabili delle scelte dei nostri cari e di non poter rimediare, abbiamo fatto un passo importante verso la nostra guarigione personale.

Fare di buon animo tutto ciò che è in nostro potere

Quando i primi santi sopportarono prove e persecuzioni, il profeta Joseph Smith diede loro questo consiglio: “Perciò, […] facciamo di buon animo tutto ciò che è in nostro potere; e poi stiamocene fermi, con la massima fiducia, a vedere la salvezza di Dio, e che il suo braccio si riveli” (DeA 123:17). Nello stesso modo in cui perseverarono quei primi santi, noi possiamo fare molto quando lavoriamo con pazienza per migliorare la nostra situazione e dare aiuto ai nostri cari. Possiamo cercare il sostegno degli altri, partecipare alle riunioni dei gruppi di sostegno, informarci sui comportamenti compulsivi e sulla guarigione e porre dei limiti in modo da non permettere ai nostri cari di compiere scelte sbagliate. Inoltre, possiamo imparare come confidare nel Signore, anche quando sentiamo che ci si potrebbe spezzare il cuore. Quando faremo la nostra parte, il Signore ci tenderà la mano e farà della nostra situazione e della nostra vita più di quanto potremmo mai fare da soli.

Ricevere un diadema in luogo di cenere

Potrebbe risultarci difficile credere che il dolore, il dispiacere, la preoccupazione e la rabbia che proviamo possano essere guariti. Il profeta Isaia però ha insegnato: “L’Eterno […] m’ha inviato […] per dare a quelli che fanno cordoglio in Sion, un diadema in luogo di cenere, l’olio della gioia in luogo di duolo, il manto della lode in luogo d’uno spirito abbattuto” (Isaia 61:1, 3). Quando ci rivolgiamo a Lui, la pace e il conforto che il Signore ci offre possono davvero operare miracoli. Forse non ci sentiremo grati per il dolore e le avversità, ma possiamo provare gioia e gratitudine nel conoscere meglio l’amore e il potere espiatorio del Salvatore durante le esperienze difficili. Il Salvatore può utilizzare le nostre prove per purificarci il cuore (vedere Mosia 4:2) e può darci un diadema al posto della cenere. Possiamo andare avanti con fede nel fatto che le attuali prove, e tutte le prove che avremo nella vita, “[ci] daranno esperienza, e saranno per il [nostro] bene” (DeA 122:7).

Capire com’è organizzata ogni sezione di questa guida

Ciascuna sezione della presente guida è organizzata nelle sottosezioni principali descritte di seguito.

Principio chiave

Questa sezione presenta un principio o un concetto chiave del Vangelo e include domande che ti aiutano a riflettere su come mettere meglio in pratica detto principio o concetto nella tua vita.

Studio del Vangelo

Questa sezione contiene ulteriori passi scritturali e discorsi della Chiesa per lo studio personale. Le Scritture insegnano che le parole di Cristo ti diranno tutto quello che dovresti fare (vedere 2 Nefi 32:3).

Apprendimento e applicazione personali

Questa sezione contiene attività ideate per aiutarti a imparare e a mettere in pratica questi principi. L’intento è quello di fornirti opportunità per meditare e studiare i principi del Vangelo e il modo in cui potrebbero applicarsi specificamente a te. Mentre studi, tieni un diario per annotare i tuoi pensieri, i tuoi sentimenti e le tue impressioni.

Capire come usare la presente guida

Questa guida si utilizza nelle riunioni dei gruppi di sostegno per i coniugi e per i familiari e può essere utilizzata anche per lo studio personale. Partecipare alle riunioni di sostegno ti aiuterà a trovare maggiore pace e maggiore speranza. Visita arp.ChurchofJesusChrist.org per ulteriori informazioni.

Trovare le risorse on-line

Nella Guida di sostegno – Assistenza ai coniugi e ai familiari dei soggetti in riabilitazione troverai riferimenti a passi delle Scritture, a discorsi della Conferenza generale e a risorse multimediali. Per visualizzare questo materiale on-line, visita il sito arp.lds.org/spouses-and-families e trova i link a queste risorse nella versione digitale di questa guida.