2 Nefi 9:27–49

“Seguire le inclinazioni dello spirito è vita eterna”

ragazze che sorridono e camminano

Quanto spesso pensi a dove ti porteranno le tue azioni e i tuoi atteggiamenti? Dopo aver dichiarato che Gesù Cristo ha il potere di liberare tutta l’umanità dagli effetti della Caduta, Giacobbe mise in guardia dalle azioni e dagli atteggiamenti che ci allontanano dal Signore. Egli rese testimonianza di Gesù Cristo e di ciò che possiamo fare per venire a Lui ed essere salvati. Questa lezione può aiutarti a evitare comportamenti che portano all’infelicità e a separarti da Gesù Cristo.

Possibili attività di apprendimento

Distanza da Dio

Pensa alle volte nella tua vita in cui ti sei sentito particolarmente vicino a Dio e alle volte in cui ti sei sentito lontano da Lui. Quali sono alcune azioni che potrebbero aver portato a questi risultati?

• Che cosa hai scoperto?

• Che cosa, secondo te, aiutò Giacobbe a sentirsi nel modo descritto in 2 Nefi 9:49?

Pensa alla tua vita e a quanto attualmente ti senti vicino a Dio. Mentre studi più approfonditamente il sermone di Giacobbe in 2 Nefi 9, cerca gli insegnamenti che possono aiutarti ad avvicinarti di più al Padre Celeste e a Gesù Cristo.

“Porgete orecchio alle mie parole”

Dopo aver insegnato il ruolo di Gesù Cristo nell’aiutarci a vincere il peccato e la morte (vedere 2 Nefi 9:1–26), Giacobbe mise in guardia i Nefiti dagli atteggiamenti e dai comportamenti che li avrebbero allontanati dal Salvatore.

Leggi 2 Nefi 9:27–38, cercando contro quali atteggiamenti e azioni Giacobbe mise in guardia. Potresti farne un elenco mentre leggi.

Pensa a come ognuno dei comportamenti contro i quali Giacobbe mette in guardia si applichi agli adolescenti di oggi. Per esempio, sebbene la maggior parte degli adolescenti non commetta omicidio, il versetto 35 può aiutarti a ricordare di evitare pensieri, sentimenti e comportamenti violenti (vedere Matteo 5:21–22, 38–42).

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1. Rispondi alle seguenti domande:

• Quali sono alcuni esempi di come gli insegnamenti di Giacobbe si collegano agli adolescenti di oggi?

• In che modo gli atteggiamenti e i comportamenti elencati da Giacobbe possono influire sul nostro rapporto con Dio?

Una persona che dimostra di tenere i comportamenti e gli atteggiamenti contro cui Giacobbe ci ha messo in guardia può essere descritta come “carnale” (vedere 2 Nefi 9:39).

Leggi 2 Nefi 9:39, prestando attenzione a ciò che Giacobbe insegnò sugli effetti del seguire le inclinazioni della carne e del seguire quelle dello spirito.

• Che cosa hai scoperto?

• Che cosa significa, secondo te, seguire le inclinazioni dello spirito?

Da questo versetto impariamo che seguire le inclinazioni della carne porta alla morte spirituale, mentre seguire le inclinazioni dello spirito conduce alla vita eterna.

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2. Rispondi a questa domanda:

• Quali sono alcune azioni quotidiane che puoi compiere per mantenere la mente incentrata spiritualmente su Gesù Cristo?

Venite al Santo d’Israele

Ripensa ai comportamenti carnali indicati da Giacobbe in 2 Nefi 9:27–38. Quale di questi avvertimenti trovi più impegnativo? Ci sono dei cambiamenti che potresti fare che ti aiuterebbero ad avvicinarti al Padre Celeste e a Gesù Cristo? Pensa a quali passi potresti compiere.

Mentre pensi alle tue circostanze, leggi le parole di Giacobbe in 2 Nefi 9:40–45. Cerca i suoi insegnamenti, in particolare quelli sul Salvatore, che potrebbero aiutarti nella tua situazione attuale.

• Quali parole ed espressioni hai trovato più significative? Perché?

• In quali modi ricordare “la grandezza del Santo d’Israele” (versetto 40) potrebbe aiutarti a seguire di più le inclinazioni dello spirito?

Dedica un momento a riflettere su ciò che hai imparato e provato durante il tuo studio oggi. Scrivi nel diario di studio i pensieri e le impressioni che hai avuto, comprese le azioni che hai sentito di dover intraprendere. Ricorda che il Signore ti benedirà se ti sforzi di avvicinarti a Lui.

Facoltativo: vuoi saperne di più?

2 Nefi 9:28–29. Perché è importante dare priorità all’apprendimento spirituale piuttosto che all’apprendimento secolare?

Il presidente Henry B. Eyring della Prima Presidenza ha insegnato:

Presidente Henry B. Eyring

È chiaro che mettere al primo posto l’apprendimento spirituale non ci solleva dall’imparare le cose secolari. Al contrario, fornisce all’istruzione secolare uno scopo e ci motiva a lavorare più duramente per ottenerla.

Se manterremo l’apprendimento spirituale al posto che gli compete, dovremo fare delle scelte difficili su come usare il tempo che abbiamo a disposizione. Non dovremmo tuttavia mai scegliere consapevolmente di lasciare che ciò che è spirituale diventi abitualmente secondario. Mai. Ciò porterebbe alla tragedia. Questa tragedia potrebbe non essere evidente per un po’ o anche per tutta la vita terrena. Ricordate, siete interessati allo studio non solo per la vita terrena, ma per la vita eterna. Quando vedrete chiaramente questa realtà con occhi spirituali, metterete l’apprendimento spirituale al primo posto senza trascurare quello secolare. In realtà, lavorerete più duramente alla vostra istruzione secolare di quanto non fareste senza quella visione spirituale. (Henry B. Eyring, “Education for Real Life”, Ensign, ottobre 2002, 18)

Guarda “Desio dell’alma” per saperne di più sull’importanza di includere Dio nelle tue mete e attività relative all’istruzione.

2 Nefi 9:39. In che modo sforzarmi di seguire le inclinazioni spirituali può aiutarmi a vedere le cose in maniera diversa?

Il presidente Dallin H. Oaks della Prima Presidenza ha insegnato:

Presidente Dallin H. Oaks

Quanto più ci allontaniamo dalle cose del mondo, tanto più ci sentiamo vicini al nostro Padre nei cieli e siamo disposti a farci guidare dal Suo Spirito. Noi chiamiamo questo aspetto della vita spiritualità.

Per il fedele la spiritualità è una lente attraverso la quale si osserva la vita e un parametro con il quale valutarla. […]

Spiritualità significa vedere e valutare le nostre esperienze guardando dalla più vasta prospettiva dell’eternità. […]

Attraverso la lente della spiritualità, vediamo tutti i comandamenti di Dio come inviti a ricevere delle benedizioni. (Dallin H. Oaks, “La spiritualità”, La Stella, gennaio 1986, 50, 52)

2 Nefi 9:40. In che modo ricordare “la grandezza del Santo d’Israele” può aiutarmi a mantenere un atteggiamento spirituale?

L’anziano Dale G. Renlund del Quorum dei Dodici Apostoli ha dichiarato:

Anziano Dale G. Renlund

Il nostro Padre Celeste vuole che rammentiamo la Sua bontà e quella del Suo Figlio diletto, non per Loro gratificazione, ma per l’influenza che tale ricordo ha su di noi. Quando consideriamo la Loro benevolenza, la nostra prospettiva e la nostra comprensione si espandono. Quando riflettiamo sulla Loro compassione, diventiamo più umili, devoti e costanti. […]

Vi invito a ricordare ogni giorno la grandezza del Padre Celeste e di Gesù Cristo, e ciò che hanno fatto per voi. Fate in modo che il vostro riflettere sulla Loro bontà leghi più fermamente il vostro cuore errante a Loro. Riflettete sulla Loro compassione e sarete benedetti con maggiore sensibilità spirituale e diventerete più simili a Cristo. (Dale G. Renlund, “Considerate la bontà e la grandezza di Dio”, Liahona, maggio 2020, 41, 44)