2021
Il nostro Padre Celeste vuole che siamo felici
Luglio 2021


Fondamenti del Vangelo

Il nostro Padre Celeste vuole che siamo felici

Se ricordiamo il piano di felicità di Dio, possiamo trovare gioia anche quando la vita è difficile.

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family looking at tree

Tutte le immagini, eccetto quella all’estrema destra, sono di J. Kirk Richards

Prima di nascere sulla terra, vivevamo tutti con il Padre Celeste come Suoi figli di spirito. Egli presentò un piano per aiutare i Suoi figli a imparare e a crescere. Attraverso il Suo piano, noi possiamo diventare più simili a Lui ed essere degni di godere della vita eterna. Questo piano è possibile perché il Figlio di Dio, Gesù Cristo, è venuto sulla terra per soffrire per i nostri peccati. Questo sacrificio è chiamato Espiazione.

Il piano del Padre Celeste è chiamato piano di

Come dimostrano questi e altri passi scritturali, il Padre Celeste desidera che diventiamo come Lui, che ritorniamo a Lui e che siamo davvero felici (vedere Mosè 1:39).

Veniamo sulla terra per imparare e per crescere

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globe

Dio ci mandò sulla terra, dove avremmo potuto avere un corpo fisico (vedere Genesi 1:26–27). Avremmo avuto bisogno di un corpo per aiutarci a fare le esperienze proprie della vita sulla terra.

Dio sapeva che non saremmo stati felici in ogni momento. Viviamo delusioni, dolore e sperimentiamo persino la morte. Ma è mediante le difficoltà della vita che il Padre Celeste ci aiuta a imparare e a crescere.

Inoltre, Dio ci ha donato l’arbitrio, ovvero la capacità di scegliere tra il bene e il male. Egli lascia che scegliamo da noi cosa pensare e cosa fare. Ci ha dato le Scritture e i profeti viventi per aiutarci a imparare a scegliere ciò che è giusto (vedere Abrahamo 3:25).

Cercare di essere simili a Gesù Cristo

Dio non ci ha mandato sulla terra senza un esempio da seguire (vedere Giovanni 13:15). Ha mandato Suo Figlio, Gesù Cristo, per mostrarci la via. Per imparare a seguirLo, possiamo leggere le Scritture per sapere chi è e ciò che ha fatto nel corso della Sua vita sulla terra. Possiamo anche fare del nostro meglio per essere simili a Cristo obbedendo a Dio e amando le altre persone.

Quando commettiamo degli errori, chiediamo perdono e attingiamo al potere dell’Espiazione di Gesù Cristo perché ci aiuti a cambiare. Possiamo essere felici cercando ogni giorno di diventare più simili a Lui.

La morte non è la fine

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Mary Magdalene and Jesus

Quando moriamo, il nostro spirito va nel mondo degli spiriti. Lì, continuiamo a imparare mentre ci prepariamo per la Risurrezione.

Al momento della Risurrezione, il nostro corpo e il nostro spirito saranno riuniti. Il nostro corpo sarà perfetto e non soffriremo mai più la morte o la malattia (vedere Alma 11:44–45). Proprio come Gesù Cristo morì e tornò in vita, così tutti noi vivremo di nuovo.

Quando Dio ci giudicherà, terrà in considerazione le nostre azioni e i nostri desideri. Se avremo cercato di rispettare i comandamenti e le promesse fatte al Padre Celeste, allora potremo vivere con Lui di nuovo.

La vita in cielo con Dio e con le nostre famiglie

Nel regno celeste vivremo con Dio e con Gesù Cristo. Potremo vivere anche con la nostra famiglia per sempre, se siamo suggellati. Troveremo pace, felicità e riposo (vedere Mosia 2:41).

A volte, la nostra vita sulla terra può essere difficile, ma se seguiamo Gesù Cristo possiamo trovare gioia in questa vita e felicità eterna nella vita a venire.

Che cosa insegnano le Scritture sul piano di felicità?

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woman reading scriptures

Il modo in cui viviamo la nostra vita è importante. Dio ci giudicherà e ci ricompenserà secondo i nostri pensieri e le nostre azioni (vedere Alma 41:3).

Satana è il nemico della nostra felicità. Egli ci tenta a fare un uso improprio della nostra vita sulla terra e a peccare. Vuole che diventiamo infelici come lui (vedere 2 Nefi 2:27).

Quando abbiamo fede nel piano che Dio ha preparato per noi, possiamo avere pace, a prescindere dalle prove che affrontiamo. Possiamo sperare di vivere per sempre con Dio (vedere Dottrina e Alleanze 59:23).

Tutte le immagini, eccetto quella all’estrema destra, sono di J. Kirk Richards