2019
Che cosa fare dello yo-yo?
Febbraio 2019


Che cosa fare dello yo-yo?

L’autrice vive nell’Illinois, USA.

“Sento dentro me la dolce voce che sussurra la pace e mi indica la via” (Liahona, aprile 2006).

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The Yo-Yo Decision

Lea e la mamma avevano quasi finito di fare acquisti. Poi la mamma si fermò a guardare alcuni vestiti.

“Ci vorranno pochi minuti”, disse la mamma.

Lea sospirò. Quando la mamma diceva “pochi minuti”, a volte intendeva venti!

Lea trovò lì vicino uno scaffale con dei giocattoli. Sfogliò un libro da colorare e poi fece rimbalzare una palla per qualche minuto. Ma non ci volle molto prima che si annoiasse.

Poi prese una cosa tonda e scintillante. Era uno yo-yo! Somigliava tanto a quello che Oskar aveva portato a scuola la settimana prima. Durante la ricreazione aveva fatto vedere a tutti i suoi trucchetti. Ogni trucco aveva un nome come “Porta a spasso il cane” e “Intorno al mondo”. Lea gli aveva chiesto se poteva provare, ma Oskar le aveva detto di no.

Lea infilò il dito nell’occhiello del laccio. Lasciò cadere lo yo-yo e poi diede uno strattone al filo come aveva visto fare a Oskar. Lo yo-yo colpì il pavimento facendo un rumore sordo. Ci provò di nuovo. Dopo alcuni tentativi, riuscì a far risalire lo yo-yo nella sua mano. Se era stata capace di capirlo tanto velocemente, forse poteva imparare a fare tutti i trucchetti che Oskar aveva fatto.

Fu allora che lesse il prezzo sul cartellino. Si rattristò. Non aveva neanche lontanamente tutti quei soldi nel suo barattolo!

“Ho quasi finito, Lea”, gridò la mamma.

Lea sospirò. Stava per riporre lo yo-yo quando le venne in mente un’idea. Lo yo-yo non era molto grande. Poteva metterselo in tasca e tenerselo! Il proprietario del negozio non stava guardando. Nessuno sarebbe mai venuto a saperlo. Poteva tenerselo per sempre e imparare nuovi trucchetti. E i bambini a scuola avrebbero pensato che era forte.

Guardando lo yo-yo che teneva in mano, Lea si sentiva malissimo ed era nervosa. Le sudavano le mani. Strinse più forte lo yo-yo. Che cos’era quella brutta sensazione? Voleva che andasse via.

Poi ricordò una cosa che il papà le aveva detto prima che fosse battezzata.

“Dopo il battesimo, riceverai il dono dello Spirito Santo”, aveva detto il papà. “Lo spirito Santo ti aiuterà a fare le giuste scelte. Egli ci parla con una voce calma e tranquilla”.

“Parlerà con me?”, aveva chiesto Lea.

“Non esattamente”, aveva risposto il papà. “Potrebbe essere un pensiero che ti viene in mente. Oppure una sensazione che ti nasce nel cuore”.

“Che tipo di sensazione?”.

“È diversa per ogni persona”, aveva detto il papà. “Ma di solito, quando fai una cosa giusta, lo Spirito Santo ti aiuterà a sentirti calma e tranquilla. Quando c’è un pericolo, Egli ti metterà in guardia. E quando fai una cosa sbagliata, lo Spirito Santo se ne andrà e tu ti sentirai confusa o triste”.

Lea guardò lo yo-yo. Lo voleva veramente tanto. Ma sapeva che lo Spirito Santo le stava dicendo che rubare era sbagliato.

Lea ripose lo yo-yo sullo scaffale. Non appena lo fece, provò una sensazione di pace e di calore. Tornò dalla mamma.

“Ho finito”, disse la mamma. “Sei pronta ad andare via?”.

Lea sorrise. “Sì”.

Quando uscirono dal negozio, Lea si sentì leggera e felice come un raggio di sole. Forse lo yo-yo sarebbe stato divertente per un attimo. Ma seguire lo Spirito Santo era una cosa che voleva fare sempre. ●