2016
Un dono molto più grande
Agosto 2016


Servizio nella Chiesa

Un dono molto più grande

L’autore vive in California, USA.

Il fratello Reynolds non ci istruiva soltanto: ci amava.

Immagine
Brother Reynolds

Illustrazione di Janice Kun

Nel mio ultimo anno alla Primaria è arrivato un nuovo insegnante: il fratello Reynolds. Aveva i capelli grigi e le rughe, e ci raccontava storie della Grande Depressione e del suo servizio militare nell’esercito degli Stati Uniti durante la Seconda guerra mondiale. All’inizio le sue storie non mi piacevano; erano noiose ed erano di tanto tempo fa.

Una volta, io e i miei amici ci siamo comportati male. Il fratello Reynolds mi prese da parte e mi parlò in modo diretto. Mi chiese semplicemente di comportarmi meglio e mi disse che desiderava il meglio per me. Prima di allora io e i miei amici non prestavamo molta attenzione, ma presto imparammo qualcosa di speciale sul fratello Reynolds — lui si curava di noi e si preoccupava soltanto di volerci bene.

Il fratello Reynolds portava sempre la sua testimonianza del Salvatore Gesù Cristo. Quando spiegava il potere che deriva dal vivere una vita incentrata su Cristo, i suoi occhi brillavano. Le sue storie diventarono delle vere avventure che illuminavano la nostra immaginazione e ci facevano desiderare di servire il Signore.

Ricordo ancora una lezione sul profeta Joseph Smith e la sua testimonianza del fatto che Joseph una volta era un ragazzino come noi. Con le lacrime agli occhi, ci disse che il Signore si aspettava molto da noi, proprio come si era aspettato molto da Joseph. Il fratello Reynolds diceva che ognuno di noi avrebbe fatto grandi cose nella vita, che avremmo addirittura cambiato il mondo, se fossimo stati come Joseph e fossimo rimasti vicino al Salvatore.

Alcuni anni dopo, quando io e i miei amici andavamo alle superiori, venimmo a sapere che gli alberi di albicocche del fratello Reynolds dovevano essere potati. Li potammo con gioia, passando diverse ore a salire sulle scale e a tagliare rami. Fu un duro lavoro, ma sapevamo che era importante per il fratello Reynolds.

Quell’anno venimmo anche a sapere che il fratello Reynolds aveva bisogno di un nuovo set di Scritture. Le sue erano vecchie, spiegazzate e logore. Raccogliemmo i soldi e gli comprammo un bel set completo di Scritture in pelle, con inciso il suo nome. Glielo regalammo alla festa di Natale del rione. Non dimenticherò mai il suo viso illuminato e gli occhi sfavillanti, pieni di lacrime e di gioia nel vedere che noi giovani avevamo fatto qualcosa di grande importanza per lui.

Dopo l’università, alcuni anni più tardi, venni a sapere che fratello Reynolds era deceduto. Feci visita a sua moglie e alla sua famiglia per dimostrare il mio profondo rispetto e apprezzamento per lui. Quando vidi tutti i suoi figli e i suoi nipoti sereni, mi resi conto di quanto ero stato benedetto nel conoscere questo grande uomo.

“Vi voleva bene”, disse la sorella Reynolds tra le lacrime e con un sorriso. “Vi voleva veramente bene”.

In un mondo in cui è difficile concentrarsi sulle cose giuste, il fratello Reynolds ci aveva dimostrato che la cosa più importante è il nostro rapporto con il Padre Celeste. Noi avevamo potato gli alberi del fratello Reynolds e gli avevamo regalato un nuovo set di Scritture, ma lui ci aveva fatto un dono molto più grande: un amore duraturo per il Salvatore Gesù Cristo.