2016
I pesos per il Padre Celeste
Aprile 2016


I pesos per il Padre Celeste

L’autrice vive in North Carolina, USA.

“Vivi il vangelo; Soltanto così nel tuo cuor pace avrai” (Innario dei bambini, 68).

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pesos for Heavenly Father

Ana masticò il suo ultimo boccone di tortilla. Era soffice e gustoso. Ad Ana piacevano molto le tortilla della nonna, erano la parte migliore della colazione.

Ana osservò la nonna, Abuela, mentre lavava i piatti.

Era una mattina come tante altre. Una cosa, però, era diversa.

Abuela di solito andava a piedi al mercato a comprare del cibo. Ma non quel giorno. Quel giorno non c’erano soldi per comprare ilcibo.

“Che mangeremo domani?”, si domandava Ana.

Poi le venne in mente una cosa. Sapeva dove poteva trovare un po’ di denaro! La sera prima aveva visto Abuela mettere dei pesos in un piccolo panno bianco.

“Abuela, ti sei dimenticata? Hai del denaro per comprare del cibo”.

“Quale denaro?”, chiese Abuela.

Ana corse a prendere i soldi e scosse il sacchettino delle monete. Si udì un tintinnio! Di monete!

Abuela sorrise. “Quella è la nostra decima, Ana. Questo è il Suo denaro”.

“Ma che mangeremo domani?”, chiese Ana.

“Non preoccuparti”, disse Abuela. “Ho fede nell’aiuto che ci darà il Padre Celeste”.

La mattina dopo Abuela diede ad Ana l’ultima tortilla di mais, poi si sedette sulla sua sedia. Si mise a cucire dei fiori rossi su un vestito e a raccontare delle storie di quando era bambina. Non sembrava preoccupata.

Poi Ana udì bussare alla porta. Corse ad aprire per vedere chi fosse.

“Zio Pedro!”.

“Ho sentito di dovervi venire a trovare”, disse lo zio Pedro. Mise sul tavolo tre sacchi: uno conteneva farina di mais per le tortilla, un altro conteneva carne e l’ultimo conteneva verdura fresca presa al mercato.

“Oh, il mio dolce figliolo”, disse Abuela. “Ti preparerò la migliore zuppa di polpette che tu abbia mai provato!”.

“La tua zuppa è la migliore al mondo”, disse lo zio Pedro.

Ana si mise a ridere e a battere le mani.

Poi si fermò. C’era una cosa che desiderava sapere. “Abuela, tu sapevi che lo zio Pedro sarebbe venuto oggi? È per questo che non eri preoccupata?”.

“No”, disse Abuela. “Quando pago la mia decima, ho fede che il Padre Celeste mi benedirà. E così è stato”.

Ana abbracciò Abuela. Si sentiva la bambina più felice del Messico. Lei e Abuela avevano fede nel Padre Celeste. Ora non vedeva l’ora di mangiare la deliziosa zuppa della nonna!