2014
Joseph Smith
Novembre 2014


Joseph Smith

Gesù Cristo scelse un uomo santo, un uomo retto, per guidare la restaurazione della pienezza del Suo vangelo. Egli scelse Joseph Smith.

In occasione della prima visita al profeta Joseph Smith, quando questi aveva 17 anni, un angelo chiamò Joseph per nome e gli disse che lui, Moroni, era un messaggero inviatogli dalla presenza di Dio e che Dio aveva un’opera da fargli compiere. Immaginate quello che Joseph deve aver pensato quando l’angelo aggiunse che il suo nome “sarebbe stato conosciuto in bene e in male fra tutte le nazioni, stirpi e lingue”1. Forse fu lo sbalordimento negli occhi di Joseph a far sì che Moroni ripetesse che di lui se ne sarebbe parlato bene e male fra tutti i popoli.2

Ci volle tempo prima che si iniziasse a parlare bene di Joseph Smith; a parlarne male si cominciò immediatamente. Joseph scrisse: “Quanto [era] strano che un oscuro ragazzo […] fosse ritenuto […] di importanza sufficiente da attirare […] [la] più aspra persecuzione”.3

Contemporaneamente all’affetto per Joseph, cresceva anche l’ostilità nei suoi confronti. A 38 anni, fu ucciso da una plebaglia composta da centocinquanta uomini con il volto dipinto.4 Quando la vita del Profeta giunse bruscamente alla fine, il parlare bene e male di Joseph era solo all’inizio.

Dovremmo sorprenderci del male che fu detto contro di lui? L’apostolo Paolo fu chiamato vaneggiatore e fuori di senno.5 Il nostro amato Salvatore, il Figlio di Dio, fu etichettato come mangione e beone, nonché posseduto da un demonio.6

Il Signore parlò a Joseph del suo destino:

“Le estremità della terra chiederanno del tuo nome, e gli stolti ti tratteranno con derisione, e l’inferno si scatenerà contro di te;

Mentre i puri di cuore e i saggi, e i nobili, e i virtuosi cercheranno costantemente consiglio, e autorità, e benedizioni, sotto le tue mani”7.

Perché il Signore lascia che si parli male dei buoni? Un motivo è che l’opposizione contro le cose di Dio fa sì che chi cerca la verità si inginocchi per ricevere delle risposte.8

Joseph Smith è il profeta della Restaurazione. La sua opera spirituale iniziò con l’apparizione del Padre e del Figlio, seguita da numerose visite celesti. Egli fu lo strumento nelle mani di Dio nel portare alla luce scritture sacre e dottrine perse, e nel restaurare il sacerdozio. L’importanza dell’opera di Joseph richiede più che considerazioni di ordine intellettuale: dobbiamo, come lui, “chiedere a Dio”9. Le domande spirituali meritano risposte spirituali da parte di Dio.

Molti di coloro che rigettano l’opera della Restaurazione semplicemente non credono che esseri celesti parlino con gli esseri umani. È impossibile, dicono, che tavole d’oro siano state consegnate da un angelo e tradotte mediante il potere di Dio. A causa di questo scetticismo, rigettano rapidamente la testimonianza di Joseph e qualcuno, sfortunatamente, si abbassa a screditare la vita del Profeta e a diffamare la sua figura.

Ci rattristiamo in particolar modo quando qualcuno che una volta ammirava Joseph Smith ritratta le proprie convinzioni e maligna sul Profeta.10

“Studiare la Chiesa […] attraverso gli occhi dei suoi defezionisti”, disse una volta l’anziano Neal A. Maxwell, è “come intervistare Giuda per capire Gesù. I defezionisti ci parlano sempre più di loro stessi che di ciò da cui si sono allontanati”.11

Gesù insegnò: “Benedite coloro che vi maledicono, […] e pregate per coloro che si approfittano di voi e vi perseguitano”.12 Offriamo gentilezza a chi critica Joseph Smith, sapendo in cuor nostro che egli era un profeta di Dio e consolandoci per il fatto che tutto questo fu predetto molto tempo fa da Moroni.

Come dovremmo rispondere a una persona sinceramente interessata ma che è preoccupata per i commenti negativi che ha sentito sul profeta Joseph Smith? Ovviamente accogliamo sempre con piacere domande oneste e genuine.

Alle domande sulla figura di Joseph potremmo riferire le parole di migliaia di individui che lo conobbero di persona e che offrirono la vita per l’opera che egli contribuì a stabilire. John Taylor, cui i facinorosi che uccisero Joseph spararono quattro volte, in seguito dichiarò: “Testimonio davanti a Dio, agli angeli e agli uomini che [Joseph] era un uomo buono, virtuoso e d’onore […] [e] che la sua figura in privato quanto in pubblico era irreprensibile, che egli visse e morì come un uomo di Dio”.13

Potremmo ricordare alla persona sinceramente interessata che per le informazioni in Internet non esiste un filtro “verità”. Alcune informazioni, non importa quanto convincenti siano, semplicemente non sono vere.

Anni fa lessi sulla rivista Time un articolo che riportava la scoperta di una lettera, ritenuta scritta da Martin Harris, che era in conflitto con il racconto di Joseph Smith sul ritrovamento delle tavole del Libro di Mormon.14

Qualche membro lasciò la Chiesa a causa del documento.15

Purtroppo, se ne andarono troppo velocemente. Mesi dopo, degli esperti scoprirono (e il contraffattore confessò) che la lettera era una frode totale.16 Potreste comprensibilmente dubitare di quello che sentite ai notiziari, ma non dovete mai mettere in dubbio la testimonianza dei profeti di Dio.

Potremmo ricordare alla persona che alcune informazioni su Joseph, benché vere, potrebbero essere fornite fuori del contesto storico e della sua situazione.

L’anziano Russell M. Nelson ha illustrato questo punto. Egli disse: “Ero consulente del governo USA presso il Centro nazionale per il controllo delle malattie ad Atlanta, in Georgia. Una volta, dopo la conclusione di una riunione, mentre aspettavo un taxi che mi riportasse all’aeroporto, mi sdraiai sull’erba per godermi qualche raggio di sole prima di ritornare al clima invernale dello Utah. […] In seguito ricevetti per posta una fotografia scattata con un teleobiettivo da un fotografo che mi aveva ripreso nel momento di rilassamento sul prato. Sotto c’era una didascalia: ‘Consulente governativo al Centro nazionale’. L’immagine era vera, la didascalia anche, ma la verità era stata usata per trasmettere un’impressione falsa”17. Non scartiamo qualcosa che sappiamo essere vero a causa di qualcosa che non comprendiamo ancora.

Potremmo ricordare alla persona interessata che Joseph non fu l’unico a essere visitato da angeli.

I testimoni del Libro di Mormon scrissero: “Dichiariamo con parole sobrie che un angelo di Dio scese dal cielo […] perché potessimo [guardare e vedere le tavole]”.18 Potremmo anche citare altre persone19.

Chi ricerca veramente la verità dovrebbe considerare la diffusione del vangelo restaurato come il frutto dell’opera del Signore tramite il Profeta.

Oggi nel mondo ci sono più di 29.000 congregazioni e di 88.000 missionari che insegnano il Vangelo. Milioni di Santi degli Ultimi Giorni stanno cercando di seguire Gesù Cristo, di condurre un’esistenza onorevole, di prendersi cura dei poveri e di donare tempo e talenti per aiutare il prossimo.

Gesù insegnò:

“Un albero buono non può far frutti cattivi, né un albero cattivo far frutti buoni. […]

Voi li riconoscerete dunque dai loro frutti”.20

Queste spiegazioni sono convincenti, tuttavia chi cerca la verità non dovrebbe accontentarsi unicamente di esse.

Ogni credente ha bisogno di una conferma spirituale della missione divina del profeta Joseph Smith e del suo carattere. Questo vale per tutte le generazioni. Le domande spirituali meritano risposte spirituali da parte di Dio.

Di recente, mentre mi trovavo sulla costa orientale degli Stati Uniti, un missionario ritornato mi ha parlato di un amico che era rimasto deluso per via delle informazioni che aveva ricevuto sul profeta Joseph Smith. Avevano parlato diverse volte e, in conseguenza di ciò, il missionario ritornato sembrava nutrire egli stesso dei dubbi.

Benché sperassi che potesse rafforzare il suo amico, mi sono preoccupato per la sua testimonianza. Fratelli e sorelle, attenzione: non potrete essere molto utili agli altri se la vostra fede non è ferma.

Qualche settimana fa mi sono imbarcato su un aereo per andare in Sud America. L’assistente di volo ha indirizzato la nostra attenzione su un video sulla sicurezza. “È improbabile che avvenga”, siamo stati informati, “ma se cambia la pressione della cabina, si aprirà il pannello sopra il vostro sedile e vedrete una maschera d’ossigeno. Se ciò accadesse, afferrate la maschera e tiratela verso di voi. Ponetela sul naso e sulla bocca. Fate passare l’elastico dietro alla testa e, se necessario, regolate la maschera”. Poi questo avvertimento: “Assicuratevi di regolare la vostra maschera prima di aiutare gli altri”.

I commenti negativi sul profeta Joseph Smith aumenteranno man mano che ci avvicineremo alla seconda venuta del Salvatore. Le mezze verità e gli inganni subdoli non diminuiranno. Ci saranno familiari e amici che avranno bisogno del vostro aiuto. Ora è il momento di regolare la vostra maschera d’ossigeno spirituale, in modo da essere pronti ad aiutare chi sta cercando la verità.21

La testimonianza del profeta Joseph Smith può giungere in maniera diversa per ognuno di noi. Potreste ottenerla inginocchiandovi in preghiera e chiedendo a Dio di confermarvi che era un vero profeta. Potrebbe arrivare leggendo il resoconto del Profeta sulla Prima Visione. Una testimonianza si potrebbe distillare sulla vostra anima mentre leggete il Libro di Mormon volta dopo volta. Potreste riceverla mentre rendete testimonianza del Profeta o quando vi trovate nel tempio e vi rendete conto che attraverso Joseph Smith fu restaurato sulla terra il potere di suggellamento.22 Con fede e con intento reale, la vostra testimonianza del profeta Joseph Smith si rafforzerà. Le costanti bombe d’acqua provenienti dalle linee laterali potranno di tanto in tanto bagnarvi, ma non devono mai assolutamente spegnere il fuoco vivo della vostra fede.

Ai giovani oggi in ascolto o che leggeranno queste parole nei giorni a venire voglio lanciare una sfida specifica: ottenete una testimonianza personale del profeta Joseph Smith. Possa la vostra voce contribuire a adempiere le parole profetiche di Moroni sul parlare bene del Profeta. Ecco di seguito due idee. Primo, trovate nel Libro di Mormon dei passi scritturali che sentite e sapete essere assolutamente veri. Parlatene con parenti e amici durante la serata familiare, al Seminario o alle lezioni dei Giovani Uomini e delle Giovani Donne, riconoscendo che Joseph fu uno strumento nelle mani di Dio. Secondo, leggete la testimonianza del profeta Joseph Smith in Perla di Gran Prezzo o in questo opuscolo, ora disponibile in 158 lingue. Potete trovarlo on-line su LDS.org o rivolgendovi ai missionari. Questa è la testimonianza personale di Joseph su quello che effettivamente accadde. Leggetela spesso. Potreste registrare con la vostra voce la testimonianza di Joseph Smith, ascoltarla regolarmente e condividerla con gli amici. Ascoltare la vostra voce che rende testimonianza del Profeta vi aiuterà a ottenere la testimonianza che cercate.

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Photos of Joseph Smith pamphlet for Elder Andersen's talk in Nov. 2014

La testimonianza del profeta Joseph Smith è ora disponibile in 158 lingue.

Ci attendono giorni grandi e meravigliosi. Il presidente Thomas S. Monson ha affermato: “Questa grande causa nella quale siamo impegnati continuerà ad avanzare, cambiando e portando benedizioni nella vita degli uomini. Nessuna causa, nessuna forza nel mondo intero può arrestare l’opera di Dio. Nonostante tutto quello che potrebbe accadere, questa grande causa avanzerà”23.

Attesto che Gesù è il Cristo, il nostro Salvatore e Redentore. Scelse un uomo santo, un uomo retto, per guidare la restaurazione della pienezza del Suo vangelo. Egli scelse Joseph Smith.

Rendo testimonianza che Joseph Smith era un uomo onesto e virtuoso, un discepolo del Signore Gesù Cristo. Dio Padre e Suo Figlio, Gesù Cristo, gli apparvero. Egli tradusse il Libro di Mormon mediante il dono e il potere di Dio.

Quando ci ritroveremo oltre il velo della morte, comprenderemo chiaramente la chiamata sacra e la missione divina del profeta Joseph Smith. In quel giorno non troppo distante, io e voi, insieme con altri milioni conosceremo nuovamente il “fratello Joseph”24. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.

Note

  1. Joseph Smith – Storia 1:33.

  2. Vedere Joseph Smith – Storia 1:29–46.

  3. Joseph Smith – Storia 1:23.

  4. Vedere Dottrina e Alleanze 135:1.

  5. Vedere Atti 26:24.

  6. Vedere Matteo 11:19; Giovanni 10:20.

  7. Dottrina e Alleanze 122:1–2.

  8. Il presidente Dieter F. Uchtdorf ha affermato: “Vi prego […] di mettere in discussione i vostri dubbi prima di mettere in discussione la vostra fede. Non dobbiamo mai permettere al dubbio di tenerci prigionieri e di impedirci di ricevere l’amore, la pace e i doni divini che vengono tramite la fede nel Signore Gesù Cristo” (“Venite, unitevi a noi”, Liahona, novembre 2013, 23). L’anziano Jeffrey R. Holland ha detto: “Questa è un’opera divina in corso, le cui benedizioni e manifestazioni abbondano ovunque, quindi non preoccupatevi se ogni tanto sorge qualche problema che deve essere esaminato, compreso e risolto. Sarà sempre così. In questa Chiesa ciò che sappiamo supera sempre qualsiasi cosa non sappiamo” (“Io credo”, Liahona, maggio 2013, 94).

  9. Vedere Giacomo 1:5; vedere anche Joseph Smith – Storia 1:11–13.

  10. Daniel Tyler raccontò: “Io e il fratello Isaac Behunin andammo a [trovare il Profeta] a casa sua. Le sue persecuzioni furono l’argomento di conversazione. Egli ripeté molte dichiarazioni false, incoerenti e contraddittorie fatte dagli apostati […]. Raccontò anche come la maggior parte dei funzionari, che sarebbe stata felice di ucciderlo all’arresto, si volgeva a suo favore dopo averlo conosciuto. […]

    Il fratello Behunin commentò: ‘Se dovessi lasciare la Chiesa, non farei come questi uomini: andrei in un luogo sperduto dove non si è mai sentito parlare del Mormonismo, mi stabilirei e non farei mai sapere a nessuno che l’ho conosciuto’.

    [Joseph] replicò immediatamente: ‘Fratello Behunin, lei non sa che cosa farebbe. Senza dubbio questi uomini una volta pensavano come lei. Prima di unirsi alla Chiesa era su terreno neutrale. […] Quando si è unito alla Chiesa ha accettato di servire Dio. In quel momento ha abbandonato il terreno neutrale e non può più ritornare indietro. Se dovesse abbandonare il Maestro che ha scelto di servire, sarà perché è istigato a farlo dal maligno, seguirà le sue direttive e sarà al suo servizio’” (Insegnamenti dei presidenti della Chiesa – Joseph Smith [2007], 332).

  11. Neal A. Maxwell, “All Hell Is Moved” (discorso tenuto a una riunione della Brigham Young University, 8 novembre 1977), 3; speeches.byu.edu.

  12. [3 Nefi 12:44]; vedere anche Matteo 5:44.

  13. Insegnamenti dei presidenti della Chiesa – John Taylor (2002), 82–83; vedere anche Dottrina e Alleanze 135:3.

  14. Vedere Richard N. Ostling, “Challenging Mormonism’s Roots”, Time, 20 maggio 1985, 44.

  15. Vedere Ostling, “Challenging Mormonism’s Roots”, 44; vedere anche Gordon B. Hinckley, “Signore, aumentaci la fede”, La Stella, gennaio 1988, 52; Neil L. Andersen, “La prova della vostra fede”, Liahona, novembre 2012, 41.

  16. Vedere Richard E. Turley Jr., Victims: The LDS Church and the Mark Hofmann Case (1992).

  17. Russell M. Nelson, “Truth – and More”, Ensign, gennaio 1986, 71.

  18. “La testimonianza di tre testimoni”, Libro di Mormon.

  19. Vedere Joseph Smith – Storia 1:71, nota; vedere anche Dottrina e Alleanze 76:23.

  20. [3 Nefi 12:44]; vedere anche Matteo 7:18.

  21. Il presidente Henry B. Eyring, parlando di chi ha dubbi, ha detto: “Poiché li amate, potete decidere di provare a dare loro ciò che chiedono. Potete essere tentati di seguirli nelle loro incertezze, con la speranza di poter trovare la prova o il ragionamento che dissipi i loro dubbi. Spesso le persone che hanno dubbi vogliono parlare di ciò che pensano siano i fatti o gli argomenti che glieli hanno causati, e di quanto li faccia stare male. […]

    Io e voi possiamo fare meglio se non ci soffermiamo a lungo su ciò che gli studenti considerano la fonte dei loro dubbi […] Il loro problema non sta in ciò che credono di vedere; sta in quello che non riescono ancora a vedere. […] E quindi la cosa giusta da fare è portare quanto prima la conversazione sulle cose del cuore, su quel mutamento di cuore che apre gli occhi spirituali” (“‘And Thus We See’: Helping a Student in a Moment of Doubt” [discorso tenuto agli insegnanti di religione del CES, 5 febbraio 1993], 3, 4; si.lds.org).

  22. Il presidente Gordon B. Hinckley disse: “Molti anni fa, quando all’età di dodici anni fui ordinato diacono, mio padre, che era presidente del nostro palo, mi condusse alla prima riunione del sacerdozio. […] [L’inno di apertura era ‘Lode all’uomo’]. Essi cantavano del profeta Joseph Smith; e mentre li ascoltavo sentii il mio cuore riempirsi di un grande affetto e di una grande fede nel possente profeta di questa dispensazione. […] Seppi allora per potere dello Spirito Santo che Joseph Smith era invero un profeta di Dio” (“Lode all’uomo”, La Stella, gennaio 1984, 1, 2).

  23. Thomas S. Monson, “Nel riunirci ancora una volta”, Liahona, maggio 2012, 4.

  24. “Praise to the Man”, Hymns, 27; vedere “Lode all’uomo”, Inni, 19.