2009
Che cosa può fare una sola persona
Giugno 2009


Che cosa può fare una sola persona

Questo giovane del Suriname non fa cose straordinarie. Ma le cose semplici che fa, portano risultati straordinari.

Yves Verwey è un tipo tranquillo, forse anche un po’ timido. Questo, però, non gli impedisce di vedere le cose da fare e di farle.

Musicisti

Per esempio, Yves, che ha diciotto anni e appartiene al Ramo di Tamenga, Distretto di Paramaribo, nel Suriname, si era accorto che quando suonava le tastiere alle riunioni e alle attività della Chiesa, molta gente era interessata a imparare a suonare. Così ha cominciato a dare lezioni gratuite a bambini, giovani e adulti.

Le classi vengono tenute in diversi rami e sono aperte a chiunque desideri partecipare. Quasi ogni sera in cui Yves insegna, c’è almeno una mezza dozzina di studenti che seguono la lezione; sono santi degli ultimi giorni e altre persone che ne hanno sentito parlare da membri della Chiesa. Se a qualcuno interessa, Yves insegna anche il flauto. Egli dirige il coro del ramo e ha diretto un numero speciale del coro del distretto. Lui sostiene che il suo impegno con la musica è un modo di esprimere la sua gratitudine per la coppia missionaria che gli insegnò a leggere la musica e a suonare.

Lettori delle Scritture

Yves ha anche trovato un modo per aiutare diversi suoi amici che volevano parlare tra loro di quello che imparavano dalle Scritture. Questi amici frequentavano la Chiesa, il Seminario o l’Istituto, offrivano discorsi quando veniva loro chiesto e partecipavano alle lezioni, ma desideravano parlarne tra di loro, tra giovani. Così, una volta alla settimana, hanno iniziato a leggere il Libro di Mormon insieme per una mezz’oretta; poi hanno cominciato ad invitare altri giovani a unirsi a loro, specialmente quelli meno attivi. Ormai sono mesi che leggono insieme, talvolta a casa dell’uno, talvolta dell’altro.

«Hanno incominciato i miei amici Larry Roseval, del Ramo di Wanica, e Saffira Zeegelaar, del mio ramo. Adesso però siamo diventati otto», racconta Yves. «Leggiamo un capitolo, ne parliamo, rendiamo le nostre testimonianze e raccontiamo qualcosa che abbiamo imparato durante la settimana».

Questi lettori delle Scritture si sostengono a vicenda anche in altri modi. Ad esempio, si sono impegnati a rendere più significative le prime domeniche del mese digiunando per uno scopo. «La scorsa domenica di digiuno abbiamo pensato ad alcuni nomi di persone che sono meno attive e abbiamo pregato e digiunato affinché possano ritornare alla piena attività in Chiesa», spiega Yves.

Amici missionari

I missionari a tempo pieno hanno bisogno del sostegno dei fedeli e Yves ha fatto qualcosa anche per questo. Ogni volta che può li accompagna ai loro appuntamenti. «Mi piace molto stare con i missionari», afferma. «Mi dà gioia e mi infonde ottimismo».

Anche ai missionari pare che faccia lo stesso effetto stare in sua compagnia. Yves suscita un’energia positiva che edifica tutti, e tutti conoscono anche il suo desiderio di portare agli altri la sua testimonianza della verità. Yves compirà presto 19 anni e non vede l’ora di partire lui stesso per la missione.

«Fin da quando ero alla Primaria», racconta Yves, «ho recitato 1 Nefi 3:7 e ho cantato l’inno che parla di questo: “Io andrò e farò la volontà di Dio”, perciò non vi sono dubbi che accetterò la chiamata».1

Persone che contano le loro benedizioni

Yves conobbe la Chiesa quando sua madre si battezzò. A quel tempo aveva sette anni; un anno dopo si battezzò e fu confermato. Egli è rimasto attivo, nonostante i momenti difficili, come quando i suoi genitori divorziarono o quando la casa di famiglia fu venduta per pagare i debiti. Ha sopportato che le persone ridessero di lui quando passava vestito in giacca e cravatta per andare in chiesa, la domenica. «Io so perché mi vesto così per andare in chiesa, perciò i commenti non mi toccano», egli dice. Ha rifiutato quando gli altri cercavano di farlo fumare o bere. «Non ho mai avuto problemi a dire di no. Obbedire alla Parola di Saggezza mi porta salute fisica e forza spirituale. Possono offrirmi cose migliori di queste?»

Per tutto il tempo, Yves ha contato le sue benedizioni. Egli incoraggia gli altri a fare altrettanto.

«Quanto più impari del Vangelo e di come obbedire ai comandamenti», sostiene, «tanto più comprendi che il Padre celeste desidera benedirci. La felicità non viene dall’essere popolari, ma dall’avere delle norme morali e seguirle. Essere felici significa essere grati a Dio e agli altri per tutte le cose belle della vita».

Ecco un’altra cosa da fare per Yves: avere un atteggiamento positivo. Yves la fa e incoraggia gli altri a fare altrettanto.

Nota

  1. Vedi «Il coraggio di Nefi», Innario dei bambini, 64.

Fotografie di Richard M. Romney

Immagine
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SUD AMERICA

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SURINAME

PARAMARIBO

Guyana Francese

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Mountain High Maps © 1993 Digital Wisdom, Inc.

Yves fa risplendere la sua luce davanti agli altri, proprio come la stella sulla bandiera del Suriname. Insegna a suonare le tastiere ai fedeli e ai membri della comunità che desiderano imparare. Egli, inoltre, si incontra regolarmente con gli amici per studiare il Libro di Mormon.

Entusiasta del lavoro missionario, Yves ricorda il suo battesimo insieme alla madre e si prepara a diventare un missionario a tempo pieno. Gli piace stare in compagnia alle riunioni della Chiesa e andare a visitare il centro storico di Paramaribo, la capitale del Suriname.