2003
Fondamenta solide come una roccia per il matrimonio
Giugno 2003


Fondamenta solide come una roccia per il matrimonio

In Helaman 5:12, ogni coppia e individuo può trovare spunti validi per costruire un matrimonio duraturo.

Verso la fine del ministero terreno di Gesù Cristo, alcuni discepoli Gli posero domande riguardo gli ultimi giorni e la Sua Seconda Venuta. Il Signore parlò delle condizioni che avrebbero interessato il mondo prima del Suo ritorno. Particolare rilevanza hanno le affermazioni riguardanti il matrimonio e i rapporti familiari: «E allora molti si scandalizzeranno, e si tradiranno e si odieranno a vicenda… E perché l’iniquità sarà moltiplicata, la carità dei più si raffredderà» (Matteo 24:10,12).

L’apostolo Paolo insegnò che negli ultimi giorni alcuni sarebbero stati «egoisti…senz’affezione naturale» (2 Timoteo 3:2–3) e che «nei tempi a venire alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori, e a dottrine di demoni per via della ipocrisia di uomini che proferiranno menzogna, segnati di un marchio nella loro propria coscienza; i quali vieteranno il matrimonio» (1 Timoteo 4:1–3).

Il Signore ha rivelato che viviamo negli ultimi giorni, proprio nell’«undicesima ora» (DeA 33:3), e possiamo facilmente vedere la realizzazione di alcune di queste profezie nel mondo d’oggi, soprattutto per quanto concerne il matrimonio. Un rapporto dell’università Rutgers pubblicato nel luglio del 1999 riassumeva lo stato attuale dei matrimoni negli Stati Uniti. Sembra evidente che molti altri paesi stiano registrando questa stessa tendenza. Il rapporto evidenziava: «Gli indicatori sociali mostrano un indebolimento sostanziale dell’istituzione del matrimonio. Gli americani si sposano sempre meno. Coloro che si sposano hanno matrimoni meno felici. Le coppie sposate hanno un’alta probabilità di divorzio. Negli ultimi quarant’anni, il matrimonio non rappresenta più la prima esperienza di convivenza per una coppia, né il requisito per avere figli». Il rapporto concludeva sottolineando: «Le previsioni a lungo termine suggeriscono un progressivo indebolimento del matrimonio come unione duratura e come fase principale nella vita adulta e come istituzione primaria in cui i figli nascono e crescono».1

Ci è stato insegnato che «il matrimonio è ordinato da Dio» (DeA 49:15). Tuttavia, di fronte a tali rapporti, alcuni Santi degli Ultimi Giorni si potrebbero domandare, insieme al resto del mondo, come costruire matrimoni in grado di sopravvivere tra i tumulti e i disordini sociali dei nostri giorni.

La buona notizia è che il nostro matrimonio può non solo sopravvivere, ma fiorire, quando seguiamo i principi e gli insegnamenti del Vangelo. Le rivelazioni, sia antiche che moderne, indicano le linee di condotta che possono aiutare le persone di ogni età e provenienza a costruire matrimoni duraturi. Anche nel caso in cui uno dei coniugi non appartenga alla Chiesa o sia meno attivo, si può comunque cercare l’aiuto divino per rafforzare le fondamenta del rapporto seguendo questi principi.

Fondamenta sicure

Per rendere sicuro e stabile il nostro matrimonio, dovremmo cominciare dalle fondamenta. Gli architetti e i costruttori sanno che la stabilità di un edificio dipende dalla profondità e dalla forza delle sue fondamenta.

Coloro che costruirono il Tempio di Salt Lake, scoprirono la veridicità di quest’affermazione durante la costruzione del tempio. I lavori ebbero inizio il 14 febbraio 1853, ma furono interrotti per alcuni anni a causa delle difficoltà incontrate dai santi. Quando i lavori ricominciarono, i costruttori si resero conto che bisognava costruire nuove fondamenta. Il presidente Brigham Young (1801–1877) affermò che si aspettava che il tempio durasse fino al Millennio, aggiungendo: «ed è per questo motivo che desidero che le fondamenta del tempio siano ricostruite».2Le nuove fondamenta, 4,9 metri di profondità e 4,9 di larghezza, furono costruite abbastanza solide da sopportare il peso delle pareti di granito e del tetto.

Delle fondamenta solide sono essenziali anche per un matrimonio duraturo. Marito e moglie devono stabilire sin dall’inizio di costituire il loro rapporto su fondamenta forti. Talvolta, come i costruttori del Tempio di Salt Lake, può essere necessario voltarsi indietro e ricostruire il matrimonio su fondamenta più solide, ripromettendosi di impostare il rapporto sui principi del Vangelo. Al termine del Sermone sul Monte, il nostro Salvatore si servì dell’analogia delle fondamenta: «Perciò chiunque ode queste mie parole e le mette in pratica sarà paragonato ad un uomo avveduto che ha edificata la sua casa sopra la roccia: E la pioggia è caduta, e son venuti i torrenti, e i venti hanno soffiato e hanno investito quella casa; ma ella non è caduta, perché era fondata sulla roccia» (Matteo 7:24–25).

Il profeta Helaman nel Libro di Mormon parlò delle fondamenta sicure su cui edificare la nostra vita e i rapporti familiari: «Ed ora… ricordate, ricordate che è sulla roccia del nostro Redentore, che è Cristo, il Figlio di Dio, che dovete costruire le vostre fondamenta; affinché, quando il diavolo manderà i suoi venti potenti, sì, e i suoi strali nel turbine, sì, quando tutta la grandine e la sua potente tempesta si abbatteranno su di voi, non abbia su di voi alcun potere di trascinarvi nell’abisso di infelicità e di guai senza fine, a motivo della roccia sulla quale siete edificati, che è un fondamento sicuro, un fondamento sul quale se gli uomini edificano, non possono cadere» (Helaman 5:12).

Principi fondamentali

Come sarebbe un matrimonio se fosse costruito sulla roccia di Cristo? Il Vangelo offre molte pietre angolari solide. Qui di seguito vi sono alcuni dei principi da prendere in considerazione se vogliamo edificare sulle fondamenta sicure che sosterranno non solo la felicità presente ma anche la gioia futura.

1. Osservate i comandamenti che Gesù Cristo ha insegnato. Innumerevoli matrimoni si sgretolano perché uno o entrambi i coniugi si sentono infelici. Come si può raggiungere la felicità nel matrimonio? Ci è stato insegnato in «La famiglia: un proclama al Mondo» che «la felicità nella vita familiare è meglio conseguibile quando è basata sugli insegnamenti del Signore Gesù Cristo».3

Re Beniamino ammonì: «E oltre a ciò desidererei che consideraste lo stato beato e felice di coloro che obbediscono ai comandamenti di Dio» (Mosia 2:41). Il Capitano Moroni parlò riguardo alla «sacra parola di Dio alla quale dobbiamo tutta la nostra felicità» (Alma 44:5). E Mormon affermò riguardo ai nefiti che vivevano secondo ciò che il Cristo risorto aveva loro insegnato: «certamente non poteva esservi un popolo più felice fra tutti i popoli che erano stati creati dalla mano di Dio» (4 Nefi 1:16). Nessuna felicità duratura è raggiunta senza obbedienza ai comandamenti di Dio.

La preghiera è uno dei mattoni che sostengono quella felicità e gioia durature.Numerosi passi delle Scritture incoraggiano i discepoli di Cristo a pregare spesso. Uno di questi versetti ha una rilevanza particolare per mariti e mogli dei nostri giorni: «Prega sempre, per timore di entrare in tentazione» (DeA 31:12). Inginocchiandoci insieme come marito e moglie e pregando, invitiamo lo Spirito Santo a rimanere o a ritornare nella nostra vita. Poi, quando i momenti di tentazione o di stress si fanno sentire, possiamo affrontarli in maniera migliore. Lo Spirito Santo può offrire conforto e portare alla nostra mente soluzioni ispirate per aiutarci ad affrontare gli ostacoli.

Un’altra pietra fondamentale è la frequenza regolare alle riunioni della Chiesa e, quando possibile, al tempio. Il Signore ha suggerito: «e affinché tu possa più pienamente mantenerti immacolato dal mondo, và alla casa di preghiera e offri i tuoi sacramenti nel mio santo giorno» (DeA 59:9). Marito e moglie possono talvolta sottovalutare l’importanza di frequentare le riunioni della Chiesa insieme. In un sondaggio su un gruppo di individui degli Stati Uniti, i ricercatori hanno rilevato che: «coloro che frequentano settimanalmente la chiesa, di qualunque religione, ovvero poco più di un terzo, il 36%, hanno meno probabilità di divorziare di coloro che non frequentano una chiesa».4I numerosi benefici della frequenza alle cerimonie religiose come marito e moglie includono la partecipazione al sacramento «per poter avere sempre con sé il suo Spirito» (DeA 20:77).

2. Fate del matrimonio una priorità. Molti impegni lavorativi, interessi esterni, altre preoccupazioni e talvolta persino attività e incarichi nella Chiesa possono mettere il proprio coniuge o il matrimonio in secondo piano, se non stabiliamo con attenzione le nostre priorità secondo i principi del Vangelo. Nel 1831 il Signore rivelò che dobbiamo porre il matrimonio tra le priorità della nostra vita. Egli ha dichiarato: «Ama tua moglie con tutto il cuore, e attaccati a lei e a nessun’altra» (DeA 42:22).

Riguardo a questo versetto, il presidente Spencer W. Kimball (1895–1985), sottolineò: «La parola ‹nessun’altra› elimina ogni altra persona e ogni altra cosa. La moglie (o il marito) diventa pertanto la cosa principale nella vita del marito (o della moglie) e né la vita sociale né quella professionale o politica, né qualsiasi altro interesse, persona o cosa dovrà mai avere la precedenza [sul] legittimo coniuge. Talvolta vi sono delle donne che prestano troppe attenzioni ai figli a spese del marito, arrivando al punto di renderlo un estraneo agli occhi dei figli. Questo è assolutamente contrario al comandamento: Nessun altro ».5

3. Mettete in pratica il perdono e risolvete i litigi velocemente. Alcuni ritengono che i matrimoni siano formati già nei cieli, ma dovremmo ricordare che sono i mortali a scegliere il loro compagno. Le persone sposate imparano presto che il loro compagno, come loro stessi, ha delle debolezze e delle imperfezioni. Per questi e altri motivi, siamo stati esortati a perdonare liberamente: «Pertanto, io vi dico che dovete perdonarvi l’un l’altro; poiché colui che non perdona al suo fratello [o al suo coniuge] le sue trasgressioni… sta condannato dinnanzi al Signore, poiché resta in lui il peccato più grave. Io, il Signore, perdonerò chi voglio perdonare, ma a voi è richiesto di perdonare tutti» (DeA 64:9–10).

Poiché è quasi impossibile che un coniuge rispecchi il modello ideale dell’altro, dovremmo essere abbastanza saggi da concentrare le nostre forze e perdonare o prestare minore attenzione alle imperfezioni reciproche. Il profeta Joseph Smith ricordò la massima che dice «l’amore genera amore», aggiungendo: «Io non mi soffermo sulle vostre colpe, e voi non vi soffermerete sulle mie».6

Un’altra esortazione a edificare il rapporto matrimoniale sulla roccia di Gesù Cristo si trova in Efesini 4:26: «Il sole non tramonti sopra al vostro cruccio». Da questo particolare versetto sono stati attinti consigli spesso indirizzati agli sposi: «Non andate mai a dormire arrabbiati». A mia moglie Susan e a me fu dato questo consiglio da un caro parente quando ci sposammo. Scherzando dico che ci fu una volta durante il nostro primo anno di matrimonio in cui non dormimmo per quasi tre giorni! Molte coppie sposate si renderanno conto, come avvenne a noi nei primi anni di matrimonio, che la sera tardi, quando si è stanchi, non è sempre il momento migliore per risolvere i litigi. Ma senza dubbio lo spirito del consiglio di Paolo agli Efesini ci spinge a risolvere le discussioni in fretta così che non restino e si ingigantiscano nel tempo. Il Salvatore ammonì anche i Suoi discepoli a risolvere i contrasti immediatamente così da potersi rivolgere a Dio con cuore puro (vedere Matteo 5:23–24).

4. Approfittate di sane attività ricreative per ridurre lo stress. Il proclama sulla famiglia afferma che una famiglia e un matrimonio felici sono edificati, tra le altre cose, su «sane attività ricreative». Quando i primi santi stavano percorrendo duemila chilometri verso l’ovest degli Stati Uniti nel 1847, il Signore li avvertì di «[lodare] il Signore col canto, con la musica, con la danza» lungo il cammino (DeA 136:28). Una delle figlie del presidente Young riportò ciò che egli aveva insegnato: «La vita è più piacevole quando il tempo è suddiviso equamente tra lavoro, riposo e svago. Tutti gli uomini, le donne e i bambini devono lavorare; tutti devono riposare; e per mantenere equilibrio mentale e fisico, tutti devono passare un terzo del loro tempo svolgendo attività ricreative, ovvero un’attività appagante e soddisfacente, ma non nell’ozio. ‹Otto ore di lavoro, otto ore di riposo e otto ore di svago› era il motto di Brigham Young».7

Molti matrimoni d’oggi terminano in parte a causa dello stress, della stanchezza e dei troppi impegni. Marito e moglie possono provare a fare troppo in troppo poco tempo e con poche possibilità di riposo e svago. Di conseguenza, spesso al coniuge e ai membri della famiglia non vengono dedicati sufficiente tempo e attenzioni. Forse questo è uno dei motivi per cui siamo stati avvertiti di non correre più veloce di quanto ne abbia[mo] la forza (vedere Mosia 4:27). Questo consiglio fu dato anche al profeta Joseph Smith riguardo alla sua chiamata durante i primi tempi del suo matrimonio (vedere DeA 10:4). La formula delle otto ore di Brigham Young, otto ore di riposo, otto ore di lavoro e otto ore di svago (soli o insieme), potrebbe aiutare molte coppie del giorno d’oggi.

La nostra casa resterà in piedi

Abbiamo l’assistenza divina che ci aiuta a superare i momenti difficili se la nostra vita è fondata sulla roccia di Cristo. La pioggia cadrà, i torrenti verranno, e i venti soffieranno. Ma se saremo obbedienti e fedeli, la nostra casa resterà in piedi. Ci è stato promesso che non saremo trascinati «nell’abisso di infelicità e di guai senza fine, a motivo della roccia su cui [siamo] edificati» (Helaman 5:12). Ci è anche stato promesso che il Signore ci condurrà per mano e risponderà a tutte le nostre preghiere se cercheremo la Sua guida (vedere DeA 112:10). Le rivelazioni moderne forniscono questa interessante osservazione: «Io, il Signore, sono vincolato quando fate ciò che dico; ma quando non fate ciò che dico non avete alcuna promessa» (DeA 82:10). Noi, come Nefi, possiamo avere fiducia che quando ci sforziamo di osservare i comandamenti del Signore, Egli ci preparerà la via per portare a termine ciò che Egli comanda (vedere 1 Nefi 3:7).

Costruendo sulle fondamenta degli insegnamenti di Gesù Cristo, marito e moglie possono rendere il loro matrimonio abbastanza forte da affrontare le prove e le tribolazioni che verranno nei tempi critici. Possiamo evitare che il nostro matrimonio si sgretoli come una roccia friabile, come accade a molti, se costruiamo sulla Roccia. «Ed ora… ricordate che è sulla roccia del nostro Redentore, che è Cristo, il Figlio di Dio, che dovete costruire le vostre fondamenta;… un fondamento sul quale se gli uomini edificano, non possono cadere» (Helaman 5:12).

Brent A. Barlow è membro dell’ottavo rione di Canyon View, Palo di Orem Utah Canyon View.

Principi di Vita

«Quando ho celebrato [dei] matrimoni ho sempre parlato con i giovani del loro futuro e delle cose che li avrebbero aiutati a sviluppare maggiormente il loro amore l’uno per l’atro…

Primo, ricordo loro di rimanere fedeli alle alleanze che hanno stipulato col matrimonio.

Secondo, rivolgendomi allo sposo gli chiedo di fare felice sua moglie in ogni maniera possibile, poiché ella in questo modo non potrà fare a meno di contraccambiarlo e di fare ogni cosa per il suo conforto e benessere.

In terzo luogo, metto in risalto l’importanza di risolvere ogni incomprensione che potrà sorgere tra loro. Ricordo loro che non ha importanza chi ha ragione ma che cosa è giusto…

Quarto e più importante, ricordo loro di continuare ad amarsi l’un l’altro»

Presidente N. Eldon Tanner (1898-1982), primo consigliere della Prima Presidenza, «Matrimoni celesti e famiglie eterne», La Stella , ottobre 1980, 30.

Note

  1. David Popenoe e Barbara Dafoe Whitehead, The State of Our Unions: The Social Health of Marriage in America (1999), Internet, http://marriage.rutgers.edu/soou.htm.

  2. B. H. Roberts, A Comprehensive History of the Church, 5:136.

  3. Liahona, ottobre 1998, 24.

  4. David B. Larson e altri, The Costly Consequences of Divorce (1996), 246.

  5. The Teachings of Spencer W. Kimball, ed. Edward L. Kimball (1982), 311.

  6. Insegnamenti del profeta Joseph Smith selezionati da Joseph Fielding Smith, (1976), 250.

  7. Susa Young Gates e Leah D. Widtsoe, The Life Story of Brigham Young (1931), 251.