Altre domande frequenti
Il documento allegato alla lettera della Prima Presidenza con oggetto “Ministrare con quorum del Sacerdozio di Melchisedec e Società di Soccorso più forti” datata 2 aprile 2018 conteneva un certo numero di domande e risposte per implementare le modifiche annunciate alla conferenza generale di aprile 2018.
Risposte a ulteriori domande sono contenute in questo avviso.
Quorum e Società di Soccorso
Sì. Il vescovo è il sommo sacerdote presiedente e “fornisce guida e consiglio agli altri dirigenti nel rione” (Manuale 1, 2.1.1). Egli esamina e approva gli incarichi del ministero. Sotto la direzione del vescovo, il consiglio di rione continua nel suo ruolo indispensabile di “aiutare gli individui ad acquisire una testimonianza, a ricevere le ordinanze di salvezza, a tenere fede alle alleanze e a diventare devoti seguaci di Gesù Cristo” (Manuale 2, 4.4). Il Quorum degli anziani e la Società di Soccorso rafforzati — rappresentati dai loro presidenti, che sono membri del Consiglio di rione — accresceranno l’efficacia di quel consiglio.
Questi fratelli appartengono al Quorum degli anziani dei rispettivi rioni.
No. I sommi sacerdoti che servono in una presidenza di ramo in un palo non fanno parte del Quorum dei sommi sacerdoti. Fanno parte del Quorum dei sommi sacerdoti solo coloro le cui chiamate nella presidenza di palo, in un vescovato, nel sommo consiglio o come patriarca operante richiedono che siano sommi sacerdoti.
No. Gli anziani che servono in un vescovato non fanno parte del Quorum dei sommi sacerdoti.
Sì. Come parte della loro responsabilità complessiva, le presidenze dei quorum degli anziani almeno una volta l’anno dovrebbero intervistare i membri del quorum riguardo a tutti i doveri del sacerdozio, compreso il benessere personale, del coniuge e della famiglia. Queste interviste possono essere tenute nel corso dell’anno. Questo colloquio non deve avvenire allo stesso momento dell’intervista di ministero in cui è presente anche il collega.
Le presidenze dei quorum degli anziani e della Società di Soccorso possono organizzare i membri in modo che contribuiscano all’opera secondo necessità. Per esempio, possono chiamare dei membri ad aiutare e a guidare l’opera di servizio, il lavoro di tempio e storia familiare, la condivisione del Vangelo e il programma di benessere.
Sì. Secondo quanto detto in Dottrina e Alleanze 107:89, quando un rione ha un gruppo particolarmente numeroso di detentori attivi del Sacerdozio di Melchisedec, i dirigenti possono organizzare più di un quorum degli anziani. In casi del genere, ogni quorum dovrebbe essere ragionevolmente equilibrato in termini di età, esperienza, uffici e forza nel sacerdozio. Principi simili si applicano alla Società di Soccorso.
Ministrare
Sotto la direzione del vescovo, che è il sommo sacerdote presiedente del rione, il quorum degli anziani e la Società di Soccorso assegnano fratelli e sorelle ministranti ai membri del quorum dei sommi sacerdoti e alle rispettive famiglie.
Dal momento che le presidenze di palo e i vescovati sono responsabili di tutti i membri del palo/rione, generalmente a questi fratelli non sono assegnati individui o famiglie specifiche di cui prendersi cura come fratelli ministranti. I sommi consiglieri e i patriarchi operanti possono invece ricevere questo incarico sulla base delle circostanze locali e se indicato dal presidente del palo. Se ricevono tale incarico, ciò deve avvenire tramite il loro presidente del quorum degli anziani sotto la direzione del vescovo dei rispettivi rioni.
In aggiunta ad altre importanti responsabilità come sommo sacerdote presiedente e giudice comune in Israele, ogni vescovo ha la responsabilità specifica, insieme ai propri consiglieri, di prendersi cura dei giovani. In Dottrina e Alleanze 107:15 leggiamo: “Il vescovato è la presidenza di questo sacerdozio [di Aaronne] e ne detiene le chiavi, ossia l’autorità”. Nel Manuale 1, al punto 2.2, leggiamo: “I componenti del vescovato vegliano sui giovani, maschi e femmine, del rione e li nutrono spiritualmente”.
Similmente, il presidente di palo, in qualità di sommo sacerdote presiedente del palo, è “fonte primaria di guida spirituale all’interno del palo” (Manuale 1, 1.1.1) e “presiede all’opera di salvezza” (Manuale 1, 1.1.2).
No. Un presidente e una presidentessa hanno due consiglieri ciascuno. Se i dirigenti ritengono che è necessario ulteriore aiuto, possono consigliarsi con il loro vescovo sulla possibilità di chiamare uno o più segretari per il ministero. Questi segretari per il ministero possono essere incaricati, per esempio, di programmare le interviste e di aiutare a preparare il rapporto trimestrale delle interviste.
Le chiamate di coordinatrice e di supervisore del ministero sono state eliminate. Coloro che sono state chiamate a questi incarichi devono essere rilasciate.
Ciascun componente delle presidenze dei quorum degli anziani e della Società di Soccorso può tenere le interviste di ministero. Anche nei rioni grandi, i dirigenti scopriranno che è possibile fare tutte le interviste se ciascun membro della presidenza ne terrà qualcuna ogni settimana. Non è necessario che le interviste di ministero siano lunghe per essere efficaci.
Le interviste di ministero possono e devono essere tenute nel corso di ciascun trimestre, senza aspettare l’ultima settimana o l’ultimo mese del trimestre. Se i dirigenti tengono le interviste con regolarità, scopriranno che possono realizzare gli scopi spirituali e temporali del ministero.
Coinvolgimento dei giovani nel ministero.
Sì. Le linee guida contenute nel documento recente “Preventing and Responding to Abuse” [prevenire e affrontare i maltrattamenti] permettono ai giovani di ministrare come colleghi di sorelle e fratelli adulti. Il “ministero” non è considerato un’“attività” o “lezione”, a cui si fa riferimento nelle linee guida menzionate.
I dirigenti devono usare un giudizio ispirato quando assegnano dei giovani come colleghi di sorelle e fratelli adulti. I colleghi adulti devono evitare situazioni che potrebbero essere fraintese. Devono fare attenzione alle situazioni in cui potrebbero trovarsi da soli con un giovane in modo che il giovane abbia un’esperienza gratificante con il ministero. Inoltre, deve essere esercitata saggezza nel non assegnare i giovani a situazioni familiari difficili.
Le Damigelle e le Laurette possono essere invitate a ministrare. I genitori e i dirigenti si consigliano con ogni giovane donna e, se è in condizione di servire ed è disposta a farlo, alla giovane può essere assegnato un incarico nel ministero. Le giovani donne servono come colleghe delle sorelle della Società di Soccorso.
Con l’approvazione del vescovo, una componente della presidenza della Società di Soccorso estende gli incarichi di ministero alle Damigelle e alle Laurette. Con l’approvazione del vescovo, un componente della presidenza del quorum degli anziani estende gli incarichi di ministero agli insegnanti e ai sacerdoti.