Scritture
Isaia 48


Capitolo 48

Il Signore rivela i Suoi propositi a Israele — Israele è stato scelto nella fornace dell’afflizione e deve uscire da Babilonia — Confrontare con 1 Nefi 20.

1 Ascoltate questo, o casato di Giacobbe, voi che siete chiamati con il nome di Israele, e che siete usciti dalla sorgente di Giuda; voi che giurate per il nome dell’Eterno, e menzionate il Dio d’Israele ma senza sincerità, senza rettitudine!

2 Poiché prendono il loro nome dalla città santa, si appoggiano sul Dio d’Israele, che ha nome Eterno degli eserciti.

3 Già anticamente io annunciai le cose precedenti; esse uscirono dalla mia bocca, io le feci sapere; a un tratto io le effettuai, ed esse avvennero.

4 Siccome io sapevo, o Israele, che tu sei ostinato, che il tuo collo ha muscoli di ferro e che la tua fronte è di rame,

5 io ti annunciai queste cose anticamente; te le feci sapere prima che avvenissero, perché tu non dicessi: “Le ha fatte il mio idolo, le ha ordinate la mia immagine scolpita, la mia immagine fusa”.

6 Tu hai udito; ammirale tutte quante. Non lo proclamerete voi stessi? Ora io ti annuncio delle cose nuove, delle cose nascoste, a te ignote.

7 Esse sono create adesso, non da tempo antico; e, prima d’oggi, non ne avevi udito parlare, perché tu non dica: “Ecco, io le sapevo”.

8 No, tu non ne hai udito nulla, non ne hai saputo nulla, nulla in passato ti è mai venuto agli orecchi, perché sapevo che ti saresti condotto perfidamente, e che ti chiami “Ribelle” fin dal grembo materno.

9 Per amore del mio nome io differirò la mia ira, e per amore della mia gloria io mi trattengo per non sterminarti.

10 Ecco, io ti ho voluto affinare, ma senza ottenerne argento; ti ho provato nel crogiolo dell’afflizione.

11 Per amore di me stesso, per amore di me stesso io voglio agire; poiché, come potrei io lasciar profanare il mio nome? e la mia gloria io non la darò ad un altro.

12 Ascoltami, o Giacobbe, e tu, Israele, che io ho chiamato. Sono io; io sono il primo, e sono pure l’ultimo.

13 La mia mano ha fondato la terra, e la mia destra ha spiegato i cieli; quando io li chiamo, si presentano assieme.

14 Adunatevi tutti quanti, e ascoltate! Chi tra voi ha annunciato queste cose? Colui che l’Eterno ama eseguirà il suo volere contro Babilonia, e alzerà il suo braccio contro i Caldei.

15 Io, io ho parlato, io l’ho chiamato; io l’ho fatto venire, e la sua impresa riuscirà.

16 Avvicinatevi a me, ascoltate questo: fin dal principio io non ho parlato in segreto; quando questi fatti avvenivano, io ero presente; e ora, il Signore, l’Eterno, mi manda con il suo spirito.

17 Così parla l’Eterno, il tuo redentore, il Santo d’Israele: Io sono l’Eterno, il tuo Dio, che ti insegna per il tuo bene, che ti guida per la via che devi seguire.

18 Oh fossi tu pur attento ai miei comandamenti! la tua pace sarebbe come un fiume, e la tua rettitudine come le onde del mare;

19 la tua posterità sarebbe come la sabbia, e il frutto delle tue viscere come i suoi granelli; il suo nome non sarebbe cancellato né distrutto dal mio cospetto.

20 Uscite da Babilonia, fuggitevene lontano dai Caldei! Con voce di giubilo, annunciatelo, banditelo, datene voce fino alle estremità della terra! Dite: “L’Eterno ha redento il suo servo Giacobbe.

21 Ed essi non hanno avuto sete quando egli li ha condotti attraverso i deserti; egli ha fatto scaturire per essi dell’acqua dalla roccia; ha spaccato la roccia, e ne è colata l’acqua”.

22 Non v’è pace per gli empi, dice l’Eterno.