Scritture
Ezechiele 14


Capitolo 14

Il Signore non risponderà a chi adora falsi dèi e commette iniquità — Ezechiele predica il pentimento — Il popolo non sarebbe salvato nemmeno se Noè, Daniele e Giobbe ministrassero tra di loro.

1 Ora, vennero da me alcuni degli anziani d’Israele, e si sedettero davanti a me.

2 E la parola dell’Eterno mi fu rivolta in questi termini:

3 “Figlio d’uomo, questi uomini hanno innalzato i loro idoli nel loro cuore, e si sono messi davanti l’intoppo che li fa cadere nella loro iniquità; come potrei io essere consultato da costoro?

4 Perciò parla e di’ loro: ‘Così dice il Signore, l’Eterno: «Chiunque del casato d’Israele innalza i suoi idoli nel suo cuore e pone davanti a sé l’intoppo che lo fa cadere nella sua iniquità, e poi viene dal profeta, io, l’Eterno, gli risponderò come si merita per la moltitudine dei suoi idoli,

5 al fine di far presa sul cuore di quelli del casato d’Israele, che si sono tutti quanti alienati da me per i loro idoli»’.

6 Perciò di’ al casato d’Israele: ‘Così parla il Signore, l’Eterno: «Tornate, distoglietevi dai vostri idoli, distogliete le vostre facce da tutte le vostre abominazioni.

7 Poiché, a chiunque del casato d’Israele o degli stranieri che soggiornano in Israele si separa da me, innalza i suoi idoli nel suo cuore e pone davanti a sé l’intoppo che lo fa cadere nella sua iniquità e poi viene dal profeta per consultarmi per suo mezzo, risponderò io, l’Eterno, da me stesso.

8 Io volgerò la mia faccia contro quell’uomo, ne farò un segno e un proverbio, e lo sterminerò dal mio popolo; e voi conoscerete che io sono l’Eterno.

9 E se il profeta si lascia sedurre e dice qualche parola, io, l’Eterno, sono colui che avrà sedotto quel profeta; e stenderò la mia mano contro di lui, e lo distruggerò dal mio popolo d’Israele.

10 E ambedue porteranno la pena della loro iniquità: la pena del profeta sarà pari alla pena di colui che lo consulta,

11 affinché quelli del casato d’Israele non vadano più errando lontano da me, e non si contaminino più con tutte le loro trasgressioni, e siano invece il mio popolo, e io sia il loro Dio, dice il Signore, l’Eterno»’”.

12 La parola dell’Eterno mi fu ancora rivolta, in questi termini:

13 “Figlio d’uomo, se un paese peccasse contro di me commettendo qualche prevaricazione, e io stendessi la mia mano contro di lui, e gli spezzassi il sostegno del pane, e gli mandassi contro la fame, e ne sterminassi uomini e bestie,

14 e in mezzo ad esso si trovassero questi tre uomini: Noè, Daniele e Giobbe, questi non salverebbero che le loro persone, per la loro rettitudine, dice il Signore, l’Eterno.

15 Se io facessi passare per quel paese delle bestie feroci che lo spopolassero, così che rimanesse un deserto dove nessuno passa più a motivo di quelle bestie,

16 se in mezzo ad esso si trovassero quei tre uomini, come è vero che io vivo, dice il Signore, l’Eterno, essi non salverebbero né figli né figlie; essi soltanto sarebbero salvati, ma il paese rimarrebbe desolato.

17 O se io facessi venire la spada contro quel paese e dicessi: ‘Passi la spada per il paese’, in modo che ne sterminasse uomini e bestie,

18 se in mezzo ad esso si trovassero quei tre uomini, come è vero che io vivo, dice il Signore, l’Eterno, essi non salverebbero né figli né figlie, ma essi soltanto sarebbero salvati.

19 O se contro quel paese mandassi la peste, e riversassi su di esso il mio furore fino al sangue, per sterminare uomini e bestie,

20 se in mezzo ad esso si trovassero Noè, Daniele e Giobbe, come è vero che io vivo, dice il Signore, l’Eterno, essi non salverebbero né figli né figlie; non salverebbero che le loro persone, per la loro rettitudine.

21 Poiché così parla il Signore, l’Eterno: non altrimenti avverrà quando manderò contro Gerusalemme i miei quattro tremendi giudizi: la spada, la fame, le bestie feroci e la peste, per sterminarne uomini e bestie.

22 Ma ecco, ne scamperà un residuo, dei figli e delle figlie, che saranno portati fuori, che giungeranno a voi, e di cui vedrete la condotta e le azioni; e allora vi consolerete del male che io faccio venire su Gerusalemme, di tutto quello che faccio venire su di lei.

23 Essi vi consoleranno quando vedrete la loro condotta e le loro azioni, e riconoscerete che, non senza ragione, io faccio quello che faccio contro di lei, dice il Signore, l’Eterno”.