Chiamate di missione
Come missionario, qual è il mio scopo?


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Come missionario, qual è il mio scopo?

Il tuo scopo

Invitare le persone a venire a Cristo aiutandole ad accettare il vangelo restaurato mediante la fede in Gesù Cristo e la Sua espiazione, il pentimento, il battesimo, il conferimento del dono dello Spirito Santo e perseverando sino alla fine.

Rifletti sui seguenti punti

Rifletti sui seguenti punti

  • Come missionario, qual è il mio scopo?

  • Che cos’è il Vangelo?

  • Perché predichiamo il Vangelo?

  • Perché devo insegnare con potere e autorità?

  • Che cos’è il messaggio della Restaurazione? Perché è tanto importante?

  • Qual è la mia responsabilità nell’aiutare le persone a convertirsi?

  • In che modo potrò sapere se sono un missionario di successo?

Il tuo incarico di insegnare il vangelo restaurato di Gesù Cristo

Sei circondato da persone. Le incroci per strada, le vai a trovare a casa e viaggi accanto a loro. Tutte loro sono figli di Dio, sono i tuoi fratelli e le tue sorelle. Dio li ama proprio come ama te. Molte di queste persone sono alla ricerca di uno scopo nella vita. Si preoccupano per la famiglia. Hanno bisogno di provare un senso di appartenenza che deriva dalla conoscenza di essere figli di Dio, membri della Sua famiglia eterna. Vogliono sentirsi sicuri in un mondo in cui i valori continuano a cambiare. Desiderano «pace in questo mondo e vita eterna nel mondo a venire» (DeA 59:23), ma sono «tenuti lontano dalla verità soltanto perché non sanno dove trovarla» (DeA 123:12).

Il vangelo di Gesù Cristo, come restaurato mediante il profeta Joseph Smith, benedirà la loro famiglia, soddisferà i bisogni spirituali e li aiuterà ad appagare i più profondi desideri. Sebbene possano non saperne il motivo, hanno bisogno del sollievo dal senso di colpa che deriva dagli errori e dai peccati. Hanno bisogno di provare la gioia della redenzione ricevendo il perdono dei peccati e avendo il dono dello Spirito Santo.

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Lehi’s Dream

Come rappresentante autorizzato di Gesù Cristo, puoi insegnare alle persone con potere e autorità che «la redenzione viene nel Santo Messia e tramite lui» e che nessuno «p[uò] dimorare alla presenza di Dio, se non tramite i meriti e la misericordia e la grazia del Santo Messia» (2 Nefi 2:6, 8). Quando le persone vengono per accettare il vangelo restaurato di Gesù Cristo e ricevere le ordinanze del battesimo e della confermazione mediante l’autorità del sacerdozio, possono essere rassicurate che «non sono rigettat[e] per sempre» (Libro di Mormon, frontespizio).

Man mano che la tua comprensione dell’espiazione di Gesù Cristo cresce, aumenterà il tuo desiderio di condividere il Vangelo. Sentirai quello che provò Lehi, cioè «quanto è importante far conoscere queste cose agli abitanti della terra» (2 Nefi 2:8).

Il presidente Ezra Taft Benson ha insegnato: «Dio ci ha comandato di portare questo vangelo in tutto il mondo. Questa è la causa che oggi deve unirci. Solo il Vangelo salverà il mondo dalla calamità dell’autodistruzione. Soltanto il Vangelo unirà in pace gli uomini di tutte le razze e nazionalità. Solamente il Vangelo porterà alla famiglia umana la gioia, la felicità e la salvezza» (The Teachings of Ezra Taft Benson [1988], 167).

Tu sei chiamato a rappresentare Gesù Cristo aiutando le persone a purificarsi dai peccati. Fai questo quando le inviti a venire a Gesù Cristo e a convertirsi al Suo vangelo restaurato. Per venire al Salvatore devono avere fede in Lui fino a pentirsi, cioè fare i cambiamenti necessari per rendere la loro vita in sintonia con i Suoi insegnamenti. Puoi aiutare le persone a sviluppare questa fede insegnando loro il vangelo restaurato per mezzo dello Spirito e invitandole a impegnarsi a vivere secondo tali insegnamenti. Il rispetto degli impegni assunti prepara queste persone per le alleanze del battesimo e della confermazione e per il dono prezioso dello Spirito Santo. Devono spogliarsi dell’«uomo naturale» e diventare santi «tramite l’espiazione di Cristo, il Signore» (Mosia 3:19).

Attività: studio personale o con il collega

Esamina su questa pagina l’immagine dell’albero della vita mentre studi la visione ad esso relativa che si trova in 1 Nefi 8 e 11. In questa visione, l’albero della vita simboleggia l’amore di Dio (vedere 1 Nefi 11:21–22).

Attività: studio personale o con il collega

  • Lehi, dopo aver mangiato il frutto, che cosa ha desiderato? (Vedere 1 Nefi 8:10–18).

  • Nella visione, che cosa avevano bisogno di fare le persone per mangiare il frutto? Che cosa abbiamo bisogno di fare per ricevere tutte le benedizioni dell’Espiazione? In quale modo gli impegni e le alleanze ci aiutano a ricevere queste benedizioni?

  • Come missionario, qual è il tuo dovere nell’aiutare le persone a mangiare il frutto del Vangelo?

Il Vangelo benedice le famiglie

Il messaggio della restaurazione del vangelo di Gesù Cristo benedice le famiglie. Grazie alla Restaurazione comprendiamo lo scopo di Dio riguardo alle famiglie: «Il piano divino della felicità consente ai rapporti familiari di perpetuarsi oltre la tomba. Le sacre ordinanze e alleanze disponibili nei sacri templi consentono alle persone di ritornare alla presenza di Dio e alle famiglie di essere unite per l’eternità» («La famiglia: un proclama al mondo», La Stella, gennaio 1996, 116).

Sulla terra le relazioni familiari possono essere la fonte di alcune delle più grandi gioie. Satana sta attaccando la famiglia su molti fronti e fin troppe famiglie sono distrutte da questi assalti. Il messaggio del vangelo restaurato di Gesù Cristo dà alle famiglie la possibilità di essere unite ora e nell’eternità. Vivendo secondo i principi del Vangelo, le famiglie possono provare pace, gioia e un senso di appartenenza e identità in questa vita. Grazie alla luce del Vangelo, le famiglie possono risolvere incomprensioni, contese e difficoltà. Famiglie lacerate dalla discordia possono essere guarite mediante il pentimento, il perdono e la fede nel potere dell’espiazione di Gesù Cristo. «La felicità nella vita familiare è meglio conseguibile quando è basata sugli insegnamenti del Signore Gesù Cristo. Il successo del matrimonio e della famiglia è fondato e mantenuto sui principi della fede, della preghiera, del pentimento, del perdono, del rispetto, dell’amore, della compassione, del lavoro e delle sane attività ricreative» (La Stella, gennaio 1996, 116).

Cerca di trovare e di insegnare il Vangelo alle famiglie composte di un padre, una madre e dei figli che possono sostenersi a vicenda nel vivere secondo il Vangelo e possono infine essere suggellati come unità familiare mediante l’autorità del sacerdozio restaurato.

Insegna mediante lo Spirito

Poiché il vangelo di Gesù Cristo è la «potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente» (Romani 1:16), il messaggio della restaurazione del Vangelo deve essere insegnato mediante il potere divino, ossia il potere dello Spirito Santo, che è il terzo componente della Divinità. Spesso ci si riferisce a Lui come allo Spirito. Uno dei Suoi ruoli è d’insegnare e portare testimonianza della verità. Quando insegni mediante questo potere, lo Spirito Santo:

  • Ti insegnerà nuovi principi e ti farà ricordare le dottrine che hai studiato (vedere Giovanni 14:26).

  • Ti dirà cosa dire nel momento stesso in cui ne avrai bisogno (vedere DeA 84:85).

  • Porterà il tuo messaggio al cuore delle persone cui insegni (vedere 2 Nefi 33:1).

  • Porterà testimonianza della veridicità del tuo messaggio e confermerà le tue parole (vedere DeA 100:5–8).

  • Ti aiuterà a discernere le necessità delle persone cui insegni (vedere Alma 12:7).

Lo Spirito è fondamentale per insegnare i principi evangelici in modo che edifichino la fede delle persone. Per cercare di sviluppare la fede sufficiente per affidarti allo Spirito, dovresti:

  • Pregare per avere lo Spirito (vedere DeA 42:14).

  • Purificare il tuo cuore (vedere DeA 112:28).

  • Osservare i comandamenti (vedere DeA 20:77, 79).

  • Fare diligentemente tesoro della parola di Dio (vedere DeA 11:21; 84:85).

  • Insegnare in modo che le persone capiscano il tuo messaggio e siano edificate (vedere DeA 50:13–22).

  • Esercitare la fede (vedere Moroni 10:7).

Sei stato messo a parte per questa sacra chiamata con la promessa che lo Spirito ti sarà dato se soddisferai i requisiti stabiliti dal Signore. Uno dei tuoi desideri più ardenti dovrebbe essere quello di avere i doni dello Spirito.

Il potere e l’autorità della tua chiamata

I missionari devono andare «col potere dell’ordinazione con la quale [sono] stat[i] ordinat[i], proclamando liete novelle di grande allegrezza, sì, il Vangelo eterno» (DeA 79:1). Tu hai l’autorità di predicare il Vangelo. Se detieni il sacerdozio, hai l’autorità di amministrarne le ordinanze. Se eserciterai quest’autorità degnamente e devotamente, riceverai il potere spirituale, che è prova della realtà della tua chiamata. Non aver timore e non essere timido nell’adempiere questo incarico. Proprio come i figli di Mosia, insegna con il potere e l’autorità di Dio (vedere Alma 17:2–3).

Quando sei stato messo a parte mediante l’autorità del sacerdozio, hai ricevuto il diritto e il privilegio di rappresentare il Signore. Hai ricevuto un certificato del tuo ministero che attesta al mondo quest’autorità. Il presidente Spencer W. Kimball ha detto: «La messa a parte può essere presa alla lettera. È una messa a parte dal peccato, a parte dalle cose della carne, a parte da tutto ciò che è rozzo, vile, malvagio, triviale o volgare; è una messa a parte dal mondo e verso un livello superiore di pensiero e di attività. La benedizione dipende dall’assolvimento fedele dell’incarico» (The Teachings of Spencer W. Kimball, Edward L. Kimball [1982], 478).

Insieme con l’autorità viene la responsabilità di vivere all’altezza della chiamata. Quale rappresentante del Signore, devi essere «d’esempio ai credenti» (1 Timoteo 4:12). Sforzati di vivere secondo i comandamenti di Dio e rispetta le alleanze che hai fatto nel tempio; sii preparato sulle Scritture; sii cortese, puntuale e affidabile; osserva gli standard di comportamento, abbigliamento e aspetto dei missionari; ama le persone con le quali servi e lavori. Rendi onore al nome di Cristo con le tue azioni.

Oltre all’autorità, nel lavoro devi anche esercitare il potere. L’autorità che hai ricevuto può portare al potere. Il potere spirituale, infatti, è una prova che la tua autorità è reale. Il potere spirituale è un dono che ti rende possibile svolgere il lavoro più efficacemente.

Quando lavori e insegni il tuo potere e la tua autorità dovrebbero essere evidenti. Il potere può manifestarsi in molte cose che fai come, ad esempio:

  • Essere guidato dallo Spirito a dire proprio al momento giusto ciò che il Signore vorrebbe che dicessi (vedere DeA 84:85).

  • Essere guidato su dove andare o che cosa fare (vedere DeA 28:15; 31:11; 75:26–27).

  • Avere la tua testimonianza confermata dalla testimonianza dello Spirito (vedere 2 Nefi 33:1; DeA 100:5–8).

  • Prendere parte alle ordinanze di salvezza (vedere DeA 84:19–20).

  • Impartire benedizioni del sacerdozio, se sei un anziano (vedere Giacomo 5:14–15).

  • Pregare con e a favore delle persone insieme alla quali lavori (vedere Alma 6:6; 8:18–22; 10:7–11; 31:26–35; DeA 75:19).

  • Esprimere il tuo amore per il Signore, la tua famiglia, i tuoi colleghi missionari e per le persone che servi.

Studio delle Scritture

In che modo ricevi il potere?

Attività: studio personale o con il collega

Osserva il dipinto di Cristo che ordina gli Apostoli e poi leggi Giovanni 15:1–16.

In che modo Cristo è la vite? In che modo sei un tralcio di quella vite? In che modo la tua messa a parte ha a che fare con questo rapporto?

Leggi ancora il certificato del tuo ministero. Scrivi i sentimenti che hai provato e i pensieri che ti sono venuti in mente su ciò che hai letto. Ogni volta che studi questo capitolo, ripeti il processo. Fai attenzione a come i tuoi sentimenti cambiano con il trascorrere del tempo.

Studia Dottrina e Alleanze 109:13–15, 21–30, 38–39, 55–57, che sono passi dell’ispirata preghiera dedicatoria del profeta Joseph Smith per il Tempio di Kirtland. Quali benedizioni Joseph Smith ha richiesto per coloro che sono fedeli?

Il vangelo di Gesù Cristo

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Christ Ordaining the Twelve Apostles

Il vangelo di Gesù Cristo spiega sia il tuo messaggio che il tuo scopo, cioè fornisce sia i «cosa» sia i «perché» del lavoro missionario. Il Signore ha stabilito che il Suo vangelo comprendesse alcune dottrine assolutamente essenziali e basilari. Egli è venuto nel mondo per fare la volontà di Suo Padre. Suo Padre Lo ha mandato nel mondo per essere innalzato sulla croce. Grazie alla Sua espiazione e alla Sua resurrezione, tutti gli uomini risorgeranno per stare davanti a Cristo ed essere giudicati secondo le loro opere, siano esse buone o cattive. Coloro che esercitano la fede in Cristo, si pentono dei peccati e sono battezzati nel nome di Cristo possono essere santificati dallo Spirito Santo. Se perseverano sino alla fine, all’ultimo giorno staranno davanti a Cristo senza macchia ed entreranno nel riposo del Signore. Cristo li terrà per innocenti dinanzi al Padre. Egli sarà il loro Mediatore e Avvocato. Coloro che non perseverano fedelmente sino alla fine saranno «gettat[i] nel fuoco… per la giustizia del Padre» (vedere 3 Nefi 27:13–22; confronta con 2 Nefi 31:10–21; 3 Nefi 11:31–41; DeA 76:40–42, 50–53).

Lo scopo del Vangelo è di purificare le persone dai peccati in modo che nel giorno del giudizio possano ricevere la misericordia del Salvatore. Pertanto, lo scopo di questo libro e, ancora più importante, lo scopo del lavoro che fai tutti i giorni è di invitare le persone a venire a Cristo aiutandole ad accettare il vangelo restaurato mediante la fede in Gesù Cristo e la Sua espiazione, il pentimento, il battesimo, il conferimento dello Spirito Santo e perseverando sino alla fine.

I singoli e le famiglie iniziano a seguire Cristo quando esercitano la fede in Lui e si pentono dei loro peccati. Ricevono la remissione dei peccati tramite il battesimo e ricevendo il dono dello Spirito Santo da una persona che ha ricevuto l’autorità da Dio per celebrare queste ordinanze. Poi perseverano sino alla fine o, in altre parole, continuano per tutta la vita a esercitare la fede in Gesù Cristo, a pentirsi e a rinnovare le alleanze che hanno fatto. Questi non sono solo passi che fanno una volta nella vita. Quando questi passi sono invece ripetuti per tutta la vita, diventano un modello esistenziale sempre più rimunerativo. Esso, infatti, è il solo modo di vivere che porta ad avere la coscienza in pace e consente ai figli del Padre celeste di ritornare a vivere alla Sua presenza.

L’obbedienza a Gesù Cristo è un impegno che dura tutta la vita. Attraverso l’esercizio della fede, il pentimento, il battesimo e la dedizione a servire Cristo, e poi il ricevimento dello Spirito Santo, possiamo essere guariti, ricevere il perdono dei peccati e convertirci completamente al Salvatore e al Suo vangelo.

Aiuta le persone a sviluppare la fede in Gesù Cristo fino al pentimento insegnando e portando testimonianza che la pienezza del vangelo di Gesù Cristo e l’autorità del sacerdozio sono stati restaurati, e invitandole a vivere secondo i Suoi insegnamenti.

Studio delle Scritture

Che cos’è il vangelo o la dottrina di Cristo?

Il messaggio della Restaurazione: il fondamento della fede

A prescindere da dove servi o da chi stai insegnando, concentra il tuo messaggio sulla restaurazione del vangelo di Gesù Cristo. «Il Signore vi benedirà se insegnerete il messaggio della Restaurazione a un mondo che ha un disperato bisogno del vangelo di Gesù Cristo» («Dichiarazione sul lavoro missionario», Lettera della Prima Presidenza, 11 dicembre 2002). Quando studierai le dottrine contenute nelle lezioni missionarie, noterai che abbiamo un messaggio: tramite un profeta moderno, Dio ha restaurato la conoscenza del piano di salvezza, che è incentrato sull’espiazione di Cristo e adempiuto vivendo secondo i primi principi e le prime ordinanze del Vangelo.

Assicurati che tutte le persone cui insegni capiscano quanto segue:

  • Dio è letteralmente il nostro Padre celeste. Lui ci ama. Ogni persona sulla terra è un figlio di Dio e membri della Sua famiglia. Gesù Cristo, il Figlio di Dio, è il nostro Salvatore e Redentore.

  • Il nostro affettuoso Padre celeste durante tutta la storia biblica ha teso la mano ai Suoi figli rivelando il Suo vangelo ai profeti. Tristemente, molte persone hanno rigettato il Vangelo; alcuni tra coloro che lo avevano accettato hanno cambiato le dottrine e le ordinanze evangeliche e sono caduti nell’incredulità e nell’apostasia.

  • Il nostro Padre celeste ha mandato sulla terra il Suo Figlio diletto, Gesù Cristo. Egli ha fatto miracoli e ha insegnato il Suo vangelo. Egli ha portato a termine l’Espiazione ed è risorto.

  • Dalla Prima Visione, Dio ha teso ancora con amore la mano ai Suoi figli. Egli ha restaurato il vangelo di Gesù Cristo e la Sua autorità del sacerdozio, poi ha organizzato la Sua chiesa sulla terra tramite il profeta Joseph Smith. Il Libro di Mormon è una prova convincente di questa restaurazione.

Man mano che aiuti i simpatizzanti a capire lo schema dell’apostasia e della restaurazione, essi saranno pronti a comprendere la grande necessità di avere una restaurazione negli ultimi giorni. Vedranno la necessità di accettare il vangelo restaurato, di ricevere le ordinanze di salvezza tramite l’autorità restaurata del sacerdozio e di seguire il sentiero che porta alla vita eterna. Aiuta le persone a comprendere che la Chiesa non è semplicemente un’altra religione, né una chiesa americana, ma una restaurazione della «pienezza [del] Vangelo» (DeA 1:23), la stessa di quella che era stata rivelata e insegnata all’inizio.

Il Libro di Mormon: un altro testamento di Gesù Cristo è una prova convincente che Joseph Smith era un profeta e che il vangelo di Gesù Cristo è stato restaurato. Esso è la chiave di volta della nostra religione, la più possente risorsa per insegnare questo messaggio. Alcuni importanti principi restaurati tramite Joseph Smith sono la conoscenza che Dio è nostro Padre e che noi siamo i Suoi figli di spirito, che vivevamo con Lui prima di nascere e che le famiglie possono vivere per sempre alla presenza di Dio grazie all’espiazione di Cristo mediante l’obbedienza alle leggi e alle ordinanze del Vangelo.

Il Libro di Mormon è la prova dell’amore di Dio verso i Suoi figli. Mostra che Dio parla ai Suoi figli. Quando insegni e porti testimonianza, invita le persone a leggere il Libro di Mormon e a pregare sul suo messaggio. Ogni persona cui insegni deve decidere se accettare il Libro di Mormon come rivelazione divina.

Confida nella grandiosa promessa che si trova in Moroni 10:3–5. Fai tutto il possibile per persuadere le persone a leggere il libro, comprenderlo e chiedere con sincerità a Dio se è veritiero. La testimonianza dello Spirito Santo diventerà la pietra angolare della loro fede nel fatto che Cristo ha restaurato la Sua chiesa. Aiuta coloro cui insegni a ricevere questa conferma spirituale.

Studio delle Scritture

Come dovresti usare il Libro di Mormon nel lavoro missionario?

Attività: studio personale

Immagina di dover scrivere un articolo per un quotidiano locale sul messaggio della Restaurazione. Scrivi nel tuo diario di studio un titolo che descriva il messaggio fondamentale. Scrivi poi i tuoi pensieri e sentimenti su questo messaggio, descrivendo anche come la sua comprensione ha cambiato il tuo modo di vivere e vedere il mondo attorno a te.

Aiuta le persone ad assumersi gli impegni: la porta che conduce alla fede e al pentimento

Aiuta le persone a qualificarsi per il battesimo e la confermazione insegnando loro la vera dottrina e invitandole a pentirsi e ad apportare dei cambiamenti nella vita assumendosi e onorando gli impegni che edificano la loro fede in Gesù Cristo. Questi impegni preparano le persone a fare e a mantenere le alleanze sacre.

L’anziano Jeffrey R. Holland ha insegnato: «La prima cosa che farete quando un simpatizzante vi dirà che non ha letto o pregato riguardo al Libro di Mormon sarà di sentirvi distrutti… Molto spesso siamo troppo indifferenti. Si tratta della vita eterna! Stiamo parlando della salvezza dei figli di Dio! Si tratta dell’eternità… Si tratta della strada più importante che il simpatizzante dovrà mai percorrere! Se lui o lei non se ne rendono conto, almeno voi lo sapete… Allora, assumete il controllo della situazione. Insegnate con potere e autorità e poi sentitevi distrutti se i primi passi verso l’osservanza dei comandamenti e delle alleanze non sono avviati con successo» («Making and Keeping Covenants», trasmissione satellitare per i missionari, aprile 1997).

Quando insegni alle persone affinché capiscano la restaurazione della pienezza del Vangelo, tu «proclam[i] il pentimento» (DeA 15:6). Il pentimento contempla un cambiamento di cuore e il desiderio di abbandonare il peccato e servire Dio. Significa cedere umilmente allo Spirito e sottomettersi alla volontà di Dio. Richiede che gli uomini aumentino il loro impegno a vivere in conformità al volere di Dio. Il pentimento richiede un cambiamento sincero e durevole di pensieri, desideri, abitudini e azioni. È un’esperienza positiva che porta pace e gioia. Sii coraggioso e pieno d’amore quando aiuti le persone a capire che cosa devono fare per pentirsi. Invitando le persone ad assumersi degli impegni, puoi alzare efficacemente una voce sia di avvertimento che di speranza.

Studio delle Scritture

Che cosa insegnano questi versetti sul proclamare il pentimento?

Il battesimo e la confermazione

Parte fondamentale del tuo scopo è battezzare e confermare le persone cui insegni. Il battesimo è per la remissione dei peccati e il dono dello Spirito Santo porta moltissime benedizioni a coloro che ne sono degni. Attraverso queste ordinanze le persone entrano per la porta e continuano sul sentiero che conduce alla vita eterna. L’anziano Dallin H. Oaks ha insegnato: «Non predichiamo o insegnamo per ‹portare delle persone nella Chiesa› o crescere il numero dei suoi membri. Noi non predichiamo o insegnamo solo per persuadere le persone a vivere meglio… Noi invitiamo tutti a venire a Cristo tramite il pentimento, il battesimo e la confermazione al fine di aprire le porte del regno celeste ai figli e alle figlie di Dio. Nessun altro può farlo» («The Purpose of Missionary Work», trasmissione via satellite missionaria, aprile 1995).

Quando insegni il vangelo restaurato, aiuta le persone a capire la natura sacra del battesimo e della confermazione. Aiutale a rendersi conto che ricevere il dono dello Spirito Santo è una grande benedizione in questa vita e la chiave per l’esaltazione. Lo Spirito Santo «insegnerà ogni cosa» (Giovanni 14:26). Il presidente Boyd K. Packer ha insegnato: «Quando insegnate ai simpatizzanti e li preparate per il battesimo nell’acqua, dovete pensare anche al dono dello Spirito Santo: il battesimo di fuoco. Pensateci come a un tutt’uno. Prima viene il battesimo dell’acqua e poi il battesimo di fuoco» («The Gift of the Holy Ghost: What Every Missionary Should Know—and Every Member As Well», seminario per i nuovi presidenti di missione, giugno 2003). Il profeta Joseph Smith ha insegnato: «Il battesimo con l’acqua non è che metà battesimo e non vale niente senza l’altra metà, cioè senza il battesimo dello Spirito Santo» (History of the Church, 5:499).

Aiuta coloro cui insegni a capire che per qualificarsi per il battesimo e la confermazione devono soddisfare i requisiti esposti in Dottrina e Alleanze 20:37.

DeA 20:37—i requisiti per il battesimo

DeA 20:37—i requisiti per il battesimo

  • Umiliarsi dinanzi a Dio.

  • Desiderare di essere battezzato.

  • Venire innanzi con il cuore spezzato e lo spirito contrito.

  • Pentirsi di tutti i peccati.

  • Essere disposto a prendere su di sé il nome di Gesù Cristo.

  • Essere determinato a servire Cristo sino alla fine.

  • Manifestare con le opere di aver ricevuto lo Spirito di Cristo per la remissione dei peccati.

Dopo che i convertiti degni sono battezzati, sono confermati membri della Chiesa e viene conferito loro il dono dello Spirito Santo. La confermazione avviene durante una riunione sacramentale poco dopo il battesimo, sotto la direzione del vescovo o presidente di ramo. Anche se le due ordinanze sono separate da un breve periodo, la confermazione mette in risalto e completa il battesimo.

Studio delle Scritture

In che modo il dono dello Spirito Santo è uno dei doni più grandi che possiamo ricevere?

Perché i nuovi convertiti dovrebbero desiderare il dono dello Spirito Santo?

Attività: studio con il collega

Cerca i seguenti versetti e fai un elenco dei requisiti e delle alleanze battesimali. Esamina con il tuo collega come insegnare alle persone i requisiti per il battesimo.

Attività: studio con il collega

L’edificazione della Chiesa

Quando le persone sono state battezzate e confermate membri della Chiesa, continua a lavorare con i dirigenti e i fedeli del rione per aiutare questi nuovi convertiti a adattarsi alla nuova vita e a continuare la loro crescita spirituale. La Chiesa è edificata quando le persone che hanno una testimonianza sono battezzate e confermate, osservano le alleanze, si preparano attivamente per andare al tempio e contribuiscono a rafforzare il rione o ramo.

I nuovi convertiti che hanno degli amici nella Chiesa, che hanno un incarico e che sono nutriti dalla parola di Dio cresceranno in fede e testimonianza. I missionari, i dirigenti di rione e i membri della Chiesa non dovrebbero ignorare la responsabilità di nutrire e rafforzare i nuovi convertiti.

Un missionario di successo

Il tuo successo come missionario si misura per prima cosa dalla tua dedizione nel trovare, insegnare, battezzare e confermare le persone e nell’aiutarle a diventare membri fedeli della Chiesa che hanno la compagnia dello Spirito Santo.

Evita di paragonare te stesso ad altri missionari e di misurare i risultati dei tuoi sforzi paragonandoli ai loro. Ricordati che le persone hanno il libero arbitrio di scegliere se accettare o no il tuo messaggio. Il tuo dovere è di insegnare in maniera chiara e potente, in modo che loro possano fare le scelte giuste. Alcune persone possono non accettare il tuo messaggio anche se hanno ricevuto una testimonianza spirituale che è veritiero. Tu sarai triste perché gli vuoi bene e desideri la loro salvezza. Non dovresti, tuttavia, scoraggiarti; lo sconforto indebolirà la tua fede. Se abbassi le tue aspettative, diminuirà la tua efficacia, si indebolirà il desiderio e farai più fatica a seguire lo Spirito.

Puoi sapere di essere stato un missionario di successo quando:

  • Senti che lo Spirito porta testimonianza alle persone per tuo tramite.

  • Ami le persone e desideri la loro salvezza.

  • Obbedisci in maniera precisa.

  • Vivi in maniera tale da poter ricevere e sapere come seguire lo Spirito, che ti mostrerà dove andare, che cosa fare e che cosa dire.

  • Sviluppi gli attributi cristiani.

  • Tutti i giorni lavori con efficacia, facendo del tuo meglio per portare le anime a Cristo e cerchi con tutte le tue forze di imparare e migliorare.

  • Contribuisci all’edificazione della Chiesa (del rione), ovunque sei chiamato a lavorare.

  • Ammonisci le persone delle conseguenze del peccato. Le inviti ad assumersi e mantenere gli impegni.

  • Insegni e servi gli altri missionari.

  • Vai in giro facendo il bene e non perdi occasione per servire le persone, sia che accettino o no il tuo messaggio.

Anche se hai fatto del tuo meglio, potresti ancora sentirti un po’ scoraggiato, ma non sarai deluso di te stesso. Puoi essere certo che il Signore è compiaciuto quando senti lo Spirito che lavora attraverso di te.

Studio delle Scritture

Che cosa sentono i servitori del Signore per la Sua opera? In che modo i servitori del Signore influenzano coloro che servono?

Attività: studio personale

Attività: studio personale

  • Leggi Helaman 10:1–5 e 3 Nefi 7:17–18. Che cosa ha provato il Signore per questi missionari e per il loro servizio?

  • Pensa agli sforzi missionari di Abinadi e di Ammon (vedere Mosia 11–18; Alma 17–20, 23–24). Perché entrambi questi missionari hanno avuto successo anche se i risultati immediati dei loro sforzi sono stati diversi?

  • Scrivi sul tuo diario di studio ciò che impari.

Ricordati questo

Ricordati questo

  • Il tuo scopo è di invitare le persone a venire a Cristo aiutandole ad accettare il vangelo restaurato mediante la fede in Gesù Cristo e la Sua espiazione, il pentimento, il battesimo, il conferimento dello Spirito Santo e perseverando sino alla fine.

  • Il vangelo restaurato di Gesù Cristo è l’unico modo in cui possiamo raggiungere la felicità eterna.

  • La tua chiamata ti dà autorità; l’osservanza delle alleanze ti dà potere.

  • La pienezza del vangelo di Gesù Cristo è stata restaurata attraverso il profeta Joseph Smith. Il Libro di Mormon è una prova della chiamata profetica di Joseph Smith.

  • Aiuti le persone a vivere secondo il Vangelo invitandole a fare e mantenere le alleanze.

  • Mostri amore per il Signore e gratitudine per la Sua espiazione portando delle anime a Lui.

  • Hai successo quando sei obbediente, vivi rettamente e fai del tuo meglio per aiutare le persone a vivere secondo il Vangelo.

Il lavoro missionario

Seguono alcune dichiarazioni fatte dai presidenti della Chiesa di questa dispensazione.

Presidente Joseph Smith (1830–1844)

«Dopo tutto quello che è stato detto, il dovere più grande e più importante è quello di predicare il Vangelo» (Insegnamenti del profeta Joseph Smith, 86).

«Che i santi si ricordino che grandi cose dipendono dai loro singoli sforzi, e che essi sono chiamati a collaborare con noi e con il Santo Spirito nella realizzazione della grande opera degli ultimi giorni» (Insegnamenti del profeta Joseph Smith, 138).

Presidente Brigham Young (1847–1877)

«In questa chiesa non c’è né uomo né donna che non sia in missione. Tale missione, che durerà tutta la vita, consiste nel fare del bene, nel promuovere la rettitudine, nell’insegnare i principi di verità e metterli in pratica, sia fra loro stessi, sia fra quelli in mezzo ai quali operano per avere la vita eterna» (Insegnamenti dei presidenti della Chiesa:Brigham Young, 244).

Presidente John Taylor (1880–1887)

«È nostro dovere predicare il Vangelo a tutti gli uomini… Questo è quanto Dio si aspetta da noi» (The Gospel Kingdom, G. Homer Durham [1943], 234–235).

Presidente Wilford Woodruff (1889–1898)

«Siamo venuti su questa terra in missione… affinché potessimo avere il potere di spingerci innanzi e ammonire tutte le nazioni… Quali anziani d’Israele, assai pochi di noi comprendono la nostra situazione, chiamata, rapporto con Dio, responsabilità, o l’opera che il Signore richiede dalle nostre mani» (The Discourses of Wilford Woodruff, G. Homer Durham [1946], 124).

Presidente Lorenzo Snow (1898–1901)

«Non c’è mortale tanto interessato al successo di un anziano che insegna il Vangelo, quanto il Signore che lo ha mandato a predicare agli uomini, che sono i Suoi figli» (The Teachings of Lorenzo Snow, Clyde J. Williams [1984], 70).

Presidente Joseph F. Smith (1901–1918)

«Abbiamo… una missione nel mondo: ciascun uomo, ciascuna donna, ciascun bambino che abbia raggiunto l’età della ragione o della responsabilità, dovrebbe… essere qualificat[o] a predicare la verità, a renderne testimonianza» (Dottrina evangelica, 225).

Presidente Heber J. Grant (1918–1945)

«Noi quale popolo abbiamo un compito supremo da espletare, cioè chiamare il mondo a pentirsi del peccato e venire a Dio. È nostro dovere sopra tutti gli altri andare avanti e proclamare il vangelo del Signore Gesù Cristo, la nuova restaurazione sulla terra del piano di vita e salvezza… Noi abbiamo di fatto la perla di gran prezzo. Noi possediamo ciò che è di maggior valore, superiore a tutta la ricchezza e il sapere scientifico che il mondo ha. Noi abbiamo il piano di vita e salvezza… Il modo migliore al mondo per mostrare amore al prossimo è di spingerci innanzi e proclamare il vangelo del Signore Gesù Cristo, di cui Egli ci ha dato una conoscenza assoluta riguardo alla sua divinità» (Conference Report, aprile 1927, 175–176; vedere anche Insegnamenti dei presidenti della Chiesa: Heber J. Grant, 88–89).

Presidente George Albert Smith (1945–1951)

«Questa è la vostra missione, fratelli e sorelle della Chiesa, questa è la vostra responsabilità. Avete ricevuto gratuitamente e il nostro Padre celeste si aspetta che voi condividiate gratuitamente questi principi gloriosi con gli altri Suoi figli e figlie» (Sharing the Gospel with Others, Preston Nibley [1948], 213).

«Otterremo l’esaltazione nel regno celeste solo a condizione che condividiamo con i figli di nostro Padre le benedizioni del vangelo di Gesù Cristo, come pure osservando i comandamenti che arricchiranno la vita qui e nel mondo a venire» (Sharing the Gospel with Others, 190).

Presidente David O. McKay (1951–1970)

«Ogni membro… un missionario» (Conference Report, aprile 1959, 122).

«La vera cristianità è amore in azione. Non c’è modo migliore per manifestare l’amore per Dio che quello di mostrare un amore altruistico per i propri simili. Questo è lo spirito del lavoro missionario» (Gospel Ideals [1954], 129).

Presidente Joseph Fielding Smith (1970–1972)

«Abbiamo sentito che siamo tutti missionari. Ogni membro… è o dovrebbe essere un missionario… In qualità di membri della Chiesa, essendoci solennemente impegnati nell’avanzamento del vangelo di Gesù Cristo diventiamo missionari. Questo fa parte della responsabilità di ogni santo» (Take Heed to Yourselves [1971], 27–28).

Presidente Harold B. Lee (1972—1973)

«Il lavoro missionario non è altro che l’insegnamento familiare a coloro che ora non sono membri della Chiesa; l’insegnamento familiare non è nulla di più del lavoro missionario svolto con i fedeli della Chiesa» (Improvement Era, dicembre 1964, 1078).

Presidente Spencer W. Kimball (1973–1985)

«Nello schema delle cose del Signore è arrivato il momento in cui portare il Vangelo più lontano di quanto sia mai stato portato… Molte persone al mondo stanno implorandoci coscientemente e incoscientemente: ‹Venite da noi… soccorreteci›. Possono essere i nostri vicini, possono essere i nostri amici, possono essere i nostri parenti, possono essere persone che abbiamo incontrato soltanto ieri. Ma noi abbiamo ciò di cui essi hanno bisogno. Prendiamo nuovo coraggio dai nostri studi e preghiamo come fece Pietro: ‹E adesso, Signore… considera le loro minacce, e concedi ai tuoi servitori di annunziar la tua parola con franchezza› (Atti 4:29)» (Insegnamenti di Spencer W. Kimball, 546; vedere anche La Stella, giugno 1976, 2).

Presidente Ezra Taft Benson (1985–1994)

«Dobbiamo condividere il Vangelo con le persone. Questa è la nostra responsabilità: ogni membro della Chiesa è un missionario. Questa è la chiamata dei profeti di Dio…

Il lavoro membro-missionario è una delle maggiori chiavi per la crescita individuale dei santi. È mia convinzione che il lavoro membro-missionario eleverà la spiritualità in tutti i rioni in cui è svolto» (Teachings of Ezra Taft Benson, 208–209).

Presidente Howard W. Hunter (1994–1995)

«Non c’è dubbio alcuno che la più grande responsabilità individuale che abbiamo nella vita sia di portare il Vangelo a ogni razza, lingua e popolo… Abbiamo avuto il privilegio di essere nati in questi ultimi giorni, piuttosto che in qualche dispensazione precedente, per contribuire a portare il Vangelo a tutta la terra» («Walls of the Mind», Ensign, settembre 1990, 10).

«Che cosa ha a che fare l’Espiazione con il lavoro missionario? Ogni volta che ci rendiamo conto delle benedizioni che l’Espiazione porta nella nostra vita, non possiamo fare a meno di preoccuparci dell’altrui benessere… Un grande indicatore della conversione personale è il desiderio di parlare del Vangelo con le persone» («The Atonement and Missionary Work», seminario per i nuovi presidenti di missione, giugno 1994).

Presidente Gordon B. Hinckley (1995– )

«Siamo qui per aiutare il nostro Padre nei cieli a compiere la Sua opera e la Sua gloria di ‹fare avverare l’immortalità e la vita eterna dell’uomo› (Mosè 1:39). I vostri doveri sono tanto importanti nella vostra sfera di azione quanto lo sono i miei doveri nella mia» («Questo è il lavoro del Maestro», La Stella, luglio 1995, 84).

«Coltiviamo in ogni membro della Chiesa la consapevolezza del suo potenziale di portare le persone alla conoscenza della verità. Convinciamolo a lavorare a questo compito. Invitiamolo a pregare fervidamente per avere successo» («Pascete gli agnelli», La Stella, luglio 1999, 120).

Idee per lo studio e l’applicazione

Studio personale

  • Prepara un discorso di due minuti su una delle domande che si trovano all’inizio di questo capitolo. Sii pronto a condividere il discorso con il tuo collega o con altri missionari in occasione di una riunione di distretto.

  • Chiedi ai nuovi convertiti di raccontare la storia della loro conversione. Che cosa li ha aiutati ad avere la «fede fino a pentir[si]» (Alma 34:17)? Perché hanno deciso di essere battezzati e confermati? Che cosa ha significato per loro diventare nuovi membri della Chiesa? In che modo i missionari avrebbero potuto aiutarli meglio?

  • Prendi in considerazione ciò che significa alzare una voce di avvertimento (vedere Giacobbe 3:12; DeA 1:4; 38:41; 63:57–58; 88:81; 112:5; Ezechiele 3:17–21; 33:1–12). Scrivi con parole tue ciò che significa e come puoi andare in giro a farlo.

  • Leggi Mormon 8 e Moroni 1, 10. Mentre leggi, chiediti: «Che speranze aveva Moroni per i nostri giorni? Che cosa voleva che facessimo con il Libro di Mormon? Che cosa direi a Moroni se ne avessi la possibilità?» Scrivi i tuoi pensieri nel diario di studio.

  • Prendi in considerazione gli eventi nella tua vita che hanno rafforzato la tua testimonianza di Joseph Smith e della Restaurazione. Scrivi poi la risposta alla seguente domanda: che cosa ti ha aiutato a sapere che il Padre celeste e Gesù Cristo sono apparsi a Joseph Smith?

Studio con il collega

  • Leggetevi l’un l’altro le risposte alle domande prese dalla sezione «Rifletti sui seguenti punti», che si trova all’inizio del capitolo.

  • Parlate tra di voi delle speranze e dei desideri che nutrivate quando avete ricevuto la chiamata a servire sul campo di missione. Fino a che punto sino ad ora la vostra esperienza rispecchia le vostre aspettative? In che modo puoi far sì che le aspettative siano più pienamente raggiunte?

  • Leggi ed esamina con il collega la voce «Ministero» nella Guida alle Scritture.

  • Scegli uno dei grandi missionari elencati di seguito e leggi i riferimenti riportati. Nel leggere, esamina come questo missionario (1) ha compreso la sua chiamata e vi si è dedicato, (2) ha dimostrato il suo atteggiamento e il suo desiderio nei confronti del lavoro, (3) ha aiutato le persone ad accettare il battesimo.

  • Scegli nell’innario due inni sotto la voce «Restaurazione del Vangelo» (vedere pagina 279). Leggi o canta gli inni. Esamina il significato delle parole.

  • Leggi con il collega nella Guida alle Scritture le voci «Fede», «Pentimento, pentirsi», «Battesimo, battezzare» e «Spirito Santo». Leggi e commenta tutti i riferimenti scritturali per ogni voce.

  • Leggi con il collega la voce «Dispensazione» nella Guida alle Scritture. Leggi ed esamina anche Dottrina e Alleanze 136:37.

Riunioni di distretto e conferenze di zona

  • Invita due o tre nuovi convertiti di recente a parlare della loro esperienza di conversione. Che cosa ne pensano dei missionari? Che cosa ne pensano di ciò che i missionari hanno insegnato? Che cosa ne pensano del mantenere gli impegni? Che cosa ha avuto maggiore influenza sulla loro conversione?

  • Invita un dirigente del sacerdozio a parlare ai missionari delle possibilità e delle difficoltà inerenti l’edificazione della Chiesa nella tua area.

  • Leggi Alma 18 ed esamina le seguenti domande: quali erano i sentimenti di Lamoni all’inizio della storia? In che modo sono cambiati? Che sentimenti deve avere una persona per ricevere le benedizioni del Vangelo? Leggi Alma 34:15–16 e confronta i principi esposti con la storia di Lamoni. In che modo l’espiazione di Cristo ci consente di ottenere misericordia?

  • Esamina che cosa significa essere un missionario di successo. Invita i missionari a riferire alcuni esempi specifici di successo.

  • Dividi i missionari in tre gruppi. Fai leggere a un gruppo Atti 2:36–38 (Pietro), a un altro gruppo Atti 16:25–33 (Paolo) e all’ultimo gruppo Mosia 18:8–11 (Alma). Chiedi a tutti i gruppi di rispondere alla domanda: «Che cosa ha fatto questo missionario per aiutare le persone ad avere più fede in Cristo, pentirsi e ricevere il battesimo e la confermazione?» Parla di ciò che i missionari possono imparare da queste storie che potrebbe aiutarli ad avere fede quando invitano le persone al pentimento, a farsi battezzare e a ricevere il dono dello Spirito Santo.

  • Alcuni giorni prima della riunione, incarica alcuni missionari di riflettere su una domanda ciascuno scelta dalla sezione «Rifletti sui seguenti punti», che si trova all’inizio del capitolo. Chiedi a ogni missionario di preparare un discorso di due o tre minuti sulla sua domanda. Consenti ai missionari di tenere il loro discorso durante la riunione di distretto o la conferenza di zona. Dopo i discorsi, esamina che cosa hanno imparato e come potrebbero servirsene nel lavoro missionario.

  • Dividi i missionari in quattro gruppi. Chiedi a ogni gruppo di elencare quanti più principi, alleanze e ordinanze che sono stati restaurati e rivelati mediante il profeta Joseph Smith. Fate riferire il risultato da ogni gruppo. Invita i missionari a parlare di come un principio qualsiasi rivelato attraverso la Restaurazione abbia influito sulla loro vita.

Presidente di missione

  • Durante le interviste, chiedi periodicamente ai missionari di condividere con te:

    • La testimonianza di Gesù Cristo.

    • La testimonianza del vangelo restaurato e della missione di Joseph Smith.

    • La testimonianza del Libro di Mormon.

    • Ciò che pensano riguardo al loro scopo quali missionari.

  • Invita i missionari a scrivere nel diario di studio ciò che pensano sia lo scopo della loro missione. In un’intervista, chiedi loro di condividere ciò che hanno scritto.

  • Invia una lettera di congratulazioni ai nuovi convertiti.