Risorse per la famiglia
Insegnare ai figli tramite l’esempio e l’istruzione


Lezione 12

Insegnare ai figli tramite l’esempio e l’istruzione

Obiettivo

Aiutare gli studenti a comprendere che i genitori hanno la responsabilità di insegnare ai figli tramite l’esempio e l’istruzione e di cercare l’ispirazione divina in ogni insegnamento che impartiscono.

Preparazione

  1. Mentre ti prepari a insegnare, pensa a come mettere in pratica i principi contenuti nella sezione «Le tue responsabilità come insegnante» (pagg. ix–xi).

  2. Leggi i titoli evidenziati di ogni lezione, che indicano le dottrine e i principi in essa contenuti. Come parte della tua preparazione, medita su come puoi aiutare gli studenti a metterli in pratica, e cerca la guida dello Spirito per decidere a cosa dare risalto per soddisfare i bisogni dei tuoi studenti.

  3. Se hai a disposizione il Manuale ausiliario per la serata familiare (31106 160), studia «Insegna mediante l’esempio», da pag. 279 a pag. 281 e «Come ragionare con i figli», pagg. 281–282. Puoi fare riferimento a queste sezioni durante la lezione.

Suggerimenti per sviluppare le lezione

I genitori hanno la responsabilità di insegnare ai loro figli.

Leggi la seguente storia raccontata dal presidente Gordon B. Hinckley, quindicesimo presidente della Chiesa:

«Poco tempo dopo il nostro matrimonio decidemmo di costruirci una casa. Avevamo pochissimo denaro. Feci personalmente gran parte del lavoro… Mi occupai completamente della sistemazione del giardino. Il primo dei molti alberi che piantai era un’acacia senza spine… Era soltanto una piantina il cui tronco aveva un diametro di forse due centimetri. Era così elastico che potevo piegarlo facilmente in qualsiasi direzione. Durante gli anni che seguirono vi dedicai poca attenzione.

Poi un giorno d’inverno, quando l’albero era privo di foglie, ebbi occasione di osservarlo attentamente dalla finestra. Notai che era piegato verso occidente, malformato, privo del giusto equilibrio. Non riuscivo a credere ai miei occhi. Uscii e appoggiai le spalle al tronco cercando di raddrizzarlo. Ma il tronco aveva ormai un diametro di quasi trenta centimetri. La mia forza non poteva assolutamente averne ragione…

Quando fu piantato una cordicella sarebbe bastata per tenerlo diritto nonostante la forza del vento. Potevo con poco sforzo, e dovevo, fornirgli quel sostegno. Ma non lo feci, ed esso si piegò sotto l’impeto delle forze che lo assalivano» (La Stella, gennaio 1994, 69).

• In che modo l’esperienza del presidente Hinckley si applica al dovere dei genitori di insegnare ai propri figli? (Mentre gli studenti esaminano la questione, leggi insieme con loro Proverbi 22:6).

Riferendosi a questa esperienza con l’albero, il presidente Hinckley ha detto: «Ho visto molte volte accadere una cosa simile ai bambini che ho avuto modo di osservare. I genitori che li hanno messi al mondo sembrano aver abdicato completamente alla loro responsabilità. I risultati sono tragici. Alcuni semplici punti fermi avrebbero dato loro la capacità di resistere alle forze che hanno plasmato la loro vita» (La Stella, gennaio 1994, 69).

Spiega che il Signore ha affidato ai genitori il sacro compito di istruire i figli. Questa responsabilità non deve essere presa alla leggera o delegata ad altri.

L’anziano M. Russell Ballard, membro del Quorum dei Dodici Apostoli, ha detto:

«Non possiamo e non dobbiamo permettere alla scuola, alla collettività, alla televisione, e nemmeno alle organizzazioni della Chiesa, di insegnare degli ideali ai nostri figli. Il Signore ha affidato questo dovere alle madri e ai padri. È un dovere al quale non possiamo sfuggire, un dovere che non può essere delegato. Altri possono dare il loro aiuto, ma i genitori rimangono i responsabili. Pertanto dobbiamo proteggere la santità della nostra casa, poiché è il luogo in cui i figli sviluppano i loro valori, atteggiamenti e abitudini alla vita quotidiana» (La Stella, luglio 1991, 76).

• Perché è fondamentale che i genitori insegnino ai loro figli invece di lasciare questa responsabilità ad altri? Quali sono i rischi quando i genitori non adempiono a questa responsabilità?

• In che modo gli altri parenti, come i nonni e gli zii, possono sostenere l’impegno dei genitori di istruire i loro figli?

I genitori possono ricevere ispirazione quando insegnano ai loro figli.

Invita gli studenti a leggere Dottrina e Alleanze 42:14. Spiega che questo versetto contiene una chiave importante per i genitori che stanno istruendo i loro figli. Poi leggi il versetto insieme con i membri della classe.

• Qual è la chiave che si trova in questo versetto? (Dobbiamo insegnare per mezzo dello Spirito). Cosa significa insegnare per mezzo dello Spirito?

Leggi 2 Nefi 32:5 e 33:1 insieme con gli studenti. Sottolinea che lo Spirito, o Spirito Santo, può aiutarci a sapere cosa fare e dire. Se i genitori insegneranno secondo i suggerimenti dello Spirito Santo, lo Spirito Santo porterà il messaggio fino al cuore dei loro figli.

Leggi il seguente consiglio del presidente Gordon B. Hinckley:

«Voi genitori, amate i vostri figli. Teneteveli cari. Sono esseri preziosi. Sono molto, molto importanti. Sono il futuro. Per crescerli avete bisogno di una saggezza superiore alla vostra. Avete bisogno dell’aiuto del Signore. Pregate per avere questo aiuto e seguite l’esempio l’ispirazione che riceverete» (La Stella, gennaio 1996, 102).

• Perché i genitori hanno bisogno dell’ispirazione quando sono impegnati a istruire i loro figli? Cosa possono fare i genitori per invitare l’influenza dello Spirito Santo mentre insegnano ai loro figli?

Leggi o racconta la seguente storia narrata dall’anziano F. Enzio Busche, membro dei Settanta:

Un giorno in cui le circostanze mi costrinsero a tornare a casa a un’ ora insolita, sentii in un’altra stanza il nostro figlio di undici anni, appena tornato da scuola, che rivolgeva parole offensive alla sorella minore. Erano parole che offendevano anche me, parole che non avrei mai pensato che nostro figlio potesse usare. Il mio primo impulso fu di alzarmi in preda all’ira e di chiamarlo a rendere conto della sua azione. Fortunatamente per farlo dovetti attraversare la stanza e aprire del tutto la porta, e ricordo che in quei pochi secondi pregai fervidamente il Padre celeste di aiutarmi a risolvere quella situazione. Sentii la pace entrare in me. Non mi sentii più adirato.

Mio figlio, stupito di vedermi a casa, si spaventò quando mi avvicinai a lui. Mi meravigliai nel riuscire a dire: «Benvenuto a casa, figliuolo», mentre gli porgevo la mano per salutarlo. Poi con espressione seria lo invitai a venire nel soggiorno per un discorso a tu per tu. Mi sentii spinto a esprimergli il mio affetto. Gli parlai della battaglia che ognuno di noi deve affrontare con se stesso ogni giorno.

Mentre gli esprimevo la mia fiducia nelle sue capacità lo vidi scoppiare in lacrime e lo udii confessare la sua indegnità e condannarsi oltre ogni misura. Fu allora mio compito mettere la sua trasgressione nella giusta prospettiva e consolarlo. Uno spirito meraviglioso penetrò in entrambi e finimmo per abbracciarci piangendo ed esprimendoci il reciproco affetto. Ciò che avrebbe potuto essere un disastroso scontro tra padre e figlio diventò, grazie all’aiuto dei poteri dall’alto, una delle esperienze più belle del nostro rapporto, che nessuno dei due ha mai dimenticato» (La Stella, ottobre 1982, 136–137).

• Cosa sarebbe successo se questo padre avesse seguito l’impulso di agire in preda all’ira?

Chiedi agli studenti di raccontare esperienze in cui lo Spirito Santo li ha guidati a insegnare o aiutare un figlio in un determinato modo al quale prima non avevano pensato.

• Cosa possono fare i genitori per prepararsi a ricevere la guida dello Spirito Santo? (Mentre i membri della classe parlano dell’argomento, invitali a leggere alcune o tutte le seguenti Scritture: Alma 17:2–3; DeA 11:21; 20:77; 121:45–46; 136:33.)

I genitori insegnano tramite l’esempio e l’istruzione.

Spiega che i genitori istruiscono generalmente i figli in due modi: tramite l’esempio e tramite le parole.

• In che modo l’esempio dei genitori aggiunge significato alle loro parole nell’insegnare ai figli?

Invita gli studenti a leggere la seguente dichiarazione del presidente James E. Faust, fatta quando faceva parte del Quorum dei Dodici Apostoli (a pagina 49 della Guida dello studente):

«Quando i genitori cercano di insegnare ai loro figli ad evitare il pericolo, non serve a nulla che essi dicano loro: ‹Siamo più esperti e più saggi nelle cose del mondo e possiamo avvicinarci più di voi al precipizio›. L’ipocrisia dei genitori può rendere i figli cinici e increduli riguardo a ciò che viene insegnato nella casa. Per esempio, quando i genitori assistono alla proiezione di film che essi proibiscono ai loro figli di vedere, la loro credibilità viene sminuita. Se vogliamo che i figli siano onesti, i genitori devono essere onesti. Se ci aspettiamo che i figli siano virtuosi, i genitori devono essere virtuosi. Se vi aspettate che i vostri figli siano stimabili, voi dovete essere stimabili» (La Stella, gennaio 1991, 32).

• Come possono i genitori insegnare i principi del Vangelo tramite l’esempio?

Quando era come Vescovo presiedente, l’anziano Robert D. Hales disse: «Quando penso ai rapporti che ho con i miei familiari, non posso fare a meno di ricordare l’esempio che ho ricevuto dai miei genitori» (La Stella, gennaio 1994, 8). I seguenti ricordi dimostrano come l’anziano Hales imparò dai suoi genitori:

«Mio padre mi insegnò il rispetto per il sacerdozio. Quando facevo parte del Sacerdozio di Aaronne, distribuivamo il sacramento usando i vassoi di acciaio inossidabile che, a causa dell’acqua che fuoriusciva dai bicchieri, spesso erano opachi e macchiati. Come detentore del Sacerdozio di Aaronne avevo il compito di preparare il sacramento. Papà mi chiedeva di portare a casa i vassoi e li pulivamo con la paglietta d’acciaio sino a farli risplendere. Quando distribuivo il sacramento, sapevo che contribuivo a rendere più sacra l’esperienza di prendere il sacramento» (La Stella, gennaio 1994, 8).

«Sono grato a mia madre che si dedicava interamente al marito e a noi figli, una madre che ci insegnava mediante l’esempio. Le sono grato per il devoto servizio da lei svolto nella Società di Soccorso per più di trent’anni. A sedici anni ebbi il privilegio di imparare da lei, che mi portava con sé quando assisteva il vescovo, a provvedere ai poveri e ai bisognosi» (La Stella, luglio 1992, 77).

• Quali opportunità hanno i genitori di insegnare ai loro figli tramite le parole?

Mentre gli studenti discutono su questo argomento, spiega che tratterete la preghiera familiare, lo studio delle Scritture e la serata familiare nella lezione 16. Oltre a queste opportunità di insegnare prestabilite, nella vita quoti- diana si presentano molte occasioni non programmate. Queste occasioni possono essere dei possenti momenti d’insegnamento perché sono strettamente collegati all’esperienza che i figli stanno vivendo. Poiché tali occasioni vanno e vengono molto velocemente, i genitori devono essere in grado di riconoscerle ed essere preparati a insegnare i principi che i loro figli sono pronti ad apprendere.

• Quali sono alcuni momenti non programmati in cui i genitori possono stare all’erta per impartire qualche insegnamento? (Se gli studenti hanno difficoltà a rispondere a questa domanda, puoi dare loro i seguenti suggerimenti per instaurare una conversazione).

I genitori possono sfruttare determinati momenti per insegnare ai figli quando questi hanno domande o preoccupazioni, problemi con i fratelli o con gli amici, quando devono compiere delle scelte o sono perplessi in merito a notizie ottenute tramite i mezzi d’informazione. Altre occasioni d’insegnare possono presentarsi quando i figli devono imparare dai propri errori, o mentre offrono un servizio, quando devono controllare l’ira o ricevere aiuto per rico- noscere l’influenza dello Spirito Santo.

• In che modo le abitudini quotidiane, all’ora dei pasti o prima di andare a dor- mire, offrono occasioni per insegnare?

• In che modo i momenti a tu per tu con un figlio offrono ai genitori occasioni per insegnare? Cosa possono fare i genitori per assicurarsi di trascorrere un po’ di tempo da soli con ciascuno dei figli?

• Cosa vi è capitato di insegnare ai figli in momenti non programmati?

Spiega che le prossime quattro lezioni del corso tratteranno i principi che i genitori devono insegnare ai loro figli e le occasioni che hanno i genitori per insegnare.

Conclusione

Sottolinea che se i genitori cercheranno la guida del Signore, Egli li guiderà nel loro impegno di insegnare ai propri figli. I genitori devono essere diligenti e costanti nei loro sforzi per insegnare tramite l’esempio e le parole.

Secondo i suggerimenti dello Spirito, porta testimonianza della veridicità dei principi di cui si è parlato durante la lezione.

Fai riferimento alle pagine 48–53 della Guida dello studente. Incoraggia gli studenti a ripassare le dottrine e i principi contenuti in questa lezione (1) mettendo in pratica almeno uno dei suggerimenti proposti nella sezione «Suggerimenti da mettere in pratica» e (2) leggendo gli articoli «Il compito più difficile al mondo» dell’anziano James E. Faust, e «Un gruppo dove regna l’amore», dell’anziano LeGrand R. Curtis. Sottolinea il fatto che le coppie sposate trarranno maggior beneficio se leggeranno e analizzeranno insieme gli articoli contenuti nella Guida dello studente.