2021
Includere tutti
Gennaio 2021


Fare amicizia

Includere tutti

Come possiamo contribuire a rendere il viaggio verso le porte della cappella meno ansioso e meno solitario per gli altri?

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young man

Come discepoli di Cristo, molti di noi scelgono di “[stare] in luoghi santi” in maniera abbastanza letterale ogni settimana partecipando alle nostre riunioni domenicali (Dottrina e Alleanze 45:32). Condividendo lo Spirito e uno spazio comune, molti cercano legami, accettazione e un senso di appartenenza. Tutti noi speriamo di non essere più “né forestieri né avventizi, ma […] concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio” (Efesini 2:19).

Ma per alcuni, il viaggio verso le porte della cappella li fa sentire vulnerabili, ansiosi o soli. Le loro esperienze, realtà familiari o circostanze potrebbero non riflettere una situazione “ideale”. Ciò li porta spesso a sentirsi come se stessero guardando dall’esterno, anche quando quell’ideale non rappresenta la realtà per nessuno di noi.

Per Dio il nostro valore non è dipende dalle nostre circostanze, e in molti casi, queste circostanze tutt’altro che ideali ci spingono a crescere e ad imparare. Ma a causa di queste circostanze, ci sono molti che sentono che sia difficile adattarsi o essere pianamente compresi. Cosa possiamo fare per aprire le porte che impediscono agli altri di provare un senso di appartenenza, persino quando noi stessi affrontiamo sentimenti simili?

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mother and son

Fotografia di una madre con il suo bambino di Getty Images

La chiamata di includere tutti

Fare in modo che tutti provino un senso di appartenenza è parte del nostro impegno nel tenere fede alle alleanze. Al battesimo, noi promettiamo che non lasceremo nessuno soffrire ma che piangeremo con loro, li consoleremo, e porteremo i loro fardelli (vedere Mosia 18:8–10).

Creare un senso di appartenenza è parte della nostra Chiesa. Dobbiamo includere tutti nei nostri servizi di culto proprio come il Salvatore accoglie tutti a prendere parte alla Sua salvezza (vedere 2 Nefi 26:24–28, 33; 3 Nefi 18:22–23).

Creare un senso di appartenenza è una parte essenziale del nostro percorso per diventare come il Salvatore. Amare gli altri e aprire le nostre cerchie per includere coloro che sono diversi da noi fa parte del diventare perfetti (vedere Matteo 5:43–47).

Infine, per essere Suoi, dobbiamo essere uno (vedere Dottrina e Alleanze 38:27).

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mother and daughter

Nessuno sforzo è dimenticato

L’amore di Dio per i suoi figli non è esclusivo, ma piuttosto include tutti. Invita tutti a “venire a lui e a prendere parte alla sua bontà; e non rifiuta nessuno che venga a lui” (2 Nefi 26:33).

Egli conosce e cura:

  • La sorella appena uscita da un divorzio che soffre durante le discussioni sul matrimonio.

  • Il giovane adulto che ha domande che lo mettono in difficoltà e che prega per trovare le risposte.

  • La sorella che soffre di ansia e sente profonda solitudine e paura.

  • Il giovane fratello di colore che si sente a disagio mentre in classe si discute di deduzioni sbagliate sulla razza e il sacerdozio.

  • La sorella che non si è ancora sposata e per questo sente di non avere valore.

  • La madre di un bambino con disabilità, preoccupata che i suoi movimenti involontari possano distrarre gli altri.

  • Il fratello che prova attrazione verso le persone dello stesso sesso che contempla di lasciare la Chiesa mentre cerca di capire il suo futuro.

  • La sorella che si preoccupa su come sarà giudicata dagli altri mentre fa il suo primo tentativo di ritornare in Chiesa.

Nessuna circostanza, nessuna situazione, nessun individuo è dimenticato. “Egli si ricorda […] e tutti sono uguali dinanzi a Dio” (2 Nefi 26:33) perché, come i Suoi primi discepoli, noi tutti “apparteniamo a Cristo” (Marco 9:41; vedere anche Mosia 5:7).

Cosa possiamo fare dunque?

Cosa possiamo fare per creare legami e accogliere le debolezze così come i punti di forza?

Potremmo iniziare a meditare sulle seguenti domande:

  • Come posso fare uno sforzo maggiore per tendere una mano a chi è estraneo nel mio rione o ramo e fare la sua conoscenza?

  • Quale invito posso estendere a qualcuno che potrebbe aver bisogno di un amico?

  • Come posso dare l’esempio nell’includere e amare gli altri?

  • Chi posso cercare con sincerità per chiedergli come sta?

  • Cosa mi viene in mente quando prego per ricevere ispirazione su come aiutare qualcuno?

C’è molto da imparare dagli altri man mano che li conosciamo.

Nei mesi a venire, condivideremo le storie di sorelle e fratelli che hanno fatto fatica a sentire quel senso di appartenenza. Speriamo che queste storie ci saranno di ispirazione per seguire più attentamente i due più grandi comandamenti di Dio: amarLo e amare tutti i Suoi figli.