2015
Le famiglie sono eterne
Giugno 2015


Messaggio della Prima Presidenza

Le famiglie sono eterne

Immagine

Il potere del sacerdozio che unisce le famiglie per l’eternità è uno dei doni più importanti di Dio. Ogni persona che comprende il piano di salvezza desidera tale benedizione eterna. Solo nelle cerimonie di suggellamento celebrate nei templi dedicati della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, Dio offre la promessa alle famiglie di poter essere unite insieme per sempre.

Le chiavi del sacerdozio che rendono possibile tutto ciò furono restaurate sulla terra tramite il profeta Elia, che le conferì a Joseph Smith nel Tempio di Kirtland. Tali chiavi sono state conferite in linea continua ai profeti viventi nella Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni fino a oggi.

Nel Suo ministero terreno, il Salvatore parlò in questo modo a Pietro, il capo dei Suoi apostoli, del potere di suggellare le famiglie: “Io vi dico in verità che tutte le cose che avrete legate sulla terra, saranno legate nel cielo; e tutte le cose che avrete sciolte in terra, saranno sciolte nel cielo” (Matteo 16:19).

È solo nel regno celeste che possiamo vivere come famiglie per sempre. Lì possiamo essere alla presenza del nostro Padre Celeste e del Salvatore all’interno di nuclei familiari. Il profeta Joseph Smith descrisse così, in Dottrina e Alleanze, tale meravigliosa esperienza:

“Quando il Salvatore apparirà noi lo vedremo com’egli è. Vedremo che è un uomo come noi.

E la stessa socievolezza che esiste fra noi qui esisterà fra noi là, solo che sarà associata alla gloria eterna, gloria di cui ora non godiamo” (DeA 130:1–2).

Questi versetti suggeriscono che possiamo con sicurezza mirare a stabilire norme celesti nei nostri rapporti familiari. Possiamo prenderci abbastanza cura dei componenti della nostra famiglia, vivi e morti, per fare tutto quello che possiamo per offrire loro le ordinanze del sacerdozio che ci uniranno in cielo.

Molti di voi, giovani e anziani, lo stanno facendo. Avete ricercato i nomi dei vostri antenati che non hanno ancora ricevuto le ordinanze che possono suggellarvi insieme.

Quasi tutti voi avete parenti in vita che non sono stati suggellati come famiglia dal potere del sacerdozio. Molti hanno parenti in vita che hanno ricevuto le ordinanze del sacerdozio, ma che non stanno rispettando le alleanze che hanno stipulato con Dio. Dio vi benedirà affinché possiate contribuire, in fede, ad aiutare tutti questi parenti. Avete la promessa che il Signore fa ai Suoi discepoli che si adoperano per condurre altri a Lui:

“E con chiunque vi riceve, là sarò io pure, poiché andrò davanti al vostro volto. Sarò alla vostra destra e alla vostra sinistra, e il mio Spirito sarà nel vostro cuore e i miei angeli tutt’attorno a voi per sostenervi” (DeA 84:88).

Dalla finestra del mio ufficio vedo ogni giorno spose e sposi che scattano foto tra fiori bellissimi e fontane zampillanti. Spesso lo sposo porta la propria sposa in braccio, barcollando per qualche passo, mentre il fotografo scatta le foto del matrimonio. Ogni volta che assisto a questa scena, penso alle coppie che ho conosciuto negli anni — a volte pochissimo tempo dopo il giorno del loro matrimonio — che hanno dovuto portarsi in braccio a vicenda in altri modi, quando la vita si è fatta dura. Si può perdere il lavoro. I figli possono nascere con gravi difficoltà. La malattia può sopraggiungere. E allora, l’abitudine di aver fatto agli altri ciò che avremmo voluto facessero a noi, quando le cose erano facili, ci renderà eroi ed eroine in quei giorni di prova, quando ci vorrà più forza di quella che credevamo di avere.

Dobbiamo alla nostra famiglia il genere di rapporto che possiamo presentare al cospetto di Dio. Dobbiamo cercare di non offendere o di non offenderci. Possiamo decidere di dimenticare in fretta e completamente. Possiamo provare a ricercare la felicità degli altri prima della nostra. Possiamo parlare con gentilezza. Nel provare a fare tutte queste cose, inviteremo lo Spirito Santo nella nostra famiglia e nella nostra vita.

Vi assicuro che, con l’aiuto del Signore e con il cuore penitente, nella vita possiamo cogliere un barlume del genere di vita che vogliamo vivere per sempre. Il Padre Celeste ci ama. Vuole che torniamo a Lui. Grazie al potere della Sua Espiazione, il Salvatore rende possibile il cambiamento di cuore che ci serve per poter entrare nei sacri templi, stringere alleanze che possiamo rispettare e, con il tempo, vivere per sempre in nuclei familiari nella gloria celeste, di nuovo a casa.

Immagine

Fotografia del Tempio di San Diego, in California (USA)