2014
La Sacra Divinità
Gennaio 2014


I classici del Vangelo

La Sacra Divinità

Gordon B. Hinckley, quindicesimo presidente della Chiesa, nacque il 23 giugno 1910. Fu ordinato apostolo il 5 ottobre 1961, quando aveva cinquantuno anni, e il 12 marzo 1995 fu sostenuto come presidente della Chiesa.

Tratto da “Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo”, La Stella, marzo 1998, 3-9; maiuscole e punteggiatura sono state adattate.

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Presidente Gordon B. Hinckley

Credere in Dio, Padre Eterno; in Suo Figlio, Gesù Cristo e nello Spirito Santo è il cardine della nostra religione.

Nell’enunciare gli elementi principali della nostra dottrina, il profeta Joseph mise questa dichiarazione al primo posto:

“Noi crediamo in Dio, il Padre Eterno, e in Suo Figlio Gesù Cristo e nello Spirito Santo” (Articoli di fede 1:1).

[Il profeta insegnò inoltre]: “Il primo principio del Vangelo è conoscere con certezza la personalità di Dio” (History of the Church, 6:305).

Queste dichiarazioni di tanto grande significato e implicazioni sono in armonia con le parole del Signore […]: “E questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo” (Giovanni 17:3).

Dio, il Padre Eterno

Senza equivoci né riserve, io credo in Dio, Padre Eterno. Egli è mio Padre, il Padre del mio spirito, e il Padre degli spiriti di tutti gli uomini. Egli è il grande Creatore, il Reggitore dell’universo. […] L’uomo fu creato a Sua immagine. Egli è una persona; è reale, è individuale; “ha un corpo di carne ed ossa, tanto tangibile quanto quello dell’uomo” (DeA 130:22).

Nel racconto della creazione della terra Dio dice: “Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza” (Genesi 1:26).

Potrebbero esservi parole più esplicite? Sminuisce Dio, come alcuni vorrebbero farci credere, il fatto che l’uomo fu creato a Sua precisa immagine? Queste parole non dovrebbero invece destare nel cuore di ogni uomo e di ogni donna un maggiore apprezzamento per se stessi come figli di Dio? […]

Da missionario, parlavo [a Londra, Inghilterra, quando un disturbatore m’interruppe dicendo]: “Perché non ti attieni alla dottrina della Bibbia, che in Giovanni (4:24) dice: ‘Iddio è spirito’?”

Aprii la Bibbia al versetto che Egli aveva citato e glielo lessi per intero: “Iddio è spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in ispirito e verità”.

Dissi poi: “Certo che Dio è uno spirito, e così è lei: un insieme di spirito e di corpo che fa di lei un essere vivente, come sono io”.

Ognuno di noi è un essere duplice composto di un’entità spirituale e di un’entità fisica. Tutti conosciamo la realtà della morte […] e ognuno di noi sa anche che lo spirito continua a vivere come entità individuale e che un giorno, nell’ambito del piano divino reso possibile dal sacrificio del Figlio di Dio, vi sarà una riunione dello spirito e del corpo. La dichiarazione di Gesù che Dio è uno spirito non nega che Egli abbia un corpo, come non lo nega la dichiarazione che io sono uno spirito pur essendo in possesso di un corpo.

Non asserisco che il mio corpo è uguale al Suo per perfezione, capacità, bellezza e radiosità. Il Suo è eterno. Il mio è mortale. Ma questo non fa che accrescere la mia riverenza per Lui… Cerco di amarLo con tutto il mio cuore, anima, mente e forza. La Sua saggezza è superiore alla saggezza di tutti gli uomini […] il Suo amore abbraccia tutti i Suoi figli; la Sua opera e la Sua gloria è far avverare l’immortalità e la vita eterna dei Suoi figli e delle Sue figlie… (vedere Mosè 1:39).

Il Signore Gesù Cristo

Credo nel Signore Gesù Cristo, il Figlio dell’Eterno Dio vivente. Credo in Lui come Primogenito del Padre e Unigenito del Padre nella carne. Credo in Lui come essere individuale, separato e distinto da Suo Padre […]

Credo che nella Sua vita sulla terra Egli fu l’unico uomo perfetto che mai ne abbia calcato la polvere. Credo che nelle Sue parole si trovino quella luce e verità che, se fossero seguite, salverebbero il mondo e porterebbero l’umanità all’esaltazione. Credo che nel Suo sacerdozio stia l’autorità divina — il potere di benedire, il potere di guarire, il potere di governare gli affari di Dio sulla terra, il potere di legare nei cieli ciò che è legato sulla terra.

Credo che tramite il Suo sacrificio espiatorio, l’offerta della Sua vita sul Calvario, Egli espiò i peccati dell’umanità, liberandoci dal fardello del peccato, se volgeremo le spalle al male e Lo seguiremo. Credo nella realtà e nel potere della Sua risurrezione […] Credo che tramite la Sua Espiazione […] a ognuno di noi sia offerto il dono della resurrezione dalla morte. Credo inoltre che, tramite questo sacrificio, a ogni uomo e ogni donna, a ogni figlio e figlia di Dio sia data la possibilità di ottenere la vita eterna e l’esaltazione nel regno del nostro Padre, se […] obbediamo ai Suoi comandamenti.

Nessun essere più grande è mai vissuto sulla terra. Nessun altro ha mai compiuto un sacrificio paragonabile al Suo o concesso doni più grandi. Egli è il Salvatore e il Redentore del mondo. Credo in Lui. Proclamo la Sua divinità […] Lo amo. Pronuncio il suo nome con riverenza e stupore. […]

Le Scritture parlano di [quelle persone] alle quali Egli si mostrò e con le quali Egli parlò come vivente, risorto Figlio di Dio. Egli è apparso anche in questa dispensazione, e coloro che Lo videro dichiararono:

“Ed ora, dopo le numerose testimonianze che sono state date di lui, questa è la testimonianza, l’ultima di tutte, che diamo di lui: Che egli vive!

Poiché lo vedemmo, sì, alla destra di Dio; e udimmo la voce che portava testimonianza che egli è il Figlio Unigenito del Padre —

Che da lui, e tramite lui, e mediante lui, i mondi sono e furono creati, ed i loro abitanti sono generati figli e figlie per Dio” (DeA 76:22-24).

Questo è il Cristo in cui credo e di cui rendo testimonianza.

Lo Spirito Santo

Questa conoscenza scaturisce dalle parole delle Scritture, e questa testimonianza viene per il potere dello Spirito Santo. È un dono, sacro e meraviglioso, che ci è dato per rivelazione dal terzo componente della Divinità. Credo nello Spirito Santo come personaggio di spirito che occupa un posto presso il Padre e il Figlio, e tutti e tre compongono la Divinità […]

Che lo Spirito Santo fosse riconosciuto nei tempi antichi come componente della Divinità è evidente dalla conversazione avvenuta tra Pietro e Anania, quando questi trattenne una parte del denaro ricevuto dalla vendita di un appezzamento di terreno.

“Ma Pietro disse: Anania, perché ha Satana così riempito il cuor tuo da farti mentire allo Spirito Santo […]?

Tu non hai mentito agli uomini, ma a Dio” (Atti 5:3-4).

Lo Spirito Santo è […] il Consolatore promesso dal Salvatore, il quale avrebbe insegnato ai Suoi seguaci ogni cosa e ricordato loro ogni cosa […] (vedere Giovanni 14:26).

Lo Spirito Santo è il Testimone della verità, che può insegnare agli uomini cose che essi non sanno insegnare l’uno all’altro. […] La convinzione della veridicità del Libro di Mormon è promessa “mediante il potere dello Spirito Santo”. Moroni quindi dichiara: “E mediante il potere dello Spirito Santo voi potrete conoscere la verità di ogni cosa” (Moroni 10:4-5).

Credo che questo potere, questo dono, sia disponibile a noi oggi.

Reali e distinti

[…] Io credo in Dio, il Padre Eterno, e in Suo Figlio, Gesù Cristo e nello Spirito Santo.

Sono stato battezzato nel nome di questi tre Personaggi. Sono stato unito in matrimonio in nome di questi tre Personaggi. Non ho nessun dubbio riguardo alla loro realtà e alla loro individualità. Questa individualità fu resa evidente quando Gesù fu battezzato da Giovanni nel Giordano. Là nell’acqua stava il Figlio di Dio. Si udì la voce di Suo Padre che Lo dichiarava Suo Figlio, e lo Spirito Santo si manifestò sotto forma di colomba (vedere Matteo 3:16-17).

Sono consapevole che [Gesù] disse che coloro che avevano veduto Lui avevano veduto il Padre [vedere Giovanni 14:9]. Non si può dire lo stesso di molti figli che assomigliano al loro genitore?

Quando Gesù levava le Sue preghiere al Padre, sicuramente non levava le Sue preghiere a se stesso!

Perfettamente uniti

Essi sono Esseri distinti, ma sono uno solo negli scopi e nelle opere. Sono uniti come uno solo nel fare avverare il grandioso piano divino per la salvezza e l’esaltazione dei figli di Dio. […]

Cristo implorò il Padre a favore degli apostoli che Egli amava dicendo:

“Io non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola:

che siano tutti uno; che come tu, o Padre, sei in me, ed io sono in te, anch’essi siano in noi” (Giovanni 17:20-21).

È questa perfetta unità tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo che lega questi tre Personaggi nell’unità della Divinità.

3 Nefi 11:15 - Ad uno ad uno, di Walter Rane, riprodotto per gentile concessione del Museo di Storia della Chiesa

Preghiera nel Getsemani, di Del Parson.