2012
Stavo piantando dei semi
Giugno 2012


Stavo piantando dei semi

Abel Chaves, Germania

Alla fine del secondo semestre del corso di etica degli affari per il mio programma di master alla Schiller International University di Heidelberg, in Germania, a ogni studente fu chiesto di preparare una presentazione orale di 20 minuti. Il professore mi chiese se fossi disposto a parlare dell’etica dalla prospettiva dei Santi degli Ultimi Giorni.

Ero stato battezzato a 18 anni e un anno dopo ero stato chiamato a servire la missione in Brasile. Da allora avevo continuato a condividere il Vangelo con molte persone.

Sapevo che sarebbe stato arduo discutere di argomenti religiosi in un ambiente universitario, ma accettai la sfida. Decisi di preparare la presentazione trattando le informazioni presenti su Mormon.org.

La mia università è frequentata da studenti provenienti da tutto il mondo. La mia classe di etica rispecchiava tale diversità, con 18 studenti di varie nazionalità.

Due studenti dell’India furono i primi a iniziare le presentazioni seguiti da uno studente birmano. Io fui l’ultimo a parlare. Presentai “La famiglia: un proclama al mondo”, gli Articoli di Fede e altri argomenti evangelici. Per la maggior parte degli studenti era la prima volta che sentivano parlare della Chiesa.

Conclusi con la mia testimonianza del Vangelo e dell’importanza di fare ciò che è giusto a prescindere dalle pressioni a cui siamo sottoposti. Infine, consegnai un Libro di Mormon a ciascuno nella sua lingua. Dopo la mia presentazione, fui bombardato da una miriade di domande. La mia presentazione da 20 minuti diventò di un’ora.

Il giorno seguente, un amico indiano mi disse di essere rimasto colpito dalla mia presentazione e che aveva già letto una parte del Libro di Mormon. Un suo amico, anch’egli indiano, me ne chiese una copia. Più tardi un’amica birmana mi raccontò che era stata felice di sentir parlare della Chiesa, in particolare degli insegnamenti sulla famiglia e sulla legge di castità perché erano principi in cui credeva. Promise di leggere il Libro di Mormon.

I miei amici del Ghana mi ringraziarono per aver parlato loro della Restaurazione e promisero che avrebbero cercato di andare a vedere il tempio ad Accra. Un mio amico della Liberia mi disse che il mio messaggio era stato un’ispirazione per lui e gli aveva dato speranza per il futuro.

Ero contento che lo Spirito del Signore avesse dato conferma del mio messaggio. Non sempre riusciamo a vedere l’impatto che hanno le nostre parole, ma so che la mia presentazione produrrà frutti in futuro. Spero che alcune delle persone della mia classe un giorno accettino il Vangelo e diventino strumenti nelle mani del Signore per diffondere il messaggio della Restaurazione a ogni nazione, stirpe, lingua e popolo (vedere DeA 133:37).