2011
Il quadricentenario della Bibbia sarebbe bello celebrarlo studiandola di più, suggeriscono gli apostoli
Maggio 2011


Il quadricentenario della Bibbia sarebbe bello celebrarlo studiandola di più, suggeriscono gli apostoli

“Non è per caso o per coincidenza che abbiamo la Bibbia oggi”, dichiarò l’anziano M. Russell Ballard, membro del Quorum dei Dodici Apostoli.1 Egli spiegò che la Bibbia esiste grazie all’obbedienza di persone rette che seguirono l’ispirazione di scrivere esperienze e insegnamenti sacri, come pure grazie alla fede e al coraggio di altre persone, tra cui i traduttori, che in seguito sacrificarono molto per “proteggere e preservare” la Bibbia.

Il 2 maggio 2011 segna il quadricentenario della prima pubblicazione della versione di re Giacomo della Bibbia. In tutto il mondo, la gente sta già commemorando la pubblicazione della Bibbia con simposi, celebrazioni, concerti, gare di oratoria, e altro. I membri del Quorum dei Dodici Apostoli suggeriscono un altro modo per marcare l’occasione: sviluppare un amore per questo libro studiando la vita e il ministero del Salvatore, come pure le parole degli antichi profeti e apostoli.

“Dovremmo essere molto grati per la Sacra Bibbia”, proferì l’anziano Ballard. “Amo i suoi insegnamenti, le sue lezioni e il suo spirito… Amo la prospettiva e la pace che vengono dal leggere la Bibbia”.2

L’anziano Jeffrey R. Holland, membro del Quorum dei Dodici Apostoli concordò: “Noi amiamo e onoriamo la Bibbia”, dichiarò. “Essa viene sempre riconosciuta per prima nel nostro canone, tra le nostre ‘opere canoniche’”.3 Ci ricordò che la Restaurazione ci fu perché Joseph Smith studiò la Bibbia ed esercitò la fede nella promessa che troviamo in Giacomo 1:5, che Dio risponderà alle nostre preghiere.

Ricordando gli eventi che spianarono la strada alla Restaurazione, l’anziano Robert D. Hales, membro del Quorum dei Dodici Apostoli, parlò con gratitudine per tutti coloro che resero possibile la traduzione e la pubblicazione della Bibbia. Grazie alla loro opera, la versione di re Giacomo della Bibbia fu disponibile a tutti coloro che volessero leggerla e, per il fatto che Joseph Smith la poté leggere, la vera chiesa fu restaurata sulla terra. “Non c’è da stupirsi che la versione di re Giacomo sia la Bibbia approvata dalla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni”. Disse l’anziano Hales.4

“Dobbiamo sempre ricordare i numerosi martiri che conoscevano il suo potere e che diedero la vita in modo che noi potessimo trovare nelle sue parole il percorso che conduce alla felicità eterna e alla pace del regno del nostro Padre celeste”, dichiarò l’anziano Ballard.5

Il presidente Boyd K. Packer, presidente del Quorum dei Dodici Apostoli, raccontò una storia sul trovare una Bibbia di famiglia vecchia di secoli con scritto sul frontespizio: “La più chiara impronta della Bibbia è di averla bene incisa sul cuore del lettore”.6 Proseguì poi con questo versetto: “Siete voi la nostra lettera, scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutti gli uomini” (2 Corinzi 3:2).

Conoscendo e amando la Bibbia e i testi che l’accompagnano, mostriamo apprezzamento e godiamo delle benedizioni della restaurazione del Vangelo.

“Considerate la grandezza della nostra benedizione di avere la Bibbia e circa altre 900 pagine di Scritture”, affermò l’anziano D. Todd Christofferson. “Nutriamoci costantemente delle parole di Cristo che ci diranno tutte le cose che dovremo fare”.7.

Note

  1. M. Russell Ballard, “Il miracolo della Sacra Bibbia”, Liahona, maggio 2007, 80.

  2. M. Russell Ballard, Liahona, maggio 2007, 81.

  3. Jeffrey R. Holland, “Le mie parole… non cessano mai”, Liahona, maggio 2008, 92.

  4. Robert D. Hales, “I preparativi per la Restaurazione e la Seconda Venuta: ‘La mia mano sarà su di te’”, Liahona, novembre 2005, 90.

  5. M. Russell Ballard, Liahona, maggio 2007, 80.

  6. Boyd K. Packer, “Il Libro di Mormon: un altro testamento di Gesù Cristo”, Liahona, gennaio 2002, 73.

  7. D. Todd Christofferson, “La benedizione delle Scritture”, Liahona, maggio 2010, 35.

La versione di re Giacomo della Bibbia, che ora ha quattrocento anni, continua oggi a influenzare i santi.

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