2005
Discorso d’apertura
Novembre 2005


Discorso d’apertura

La crescita della Chiesa, dalla sua nascita alla situazione presente, è fenomenale; e siamo solo all’inizio.

Fratelli e sorelle, aggiungo il mio benvenuto a questa grande conferenza mondiale della Chiesa. Lo spazioso Centro delle conferenze di Salt Lake City è completamente pieno, come pure le altre sale di questa zona. Ma noi vi parliamo molto oltre questa zona, in molte terre e nazioni. Diamo il benvenuto a ognuno di voi. Vi amiamo quali fratelli e sorelle.

Io ho svolto una missione nelle Isole Britanniche oltre settant’anni fa. All’epoca parte dell’Impero Britannico era ancora intatto. Quell’impero era il più esteso gruppo di nazioni unite politicamente sulla faccia della terra. È stato detto che il sole non tramontava mai sull’impero britannico. La sua bandiera sventolava in tutto il mondo.

L’impero portò molto bene in molte zone. Ma vi era anche una terribile sofferenza. Fu il risultato di conquiste, oppressioni, guerre e conflitti. I resti mortali dei soldati britannici furono sepolti quasi ovunque sulla faccia della terra.

Ora non esiste più. Nel suo Recessional, Rudyard Kipling scrisse:

Chiamate lontano, le nostre flotte si dissolvono;

Il fuoco è aperto tra le dune e i promontori.

Ed ecco, tutta la pompa di ieri

Ha fatto la fine di Ninive e Tiro!

(«Tu degli eserciti Signor», Inni [1975: Prima edizione], n. 49).

C’è ora un altro impero. È l’impero di Cristo, il Signore. È l’impero del vangelo restaurato. È il regno di Dio. E il sole non tramonta mai su questo regno. Non è il risultato di conquiste, conflitti o guerre. È stato creato dalla persuasione pacifica, dalla testimonianza, dall’insegnamento, uno qui e l’altro là.

Come tutti sapete, quest’anno si celebrano il 200° anniversario della nascita del profeta Joseph Smith e il 175° anniversario dell’organizzazione della Chiesa.

La crescita della Chiesa, dalla sua nascita alla situazione presente, è fenomenale; e siamo solo all’inizio.

La costruzione dei templi è un indicatore di questa crescita. Ce ne sono 122 operativi in molte parti del mondo e il nostro popolo è grandemente benedetto grazie a loro. Tutti coloro che si qualificano per la raccomandazione del tempio si qualificano anche come fedeli Santi degli Ultimi Giorni. Saranno pagatori totali di decima, osserveranno la Parola di Saggezza, avranno dei buoni rapporti familiari e saranno cittadini migliori. Il culto nel tempio è lo scopo di tutti i nostri insegnamenti e di tutte le nostre attività.

L’anno scorso nei templi sono state svolte 32 milioni di ordinanze: più di quanto sia mai stato fatto negli anni precedenti. Attualmente alcuni nostri templi vengono usati a pieno regime, ed oltre. Dobbiamo soddisfare le necessità e i desideri dei nostri fedeli santi.

Abbiamo in precedenza annunciato un tempio nuovo nel quadrante sud orientale della Valle del Lago Salato. Abbiamo altri due ottimi siti nelle aree a ovest e a sud-ovest della valle, grazie alla bontà degli sviluppatori di queste proprietà. Il primo sul quale edificheremo è quello che si trova nella cosiddetta zona Daybreak, e stamattina rendiamo la notizia pubblica. Potreste chiedervi perché favoriamo tanto generosamente lo Utah. È perché il grado di attività lo richiede. Stiamo procedendo però anche con i nuovi templi a Rexburg e Twin Falls, nell’Idaho, a Sacramento, in California, a Helsinki, in Finlandia, a Panama City, Panama, a Curitiba, in Brasile, e un altro di cui in questo momento non faccio il nome perché non è stato ancora annunciato, ma presto lo sarà. E altri ancora sono in costruzione. Per tutti quelli che ho nominato abbiamo già acquisito il terreno e il lavoro di costruzione è in corso.

Siamo grati al nostro popolo che rende tutto questo possibile grazie alla loro devozione.

Uno degli aspetti più preoccupanti della nostra opera nei templi è che, avendo sempre più templi sparsi per il mondo, parte del lavoro per procura viene duplicato. Persone in diverse nazioni lavorano simultaneamente sulle stesse famiglie e trovano gli stessi nomi. Non sanno che altri, in altre parti, stanno facendo la stessa cosa. Quindi, da un po’ di tempo, ci stiamo dedicando a una difficile impresa: per evitare tali duplicazioni, l’unica soluzione è affidarsi alla tecnologia complessa dei computer. Le prime esperienze indicano che funziona, e se è vero, sarà una cosa fantastica, con benefici globali.

Come molti di voi sanno, stiamo dirigendo delle conferenze di palo via satellite. La Chiesa è diventata così grande che non è più possibile per i membri della Prima Presidenza, del Quorum dei Dodici Apostoli e altre Autorità generali andare in visita nei singoli pali, eccetto che per le riorganizzazioni e le divisioni. La trasmissione satellitare ci permette di parlare da Salt Lake City ed essere ascoltati e visti nei centri di palo e altri edifici sparsi per il mondo. È un miracolo e una meraviglia.

È proprio come molti di voi stanno assistendo alla conferenza di oggi. Siamo uniti come una grande famiglia internazionale nella musica e nella preghiera, e nelle istruzioni e testimonianze dei Fratelli.

Grazie per tutto ciò che fate, meravigliosi Santi degli Ultimi Giorni. Grazie per il grande lavoro svolto dai Settanta di area, dai vescovati e presidenze di palo, dai dirigenti delle organizzazioni ausiliarie, dalle presidenze dei templi e delle missioni, e molti, molti altri che danno generosamente il loro tempo, lavoro e sostanze per l’avanzamento del regno di Dio sulla terra.

Prego che le più grandi benedizioni del cielo siano su di voi. Nel sacro nome di Gesù Cristo. Amen.