2004
La morte non è che un nuovo inizio
Settembre 2004


La morte non è che un nuovo inizio

I miei genitori si battezzarono il 18 agosto 1978. A quel tempo io avevo cinque anni, mia sorella Noelia aveva solo cinque mesi e mio fratello Luis sarebbe nato undici anni dopo. Nel giugno del 1988 siamo stati suggellati nel Tempio di Città del Guatemala. Mi ricordo ancora la bellissima scena: mentre stavamo suggellando la nostra famiglia per l’eternità eravamo vestiti di bianco.

Eravamo una famiglia forte, unita e attiva; la nostra esistenza sembrava perfetta. Le avversità giungono, comunque sia, persino quando osservi fedelmente i comandamenti, quando hai una testimonianza del Padre celeste, di Gesù Cristo e della Loro opera, e quando aspiri all’esaltazione.

Nel gennaio 1999 mio padre ebbe un incidente grave e fu ricoverato in rianimazione, dove respirava solo grazie all’aiuto di un respiratore. Gli ematomi riportati avevano causato il rigonfiamento del cervello.

Quando venimmo a sapere dell’incidente, tutti noi ci recammo immediatamente all’ospedale. Quale medico, sapevo che non rimaneva che un barlume di speranza. Nondimeno, digiunammo, pregammo e confidammo nel nostro Padre celeste che guarisse prontamente nostro padre, qualunque fossero stati i postumi o le cure di cui avrebbe necessitato, in modo che potesse tornare a casa e continuare a essere quella meravigliosa guida e sostegno che si era sempre dimostrato. Nel digiunare e pregare, sentivo che la mia fede si accresceva e attendevo con ansia che egli aprisse gli occhi e iniziasse a star meglio.

Durante questa prova il nostro vescovo ispirato ci venne a trovare più volte, e fu di grande sostegno. Egli diede a mio padre una benedizione del sacerdozio, e noi ci aspettavamo un cambiamento.

Dal momento che mio padre non migliorava, iniziammo a chiederci se le nostre suppliche fossero veramente in accordo con la volontà del Padre celeste. Una sera il vescovo, dopo avere impartito delle benedizioni, ci parlò del piano di salvezza e ci disse che quando una persona riceve una benedizione di guarigione, a meno che non sia stabilito che muoia, vivrà (vedere DeA 42:48). Ci diede, inoltre, una copia di «Tragedy or Destiny [NdT: tragedia o destino]», un discorso del presidente Spencer W. Kimball (1895–1985). Il vescovo ci esortò a chiedere a Dio quali piani avesse per nostro padre. Dopo aver salutato questo nostro dirigente, decisi, non senza dolore, di seguire il suo consiglio. Così seppi che il tempo di mio padre sulla terra era giunto alla conclusione.

Sorsero delle complicazioni e le condizioni di mio padre peggiorarono ulteriormente. Le sue forze naturali si estinsero davanti ai nostri occhi e ci rendemmo conto che questo era la conferma di quello che stava per accadere. Temevo che il dolore per la sua perdita sarebbe stato così devastante che avrei perso la fede, la visione, e che non sarei stata in grado di perseverare, ma non è quello che accadde.

Mai prima il meraviglioso piano di salvezza aveva avuto il significato che assumeva ora nella mia vita. Fui in grado di provare un senso di pace che acquietò il mio dolore. Questa pace mi aprì gli occhi e la mente, mettendomi nella condizione di comprendere in una certa misura la grandezza, la gloria e la maestà della vita, come pure l’importanza di questo breve periodo trascorso sulla terra.

Giunse il momento di dire a mio padre: «Fino al giorno in cui ci rivedrem». Nove giorni dopo l’incidente, egli morì. Fui accanto a lui quando giunse al termine dell’esistenza terrena, ma ora avevo una comprensione diversa delle cose. Riuscii a sentire il dolce amore che il Padre celeste prova per noi e a capire il modo in cui Egli prepara le circostanze necessarie per permetterci di diventare come Lui.

Ho una certezza assoluta che, se persevereremo fino alla fine, giungerà quel giorno in cui, grazie all’espiazione e alla risurrezione di Gesù Cristo, risorgeremo rivestiti di gloria, immortalità e vita eterna. La morte non è che un nuovo inizio.

Claudia Yolanda Ortíz Herrera è membro del Rione Victorias, del Palo Las Victorias di Città del Guatemala.