2002
Liberarsi da pesanti fardelli
Novembre 2002


Liberarsi da pesanti fardelli

Dovete avere fiducia che il Salvatore ha dato la propria vita perché voi possiate fare nella vostra vita i cambiamenti necessari. Cambiamenti che porteranno alla pace.

Molti di voi soffrono portando inutilmente pesanti fardelli solo perché non aprite il cuore al potere guaritore del Signore. Possa questo messaggio incoraggiarvi ad ascoltare i suggerimenti dello Spirito Santo di fare quei cambiamenti che vi porteranno a liberarvi dai pesi che vi opprimono. Il Salvatore ha promesso: «Allevierò… i fardelli che sono posti sulle vostre spalle, cosicché non possiate sentirli… e farò ciò affinché possiate… sapere con sicurezza che io, il Signore Iddio, conforto il mio popolo nelle sue afflizioni».1 Mi rivolgo dapprima a voi che soffrite a causa di scelte sbagliate, poi estenderò i miei suggerimenti a voi che vi tormentate per quello che altri vi hanno fatto.

Seduto di fronte a me c’era un uomo scoraggiato; la testa fra le mani, singhiozzava per le inevitabili conseguenze delle ripetute violazioni ai comandamenti di Dio. Si tormentava dicendo: «Non so cosa fare. Tutto mi opprime. Sono stanco di scappare. Non ho pace, non sono felice. Quando prego, nessuno ascolta. A che serve?»

Lo conosco da tanto tempo. I suoi genitori e dirigenti hanno cercato con scarso successo di dargli una mano. A causa delle scelte che ha compiuto si è allontanato dai principi che potrebbero aiutarlo. Non ha coltivato la fede nel Maestro e nel potere della preghiera. Si concentra solamente su cosa potrebbe soddisfare rapidamente le sue brame. Ignora i problemi o mente in proposito. Ha manipolato la generosità dei genitori e degli amici nel tentativo di risolvere velocemente le proprie battaglie. Non valuta le conseguenze che avranno sul suo futuro le decisioni prese oggi.

Mentre ero addolorato per lui, mi resi conto che egli non vede il mondo come è realmente, un luogo di gioia e di felicità, di vere amicizie dove la fede in Gesù Cristo e l’obbedienza ai Suoi insegnamenti invitano lo Spirito Santo a suggerire giuste decisioni. Vive in un ambiente dominato dall’influenza di Satana. Non ha seguito il saggio consiglio per cui nel suo mondo egli non può vedere come questo consiglio può dargli giovamento. Questa visione distorta della vita, che per lui è una realtà, è nata quando si è arreso alle subdole tentazioni di Satana che dice: «Continua. Prova. Nessuno lo saprà. È la tua vita, vivila come vuoi. Non possono obbligarti. Hai il libero arbitrio».

Questi suggerimenti e il fascino del proibito l’hanno portato su un sentiero che sembrava un’affascinante attrattiva. È stato trasportato sulla cresta dell’onda degli appetiti e delle passioni, ignaro delle conseguenze, fino a quando, inevitabilmente, si è scontrato con le leggi di Dio. Questo incontro ha provocato dolore, senso di colpa e rimpianto. Allora Satana ha tentato un’altra strada: «Non puoi tornare indietro. Devi continuare a fare quello che stavi facendo. È inutile cercare di cambiare». A causa dei suoi errori, non vede una via d’uscita. Nell’ambiente attuale non troverà gli strumenti necessari a vivere una vita nuova. Il suo mondo crudele, limitato, è la conseguenza della violazione delle leggi eterne e il prodotto del desiderio di un’immediata gratificazione.

Siete in circostanze simili? Avete fatto cose che vorreste non aver fatto? Vi è difficile trovare un modo per risolvere i vostri problemi? Vi sembra costantemente di sentire un peso opprimente, soffocante, di cui non riuscite a liberarvi in alcun modo? Sotto l’influenza di forti emozioni o l’uso di sostanze eccitanti ci saranno dei periodi in cui vi sembrerà di provare sollievo. Eppure, nei tranquilli e inevitabili momenti di riflessione, vi rendete conto che la vostra vita non è come vorreste. Potete apertamente lamentarvi che gli amici e persino il Signore vi hanno abbandonato, ma nei momenti di lucida analisi vi rendete conto che siete voi ad aver abbandonato loro. Per favore, decidete ora di trovare la strada per ritornare alla pace e alla gioia ristoratrici che sostituiscono i piaceri passeggeri del peccato e l’agonia e il vuoto che gli seguono. Avete confermato ciò che insegnano le Scritture: «La malvagità non fu mai felicità».2 La gioia duratura deriva da una vita pura e piena di significato.3

Io so che potete sfuggire all’influenza dominante del malvagio e alle catene della repressione che vincolano la vostra vita. Per provare quel sollievo sarà necessario che accettiate una soluzione diversa dalla vostra attuale esperienza personale. Sarà necessario che esercitiate la fede in un Padre in cielo che vi ama. Anche se probabilmente ora non ne capite la ragione, dovete avere fiducia che il Salvatore ha dato la propria vita perché voi possiate fare nella vostra vita i cambiamenti necessari. Cambiamenti che porteranno alla pace e a quel successo che ora sembra sempre al di là della vostra portata. Dovete credere di poter vincere l’ambiente deprimente nel quale vivete confidando che c’è una via migliore. Dovete cercare l’aiuto di altri che vivono e capiscono quella via migliore anche se voi ora non potete comprenderla. Per fare questo è necessario che impariate ad obbedire agli insegnamenti del Signore. Una volta che vi siete impegnati in questo cambiamento, scoprirete che non è così difficile come vi sembra ora.

Le dolorose conseguenze del peccato furono intenzionalmente introdotte da un compassionevole Padre celeste nel Suo piano di felicità perché nella vita non dobbiate seguire quel terribile sentiero. Il peccatore non soffrirà soltanto in questa vita, ma i peccati che non hanno ricevuto il perdono attraverso il vero pentimento gli procureranno tormenti anche al di là del velo.4

Satana tenta di convincerlo che i peccati possono essere nascosti agli altri, eppure è lui che fa sì che vengano rivelati nelle circostanze più imbarazzanti. Il suo obiettivo è di rendere schiavi i figli di Dio. Tutte le sue allettanti e affascinanti tentazioni hanno come scopo la distruzione dell’individuo. Infatti, tutti noi abbiamo bisogno di pentirci continuamente e di obbedire perché il dono del Salvatore soddisfi le esigenze della giustizia anche per il più piccolo dei nostri errori commessi o di omissione.

Il Salvatore prenderà su di Sé le conseguenze dei vostri peccati se vi pentite ora. Se non vi pentite in tempo sarete voi a dover soffrire.

Andate a parlare con il vostro vescovo. Egli vi mostrerà come pentirvi e vi aiuterà a farlo. Mentre pregherete e agirete sarete guidati verso altre persone che vi sosterranno.5 Il pentimento è un processo di purificazione. È difficile ma ha una fine, una fine gloriosa che porta la pace, il perdono ristoratore e il miracolo di un nuovo inizio. La confessione di atti impropri è un passo importante ma non è un pentimento completo. Il vescovo vi spiegherà chiaramente cosa dovete fare. Vi parlerò di due aspetti del pentimento che portano il grande potere di guarigione. Uno si trova in questa dichiarazione del Maestro:

«Poiché io, il Signore, non posso considerare il peccato col minimo grado di tolleranza;

Nondimeno colui che si pente e rispetta i comandamenti del Signore sarà perdonato».6

Questi versetti sottolineano che il Signore non può tollerare il peccato ma, grazie al Suo amore perfetto, perdonerà il peccatore pentito. Ci insegnano anche che non solo è importante osservare un comandamento che non è stato rispettato, ma che se obbediremo a tutti i comandamenti otterremo maggiore capacità e sostegno nel processo di pentimento.

Un altro aspetto importante del pentimento è riconoscere il ruolo che riveste il Salvatore con la Sua espiazione. In effetti è proprio l’Espiazione che rende possibile il pentimento. Se pregherete e mediterete sul ruolo di Gesù Cristo quale vostro Salvatore e Redentore, riceverete grande motivazione e incoraggiamento che vi aiuteranno a pentirvi. Seguite l’esempio di Alma:

«Fui nel più amaro dolore e nell’angoscia dell’anima: e mai, sino a quando non implorai la misericordia del Signore Gesù Cristo, ricevetti la remissione dei miei peccati. Ma ecco, lo invocai, e trovai la pace per la mia Alma:…

«io ti ho detto questo affinché tu possa imparare… che non v’è alcun’altra via o mezzo tramite il quale l’uomo possa essere salvato, se non in Cristo e tramite Cristo. Ecco, egli è la vita e la luce del mondo».7

Troverete aiuto se studierete la splendida spiegazione della necessità che abbiamo di pentirci e di come possiamo farlo che Alma dà nel Libro di Mormon al figlio disubbidiente, Corianton.9 Se confidiamo nel piano di felicità e nella capacità del Salvatore di realizzare le Sue promesse, possiamo spazzar via le tenebre del peccato e godere le gioie del ritorno a una vita degna, se ottenuta nel modo del Signore, con la fiducia di coloro che amiamo. Non incolpate gli altri per i vostri errori. Pentitevi con umiltà, perché sta scritto: «Egli offre se stesso quale sacrificio per il peccato, per rispondere ai fini della legge, per tutti coloro che hanno un cuore spezzato e uno spirito contrito; e per nessun altro è possibile rispondere ai fini della legge».8 Per favore, decidete di pentirvi, ora.

Potete portare il pesante fardello di sentirvi feriti da qualcun altro che vi ha offesi gravemente. La vostra reazione a quell’offesa può aver distorto la vostra comprensione in modo tale che vi sentite giustificati nell’aspettare che quella persona chieda il vostro perdono perché il dolore se ne vada. Il Salvatore ha escluso qualsiasi pensiero simile quando ha comandato:

«Pertanto, io vi dico che dovete perdonarvi l’un l’altro; poiché colui che non perdona al suo fratello le sue trasgressioni sta condannato dinnanzi al Signore, poiché resta in lui il peccato più grave.

Io, il Signore, perdonerò chi voglio perdonare, ma a voi è richiesto di perdonare tutti».10

Non portate più il peso dell’offesa. Chiedete sinceramente perdono a chi vi ha offeso, anche se ritenete di non aver fatto niente di sbagliato. Questo atto vi porterà certamente pace e sarà un promettente inizio per la guarigione di grandi malintesi.

Se siete liberi da gravi peccati, non soffrite inutilmente le conseguenze dei peccati di un’altra persona. Come moglie, marito, genitore o amico, provate compassione per le persone che sono nel fiele dell’amarezza del peccato. Non dovete provare un senso di responsabilità per queste azioni. Quando avete fatto quanto vi è di ragionevole per aiutare la persona alla quale volete bene, ponete il fardello ai piedi del Salvatore. Egli vi ha invitati a fare così perché possiate sentirvi liberati da un’inutile preoccupazione e dalla depressione.11 In questo modo non solo troverete la pace ma dimostrerete la vostra fede nel potere del Salvatore di alleviare il fardello del peccato di una persona amata attraverso il suo pentimento e l’obbedienza.

Ora mi rivolgo a voi che siete stati devastati dall’orribile peccato dei maltrattamenti. I maltrattamenti psicologici, fisici o sessuali, a meno che non siano guariti dal Signore, possono avere conseguenze gravi e durature. Possono comprendere timore, depressione, senso di colpa, odio verso se stessi e una profonda mancanza di fiducia negli altri, tanto grave da costituire una barriera alla guarigione. I maltrattamenti di cui siete stati vittime sono la conseguenza di un’aggressione alla vostra libertà per l’ingiusto attacco di un’altra persona. Per rispettare la giustizia, il Signore vi ha dato un mezzo per superare le distruttive conseguenze dei maltrattamenti. Questo sollievo può avere inizio con il consiglio dei genitori, dei dirigenti del sacerdozio e, se necessario, con l’aiuto di professionisti competenti. Ma non avete bisogno di essere assistiti per tutta la vita. La guarigione completa arriverà attraverso la vostra fede in Gesù Cristo e nel Suo potere e capacità, tramite la Sua espiazione, di guarire le ferite dei maltrattamenti inferti che sono stati ingiusti e immeritati. I sentimenti che provate adesso possono farvi credere che sia difficile. Io ho visto come il Salvatore ha guarito terribili casi di violenze. Riflettete sul potere dell’Espiazione.12 Pregate per capire come può guarirvi.13 Cercate l’aiuto del vostro vescovo perché il Signore possa liberarvi da un peso che non ha avuto origine da voi.

In chiusura del mio discorso, se avete provato il sentimento di volervi liberare dai pesi provocati da voi stessi o da altri, questi suggerimenti sono un invito del Redentore. Metteteli in pratica ora. Egli vi ama. Ha dato la propria vita perché possiate essere liberi da fardelli inutili. Vi aiuterà a farlo. Io so che Egli ha il potere di guarirvi. Iniziate adesso. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.

Note

  1. Mosia 24:14.

  2. Alma 41 :10.

  3. Vedere DeA 82:10.

  4. Vedere DeA 19:4, 15–24.

  5. Vedere Harold B. Lee, Stand Ye in Holy Places, (1974), 220–221; vedere anche Spencer W. Kimball, Il miracolo del perdono, (1969), 177–190; 201–212; 339–360.

  6. DeA 1:31–32, corsivo dell’autore.

  7. Alma 38:8–9.

  8. Vedere Alma 39–42.

  9. 2 Nefi 2:7; vedere anche Salmi 34:18.

  10. DeA 64:9–10; vedere anche Marco 11:25–26; Luca 6:37; Mosia 26:29–32; 3 Nefi 13:14–15.

  11. Vedere Matteo 11:28–30.

  12. Vedere John Taylor, The Mediation and Atonement, (1882).

  13. Vedere Richard G. Scott, «Come guarire le profonde ferite causate dai maltrattamenti», La Stella, luglio 1992, 38.