2002
La completa conversione porta felicità
Luglio 2002


La completa conversione porta felicità

La vostra felicità ora e per sempre è condizionata dal grado di conversione e dalla trasformazione che questa porta nella vostra vita.

Ognuno di noi ha osservato come alcune persone vivano costantemente facendo ciò che è giusto. Sembrano felici, persino entusiasti della vita. Quando devono compiere delle scelte, sembrano sempre fare quelle migliori, anche se avevano a disposizioni delle alternative allettanti. Sappiamo che sono soggetti alla tentazione, ma sembrano non badarci. Allo stesso modo, abbiamo osservato altre persone non altrettanto coraggiose nelle loro decisioni. In situazioni in cui sentono possentemente lo Spirito, decidono di migliorare, cambiare il corso della loro vita e mettere da parte le abitudini debilitanti. Sono assolutamente sinceri nel proposito di cambiare, eppure molto presto fanno ritorno alle stesse cose che avevano deciso di abbandonare.

Che cosa differenzia la vita di questi due tipi di persone? Come potete fare continuamente le scelte giuste? Le Scritture ci danno delle indicazioni. Prendiamo in considerazione l’entusiasta e impetuoso Pietro. Per tre anni aveva servito come apostolo accanto al Maestro, osservando miracoli, ascoltando insegnamenti che portano al cambiamento e ricevendo in privato la spiegazione di parabole. Con Giacomo e Giovanni, Pietro aveva assistito alla gloriosa trasfigurazione di Gesù Cristo e alla visita di Mosè ed Elia.1 Nonostante tutto questo, il Salvatore poté vedere che Pietro non era ancora completamente convertito. Il Maestro lo conosceva bene, come conosce ciascuno di noi. Nella Bibbia leggiamo che il Signore disse: «Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi… ma io ho pregato per te affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, conferma i tuoi fratelli. Ma egli gli disse: Signore, con te son pronto ad andare e in prigione e alla morte».2 Egli intendeva veramente dire ciò che dichiarò, ma avrebbe agito diversamente.

In seguito Gesù, sul monte degli Ulivi, profetizzò ai Suoi discepoli: «Voi tutti sarete scandalizzati; perché è scritto: Io percoterò il pastore e le pecore saranno disperse». Pietro gli rispose ancora: «Quand’anche tutti fossero scandalizzati, io però non lo sarò». Allora il Maestro sobriamente profetizzò: «In verità io ti dico che tu, oggi, in questa stessa notte, avanti che il gallo abbia cantato due volte, mi rinnegherai tre volte». Al che Pietro disse più risolutamente: «Quantunque mi convenisse morir teco non però ti rinnegherò».3

Uno dei passi più intensi, per me, delle Scritture descrive cosa accadde in seguito. Un savio memento a ciascuno di noi che sapere come fare il bene e anche desiderare ardentemente di fare del bene, non è abbastanza. Spesso è molto difficile fare esattamente ciò che sappiamo chiaramente di dover fare. Leggiamo:

«E una certa serva, veduto [Pietro]… disse: Anche costui era con lui. Ma egli negò, dicendo: Donna, io non lo conosco… un altro, vedutolo, disse: Anche tu sei di quelli. Ma Pietro rispose: O uomo, non lo sono… un altro affermava lo stesso… Certo, anche costui era con lui… Ma Pietro disse: O uomo, io non so quel che tu dica. E subito, mentr’egli parlava ancora, il gallo cantò. E il Signore, voltatosi, riguardò Pietro; e Pietro si ricordò della parola del Signore… E uscito fuori pianse amaramente».4

Per quanto dolorosa deve essere stata quella conferma della profezia, la vita di Pietro cominciò a cambiare per sempre. Egli divenne quel servitore, saldo come una roccia, essenziale al piano del Padre dopo la crocifissione e risurrezione del Salvatore. Questo passo commovente mostra anche quanto il Salvatore amasse Pietro. Sebbene si trovasse in mezzo a schiaccianti difficoltà, con tutto il peso posto sulle sue spalle, si girò e guardò Pietro; l’amore di un maestro fu trasmesso a un allievo diletto per infondere coraggio e illuminazione in un momento di necessità. Dopo di questo, Pietro raggiunse la pienezza della sua chiamata. Egli insegnò con potere e con una ferma testimonianza, nonostante le minacce, gli imprigionamenti e le percosse. Egli era veramente convertito.

A volte il termine convertito è usato per descrivere una persona sincera che decide di essere battezzata. Più correttamente, però, conversione significa molto di più di questo, sia per il nuovo convertito che per il fedele di vecchia data. Con particolare chiarezza dottrinale e precisione, il presidente Marion G. Romney spiegò la conversione:

«Convertire significa passare da una credenza o corso di azione ad un altro. Conversione è un cambiamento spirituale e morale… che implica non la semplice accettazione mentale di Gesù e dei Suoi insegnamenti, ma anche una fede motivante in Lui e nel Suo vangelo, una fede che opera una trasformazione ed un effettivo cambiamento nella propria comprensione del significato della vita e della fedeltà a Dio, in interessi, in pensieri e in azioni. In colui che è veramente e totalmente convertito, il desiderio per le cose contrarie al vangelo di Gesù Cristo è realmente morto ed è sostituito con l’amore di Dio, con la ferma e controllata determinazione di obbedire ai Suoi comandamenti».

Per essere convertiti, dovete ricordare di applicare diligentemente nella vita le parole chiave: «l’amore di Dio, con la ferma e controllata determinazione di obbedire ai Suoi comandamenti». La vostra felicità ora e per sempre è condizionata dal grado di conversione e dalla trasformazione che questa porta nella vostra vita. Come potete dunque essere veramente convertiti? Il presidente Romney descrive i passi che dovete seguire:

«Appartenenza alla Chiesa e conversione non sono necessariamente la stessa cosa. Essere convertiti e avere una testimonianza non sono la stessa cosa. La testimonianza si ottiene allorché lo Spirito Santo dà a colui che indaga seriamente una testimonianza della verità. Una testimonianza toccante vivifica la fede, cioè induce al pentimento e all’osservanza dei comandamenti. La conversione è il frutto, o la ricompensa, del pentimento e dell’obbedienza».5

In parole semplici, la vera conversione è il frutto di fede, pentimento e costante obbedienza. La fede viene dall’ascolto della parola di Dio6 e dall’agire di conseguenza. Riceverete dallo Spirito Santo una testimonianza che confermerà le cose che accettate per fede facendole di vostra spontanea volontà.7 Sarete spinti a pentirvi degli errori derivanti dalle azioni sbagliate che avete commesso o dalle cose giuste che non avete fatto. Di conseguenza, la vostra capacità di obbedire costantemente sarà rafforzata. Questo ciclo di fede, pentimento e obbedienza costante vi porterà a una maggiore conversione e alle benedizioni che ne derivano. La vera conversione rafforzerà la vostra capacità di fare ciò che sapete di dover fare, quando lo dovete fare, a prescindere dalle circostanze.

La parabola del seminatore insegnata da Gesù viene normalmente utilizzata per descrivere come la parola del Signore è ricevuta dalle diverse persone cui viene predicata. Pensate per un attimo a come la stessa parabola si possa applicare a diverse situazioni della vostra vita, man mano che incontrate difficoltà o subite forti influenze. La parola, o insegnamenti del Signore, possono giungere a voi in diversi modi: mentre osservate gli altri, o tramite la preghiera o la meditazione delle Scritture, oppure mediante la guida dello Spirito Santo. Mentre ripeto la spiegazione che Gesù diede ai Suoi discepoli della parabola del seminatore, esaminate mentalmente la vostra vita. Vedete se vi sono periodi in cui i corretti insegnamenti vi giungono in situazioni poco appropriate per riceverli e di conseguenza i frutti promessi di felicità, pace e progresso vanno perduti.

«Il seminatore semina la Parola. [Alcuni] sono lungo la strada… e quando l’hanno udita, subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro».

Potrebbe accadere a voi nell’ambiente sbagliato, con le amicizie sbagliate?

«[Alcuni] in luoghi rocciosi… che, quando hanno udito la Parola, la ricevono subito con allegrezza; e non hanno in sé radice ma son di corta durata; e poi, quando venga… [la] persecuzione… son subito scandalizzati».

Vi siete mai trovati nella situazione in cui qualcuno ha proposto qualcosa di inadatto e voi non avete fatto nulla per opporvi?

«Altri son quelli… fra le spine; cioè coloro che hanno udita la Parola; poi le cure mondane… e le cupidigie delle altre cose, penetrati in loro, affogano la Parola, e così riesce infruttuosa».

Vi sono mai stati momenti in cui volevate tanto qualcosa da giustificare un’eccezione alle vostre regole?

«[Alcuni] hanno ricevuto il seme in buona terra, sono coloro che odono la Parola e l’accolgono e fruttano qual trenta, qual sessanta e qual cento».8

So che è così che volete che sia la vostra vita. Quanto completamente abbraccerete gli insegnamenti del Salvatore determina quanti frutti, intesi come benedizioni, raccoglierete nella vita. Questa parabola illustra che il grado in cui obbedite volontariamente alle cose che sapete di dover fare, resistendo alla razionalizzazione che porta a fare altrimenti, determinerà quanto veramente siete convertiti e, pertanto, quanto pienamente il Signore vi potrà benedire.

La vera conversione produce il frutto di una perpetua felicità che si può godere anche quando il mondo è in tumulto e la maggior parte sono tutto tranne che felici. In merito a un gruppo di persone in difficoltà, il Libro di Mormon insegna: «Nondimeno essi digiunavano e pregavano spesso, e divennero sempre più forti nell’umiltà, sempre più fermi nella fede in Cristo, fino a riempire la loro anima di gioia e di consolazione, sì, fino a purificare e santificare il loro cuore, santificazione che venne perché consegnarono il loro cuore a Dio».

Il presidente Hinckley ha dichiarato che è la vera conversione che fa la differenza.10

Per ricevere le benedizioni promesse con la vera conversione, fate ora i cambiamenti che sapete necessari nella vostra vita. Il Salvatore disse: «Non volete ora ritornare a me, pentirvi dei vostri peccati e essere convertiti, affinché io possa guarirvi?… Se verrete a me, avrete la vita eterna».11

Porto testimonianza che se pregate per avere una guida, lo Spirito Santo vi aiuterà a identificare i cambiamenti che dovete fare per raggiungere la piena conversione. Il Signore potrà allora benedirvi più abbondantemente. La vostra fede in Lui sarà rafforzata, la vostra capacità di pentirvi aumenterà e il vostro potere di obbedire costantemente sarà rafforzato. Il Salvatore vive. Egli vi ama. Quando farete del vostro meglio, Egli vi aiuterà. Nel nome di Gesù Cristo, amen.

Note

  1. Vedere Matteo 17:3; 1 Re 17:1; DeA 110:13.

  2. Luca 22:31–32, corsivo dell’autore.

  3. Vedere Marco 14:27, 29–31.

  4. Luca 22:56–62.

  5. Relazione sulla conferenza di area, Guatemala, 1977, 8–9.

  6. Vedere Romani 10:17; Joseph F. Smith, Gospel Doctrine, 5a edizione (1939), 99.

  7. Vedere Ether 12:6.

  8. Marco 4:14–20.

  9. Helaman 3:35.

  10. Vedere seminario dei rappresentanti regionali, 6 aprile 1984, citato in W. Mack Lawrence, «Conversione e impegno», La Stella, luglio 1996, 80.

  11. 3 Nefi 9:13–14.