2010–2019
Crescete, moltiplicatevi e assoggettate la terra
Aprile 2015


Crescete, moltiplicatevi e assoggettate la terra

Il Padre Celeste ci ha dato il comando e la benedizione di portare frutto, di moltiplicarci e di assoggettare la terra affinché possiamo diventare come Lui è.

Grazie, Coro del Tabernacolo, per il dolce tributo al Salvatore del mondo.

Nel giorno in cui Dio Padre chiese la collaborazione del Suo Unigenito Figliolo per creare l’uomo a Loro immagine e somiglianza, Egli benedisse i Suoi figli dicendo: “Crescete e moltiplicate e riempite la terra, e rendetevela soggetta, e dominate […] sopra ogni animale che si muove sulla terra”. Così, il nostro viaggio terreno ebbe inizio sia con un comando divino che con una benedizione. Un Padre amorevole ci comandò e ci diede la benedizione di poter portare frutto, di moltiplicarci e di avere dominio affinché potessimo crescere e diventare come Lui.

Fratelli e sorelle, questo pomeriggio faccio appello alla vostra fede e alle vostre preghiere affinché mi assistano mentre condivido con voi alcune riflessioni in merito a tre caratteristiche fondamentali della nostra natura divina. La mia preghiera è che tutti possiamo riconoscere e adempiere più pienamente la nostra sacra responsabilità – il comando datoci da nostro Padre – di sviluppare la nostra natura divina in modo da percorrere il nostro viaggio con maggior successo e conseguire il nostro destino divino.

Primo, Dio ci ha comandato di portare frutto

Una parte importante del portare frutto, parte che a volte viene sottovalutata, è quella di far crescere il regno di Dio sulla terra. Il Salvatore insegnò:

“Io son la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla.

Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto.

In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, e così sarete miei discepoli”.

Portiamo frutto quando dimoriamo in Cristo e prendiamo “su di [noi] il [Suo] nome […] [e Lo serviamo] fino alla fine”, aiutando gli altri a venire a Lui.

Ai nostri giorni, i profeti e gli apostoli viventi continuano a levare le loro voci invitando ciascuno di noi a diventare pienamente impegnato nell’opera di salvezza, secondo le nostre capacità e le nostre opportunità.

Il punto di partenza di una risposta che porti molto frutto è l’essere “mite ed umile di cuore”. Possiamo quindi venire a Cristo più pienamente quando cediamo ai richiami del Santo Spirito e rimaniamo fedeli a tutte le alleanze che abbiamo fatto. Possiamo ricercare e ricevere il dono della carità e avere il potere di invitare le nostre famiglie, i nostri antenati e i nostri amici e vicini, sia membri che non membri della Chiesa, a ricevere il vangelo di Gesù Cristo.

Servire con lo spirito della carità non è un dovere, ma un gioia. Le sfide diventano opportunità di accrescere la fede. Diventiamo “testimoni [della bontà] di Dio in ogni momento e in ogni cosa e in ogni luogo in cui [possiamo trovarci], anche fino alla morte”.

Tutti noi possiamo e dovremmo diventare pienamente impegnati nell’opera di salvezza. Il Salvatore ci ha affidato la seguente responsabilità con una promessa: “Son io che ho scelto voi, e v’ho costituiti perché andiate, e portiate frutto, e il vostro frutto sia permanente; affinché tutto quel che chiederete al Padre nel mio nome, Egli ve lo dia”.

Secondo, Dio ci ha comandato di moltiplicarci

Il nostro corpo fisico è una benedizione da Dio. Lo abbiamo ricevuto allo scopo di adempiere l’opera del Padre Celeste di “fare avverare l’immortalità e la vita eterna dell’uomo”. Il corpo è il mezzo tramite il quale possiamo conseguire il nostro potenziale divino.

Il corpo permette ai figli di spirito del Padre Celeste che sono obbedienti di vivere l’esperienza della vita sulla terra. Dare alla luce dei figli fornisce l’opportunità di vivere la vita sulla terra anche ad altri figli di spirito di Dio. Tutti coloro che nascono in questa vita hanno l’opportunità di progredire e di raggiungere l’Esaltazione, se obbediscono ai comandamenti di Dio.

Il matrimonio tra un uomo e una donna è l’istituzione che Dio ha ordinato per adempiere il comandamento di moltiplicarci. Una relazione tra individui dello stesso sesso non porta alla procreazione.

Un matrimonio legale e legittimo, suggellato nel tempio e nel quale le alleanze del suggellamento vengono onorate fornisce ai genitori e ai loro figli l’opportunità di vivere la migliore esperienza di amore e di preparazione per una vita fruttuosa. Esso fornisce loro l’ambiente ideale in cui possono osservare le alleanze che hanno stipulato con Dio.

A motivo del Suo amore per noi, il Padre Celeste ha provveduto affinché tutti i Suoi figli fedeli che non godono, o non possono godere di alcune o di tutte le benedizioni di un matrimonio e di figli nati nell’alleanza, per motivi che non dipendono da loro, possano, nel momento stabilito dal Signore, godere di queste benedizioni.

I profeti e gli apostoli viventi hanno consigliato a tutti coloro che hanno la possibilità di stipulare l’alleanza del matrimonio eterno di farlo con saggezza e fede. Non dovremmo rimandare quel sacro giorno per inseguire obiettivi mondani o nutrire delle aspettative in merito al nostro possibile compagno, o compagna, talmente alte da rendere ogni candidato inadatto.

La promessa per tutti coloro che sono suggellati nell’alleanza del matrimonio eterno e che portano frutto tramite l’osservanza delle loro alleanze è che l’avversario non avrà mai il potere di indebolire le fondamenta della loro unione eterna.

Terzo, Dio ci ha comandato di assoggettare la terra

Assoggettare la terra e avere dominio su ogni creatura vivente significa controllare queste cose affinché adempiano la volontà di Dio mentre servono gli scopi dei Suoi figli. Assoggettare include acquisire dominio sul nostro corpo. Non include l’essere vittime incapaci di queste cose o usarle in modo contrario alla volontà di Dio.

Per poter sviluppare la capacità di assoggettare le cose della terra dobbiamo prima avere l’umiltà di riconoscere le nostre debolezze umane e il potere reso a noi disponibile tramite Cristo e la Sua Espiazione. Poiché “Cristo ha detto: Se avrete fede in me, avrete il potere di fare qualsiasi cosa mi sia opportuna”. Questo potere diventa disponibile per noi quando scegliamo di agire in obbedienza ai Suoi comandamenti. Accresciamo la nostra capacità ricercando i doni dello Spirito e sviluppando i nostri talenti.

Io sono nato e cresciuto in condizioni umili, comuni a molte famiglie dell’Africa. Sono stato in grado di innalzarmi da quelle circostanze cercando e acquisendo, con l’aiuto premuroso dei miei genitori, una buona educazione. Aver sviluppato una visione di ciò che potevo diventare è stato essenziale per il mio progresso. Successivamente, quando eravamo una giovane coppia, mia moglie, Gladys, ed io abbiamo trovato il Vangelo restaurato, che continua a benedire la nostra vita fornendoci una guida spirituale. Come ogni famiglia abbiamo le nostre difficoltà e le nostre sfide. Tuttavia, rivolgendoci al Signore per ricevere aiuto, abbiamo ricevuto risposte che ci danno pace e conforto e non ci sentiamo sopraffatti da queste cose.

Le sfide che la società affronta oggi, tra cui l’immoralità, la pornografia, i conflitti armati, l’inquinamento, l’abuso di sostanze e la povertà, prosperano perché molte persone nel mondo si sono voltate volutamente verso “la volontà del diavolo e della carne” invece che verso la volontà di Dio. “Essi non cercano il Signore per stabilire la sua giustizia, ma ognuno cammina per la sua via e secondo l’immagine del suo proprio dio, immagine che è a somiglianza del mondo”.

Tuttavia, Dio invita tutti i Suoi figli a ricevere il Suo aiuto per superare e sopportare le sfide di questa vita, con queste parole:

“Io sono Dio; io ho fatto il mondo, e gli uomini prima che fossero nella carne. […]

Se vorrai volgerti a me e dare ascolto alla mia voce, e credere e pentirti di tutte le tue trasgressioni, ed essere battezzato, sì, nell’acqua, nel nome del mio Figlio Unigenito […], riceverai il dono dello Spirito Santo; e chiederai ogni cosa nel suo nome, e qualsiasi cosa chiederai ti sarà data”.

I Santi degli Ultimi Giorni fedeli che comprendono il proprio potenziale divino e si affidano con tutto il cuore al potere disponibile tramite l’Espiazione di Gesù Cristo vengono rafforzati nelle loro debolezze naturali e “[possono] fare ogni cosa”. A questi viene data la capacità di vincere i richiami del male che hanno reso molte persone schiave dell’avversario. Paolo ha insegnato che:

“Iddio è fedele e non permetterà che siate tentati al di là delle vostre forze; ma con la tentazione vi darà anche la via d’uscirne, onde la possiate sopportare”.

“Poiché, in quanto egli stesso ha sofferto essendo tentato, può soccorrere quelli che son tentati”.

Il Padre Celeste ci ha dato il comando e la benedizione di portare frutto, di moltiplicarci e di assoggettare la terra affinché possiamo diventare come Lui è. Egli ci ha messo a disposizione un aiuto affinché ognuno di noi potesse, secondo le proprie scelte individuali, crescere per diventare proprio come Lui. Prego che tutti noi possiamo vivere la nostra vita in maniera tale da essere guidati dalla visione della nostra natura divina, da rivendicare tutti i nostri privilegi divini e da adempiere il nostro destino divino.

Rendo testimonianza della realtà di Dio Padre e del Suo Beneamato Figliuolo, il nostro Salvatore Gesù Cristo, del Suo glorioso piano di felicità, e delle chiavi che Egli ha fatto sì che fossero conferite a un profeta vivente sulla terra oggi, Thomas S. Monson, a cui vogliamo bene e che sosteniamo. Prego che avremo il potere di godere della pienezza delle Sue benedizioni. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.

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