2000–2009
Cose piccole e semplici
Ottobre 2007


Cose piccole e semplici

Possiamo noi scoprire nuovamente il potere divino della preghiera quotidiana e l’influenza persuasiva del Libro di Mormon e la pura devozione quando prendiamo il sacramento.

Tutti coloro che vivranno quotidianamente secondo il vangelo di Gesù Cristo e persevereranno sino alla fine otterranno la vita eterna: questa è la promessa del Signore.1 Nei suoi principi fondamentali, il Vangelo è semplice e facile da comprendere, ed è adatto alle capacità dei più deboli.2 A questo proposito, Alma, un profeta del Libro di Mormon, osservò: «Ora, tu puoi supporre che ciò sia follia da parte mia; ma… mediante cose piccole e semplici si avverano grandi cose; e… con piccolissimi mezzi il Signore confonde i savi e realizza la salvezza di molte anime».3

Abbastanza di recente ho avuto modo di osservare questo processo nella vita di un fratello di nome Stan, che era stato meno attivo per circa quarantacinque anni. Aveva condotto una buona esistenza e sostenuto la moglie e il figlio nella loro attività come fedeli membri della Chiesa. Tuttavia, per motivi personali, aveva scelto di rimanere fuori della Chiesa. Ciò nonostante, tutti i mesi accoglieva gli insegnanti familiari.

Nel febbraio 2006 gli furono assegnati dei nuovi insegnanti familiari. La prima visita fu abbastanza piacevole, anche se lui non mostrò un interesse reale nel Vangelo o in qualsiasi cosa fosse anche solo lontanamente spirituale. Nella visita successiva gli insegnanti non osservarono cambiamenti, anche se Stan fu un po’ più cordiale e amichevole. Alla terza visita, però, ci fu un cambiamento visibile nel volto e nel comportamento di Stan. Con loro grande sorpresa, e ancor prima di esporre il messaggio, egli li interruppe con un certo numero di domande profonde. Nella discussione che seguì raccontò inoltre le esperienze che fece nel mese precedente in cui lui e sua moglie avevano iniziato a leggere un capitolo al giorno del Libro di Mormon.

L’anziano Bruce R. McConkie descrisse eloquentemente il tipo di risveglio che sperimentò Stan: «Ecco un uomo che riceve una copia di questo libro miracoloso, inizia a leggerlo e prosegue… fino a quando, avendolo letto tutto, la sua anima affamata è saziata con il pane della vita. Non può accantonarlo né ignorarne gli insegnamenti. È come se le acque della vita stessero scorrendo nel deserto povero della sua anima e appagassero l’arido sentimento di vuoto che fino ad allora lo aveva separato dal Suo Dio».4

Agli insegnanti familiari fu ricordato il grandissimo potere del Libro di Mormon e quanto sia reale l’influenza dello Spirito del Signore quando ci volgiamo alle sue sacre pagine. Essi, inoltre, compresero più pienamente la dichiarazione del profeta Joseph Smith «che il Libro di Mormon è il più giusto di tutti i libri sulla terra… e che un uomo si avvicina di più a Dio obbedendo ai suoi precetti che a quelli di qualsiasi altro libro».5

La sete di conoscenza e di riscoperta del vangelo restaurato presto portò Stan a espandere la lettura oltre il capitolo quotidiano, accompagnandola con una ricerca profonda e una preghiera fervente. A coloro che talvolta si preoccupano se il Signore ascolterà veramente le loro preghiere, il Salvatore ricorda:

«E chi è quel padre tra voi che, se il figliuolo gli chiede un pane, gli dia una pietra? O se gli chiede un pesce, gli dia invece una serpe?…

Se voi dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figliuoli, quanto più il vostro Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo domandano!»6

Il nostro amato profeta, il presidente Gordon B. Hinckley, ha inoltre raccomandato: «Non potete farcela da soli… Avete bisogno del Signore e la cosa meravigliosa è che avete la possibilità di pregare, sapendo che le vostre preghiere saranno ascoltate e troveranno risposta… Egli è sempre pronto ad aiutare».7

Nell’agosto del 2006, per la prima volta in quarantacinque anni, Stan si avventurò accanto alla fedelissima moglie alla riunione sacramentale del suo rione. Lì, con umiltà e fervore, ascoltò le semplici preghiere sacramentali pronunciate dai giovani e fedeli sacerdoti. Sentendosi indegno e comprendendo in parte la profondità e il significato di questa santissima ordinanza, rifletté profondamente e con sofferenza, senza prendere il pane né l’acqua per un certo numero di settimane.

Molti anni fa il presidente Joseph Fielding Smith proferì una dolce testimonianza: «A mio giudizio, la riunione sacramentale è la riunione più sacra e santa fra tutte le riunioni della Chiesa. Quando riflettiamo sulla riunione del Salvatore con i Suoi apostoli in quella notte memorabile in cui Egli introdusse il sacramento… il cuore mi si riempie di meraviglia ed è toccato. Considero quella riunione una delle più solenni e meravigliose dall’inizio dei tempi».8

Stan continuò a studiare, a pregare, a frequentare la Chiesa e a ricevere buoni consigli e incoraggiamento da parte degli insegnanti familiari. Arrivò poi il giorno quando, pieno di gioia, si sentì pronto per allungare la mano e prendere il prezioso sacramento. Quando prendiamo il santo sacramento in maniera degna, seria e riverente, possiamo diventare partecipi della «natura divina»9 grazie all’espiazione di Cristo e al potere dello Spirito Santo.

Ritornato attivo nella Chiesa, Stan ricevette un incarico e, alcuni mesi dopo, fu ordinato anziano. Nel luglio del 2007, Stan e la moglie s’inginocchiarono all’altare di un tempio e mediante l’autorità e la legge eterna di Dio furono sposati per il tempo e per tutta l’eternità.10

Fratelli e sorelle, possiamo noi scoprire nuovamente il potere divino della preghiera quotidiana e l’influenza persuasiva del Libro di Mormon e delle Sacre Scritture. Alla domenica, quando prendiamo il sacramento, possiamo noi farlo con un sentimento di pura devozione per Colui che è la fonte di tutte le cose.11

Grazie ai nostri migliori sforzi, per quanto limitati, e grazie alla bontà infinita del Signore, «mediante cose piccole e semplici si avverano grandi cose».

In conclusione, vorrei aggiungere la mia testimonianza e rassicurazione personale riguardo a queste cose. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.

Note

  1. Vedere 3 Nefi 27:13–18; DeA 14:7.

  2. Vedere Matteo 11:28–30; Giacobbe 4:14; Alma 37:44; DeA 133:57–58.

  3. Alma 37:6–7.

  4. A New Witness for the Articles of Faith (1985), 414.

  5. History of the Church, 4:461.

  6. Vedere Joseph Smith Translation Luca 11:14.

  7. Teachings of Gordon B. Hinckley (1997), 468.

  8. Conference Report, ottobre 1929, 60–61.

  9. 2 Pietro 1:4; vedere anche 3 Nefi 18:1–14.

  10. Vedere Matteo 19:3–6; DeA 131:1–4.

  11. Vedere Moroni 6.

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