2000–2009
Mettetevi dunque questo nel cuore
Ottobre 2006


Mettetevi dunque questo nel cuore

Non possiamo tenere un piede in Chiesa e uno nel mondo.

Come persona che ha studiato medicina, comprendere la complessità, l’ordine e l’armonia del corpo umano rafforza la mia fede in un Creatore. Credo in Dio. Credo che Egli ci ha creati.

L’alternativa a un credo in un Creatore è credere che la vita sia nata in certo qual modo improvvisamente per caso. Io non ci credo.

E se Dio ci ha creati, non è logico che Egli voglia lasciarci soli. Ha senso che Egli voglia darci una guida. Una di queste guide è venuta nella forma che noi chiamiamo comandamenti.

I comandamenti non ci sono stati dati per opprimerci o limitarci. Essi sono piuttosto le indicazioni di un saggio Padre celeste per toglierci dalle difficoltà e portarci ad una pienezza di felicità in questa vita e per riportarci in salvo a casa da Lui.

A un discorso tenuto alla Brigham Young University nel 1994, il rabbino Harold S. Kushner disse:

«Sono un ebreo tradizionalista e osservo le leggi alimentari bibliche… Sospetto che la maggior parte di voi supponga che io vada in giro tutto il giorno dicendo a me stesso: ‹Mi piacerebbe mangiare le braciole di maiale, ma un Dio crudele non mi lascia›. Non è così. Il fatto… è che io vado in giro tutto il giorno dicendo: ‹Non è meraviglioso? Ci sono cinque miliardi di persone su questo pianeta e Dio si preoccupa di che cosa mangio per pranzo e… di che tipo di linguaggio uso›.

Non mi sento sminuito perché mi è stato detto che ci sono alcune cose che non posso fare perché sono sbagliate. Piuttosto ciò mi valorizza».1

Come disse l’anziano Henry B. Eyring alla prima riunione di addestramento dei dirigenti a livello mondiale: «Il Signore ci ha dato le Sue norme di dignità. Non lo ha fatto per allontanarci da Lui, bensì per avvicinarci a Lui».2

Fratelli e sorelle, seguire i comandamenti fa tutta la differenza in questa vita e nella prossima. Per essere degni del regno celeste e della gioia che c’è là dobbiamo seguire i comandamenti!

La sola norma che ha significato per ognuno di noi è una norma celeste. In Dottrina e Alleanze leggiamo: «Poiché colui che non è in grado di attenersi alla legge di un regno celeste non può sopportare una gloria celeste».3 È così semplice! Ma non dobbiamo aspettare di sperimentare la gioia celeste. Vivere i comandamenti porta gioia in questo mondo.

La mia paura è che troppi di noi non siano pienamente impegnati a vivere tutti i comandamenti. Questi santi non vogliono lasciare completamente il mondo dietro di sé. Si stanno trattenendo.

Nella sessione dei dirigenti del sacerdozio di una conferenza regionale, abbiamo cantato l’inno «Anziani d’Israele». Il ritornello contiene un rigo «Addio Babilon, vogliam lasciarti e andar».4 Rifacendosi all’inno, l’anziano Neal A. Maxwell ha parlato esprimendo il pensiero che dire addio a Babilonia è oggi una delle nostre sfide, poiché a troppi di noi piace affittarvi una casa per le vacanze.5

Non possiamo tenere un piede in Chiesa e uno nel mondo. Un motivo è che il mondo e la Chiesa stanno rapidamente divergendo. Perderemo il nostro equilibrio.

Sappiamo che «Niuno può servire a due padroni».6 Alcuni, temo, sono tentati di fare ciò che il presidente Marion G. Romney descrisse come cercare di «servire il Signore senza offendere il diavolo».7

Il Salvatore insegnò: «Voi siete il sale della terra; ora, se il sale diviene insipido, con che lo si salerà? Non è più buono a nulla se non ad esser gettato via e calpestato dagli uomini».8

Come diventiamo insipidi? Un modo è quando smettiamo di essere diversi dal mondo. Molti in chiesa si stanno lasciando trascinare nella direzione del mondo e stanno sembrando e diventando sempre più come il mondo. Dobbiamo smettere di farci trascinare.

L’anziano Robert D. Hales ha detto: «Come Santi degli Ultimi Giorni non dobbiamo assomigliare al mondo. Non dobbiamo divertirci come il mondo. Le nostre abitudini personali dovrebbero essere diverse. I nostri svaghi dovrebbero essere diversi».9

In questi giorni di relativismo morale dobbiamo essere pronti a prendere posizione e dire: «Questo è giusto e questo è sbagliato». Non possiamo seguire la folla! Ora non sto suggerendo, naturalmente, di spostarci nel deserto e chiudere a chiave le nostre porte. Possiamo stare nel mondo, andare a scuola, al lavoro, unirci ad organizzazioni socialmente utili e così via. Ma dobbiamo restare fedeli alle norme del Signore.

Ho un caro amico che è un rispettabile medico generico. Egli pubblica regolarmente un articolo nazionale sulla salute. Spesso tratta di nutrizione. Egli ha un problema. Gli piacciono le ciambelle; deliziose, ma non sono di solito considerate uno dei cibi più salutari del mondo.

Per risolvere questo problema, egli ha escogitato quella che chiama la sua teoria di alimentazione 80:20. Questa teoria dice che se sei molto bravo per l’80 per cento del tempo puoi mangiare quello che vuoi per l’altro 20 per cento del tempo.

Questo potrebbe andar bene in alimentazione, ma il principio dell’80:20 non è accettabile per cose come il gioco d’azzardo, la pornografia o l’onestà. Fratelli e sorelle, a volte siamo membri della chiesa seguendo la teoria dell’80:20?

Considerate la donna che santifica la domenica, a meno che non le serva qualcosa dal negozio. O l’uomo che è onesto in tutti i suoi rapporti finché non può resistere all’impulso di esagerare le sue detrazioni dalle tasse perché gli fa risparmiare più di mille dollari. O il padre che è dolce e gentile con sua moglie e i suoi figli eccetto quando ha avuto una giornata difficile in ufficio.

Fratelli e sorelle, vendete quella casa delle vacanze a Babilonia. Siamo non «parzialmente» ma «completamente» Santi degli Ultimi Giorni.

In Luca 14:28 (Traduzione di Joseph Smith) il Signore dice: «Decidete dunque questo nel vostro cuore, che farete le cose che vi insegnerò e comanderò». Amo la frase: «Decidete questo». Fratelli e sorelle, prego che noi siamo «decisi». Ci sono preziose benedizioni che deriveranno solo dalla completa sottomissione del nostro cuore a Dio.

Il presidente Heber J. Grant disse: «C’è un solo sentiero per i Santi degli Ultimi Giorni che porta alla salvezza: il sentiero del dovere. Non è la testimonianza, non sono le manifestazioni meravigliose, non è la conoscenza che il vangelo di Gesù Cristo è vero… non è la conoscenza che il Salvatore è il Redentore e che Joseph Smith fu il Suo profeta che salverà voi e me, ma l’obbedienza ai comandamenti di Dio, vivere come dovrebbe vivere un Santo degli Ultimi Giorni».10

Ora, giovani uomini e giovani donne, mentre iniziate a stabilire le priorità nella vita, ricordate che la sola vera sicurezza nella vita è vivere i comandamenti. La sicurezza finanziaria e la posizione pubblica sono prive di significato senza la rettitudine. Ve lo assicuro.

Voi vivevate con il vostro Padre celeste nella vita preterrena. Eravate là con Lui. Il vostro spirito sa che cosa significa vivere nei regni celesti. Non potrete mai essere veramente felici in un ambiente che non è celeste. Sapete troppo. Questo è uno dei motivi per cui per voi la malvagità non potrà mai essere felicità.11 Che gran cosa è decidere una volta per tutte da giovani che cosa farete e che cosa non farete in merito all’onestà, alla modestia, alla castità, alla Parola di saggezza e al matrimonio nel tempio.

Fratelli e sorelle, restate sul sentiero stretto e angusto. Anzi, state nel mezzo del sentiero stretto e angusto. Non fatevi trascinare, non vagate, non siate sconsiderati, state attenti.

Ricordate, non flirtate con il male. Restate fuori dal territorio del diavolo. Non date a Satana alcun vantaggio. Osservare i comandamenti vi porterà la felicità che troppi cercano in altri luoghi.

L’anziano Nelson questa mattina ha insegnato che questa è la pienezza del vangelo di Gesù Cristo. Questa è la Sua chiesa. La restaurazione è avvenuta! Non c’è motivo di tirarsi indietro.

So che il presidente Gordon B. Hinckley è il profeta del Signore oggi. Sono grato di essere qui con lui e lo ringrazio per i suoi insegnamenti, la sua guida e il suo meraviglioso esempio di forza. So che Dio vive ed è nostro Padre. Rendo testimonianza che Gesù è il Cristo. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.

  1. «The Human Soul’s Quest for God», Brigham Young Magazine, febbraio 1995, 26.

  2. Riunione di addestramento dei dirigenti a livello mondiale, gennaio 2003, 14.

  3. DeA 88:22.

  4. Inni, 201.

  5. Vedere The Neal A. Maxwell Quote Book, ed. Cory H. Maxwell (1997), 25.

  6. Matteo 6:24.

  7. «Il prezzo della pace», La Stella, febbraio 1984, 6.

  8. Matteo 5:13.

  9. «Gifts of the Spirit», Ensign, febbraio 2002, 17.

  10. «The President Speaks», Improvement Era, novembre 1936, 659.

  11. Vedere Alma 41:10.