1990–1999
Perseverate e siate elevati
Aprile 1997


Perseverate e siate elevati

Il dovere di perseverare è tutto vostro. Ma non siete mai soli. Porto testimonianza che potete godere del potere che il Signore ha di elevarci.

Quando eravamo sposati da poco, io e mia moglie vivevamo a Minneapolis. Un giorno decidemmo di prenderci un pomeriggio di svago con la nostra figlioletta di due anni. Andammo in gita a uno dei molti bei laghi del Minnesota e prendemmo a noleggio una piccola barca. Quando fummo a molta distanza dalla riva ci fermammo per riposarci e godere di quel panorama tranquillo. Improvvisamente la bambina mise una gamba fuori della barca e fece per saltare nell’acqua esclamando: «È il momento di scendere, papà!»L’afferrammo rapidamente e le spiegammo: «No, cara, non è il momento di lasciare la barca; dobbiamo rimanerci fino a quando ci porterà a terra sani e salvi». Soltanto dopo molta persuasione riuscimmo a convincerla che lasciare la barca prima dell’arrivo a terra sarebbe stato un disastro.I bambini sono propensi a fare delle cose pericolose semplicemente perché non hanno acquisito la saggezza propria dei genitori. Per lo stesso motivo noi, come figli del nostro Padre, celeste possiamo scioccamente voler «scendere dalla barca» prima di arrivare alle destinazioni che Egli vuole che raggiungiamo. Il Signore ci insegna ripetutamente che dobbiamo perseverare1 sino alla fine.2 Questo è un tema dominante delle Scritture. Un esempio basta a rappresentare i molti passi che contengono un messaggio simile:«Benedetti sono coloro che cercheranno di far sorgere la mia Sion … poiché avranno il dono e il potere dello Spirito Santo; e se persevereranno sino alla fine saranno elevati all’ultimo giorno e saranno salvati nel regno eterno dell’Agnello».3I doni conferiti da Dio sono sempre condizionati dall’obbedienza alle Sue leggi.4 Per applicare questo concetto alla mia analogia, dobbiamo prima «salire sulla barca» con Lui. Poi dobbiamo rimanere con Lui. E se non «scendiamo dalla barca» prima del tempo raggiungeremo il Suo regno, dove saremo elevati alla vita eterna.Il termine «elevati» si collega a una legge fisica che si può illustrare mediante una semplice dimostrazione.5 Prendo un rocchetto di filo e soffio nel foro centrale del rocchetto stesso. La forza del mio soffio allontanerà da me un pezzo di carta. Poi prendo un normale cartoncino e uno spillo. Faccio passare lo spillo attraverso il cartoncino. Quando lo spillo è inserito nel foro del rocchetto tengo il cartoncino vicino al rocchetto. Soffio di nuovo nel foro del rocchetto. Mentre soffio lascerò andare il cartoncino in modo che possa rispondere alle forze fisiche. Prima che io vada avanti, provate a indovinare ciò che accadrà. Il mio soffio allontanerà il cartoncino da me, oppure il cartoncino sarà elevato verso di me? Siete pronti? [L’anziano Nelson dimostra che soffiando nel foro centrale del rocchetto il cartoncino si solleva verso il rocchetto stesso].Avete visto? Finché ho avuto respiro a sufficienza, il cartoncino è stato elevato. Ma quando non sono stato più in grado di soffiare, il cartoncino è caduto. Quando non ho avuto più respiro ha prevalso la forza contraria della gravità. Se avessi potuto soffiare all’infinito, il cartoncino sarebbe rimasto alzato indefinitamente.6L’energia è sempre necessaria per fornire un’elevazione sopra le forze contrastanti. Queste stesse leggi si applicano alla nostra vita personale. Ogni qualvolta iniziamo un’impresa, è indispensabile avere sia l’energia che la volontà di perseverare. Se salite su un autobus diretto a Boston, non scendete a Burlington. Se volete acquisire una buona istruzione, non abbandonate gli studi lungo il cammino; proprio come non paghereste una somma rilevante per pranzare in un ristorante elegante, soltanto per uscire quando avete appena assaggiato l’antipasto.Quale che sia il vostro lavoro, perseverate all’inizio, perseverate lungo il cammino nonostante le forze contrastanti che incontrate, e perseverate sino alla fine. Ogni lavoro deve essere portato a termine, prima che possiamo godere dei risultati che stiamo cercando di raggiungere. Così scrisse il poeta:

Non smettete di lavorare sino a quando avrete portato a termine il lavoro;

molti sono quelli che iniziano, ma pochi quelli che perseverano.

Onore, potere, posizione e lode

sono sempre la ricompensa di colui che persevera.

Non smettete di lavorare sino a quando avrete portato a termine il lavoro;

piegatevi con esso, sudate e continuate a sorridere;

poiché dalla schiena curva, dal sudore e dal sorriso

dopo qualche tempo scaturiscono le vittorie della vita.7

Qualche volta la necessità di perseverare si presenta quando affrontiamo uno sforzo fisico. Chiunque sia afflitto da una grave malattia o dalle infermità dell’età avanzata spera di poter perseverare fino alla fine di tali prove.8 Molto spesso le intense prove fisiche sono accompagnate da prove spirituali.Pensate ai primi pionieri. Cosa sarebbe accaduto se non avessero perseverato di fronte alle difficoltà incontrate nella loro emigrazione all’Ovest? Quest’anno non vi sarebbe la celebrazione del loro centocinquantenario. Essi perseverarono con fermezza attraverso persecuzioni,9 espulsioni,10 un ordine di sterminio da parte del governo,11 espropriazione delle loro proprietà12 e molte altre afflizioni. Essi perseverarono nella fede nel Signore ed Egli li elevò, come farà per me e per voi.L’obiettivo principale del Signore è la salvezza e l’esaltazione di ogni singola anima. Cosa sarebbe accaduto se la conversione dell’apostolo Paolo non fosse stata duratura? Egli non avrebbe mai reso testimonianza come fece alla fine del suo ministero: «Io ho combattuto un buon combattimento, finito la corsa, osservata la fede».13Cosa sarebbe accaduto se Gesù avesse esitato nel Suo impegno a fare la volontà di Suo Padre?14 La Sua espiazione non sarebbe stata compiuta. I morti non sarebbero risorti. I doni dell’immortalità e della vita eterna non sarebbero esistiti.15 Ma Gesù perseverò. Durante le sue ultime ore Gesù pregò il Padre così: «Io Ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuto l’opera che Tu m’hai data a fare».16All’inizio del Suo ministero sulla terra Gesù ebbe motivo di preoccuparsi dell’impegno dei Suoi seguaci. Egli aveva appena nutrito cinquemila persone.17 Poi aveva esposto loro le dottrine del regno. Ma essi avevano mormorato: «Questo parlare è duro, chi lo può ascoltare?»18 Anche dopo che Egli li aveva nutriti, molti mancavano della fede necessaria per perseverare insieme a Lui. Egli si rivolse ai Dodici e disse: «Non ve ne volete andare anche voi?»Simon Pietro gli rispose: Signore, a chi ce ne andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna;E noi abbiam creduto ed abbiam conosciuto che Tu sei il santo di Dio».19 La risposta di Pietro definisce la natura del vero impegno. Quando sapremo senza ombra di dubbio che Gesù è il Cristo vorremo rimanere con Lui. Quando siamo intimamente convertiti, abbiamo il potere di perseverare.Questo potere di perseverare è indispensabile nei due più importanti rapporti che stringiamo in questa vita. Uno è il matrimonio; l’altro è l’appartenenza alla chiesa del Signore. Questi rapporti sono anche unici nel loro genere giacché sono entrambi alleanze, non semlici contratti.Il matrimonio – specialmente il matrimonio nel tempio – e i legami familiari comportano un rapporto di alleanza. Questo rapporto non può essere considerato cosa da poco. Davanti al sempre più alto numero di divorzi in tutto il mondo oggi è evidente che molti coniugi mancano di perseverare sino alla fine nel loro impegno reciproco. E alcuni matrimoni nel tempio falliscono perché il marito dimentica che il suo dovere del sacerdozio più alto e più importante è quello di onorare e sostenere sua moglie.20 La cosa migliore che un padre può fare per i suoi figli è «amare la loro madre».21Recentemente il presidente Gordon B. Hinckley ha fatto una dichiarazione che ogni marito che fa parte della Chiesa deve tenere nel cuore: «Onorate vostra moglie», egli ha detto, «e nel farlo onorerete il vostro sacerdozio».22 A questo buon consiglio possiamo aggiungere quello di Paolo: «Ciascuno … ami sua moglie, come ama se stesso; e altresì la moglie rispetti il marito».23 L’amore duraturo fornisce un incoraggiamento duraturo nelle prove della vita. Un matrimonio duraturo si ha quando sia il marito che la moglie considerano la loro unione come uno dei due più importanti impegni che sarà mai richiesto loro di prendere.L’altro impegno con conseguenze eterne è quello verso il Signore.24 Purtroppo alcuni fanno alleanza con Dio – fatto dimostrato dalla sacra ordinanza del battesimo – senza un sincero impegno a perseverare con Lui. Il battesimo è un’ordinanza estremamente importante. Ma è soltanto un’ordinanza iniziatoria. I supremi benefici dell’appartenenza alla Chiesa si possono raccogliere soltanto tramite le supreme ordinanze del tempio. Questi benefici ci qualificano per i «troni, regni, principati, poteri e domini»25 nel regno celeste.Il Signore sa distinguere prontamente tra coloro che danno dimostrazioni di attività e coloro che invece sono profondamente radicati nella Sua chiesa. Questo è il concetto sottolineato da Gesù nella parabola del seminatore. Egli fece osservare che alcuni «non hanno in sé radice ma son di corta durata; e poi, quando venga tribolazione o persecuzione a cagion della Parola, son subito scandalizzati».26La fedeltà al Signore comporta l’obbligo della fedeltà a coloro che da Lui sono stati chiamati a guidare la Sua Chiesa. Egli ha dato disposizione che degli uomini siano ordinati a parlare nel Suo santo nome.27 Dato che essi guidano la Sua barca inaffondabile con sicurezza verso la riva della salvezza, faremo bene a rimanere sulla barca insieme a loro.28 «L’ira dell’onde non ha poter se Cristo Signore è il vostro nocchier».29Nondimeno alcune persone vogliono saltare fuori dalla barca prima di raggiungere la riva. E altre purtroppo sono persuase a lasciarla da amici che affermano di conoscere il pericoloso viaggio attraverso questa vita meglio dei profeti del Signore. Spesso sorgono dei problemi che non sono causati da voi. Alcuni di voi innocentemente si trovano abbandonati da una persona di cui si fidavano. Ma non sarete mai abbandonati dal vostro Redentore il quale disse: «Io, il Signore, sono impegnato, quando fate ciò ch’Io dico».30Se non ha un forte impegno verso il Signore, una persona è più propensa ad avere un minore impegno nei confronti del suo coniuge. Un debole impegno verso le alleanze eterne porta alla perdita di risultati eterni. E più tardi ci sono i lamenti e i rimorsi, come è ben detto in questi versi:Di tutte le più tristi parole che la lingua o la penna può dire,le più tristi sono queste: «Avrebbe potuto essere!»31Parliamo della più importante di tutte le benedizioni. Il Signore disse: «Se osserverai i miei comandamenti e persevererai fino alla fine avrai la vita eterna, che è il più grande di tutti i doni di Dio».32Ognuno di voi che desideri veramente perseverare sino alla gloriosa fine che il nostro Padre celeste ha previsto deve stabilire fermamente alcune priorità personali. Davanti a tanti interessi che sono in gara per trattenervi, dovete stare attenti innanzi tutto a rimanere al sicuro sulla barca. Nessuno può servire due padroni.33 Se Satana riesce a indurvi ad amare una cosa – i divertimenti, la fama o la ricchezza – più del vostro coniuge o del Signore con il quale avete fatto la sacra alleanza di perseverare, allora egli comincia a trionfare. Quando vi troverete davanti a simili tentazioni, vi accorgerete che la forza necessaria deriva dall’aver preso molto in anticipo l’impegno di resistere. Il Signore disse: «Io metterò la mia legge nell’intimo loro, la scriverò sul loro cuore, e Io sarò loro Dio ed essi saranno mio popolo».34Quando gli obiettivi sono nel giusto ordine di precedenza, cresce il potere di perseverare. E quando tali importanti obiettivi fanno parte di voi, vi impediranno di scendere dalla barca. Vi proteggeranno dall’imbroglio, sia nel matrimonio che nella Chiesa e nella vita.Se desiderate veramente essere come il Signore – più di quanto desiderate qualsiasi altra cosa o qualsiasi altra persona – ricordate che il modo migliore di adorare Gesù consiste nell’imitarLo. Allora non consentirete a un altro amore di diventare più importante dell’amore per il vostro coniuge, per i vostri figli e per il vostro Creatore. Vi lascerete governare non dalle regole stabilite da qualcun altro, ma dai principi di verità che sono stati rivelati.Il dovere di perseverare è tutto vostro. Ma non siete mai soli. Porto testimonianza che potete godere del potere che il Signore ha di elevarvi, se vorrete venire a Cristo ed essere «perfetti in Lui». Allora rifuggirete da «ogni empietà» e amerete Dio «con tutta la vostra forza, mente e facoltà».35Il profeta vivente del Signore ci ha rivolto un chiaro invito: «Invito ognuno di voi», ha detto il presidente Hinckley, «ad alzarvi e, con un canto nel cuore, a procedere innanzi, mettendo in pratica il Vangelo, amando il Signore e edificando il Regno. Insieme rimarremo tutti sulla rotta giusta e persevereremo sino alla fine».36Prego che ognuno di noi possa perseverare ed essere innalzato all’ultimo giorno. Nel nome di Gesù Cristo. Amen. 37

  1. Nell’ebraico dell’Antico Testamento il termine ‘aman significa «fortificare» o «essere fedeli, confidare». spesso tradotto con fedele ma mai solo con «fede». ‘Aman significa qualcosa di più di fede. Non è un termine passivo; significa «ferma determinazione di essere fedeli». ‘Aman è anche la radice ebraica di parole che sono state tradotte con vocaboli affini, come ad esempio «verificare», «credere», «perseveranza», «assicurazione», «affermato», «sicuro», «fidato», «saldo», «resistere», ecc..

  2. Nel greco dell’Antico Testamento viene usato il verbo hupoméno che significa «rimanere», «stare» o «continuare». Hupo (o Hypo) significa «sotto», come in ipodermico (sotto la pelle) o ipotermia («temperatura bassa»). «Perseverare» indica un impegno preso con l’anima.

  3. Vedi matteo 24:13; Marco 13:13; 2 Nefi 33:4; Omni 1:26; 3 Nefi 15:9; DeA 14:7; 18:22; 20:29. Questa promessa è stata confermata sia dal nostro Padre in cielo che dal Signore Gesù Cristo. Dal grande Elohim abbiamo questa dichiarazione: «Le parole del mio Diletto sono veritiere e fedeli … colui che persevera sino alla fine, quegli sarà salvato» (2 Nefi 31:15). E dal Salvatore abbiamo questa promessa: «Chiunque si pente ed è battezzato nel mio nome, sarà saziato; e se persevera sino alla fine … Io lo terrò per innocente dinanzi al Padre mio, nel giorno in cui mi leverò per giudicare il mondo» (3 Nefi 27:16).

  4. 1 Nefi 13:37; vedi anche Mosia 23:22; Alma 13:29; 36:3; 37:37; 38:5; 3 Nefi 27:21–22; Ether 4:19; DeA 5:35; 9:14; 17:8; 75:16. Per dare ulteriormente risalto a questo concetto le Scritture sottolineano le conseguenze negative della disobbedienza a questo comandamento. Per esempio: «Se non si pentiranno e non crederanno nel Suo nome, e non saranno battezzati in nome Suo, e non persevereranno sino alla fine, dovranno essere dannati; poiché il Signore Iddio, il Santo d’Israele lo ha detto» (2 Nefi 9:24; vedi anche 2 Nefi 31:16; Mormon 9:29).

  5. Vedi DeA 130:20–21.

  6. Questa dimostrazione del principio di Bernoulli nella fisica fu fatta all’autore il 17 agosto 1996 dall’anziano Norman C. Boehm, allora Autorità di area della Chiesa a Sacramento, in California.

  7. La legge della spinta verso l’alto agisce nel volo degli aeroplani. È una «componente della forza aerodinamica complessiva che agisce su un’ala o sull’intero aereo o missile alato in senso perpendicolare alla forza relativa che normalmente esercita una pressione verso l’alto, contraria all’attrazione della gravità» (American Heritage Dictionary, alla voce «lift»).

  8. Autore sconosciuto, «Stick Your Task», in Best-Loved Poems of the LDS People a cura di Jack M. Lyon e altri (1996), pagg. 255–256).

  9. Nel suo novantacinquesimo anno il presidente Joseph Fielding Smith espresse pubblicamente la speranza di poter «perseverare sino alla fine di questa vita» (Conference Report, ottobre 1970, pag. 92; o Improvement Era, dicembre 1970, pag. 27). Egli, che servì con tanta fedeltà e tanta efficienza per tutti i giorni della sua vita, ci ha lasciato un esempio che tutti dobbiamo seguire.

  10. Vedi Joseph Smith 2:20, 22–24, 27, 58, 60–61, 74.

  11. I pionieri furono scacciati dall’Ohio nel Missouri e quindi nell’Illinois, e infine nella Valle del Gran Lago Salato.

  12. I primi pionieri furono scacciati dal Missouri sotto la minaccia di un ordine firmato dal Governatore del Missouri che disponeva che «i Mormoni dovevano essere trattati come nemici ed essere sterminati o scacciati dallo Stato» (History of the Church, 3: 175).

  13. Nel 1887 il Congresso degli Stati Uniti prese una misura senza precedenti: eliminare l’esistenza legittima della Chiesa revocando i suoi statuti e autorizzando dei curatori federali ad assumere il controllo di quasi tutte le proprietà della Chiesa e altri beni, incluse le più sacre case di culto – i templi – di Logan, Manti, St. George e Salt Lake City (vedi The Late Corporation of the Church of Jesus Crist of Latter-Day Saints v. United States, 136 U.S. 1 [1890]).

  14. 2 Timoteo 4:7.

  15. Vedi 3 Nefi 27:13.

  16. Vedi Mosè 1:39.

  17. Giovanni 17:4; corsivo dell’autore. Vedi anche Giovanni 4:34.

  18. Vedi Matteo 14:21; 16:9; Marco 6:44; 8:19; Luca 9:14; Giovanni 6:10.

  19. Giovanni 6:60.

  20. Giovanni 6:67–69.

  21. Vedi DeA 42:22.

  22. Questa dichiarazione è stata fatta da molti dirigenti della Chiesa. Per esempio, vedi Howard W. Hunter, «Come essere buoni mariti e padri», La Stella, gennaio 1995, pagg. 56–58; David O. McKay, citato da Gordon B. Hinckley, «Offrite al vostro prossimo amore e bontà» La Stella, aprile 1983, pagg. 157–160.

  23. Prima sessione della riunione al caminetto per i membri della conferenza di Lima, Perù, 9 novembre 1996.

  24. Efesini 5:33.

  25. Inoltre gli uomini degni hanno il privilegio di qualificarsi per il giuramento e l’alleanza del sacerdozio, che benefica tutti gli uomini, donne e bambini che essi servono vedi (DeA 84:33–48).

  26. DeA 132:19.

  27. Marco 4:17.

  28. Vedi DeA 1:38; 21:5; 68:4.

  29. Vedi Atti 27:30–31; 1 Nefi 18:21–23.

  30. «Oh, qual furente tempesta», Inni, No. 63.

  31. DeA 82:10.

  32. John Greenleaf Whittier, «Maud Muller», The Complete Poetical Works of Whittier (1892), pag. 48.

  33. DeA 14:7. Il profeta Joseph incluse questo concetto di perseveranza nel tredicesimo Articolo di fede: «Abbiamo sopportato molte cose e speriamo di poter sopportare ogni cosa».

  34. Vedi Matteo 6:24.

  35. Geremia 31:33.

  36. Moroni 10:32.

  37. «Finite la corsa, serbate la fede», La Stella, gennaio 1996, pag. 91; corsivo dell’autore.