1990–1999
Il peccato non prevarrà
Ottobre 1992


Il peccato non prevarrà

«Spero che sapremo sempre ‹osservare le norme stabilite per noi e seguire questa via per arrivare alla salvezza e all‘esaltazione›».

Fratelli e sorelle, di norma spetterebbe al presidente Ezra Taft Benson parlare alla sessione di apertura della conferenza e rivolgere ai partecipanti il suo più caloroso benvenuto. Ci duole profondamente che egli non sia qui con noi. Egli vorrebbe esserci, e noi vorremmo che ci fosse. Diventa sempre più arduo farlo venire, perché la sua età gli rende difficili le apparizioni in pubblico. Egli ha ormai 94 anni, e non gli resta facile fare quello che una volta faceva con tanto vigore ed entusiasmo. La sua voce forte e vibrante in passato ha commosso tutti noi. La sua eloquenza nell‘esporre il Vangelo e la sua immensa testimonianza di quest‘opera, persuasiva per tono e coerenza, ha edificato tutti coloro che l‘hanno ascoltato. Sentiamo la sua mancanza, e speriamo che il Signore lo conforti e lo benedica in modo che per il resto della sua vita possa godere di grande felicità.

I suoi fardelli sono diventati molto più pesanti da quando la sua amata compagna, sorella Flora Amussen Benson, è passata a miglior vita il 14 agosto scorso. Erano sposati da quasi 66 anni. Essi sono stati d‘esempio a tutta la Chiesa. Egli ora sente la terribile solitudine che affligge un uomo dopo la morte di una moglie eletta e dotata di talenti, madre dei suoi figli, suo grande sostegno e conforto.

Gli esprimiamo con tutto il cuore la nostra solidarietà e il nostro affetto. Preghiamo che il Signore lo conforti, lo sostenga e riempia il suo cuore di letizia finché egli rimarrà tra noi come profeta di Dio.

Egli ci ha chiesto di procedere con questa conferenza. Noi lo facciamo con il suo incoraggiamento, pregando di cuore di essere benedetti dal Signore – noi e tutti coloro che parleranno – perché vi sia una grande manifestazione dello Spirito tra i santi che si sono riuniti in molti luoghi e in tante condizioni diverse.

Come omaggio al suo grande potere di espressione e come memento per ognuno di noi, consentitemi all‘apertura di questa conferenza di leggere una o due dichiarazioni che egli ci ha fatto in passato, meritevoli di essere riascoltate.

Passo a leggere: «Questa è l‘ultima e grande dispensazione in cui vi sarà il grande compimento dei propositi di Dio, l‘unica dispensazione in cui il Signore ha promesso che il peccato non prevarrà. La Chiesa non sarà più tolta dalla terra. È qui per rimanervi. Il Signore l‘ha promesso, e voi fate parte di questa chiesa e regno, essendo il nucleo attorno al quale sarà edificato il grande regno di Dio sulla terra. Il regno dei cieli e il regno di Dio sulla terra saranno congiunti alla venuta di Cristo – e quel tempo non è molto lontano. Vorrei tanto che potessimo afferrare una prospettiva di questo lavoro, comprendere il suo spirito e renderci conto della vicinanza di quel grande avvenimento. Sono certo che se ci rendessimo pienamente conto di quello che ci sta davanti, avremmo motivo di profonda meditazione» (The Teachings of Ezra Taft Benson, Salt Lake City: Bookcraft, 1988 pag. 19).

«Dio benedica tutti noi perché possiamo seguire il corso a noi indicato dal Padre celeste a dal nostro più grande esempio: il Signore Gesù Cristo. Spero che sapremo farlo, a prescindere da quello che il mondo possa dire o fare; che sapremo tenerci stretti alla verga di ferro; che sapremo essere sempre fedeli; che sapremo osservare le norme stabilite per noi e seguire questa via per arrivare alla salvezza e all‘esaltazione (vedi 1 Nefi 8:19). La porta è aperta. Il piano è qui sulla terra. È il piano del Signore. Abbiamo qui l‘autorità e il potere. Ora tutto spetta a voi» (The Teachings of Ezra Taft Benson, pag. 26).

Tali sono le dichiarazioni di quest‘uomo che oggi è il profeta del Signore e nostro presidente. Vi portiamo il suo affetto, il suo saluto e la sua benedizione. E noi lo ricambiamo con il nostro affetto e la nostra fedeltà, e preghiamo di cuore che il Dio dei cieli lo benedica, lo conforti, lo sostenga e gli porti gioia e felicità. Per queste cose io prego, nel portarvi la mia testimonianza che egli è il Profeta che il Signore ha ammaestrato, disciplinato a sostenuto durante tutti questi anni perché parlasse come profeta delle nazioni e come nostro capo. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.